“Eravamo tutti e tre prossimi all’orgasmo e nessuno voleva finire ma il tempo passava ed i ragazzi dovevano tornare da scuola ed allora si accellerò fino a…”
La mattina mi sembrava di aver tradito il mio amico Antonio, visto
che la notte mi ero scopato la figlia Anna, o meglio dire che sono stato scopato dalla figlia Anna, ma in cucina per prendere il caffè incontro Antonio che mi dice, Anna mi ha riferito che stanotte non sei stato tanto bene, perché non rimani a casa a riposarti? Non preoccuparti ti farà compagnia mia moglie Tiziana mentre io sarò al lavoro ed i ragazzi saranno a scuola, così nessuno ti disturberà, chiama in ufficio e comunica che stai male.-
Tiziana sempre sorridente incomincia a fare le pulizia per casa e guardandola, mi accorgo che portava calze a rete e reggicalze nere, pensai beato Antonio, ha trovato la donna che gli accontenta, infatti sapevo che ad Antonio, piaceva che la propria donna indossasse calze e reggicalze mentre faceva sesso, era una passione che aveva da piccolo, e nel fare le pulizie, i nostri sguardi si incrociavano e lei sempre sorridente ad un certo punto mi chiese se la potessi aiutare a salire sulla scala, non riuscì nemmeno a salire il primo scalino che girandosi si trovò con la bocca vicino alla mia e le nostre lingue partirono. La sollevai di peso e la portai in camera, la spogliai e le lasciai le calze ed il reggicalze per verificare cosa provasse Antonio quando la scopava, e vederla nuda soltanto indossando soltanto quello, sentivo il cazzo che pulsava di brutto e lei prendendolo in bocca tra un respiro e l’altro mi disse, mia figlia ha imparato o ha ancora qualcosa da apprendere? Quindi lei sapeva della notte trascorsa insieme ad Anna, cazzo mi bloccai e lei capendo la situazione mi disse, rilassati che voglio rilassarmi anche io e continuò a succhiare a mordicchiare a baciare la cappella e quando sentì che stavo per esplodere mi disse godimi dentro la bocca che ti voglio assaporare e le diedi tutto la mia sborra. Ormai non me ne fregavo un cazzo di Antonio volevo godere di quella donna tutto quello che potesse darmi e incominciai a leccarle la figa, voli che mi godesse in bocca e quando lei ragginse l’orgasmo urlando mi disse inculami fammi sentire se è vero quello che hai fatto provare a quella troia di mia figlia Anna, senza un preliminare la girai e glielo puntai diritto al buco, inizialmente lei era tesa ma poi si lasciò andare ed io entrai dentro il suo sfintere. Nel vederla con il reggicalze mi sembrava una delle grandissime troie da bordello e più vedevo che lei chiedeva di continuare più forte e più acceleravo fino a scaricare i miei coglioni dentro il culo lei all’improvviso sentendosi riempita disse cazzo come è caldo mi brucia. Ci rilassammo seduti sul letto e mi raccontò che lei regalava gli uomini alla figlia ma questa volta era la figlia che l’aveva preceduta. Dopo averci rilassati ci facemmo una scopata classica tanto per sentirci dentro e vicino all’orgasmo mi disse vieni tranquillamente dentro a me piace essere riempita.
Alla sera, ritornò l’intera famiglia ed Antonio mi disse tutto a posto ti sei ripreso? Gli risposi mica tanto mi sa che anche domani dovrò rimanere a casa.
Il giorno dopo soltanto i ragazzi andarono a scuola mentre Antonio e Tiziana rimasero a casa, la cosa mi dispiacque un po’, credevo di farmi un’altra scopata con la Tiziana ed invece mi è andata male, pensavo tra me e me.
Notai che Tiziana indossava di nuovo il reggicalze, me lo mostrò alzandosi la gonna senza farsi accorgere da Antonio e fu proprio lei a portare i nostri discorsi sul rapporto a tre chissà cosa provano le donne a prenderlo contemporaneamente ad avere due cazzi in bocca e notavo che Antonio non si scomponeva più di tanto, e notando che io non mi sbilanciavo, Antonio mi chiese, Andrea, tu sei un amico, se dovesse capitare qualcosa del genere mica lo diresti in giro? Ed io gli risposi e che sono cretino tradire in questo modo un amico e lui mi disse allora perché non aiutiamo Tiziana a togliersi questo dubbio?
Ed iniziò a spogliarla ma le disse ad alta voce non toglierti il reggicalze lo sai che ti voglio porca, Andrea rilassati e vieni vicino a noi che dobbiamo far godere mia moglie, mia moglie? Questa zoccola, la mia troia, la mia puttana, si lei da oggi sarà anche la mia puttana, la dovrai scopartela anche tu e lei ascoltando gli aveva iniziato a succhiargli il cazzo mentre io la stavo sgrillettando, la sentivo sempre più bagnata e le appoggiai la cappella all’imbocco della figa, entrai senza problemi, affondai dentro lei come se quella figa era conosciuta dal mio cazzo chissà da quanti anni Antonio sentì che stava per esplodere e glielo disse lei, come al solito non si scompose e continuò per farlo esplodere ma Antonio con uno scatto mi fece togliere dalla figa per entrare lui e dopo due colpi lo estrasse e sborrò sulle calze a rete ebbe un orgasmo tremendo sembrava che fosse colpito da un infarto mentre io mi ero spostavo in avanti per farmi sbocchinare e lo lasciai dentro la bocca finché non sborrai, cosa che lei gradì immensamente ingoiando tutto.
Ma mancava ancora la doppia penetrazione ed Antonio volle che fossi io ad incularla mentre lui le entrò in figa, avevamo un ritmo lento ma quando i nostri cazzi erano durissimi, il ritmo accellerò e lei la puttana ci dava dei colpi di reni per farsi impalare sempre di più. Eravamo tutti e tre prossimi all’orgasmo e nessuno voleva finire ma il tempo passava ed i ragazzi dovevano tornare da scuola ed allora si accellerò fino a sborrare contemporaneamente tutti e tre e ci accasciammo sfiniti uno sugli altri.
La sera eravamo tutti nel proprio letto e alla solita ora mi venne a trovare Anna…………………………………………
continua
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