““Sei talmente porco che risulta imbarazzante starti vicino” ringhiò
Sorridendo, la guardai negli occhi e dissi dolcemente “ Beh, è proprio bona…”
Premetto che questo racconto è di pura fantasia, lo pubblicai molti anni
fa altrove e ho deciso di riproporlo qui.
I miei racconto non sono della serie “prendi e scopa” ma sono racconti un po’ più lunghi (non troppo), leggermente “articolati” e soprattutto CEREBRALI, dove l’eccitazione va costruita; al rapporto sessuale si arriva con un climax crescente di eccitazione.
A mio modesto avviso, non bastano due tette o un culo per eccitarsi, quello che DAVVERO eccita è la situazione, il contesto, l’evolversi di una vicenda.
Il racconto è diviso in due parti, spero vi piaccia.
—
Era da tempo che io e mia moglie volevamo trascorrere una bella vacanza di puro relax. Così l’estate scorsa decisi di farle questo regalo e mi occupai di organizzare il tutto. Solo che…decisi di tirarle uno scherzetto…il residence dove avevo deciso di prenotare era un posto per nudisti. Ovviamente non la informai della cosa. L’avrebbe scoperto una volta arrivati.
Ma veniamo ai fatti.
Appena arrivati , entrando nel recinto del residence ,mia moglie chiese allarmata : “ma è un posto di nudisti ??”
Ma certo che no, risposi sicuro. Poi fingendo costernazione , ripresi “ o forse si ??? ”
Scoppiò in una risatina isterica.
“Ma guarda che cazzo combini una volta che ti lascio fare da solo…” disse a mezza voce, quando parcheggiammo davanti alla reception.
Entrammo, con lei che era a disagio in un modo evidentissimo: voleva fuggire, ma sapeva che era impossibile ; Eravamo in Croazia, mica a pochi passi da casa ! Avute le chiavi dell’appartamento, prendemmo un carrello e caricammo i bagagli. andava avanti a passo svelto, sforzandosi di fare finta di nulla ogni volta che incontravamo qualche villeggiante , ovviamente nudo……
1° giorno
Faticai non poco a farle tornare il sorriso, promettendole che saremmo andati al mare come se niente fosse, con i nostri bei costumi. Si tranquillizzò e , dopo un veloce panino, decidemmo di andare a vedere se almeno il mare era quello che ci avevano promesso.
Era bellissimo, e per me era impreziosito da tante belle signore nude. Eravamo in una spiaggia dove si recavano i nuclei famigliari, ma tette e culi di ogni forma e dimensione mi volteggiavano attorno facendomi girare la testa , quasi diventavo strabico nel tentativo di sbirciare senza che mia moglie se ne accorgesse. Anna invece era scura in volto, con la faccia a pochi cm dal giornale che aveva comprato. Ogni tanto mi diceva seccamente “smettila!” , dando prova di non essere poi così immersa nella sua lettura, ma io le rispondevo che era impossibile….
Fu un pomeriggio strano. Io mi guardavo intorno estasiato, lei sempre china sul giornale.
Era tesissima, se solo avesse immaginato che ero io il responsabile di quel “disguido”……..
Meglio non pensarci !! Passai il tempo cercando di farle pensare ad altro, ma ogni tanto ripeteva : “ma guarda che cazzo hai combinato…”
Insomma, fu un brutto pomeriggio, che quasi mi fece pentire di quello che avevo fatto.
A cena, per fortuna era una serata fresca, il ristorante era pieno di persone vestite, e la mia mogliettina si rilassò un po’.
Non la sfiorò neppure l’idea di andare a fare una romantica passeggiata notturna sulla spiaggia, così terminata la cena tornammo subito in camera per dormire. Fui contento che fosse finita la giornata.
2° giorno
Il mattino dopo l’aria era di nuovo tesa.
Dopo colazione ci vestimmo in silenzio e poi ci avviammo verso il mare : sembravamo due condannati diretti al patibolo.
Stessa scena del pomeriggio precedente.
Poi un colpo di fortuna : un pallone le strappò di mano il giornale, facendola trasalire.
Subito accorse una signora francese, bellissima e dolcissima. Aveva grandi occhi celesti, mora , con due tette piccole ma bellissime ed una fighetta assolutamente splendida. Chiese scusa con un gran sorriso, e Anna la guardò sorridendo dicendo che non era successo nulla.
“Italiani ?” chiese lei in italiano stentato
“Si” rispose Anna , aggiungendo qualcosa in un francese sciolto. Per fortuna è sempre stata una donna di spirito e di grande adattabilità, così nel giro di pochi minuti già chiaccherava amabilmente con questa bellissima donna, di nome Sophie, la quale dopo un po’ andò a chiamare il marito per fare le presentazioni.
Arrivò un bel ragazzo , palestrato, con un attrezzo tra le gambe che causò alla mia lei un evidentissimo imbarazzo. Io ridevo di gusto, e i due (forse) non capivano. Anna è una signora che in tutta la sua vita aveva visto si e no 2 membri maschili, il mio e quello del fratello.
Avere quello di un estraneo – tra l’altro un bel ragazzo – a pochi centimetri, in una situazione di totale naturalezza, la scioccava.
Non l’avevo mai vista così : era imbarazzatissima, me anche incuriosita da una cosa che non le era mai capitata. Cercava di non guardare Alain , ma proprio per questo era facilissimo sorprenderla , come una bimba con le mani nel vasetto della cioccolata, in quei momenti in cui l’occhio “cascava” dove non avrebbe dovuto.
Dopo alcuni minuti di chiacchere tra le signore, i francesi tornarono a giocare a pallavolo, mentre noi tornammo alla situazione di prima.
Anzi , no : ora Anna aveva finalmente alzato lo sguardo. Per lasciarla libera di ambientarsi, finsi di leggere , spiandola di nascosto.
Ogni tanto lo guardava, e non potevo certo biasimarla : oltre ad essere un bel ragazzo, giocando con la compagna metteva in mostra tutti i suoi muscoli , e quell’uccellone che sballottolava tra le gambe sicuramente attirava l’attenzione più dei suoi muscoli.
Io invece, per non guardare troppo Sophie, mi immersi nella lettura del giornale per non guardare, tanto che, rientrati in albergo, mia moglie mi rimproverò per la mia scortesia. Quando le spiegai il motivo, ammise che era molto carina ed affascinante, ma mi intimò di stare attento perché anche il marito non era affatto male.
“Lo so benissimo che è un bell’uomo – replicai – e mi sembra che tu lo abbia guardato un bel po’, oggi “ aggiunsi ridendo allegramente, per stemperare la tensione che saliva di nuovo
“E come facevo a non guardarlo ? Era sempre davanti a me….” rispose lei, imbarazzata.
La presi un po’ in giro, poi le spiegai che non ero per niente geloso. Anzi, mi piaceva molto l’idea che lei fosse circondata da uomini nudi.
Mi guardò con aria interrogativa ed io le chiesi se la cosa la eccitava. “Beh, non proprio…..E’ strano, sono troppi, belli e brutti…..più che eccitazione c’è imbarazzo. Solo noi abbiamo i costumi…”
Cambiò velocemente argomento: evidentemente non era pronta per affrontarlo. Ed io non volli forzare la mano, così cenammo ed andammo subito a dormire, stanchi per la intensa giornata di mare.
3° giorno
Il mio fu un sonno agitatissimo, ed il mattino non volevo alzarmi. Poi l’eccitazione della sera prima si reimpossessò di me , così riuscii ad alzarmi ed in breve fummo pronti.
Anna aveva un piccolissimo bikini, che a malapena conteneva la sua quarta , splendida , misura di seno. Quello che su una spiaggia normale sarebbe stato considerato un costume decisamente succinto, sulla nostra spiaggia la faceva sembrare una monaca. Ci sistemammo di nuovo vicino alla famiglia francese, e mi riusciva sempre più difficile non guardare quella splendida donna. Ora però, ogni tanto, pizzicavo la mia mogliettina che lanciava occhiate furtive verso il marito , e la cosa mi ingelosì tantissimo; la gelosia però era nulla se paragonata all’eccitazione che provavo.
In famiglia mia moglie conosce un po’ di lingue, io sono negato. Anche nella famiglia francese era lo stesso, così le due signore chiaccheravano e noi maschietti leggevamo.
Nelle pause che le signore mi concedevano, anch’io scambiai quattro chiacchere con mia moglie, notando con gioia che cominciasse ad abituarsi ad avere intorno uomini, donne e bambini nudi.
Per pranzo andai al bar a prendere due gelati, e al banco mi servì una bella ragazza con due tettone che facevano concorrenza a quelle di Anna.
Glielo dissi al mio ritorno, e lei rispose che l’indomani mi avrebbe accompagnato, per evitare che perdessi la strada…
Il fatto che avesse fatto una battuta era la conferma che si stava abituando, quindi risi di gusto, contento.
Andò via anche il pomeriggio e, dopo cena, tornati in camera mia moglie tentò un approccio.
Feci finta di non capire che voleva fare l’amore. Volevo che le rimanesse la voglia addosso, speravo l’avrebbe aiutata a superare i suoi tabù.
La notte non dormii benissimo, ero molto eccitato.
4° giorno
Il mattino dopo arrivammo un po’ tardi in spiaggia, e ci sistemammo lontani dalla riva.
Senza la signora francese, Anna fu costretta ad intrattenetrsi con me ed iniziai a farle notare come le signore della sua età (42 anni) fossero quasi tutte peggio di lei, che pensava di avere un brutto corpo.
Iniziammo a fare involontariamente un gioco: analizzavamo tutti i difetti dei corpi che vedevamo, sorridendone in maniera bonaria.
Iniziai io ovviamente dalle donne, e lei – altrettanto ovviamente – proseguì, sempre con altre donne.
Dopo che fu più sicura di essere ben messa, mi disse “guarda quello che chiappe strane che ha !!”
Non ebbi quasi il tempo di osservarle, che il tipo in questione si voltò, rivelando un pisellone ancora più strano.
“Ohps …..” ridacchiò mia moglie, girandosi verso di me facendo la faccia buffa.
Cominciammo così a commentare anche i corpi buffi maschili, ed io gioivo perché questo era un passo importantissimo nel processo di disinibizione di Anna che volevo portare a compimento. Ad un certo punto, girandosi, vide qualcosa e disse “guarda !!”
Mi girai : c’era un uomo inginocchiato a testa in giù, con il sedere verso l’alto che faceva vedere solo i testicoli ed il buco posteriore…
Si mise la mano sulla bocca per soffocare la risata, e continuò a guardarlo ridendo discretamente. Effettivamente era stranissimo, in quella posizione innaturale. Stava costruendo un castello col figlio, poi si alzò per scuotendosi la sabbia di dosso e, per non mandarla verso il bambino , si girò verso di noi. Era un bellissimo ragazzo, con un corpo veramente ben fatto ed un pisello enorme tra le gambe.
Anna sbiancò in volto e spalancò involontariamente gli occhi, poi accortasi della sua reazione tentò di darsi un contegno, senza avere successo.
Si girò verso il mare ma dopo pochi secondi non resistette e lo guardò di nuovo, incapace di non farlo ,pur accorgendosi che io avevo notato la sua reazione. Mi avvicinai sorridendo e, facendo finta di non aver capito nulla, le sussurrai : “hai visto che pisello mostruoso ha ?? Pensa quando gli diventa duro !!!” e risi silenziosamente in modo esagerato. Sorridendo ,finse di stare al gioco, ma era ormai impossibile per lei distogliere lo sguardo.
Guardava altrove ma subito gli occhi tornavano a cercarlo.
“cerchiamo qualcuno che ce l’abbia più grosso ? “ dissi io ridacchiando
“Ok” disse sorridendo. Cominciammo a guardarci intorno, ma ogni volta che la guardavo la coglievo sempre con lo sguardo lì.
Ero indeciso sul da farsi : volevo che si eccitasse, ma non capivo cosa stesse succedendo. Avevo paura che, sbagliando una frase o un qualcosa, la situazione tornasse alla sera prima. Il mio disagio era aumentato dal fatto che il ragazzo, accortosi della reazione di mia moglie, ora faceva di tutto per essere sempre di fronte a lei per essere sicuro che lo vedesse.
Mi resi conto che il fatto di essere gli unici con il costume era un po’ come se fossimo gli unici nudi : Tutti ci guardavano, e tutti gli uomini cercavano di far vedere ad Anna che bel pisello avevano.
Evitai di parlarne con lei e feci finta di non vedere, per il resto del pomeriggio, che continuava a cercarlo con lo sguardo.
Dunque – pensai – Anna non è insensibile al fascino maschile. Anzi, per essere più espliciti, non è insensibile al cazzo….
Provai di nuovo un misto di eccitazione tremenda e gelosia altrettanto tremenda, stavolta però non capii se era di più la gelosia o l’eccitazione. Soprattutto mi dispiaceva che mia moglie non mi rendesse partecipe di queste sue sensazioni.
Era una serata calda, così quando andammo al ristorante trovammo parecchia gente nuda o mezza nuda. Io indossavo il costume ed una maglietta, Anna il suo bikini nero con il pareo anch’esso nero. Tutte, assolutamente tutte le donne nel locale avevano almeno le tette di fuori, così le dissi che – per non sembrare del tutto fuori luogo – se si fosse tolta almeno la parte di sopra del costume sarebbe stato meglio.
“scordatelo” mi rispose feroce.
Chiaccherammo un po’ durante la cena. Ad un certo punto si avvicinò la coppia francese : lui aveva il costume, lei era tutta nuda.
Con un senso di trionfo, notando che Anna mi guardava, indugiai volentieri sulle bellezze della signora, finchè , salutando cordialmente, tornarono al loro tavolo.
“Sei talmente porco che risulta imbarazzante starti vicino” ringhiò
Sorridendo, la guardai negli occhi e dissi dolcemente “ Beh, è proprio bona. E poi come fai a fare la predica, tu che oggi pomeriggio quasi saltavi addosso a quel ragazzo….??”
Arrossì violentemente ed abbassò gli occhi, dicendo uno “stronzo” che non lasciava spazio ad alcun commento.
“Dài, scherzavo ! – ripresi – …….Lo sai che se tu mi dicessi che ti eccita vedere altri uomini nudi, andrei in visibilio ???”
Mi guardò spalancando gli occhi, e disse “certo che sei proprio strano ……….Porco e strano !! “
“Mi ami lo stesso ? chiesi alzandomi e dandole un bacio.
Mi sorrise e si alzò. Uscimmo dal locale e mi diressi verso il mare. Lei mi seguì docilmente, nonostante fosse evidente che lì avremmo trovato , nel buio, sicuramente qualcuno che faceva l’amore.
Infatti dopo poco , proprio nel mezzo della spiaggia, incurante della nostra presenza, una signora dalle tette grosse cavalcava il suo uomo disteso, gemendo sommessamente. Mi fermai , certo che Anna mi avrebbe tirato via, visto che la signora era esattamente davanti a noi ed era spuntata una fantastica luna che illuminava bene la scena. Invece si fermò anche lei a guardare, ma per pudore si nascose dietro di me, abbracciandomi da tergo.
Rimanemmo diversi minuti così, finchè la signora, evidentemente libera da ogni tabù, iniziò a gemere forte, rendendoci partecipi di un magnifico e coinvolgente orgasmo. Poi ci sorrise, si sfilò l’uccello del suo uomo da dentro sé e lo masturbò per alcuni secondi. Un grugnito prolungato ci avvisò che anche lui era venuto, anche se non vedemmo nulla. La signora si stese al fianco del suo uomo e lo abbracciò, allora ci allontanammo in silenzio.
“Bellissimo” dissi io con voce tremante.
“Ti sei eccitato ?” mi chiese
Le presi la mano e la poggiai sul mio cazzo durissimo, chiedendo “tu che dici??”
“Che sei un gran porco” rispose lei seria.
“Lo so – ribattei – mi piacerebbe fare la stessa cosa”
“Ma che sei matto ? – si scandalizzò – Potrebbero vederci “
“E’ proprio quella la cosa che più mi piacerebbe – dissi sorridendo. Poi ripresi – e a te non piacerebbe ?”
“No….”
“Non ti piacerebbe fare l’amore sulla spiaggia, mentre un’altra coppia ti guarda e si eccita, senza pericolo per te ??”
“Non lo so…..”
Tornammo a casa e non ce la feci a resistere. Appena entrati in camera, la baciai con grande voglia.
Lei mi allontanò, poi si mise davanti a me e si spogliò.
“Allora – disse con aria divertita – hai visto qualcosa di meglio oggi ??”
“Assolutamente no – risposi spogliandomi rapidamente – tu invece hai visto di meglio, ma mi sa che dovrai accontentarti, almeno per stasera….”
“Stupido” mi disse Anna, prendendomelo in mano e cominciando a masturbarmi piano.
“Pensa che bello se fossimo in spiaggia, in piedi davanti a quei due che abbiamo visto stasera…”
“Preferisco essere qui, al riparo da occhi indiscreti “ rispose sorridendo. Per la prima volta da anni, però, notai che mi guardava proprio lì, mentre agitando piano la mano , il mio membro diventava sempre più duro.
Mi buttò sul letto e mi saltò sopra, iniziando subito a cavalcarmi furiosamente, come non aveva mai fatto. Era eccitatissima e si vedeva, ma io non riuscivo a capire cosa la eccitasse.
Venimmo subito entrambi e ci addormentammo abbracciati, senza neanche lavarci.
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Seguirà la seconda parte.
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