“Come fosse la cosa più naturale di questo mondo, si inginocchiò ai piedi del mio amico aprendogli i pantaloni per poi subito abbassarsi su quel grosso membro…”
Qualche settimana dopo aver iniziato a convivere con la mia FEMMINA, ebbi
l’idea di contattare Gabriele, mio amico di vecchia data e compagno di tante avventure. Dopo avergli raccontato di LEI, vedendolo interessato non persi tempo ad invitarlo il sabato successivo a casa nostra per fargli conoscere e perchè no, provare la mia donna.
Il giorno prestabilito, cominciai a coccolarla e a corteggiarla più del solito fin dal mattino per poi uscire e condurla per negozi ad acquistare qualcosa di molto eccitante da indossare dicendole che presto sarebbe potuta capitare l’occasione di conoscere un mio caro amico a cui avevo molto parlato di lei, e che mi avrebbe fatto piacere che lui l’ammirasse e l’apprezzasse.
Pranzammo in centro e durante tutto il tempo le stuzzicai sotto al tavolo con le dita dei piedi la ficona umida e bagnata mentre lei per non essere da meno mi massaggiava col piede il cazzo da sopra i pantaloni.
Avva gli occhi languidi da cagnetta in calore quando alzandosi per andare in bagno, mi sussurrò “tesoro mi hai fatta venire troppa voglia, non ne posso più, ti prego raggiungimi” e si allontanò sculettando sotto lo sguardo ammirato del cameriere.
Dopo qualche minuto, entrai nella toilette dove mi aspettava ansiosa.
Senza una parola iniziammo ad abbracciarci e baciarci come forsennati mentre la trascinavo nello stanzino delle scope dove ero sicuro nessuno ci avrebbe disturbato.
In quell’angusto spazio la presi alla pecorina mentre si teneva ad un bidone della spazzatura dicendole che era una porca vogliosa e che mi sarebbe piaciuto in questo momento continuare a pomparla mentre un altro le fotteva la bocca.
Non lo avessi mai detto: divenne una furia;
“si… Siii che bello avere la bocca piena” farfugliava mnetre per farmi vedere quelo che avrebbe fatto si portava alla bocca una mazza di scopa iniziando a succhiarla.
Uscimmo stravolti dal locale sotto lo sguardo perplesso del proprietario che non vedendoci ritornare aveva forse dovuto pensare che eravamo andati via senza pagare.
Giunti a casa, non mi dette neppure il tempo di posare le chiavi che si inginocchiò ai miei piedi dicendo: “caro oggi mi è piaciuto, la prossima volta dobbiamo andare in un cine a luci rosse e voglio essere presa nel bagno degli uomini”.
A sera, dopo cena, mentre aspettavo l’arrivo del mio amico, cominciai a riscaldarla con carezze e baci nei punti giusti e riprendendo il discorso sul suo desiderio di farsi portare in un cinema a luci rosse le dissi: “avrei tanta voglia di vederti all’opera con un altro uomo mentre io mi masturbato assistendo al vostro osceno spettacolo per poi unirmi a voi e goderti assieme all’altro.”
“Zitto, zitto maiale” mi diceva, stringendosi a mee bagnandosi tutta; “Basta… ho già troppa voglia, se continui così esco in strada ed abbordo il primo che passa e me lo porto sopra”.
“Si, si puttana vai pure nel parco” le rispondevo continuando a titillarle il clitoride vedrai che un cazzone lo rimorchi subito, forse anche più di uno.
Quasi a volermi sfidare si infilò un soprabito sul corpo ormai nudo e stava per avviarsi alla porta quando sentimmo suonare.
Mi guardò con fare interrogativo mentre sorridendo le dicevo: “qualcuno ti ha sentita ed ha pensato bene di salire a conoscerti”.
Si avviò verso la camera da letto mentre aprivo, capendo che sicuramente le avevo organizzato una sorpresa
Il mio amico Gabriele entrando e vedendomi con la camicia ancora fuori dai pantaloni e un grosso rigonfiamento all’altezza dell’inquine mi disse a mo di saluto “bravo maialone, vedo che in attesa del mio arrivo la stavi già mettendo in caldo”.
Ricomponendomi alla meglio lo feci accomodare in salotto e dopo un po che chiacchieravamo, ecco che sulla porta della camera da letto appare la mia Raffa. Aveva indosso solo una vestaglia trasparente che non nascondeva, anzi accentuava le sue nudità
Gabriele nel vederla restò a bocca aperta.
Feci le presentazioni,guardandola con approvazione mentre si sedeva lentamente sul bordo di una poltrona facendo aprire la vestaglia ed intanto spalancava le gambe offrendo alla nostra vista la sua meravigliosa fica.
Guardavo Gabriele osservarla voglioso mentre lei ingenuamente sorrideva cominciando a masturbarsi soddisfatta per lo spettacolo che ci stava offrendo.
Dopo un pò, si stufò di quel giochetto e decise di volere di più.
Come fosse la cosa più naturale di questo mondo, si inginocchiò ai piedi del mio amico aprendogli i pantaloni per poi subito abbassarsi su quel grosso membro.
CHE PORCA! cominciasti a succhiarlo avidamente mentre lui gemeva e si dimenava tutto spingendo il bacino verso il tuo viso, tenendoti la testa con le mani, mentre tu ti stringevi il clitoride fra le dita
Senza neppure rendermene conto mi porto dietro di te accarezzandoti le natiche mentre continui a masturbarti la vagina.
“Scopami, amore” mi dici a quel contatto.
“Dai sbattimi alla pecorina” e subito imbocchi di nuovo il cazzo di Gabriele che gemendo ti accarezza le spalle e ti titilla i capezzoli.
Arrapato te lo infilo subito nella vagina vischiosa e pulsante facendotelo gustare fino ai testicoli.
Cominci a dimenarti ad ancheggiare a mugolare follemente mentre te lo faccio scivolare SU E GIU, SU E GIU, SU E GIU.
Continui a svaccarTi sotto di me col cazzo di Gabriele fra le labbra cominciando a godere in preda ad un orgasmo dopo l’altro
Calda rovente, con la tua lingua di fuoco continui a giocare con i nostri cazzi finchè Gabriele non giunge all’orgasmo scaricando nella tua gola bollenti schizzi di sperma mentre anche io mi libero in un frenetico orgasmo allagandoti l’utero.
Continuiamo d’istinto senza bisogno di dirci nulla.I nostri membri fremono e guizzano davanti a te mentre al massimo dell’eccitazione ci dici: “datemeli, datemeli entrambi” e li afferri portandoteli alle labbra per succhiarli contemporaneamente.
Con entrambi i cazzi nella tua bocca, ci lasciamo succhiare.
“Sei stupenda” ti sussurro mentre Gabriele ti
incita: “pompa pompa, non smettere”
E tu, eccitata dai nostri gemiti, dalle nostre parole continui perversamente quel meraviglioso duplice pompino.
Cazzo contro cazzo nella tua vorace bocca finalmente godiamo fra le tue labbra affamate
Bevi tutto vogliosa e poi .non ancora sodisfatta ci dici: “prendetemi amanti miei, voglio sentirvi dentro entrambi, spegnete il fuoco che mi brucia”.
Mi stendo sul letto impalandoti sul mio cazzo eretto e ancora appiccicoso di sborra e mentre cominci a cavalcarmi come una valkiria.
Ti faccio piegare su di me succhiandoti i capezzoli mentre Gabriele si porta dietro di te ammirando il foro palpitante che hai fra le chiappe e posando il suo glande cianotico contro di esso comincia a premere insinuandosi nel tuo intestino dicendo: “e vai goditelo tutto puttana”
Mentre continui a vavalcarmi e i suoi testicoli sbattono contro le tue natiche, persa in una libidine senza fine ci inciti: “si sii cosi cosiiii fottetemi, inculatemi, fatemi godere, spaccatemi sfondatemi, sono tutta vostra”.
Ci agitiamo a turno e contemporaneamente dentro te sentendo i muscoli vaginali e anali contrarsi attorno ai nostri bastoni fino a quando non ci svuotima con urla liberatorie per poi sciogliersi da quell’osceno abbraccio appagati e felici.
Alla fine ci salutiamo mentre la mia Raffa continuando a strusciarsi voluttuosamente su di me chiede a Gabriele:” ci vedremo ancora ?”
“Certo” risponde il nostro amico “sempre se Giovanni è d’accordo”.
“Per me non ci sono problemi” rispondo mentre mi guardi con riconoscenza e ammirazione per essere capace di sostenere, come promesso, le tue perversioni che poi sono anche le mie…
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