“Poi le è venuta una gran voglia di prendere in bocca un cazzo per la prima volta e ha portato le sue labbra sulla punta della cappella del ragazzo, …”
Spesso mi sono trovato a voler sentire dalla mia ragazza i racconti
delle sue esperienze sessuali con altri uomini; a lei piace parlarmi mentre ci tocchiamo o facciamo l’amore e anche a me è sempre piaciuto. Ci eccitiamo sempre di più, riuscendo a vivere il sesso reale insieme all’immaginazione e al ricordo di esperienze vissute. Qualche giorno fa mi ha raccontato un paio di cose che mi sono piaciute molto: questa è la prima.
Mentre la toccavo piano tra le gambe le ho chiesto di raccontarmi qualcosa che la eccitava. Lei, lasciandosi toccare e leccare piano tra le labbra, mi ha detto di volermi raccontare di quando all’età di quindici anni era andata in campeggio con la sua famiglia e quella dei suoi zii. Era molto legata alla cugina più grande di tre anni di lei. La cugina aveva una storia con un ragazzo suo coetaneo che frequentava lo stesso campeggio. Uno dei primi giorni la cugina le aveva raccontato delle sue esperienze sessuali con il ragazzo e le aveva detto che le era piaciuto molto leccare il cazzo del ragazzo, toccarlo e baciarlo. Però le aveva detto che nonostante le sue insistenze, lei non si era mai fatta penetrare da lui e che non gli aveva nemmeno concesso di venire nella sua bocca. La mia ragazza, che allora era ancora con pochissima esperienza, era molto stuzzicata dai racconti della cugina più grande che le sembrava una sorta di maestra di sesso, essendo lei arrivata solo a toccare il cazzo di un paio di suoi coetanei e a essersi fatta carezzare la fica, senza però mai andare oltre. Dopo qualche giorno la cugina dovette lasciare il campeggio, essendo diretta con la famiglia verso altri lidi. Si era raccomandata con la mia ragazza di tenere d’occhio il ragazzo finché non fosse tornata al campeggio. Un giorno la mia ragazza si trovò sulla spiaggia a parlare con il ragazzo che le chiese di andare a fare una passeggiata verso una spiaggia, dietro a un gruppo di scogli. Lei accettò, avendo capito le mire del ragazzo su di lei e avendo una certa curiosità verso quel ragazzo che le piaceva molto. Così si allontanarono per giungere alla spiaggia dietro gli scogli che era in realtà una caletta deserta raggiungibile solo dopo alcuni minuti di cammino. Dopo essersi sdraiati al sole e aver parlato per un po’, condendo la conversazione con alcuni riferimenti espliciti, la mia ragazza fu assalita da una voglia incontenibile di vedere il cazzo di quel ragazzo più grande di lei e così iniziò a sfiorargli le labbra. Lui non si fece pregare e ricambiò il bacio. Subito cominciarono a stringersi in un abbraccio, nel quale la mia ragazza mi racconta di aver sentito il cazzo del ragazzo crescere e diventare durissimo; le era sembrato molto grande, molto di più di quei due che aveva toccato fino ad allora. Nel frattempo, lui le aveva infilato la mano sotto al costume e aveva cominciato a muovere il dito tra le sue labbra.
Mentre io leccavo la fica della mia ragazza, lei mi raccontava di come quel ragazzo la stesse masturbando. E da come godeva, lo stava anche ricordando.
Si sdraiò accanto a lui che la continuava a toccare e che le fece uscire il piccolo seno dal costume. La sua lingua si soffermava sui capezzoli già inturgiditi e vogliosi. La mia ragazza mi ha detto che era in estasi e che mentre stava godendo ai movimenti della mano, gli aveva infilato la sua sotto il costume per prendere in mano quel cazzo che la cugina le aveva descritto così bene. Lei venne dopo pochi minuti godendo, così mi ha detto, come mai aveva fatto prima. Dopo essersi un po’ ripresa dall’intenso piacere, decise che oltre a toccarlo lo voleva vedere, così lo face sdraiare e senza dire niente gli abbassò il costume. Si trovò davanti un bellissimo cazzo duro e grande come non pensava. Avendo poca esperienza ma essendo molto vogliosa di dargli piacere, come lui aveva fatto con lei, iniziò a muovere le mani piano su e giù, lungo tutta l’asta del ragazzo. Mi ha descritto nei minimi particolari quel cazzo, mentre io la continuavo a leccare. Poi le è venuta una gran voglia di prendere in bocca un cazzo per la prima volta e ha portato le sue labbra sulla punta della cappella del ragazzo, chiedendogli con aria innocente se poteva dargli solo qualche bacio. Senza nemmeno sentire la risposta ha cominciato a passare la lingua sui bordi del glande e improvvisamente ha deciso che lo voleva tra le labbra. Lo ha preso dentro la sua bocca, continuando a muovere le mani. Non sapeva bene cosa fare, ma era talmente eccitata che le venne tutto spontaneo. Iniziò a muovere la bocca su e giù, cercando di ingoiare il più possibile quel grande cazzo nella sua bocca. Mi ha descritto il pompino nei minimi particolari e soprattutto mi ha raccontato di quanto le è piaciuto prendere un cazzo nella bocca, già dalla prima volta. Da allora, mi ha detto, è diventata una specie di droga e, non ha appena ha avuto la possibilità, ha voluto cimentarsi in dei meravigliosi pompini, di cui posso essere testimone diretto. Lo sentiva godere ma non riuscì a capire il momento esatto in cui lui stava per venire, così si trovo improvvisamente a sentire il caldo sapore dello sperma nella bocca. Non voleva smettere di tenerlo in bocca ma non riuscì a farlo, così lo fece uscire e continuò a muovere le mani, fino a che non capì che era uscito tutto. Era un po’ dispiaciuta dal non essere riuscita a ingoiarsi tutto lo sperma ma mi ha detto che avrebbe avuto modo di rifarsi. Mentre mi raccontava quel suo primo pompino venne tra le mie labbra. Dopo qualche minuto e una bella sigaretta rigenerante mi sono fatto raccontare la seconda storia che mi aveva preannunciato…… [email protected]
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