“Al mtto di ‘fai fare a zio’ e ‘ciack si gira’, affondai il mio membro dentro katia, che mi sembrò ancora più piccola: certamente non sono un super dotato, ma…”
Sfogliando i profili, capita spesso di ammirare corpi magnifici di splendide donne
tra quelli delle coppie e… capita anche, quando si gioca da soli, di andare a cercare tra quei profili che amano giocare con i single.
A volte si scrive e…. spesso si ottengono risposte.
La coppia risponde, ovviamente, con più frequenza della singola, per quella che amo immaginare sia la “solidarietà maschile”.
Questa esperienza credo sia nota almeno a tutti i single come me…. e forse tutti hanno anche notato che, alla fine dei conti, la coppia tende a essere sempre molto più selettiva di una ragazza singola.
Questa premessa è necessaria a quei lettori che non giocano da soli e che non possono immaginare che l’incontro con una coppia richiede il superamento di una serie di “esami” che non sono necessari con una singola.
Nel mio divagare tra diverse chat, nell’ammirare diversi profili, proprio qui su A69 mi capita di inviare un messaggio a una coppia, dichiarata cuck, esprimendo il mio apprezzamento per la bellezze della lei e per la sensualità trasmessa dalle foto pubblicate sul profilo, concludendo con una esclamazione tipo: beato te!
Il lui della coppia, Federico, mi risponde il giorno dopo, forse per pavoneggiarsi, o forse per la citata solidarietà maschile, ringraziandomi per il complimento e informandomi che dalla lettura del mio profilo, loro cercavano una persona diversa…. non fumatore, più giovane, ecc.. ecc.
Risposi a Federico informandolo che avevo letto il loro profilo e che il mio messaggio non era tanto finalizzato a candidarmi come loro compagno di giochi ma una reale volontà di esprimere un apprezzamento sulla sua compagna a uso e consumo della loro autostima. Chiesi scusa per l’eventuale disturbo e chiusi la faccenda.
Alcuni giorni dopo ricevetti un nuovo messaggio della coppia, curiosa di sapere se avevo fatto autoerotismo con le loro foto. La domanda, in realtà era posta in maniera più diretta…. del tipo – ti sei segato con le nostre foto? – e mi spiazzò, anche perchè non mi riusciva di capirne il tono….. sipatico? ….curioso? ….o scocciato?
Risposi che generalmente preferisco giocare con le bambole… non da solo, nè con i soldatini, ma che ammettevo che trovavo quella ragazza estremamente sensuale ed eccitante e non nascosi che mi inducevano aprincipi di erezione.
Alla mia risposta seguì, dopo alcuni giorni, un messaggio dove appresi che la domanda non mi era stata posta da Federico, ma da Katia, la sua compagna, invitandomi altri riferimenti di contatto per poter avere uno scambio più diretto.
Contattai la giovane coppia in serata e trovai di nuovo Federico, che mi sommerse di domande. Ironizzai su questo interrogatorio, puntualizzando che non credevo possibile che queste fossero sue curiosità personali, forse di Katia, quindi, grazie alla solidarietà maschile, ci facemmo una bella risata: avevo capito di averli incuriositi, pur non avendo nessuno dei requisiti da loro espressamente ricercati…. neanche l’età !
Fissammo un incontro per un aperitivo. Orario e luogo.
Tirato a lucido, salii in macchina per dirigermi al mio primo incontro con una coppia, eccitato di incontrare la stupenda regazza ammirata nelle foto, felice di poter conoscere una persona come Federeico per la quale, già al telefono, mi aveva ispirato stima e simpatia.
Trovai i due ragazzi al luogo dell’appunamento e fu facile riconoscerci: una piazza deserta e triste. Giovani…. molto. Lei bellissima, minuta, bionda, non eccessivamente snella, con un meraviglioso e prosperoso seno. Lui snello, atletico, ben vestito, un filo di barba. Tutti e due un po’ bassi…. almeno dal mio punto di vista.
Svoltammo l’angolo e appresi che il luogo dell’incontro era stato ben studiato perchè potemmo prendere posto nel dehor di un locale molto carino.
Ordinammo e consumammo un aperitivo, prosecco, accompagnato da qualche assaggio, discorrendo.
I due ragazzi si alternavano a fare domande e a rispondere alle mie domande, dimostrando di essere molto affiatati. Trascorsero alcuni istanti quando Katia si spostò per sedersi a fianco a me e lì compresi che ero stato…. “promosso”: avevo convinto la coppia.
Dopo l’aperitivo i ragazzi mi invitarono a casa loro, che scoprii essere pochi isolati più avanti: accettai, ovviamente.
In casa, Federico mi fece accomodare, mentre Katia si ritirò nella stanza da letto.
Mentre, sorseggiando un rum, discorrevo con Federico, Katia si ripresentò nel soggiorno indossando un intimo nero con reggicalze e calze autoreggenti. A quella visione rimasi per qualche istante imbambolato e subii lo scherno di Federico.
Katia si fece avanti decisa e si inginocchiò tra le mie gambe, sbottonandomi i pantaloni. Estrasse il mio membro che era già in convinta erezione, e la cosa creò in Katia compiacimento. Quando le sue labbra furono sul mio glande, non potei non esprimere a Federico la mia invidia per la sua fortuna ad avere una compagna così bella e così abile nell’arte di sedurre, il quale mi rispose che per quella sera era anche un po’ mia.
A quella che mi sembrò una esortazione, presi katia per distenderla sul divano, ammirandola nella sua bellezza: inizia ad accarezzare quelle gambe magnifiche, quelle cosce rotonde, per tuffarmi sul suo fiorellino e leccarlo avidamente.
Impegnato in quella attività sentii Federico mettersi dietro a Katia per accarezzarla: a quel gesto, percepii il rilassamento del corpo di Katia e il suo abbandono alle mie attenzioni. Abbandonata a quell’estasi il fiorellino di Katia iniziò a rilasciare il suo nettare, in delicati sussulti del suo ventre, che culminarono in una più intensa contrazione che la portarono a stringere le cosce, con la mia testa intrappolata in quella posizione.
A questo primo orgasmo, Federico schernì Katia per le sue iniziali titubanze nei mie confronti durante i primi contatti. La cosa mi fece sorridere ed appresi che queste titubanze erano legate anche alla differenza di età . Scambiai uno sguardo di intesa con Federico, poi presi Katia in braccio per portarla in camera da letto: tra le mie braccia Katia era veramente piccolina e leggera.
Accomodata Katia sul letto fui su di lei, baciandola ovunque, sfilandole gli infiniti pezzi di quel bellissimo completo nero, che mi sembrava non finire più.
Mentre ero intento in dell’attività di unboxing, Federico entrò in camera con un bicchiere di rum ed il cellulare pronto a filmare.
Allargai, le cosce di katia e…. al mtto di ‘fai fare a zio’ e ‘ciack si gira’, affondai il mio membro dentro katia, che mi sembrò ancora più piccola: certamente non sono un super dotato, ma….. vivevo l’impressione di essere un vero gigante…. Il piccolo fiorellino di katia, già vivacemente lubrificato, si apriva intorno alla mia carne regalandomi una calda sensazione di fasciatura. A ogni mio movimento il corpo di katia fremeva e, negli affondi più profondi, si accompagnava un breve gemito di piacere. Regalarle quell’estasi mi eccitava, ma ancora più eccitante fu vedere, con stupore, il cazzo di Federico, fino a quel momento barzotto, sugli attenti come i militari: capii che stavo dando loro le emozioni che cercavano e che ero pienamente parte del loro rapporto di coppia ……non di un rapporto a tre….. attenzione alla differenza! Questa consapevolezza aumentò la mia eccitazione e la mia sicurezza.
Katia esplose in un sonoro orgasmo, con una potente contrazione, mentre concentrato nel mio nuovo ruolo, continuavo a penetrarla, più delicatamente. Il suo corpo si rilassò mentre Federico si stese a fianco a noi, iniziando a baciare katia.
A quei baci il corpo di katia rispondeva con sempre maggior rilassatezza, le pareti della sua vagina sempre più morbide intorno al mio membro, mentre tra umido e l’impressione di una maggiore dilatazione, tentavo delicatamente di penetrarla più in profondità . L’estasi di katia divenne inarrestabile, culminando, tra baci, carezze e lenti movimenti, in un primo delicato orgasmo ed in un successivo accompagnato da un sonoro gemito.
Mi alzai dal letto per godermi la vista di quel corpo rilassato, l’umido sulle cosce e il pube, i capelli spettinati, abbandonata, distesa a gambe leggermente divaricate.
Federico continuava ad accarezzarla e baciarla, visibilmente eccitato, accarezzandosi, di tanto in tanto il membro, forse per stemperare la crescente voglia.
Katia si tirò Federico tra le gambe, ed iniziarono una sensuale danza che aumentò ancora la mia voglia.
Mi avvicinai a katia e gli lo infilai in bocca: iniziò a ciucciarmelo incalzata dal ritmo dei colpi di Federico. La novità mi piaceva, praticamente era Federico, con il suo ritmo, a decidere il piacere di katia ed il mio: veramente bello, solidarietà maschile.
Non so bene in che modo e quando nacque, ma durante quell’esperienza tra me e Federico nacque una sorta di intesa e di empatia, condividendo il comune scopo di far godere katia. Così, non ci furono bisogno di parole quando Federico si coricò e si fece cavalcare da Katia, mentre io la penetravo nel secondo canale. La manovra, ammetto, non mi riuscì subito…. un po incartandomi sul membro di federico, un po’ sul coccige di Katia, ma vi assicuro che, trovata la strada, io e Federico riuscimmo a regalare un bel momento a Katia, la quale decise di darcene dimostrazione con due consecutivi zampilli di piacere.
Federico accompagnò katia con un rumoroso e turbolento orgasmo che si ripercosse anche su di me, che dopo pochi colpi, capitolai: katia era completamente invasa dallo sperma di due uomini che le colava da dovunque….. visibilmente soddisfatta di questa cosa.
Gongolammo un po’ sul letto… mentre Federico e katia facevano ironia sul loro nuovo zio. Katia si alzò per andare in doccia mentre io e Federico eravamo rimasti esanimi sul letto.
Scambiai apprezzamenti su Katia.
Katia rientrò in stanza e si sistemò tra le mie gambe prendendo in bocca il mio povero ed esanime fratellino, leccando e ciucciando con foga, sotto lo sguardo soddifatto di Federico.
Tanto fu l’impegno di katia che fui preso da nuova eccitazione. La sua lingua percorreva la mia asta, cercando tutti i residui di liquidi, leccando e succhiando, quasi volendo tirar fuori anche il liquido rimasto dentro, quasi volendolo tirar fuori dalle palle succhiando. La presi a pecorina: quei fianchi piccoli, quel culetto, quel corpicino: di nuovo mi sembrava di essere un gigante e la cosa mi eccitò. La presi forte, con colpi decisi, serrati, quasi selvaggi. Katia rispondeva congemiti selvaggi, mentre Federico le dava sostegno ciucciandole le terte e baciandola.
Incrementavo il ritmo godendomi lo spettacolo di quel corpo morbido che fremeva sotto i miei colpi, ammirando la mia asta che la penetrava e ne usciva sempre più umida.
Katia si abbandonò a un potente e umido orgasmo che mi bagnò copiosamente il pube. Poi si girò e iniziò a divorare i liquidi lasciati su di me, prendendo tutto il mio membro in bocca, selvaggia e porca, avida. Le esplosi provvisanente in bocca, accasciandomi a fianco a Federico. Katia si sistemò tra noi, all’altezza dei nostri pube, con i nostri cazzi in mano, e disse: siete stati bravi!
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