Ho deciso di pubblicare questo racconto, tratto da un diario rinvenuto in
casa, quindi non sono la protagonista, ma, è lei con un garzone, non ho cambiato o aggiunto nulla.
Sono diverse settimane, incontrandolo in ascensore o nell’atrio, lo vedo impacciato, non capisco il perché, lo vedo turbato tutto rosso i nostri occhi si incrociano.
.
La spiegazione, l’ho ricevuta, ieri sera, è venuto al negozio, quasi nell’’ora di chiusura, voleva prendere un pantalone da mare, gli ho fatto vedere vari modelli, ma chiesto se poteva provarli e ho acconsentito indicandogli il camerino, appena indossato ma chiamata ma detto: signora Elena può darmi un parere, notai che non indossava le mutande, non lo so che mi prese, ma il mio sguardo andò a finire li, il pantaloncino un po’ largo lascia intravedere il suo cazzo a penzolone. Prendo una taglia di meno, sicuramente ti andrà bene gli dissi.
Appena glielo porgo non chiude la tenda, sfilatosi il primo, indossa il nuovo, incurante della mia presenza, io cerco di girarmi, ma dallo specchio non posso fare a meno di vedere il suo bel pisellone, mi giro e tutta la sua forma é disegnata dentro il pantalone, S…. Nonostante i suoi 18 anni, si trova tra le gambe un bell’affare, sono come ipnotizzata, lui chiede un mio parere e gli dico: senti quello di prima era largo questo noto che qualcosa è troppo in mostra tu che pensi, lui diventa un po’ rosso ma come se fosse preparato alla mia domanda, mi dice, se ti riferisci a lui indicandomi il pacco, questa è opera tua, devo dirtelo non resisto, ora o mai più, tu mi stai facendo impazzire, da quel giorno che ti ho spiato, mentre prendevi il sole in terrazza indossavi solo il perizoma, io sto impazzendo, non potevo crederci, un ragazzo di 18 anni, con tutte le ragazze che si trovano in giro, si mette a spiare me, sì, non dormo più la notte, questo è il risultato, si abbassa il pantalone e mostra il suo cazzo in tutta la sua natura, mi sento imbarazzata, vorrei mollargli un bel ceffone, ma, trovandoti di fronte un affare del genere non si può resistere, allora cosa vorresti mi basta che mi tiri una sega risponde lui, ma non ti vergogni, sono sposata, potrei essere tua madre, magari lei fosse come te, risponde, a me non interessano le ragazze io vado matto per le signore come lei, anche mia madre è oggetto delle mie spiate, molte volte, specie, quando scopa con mio padre, ma tu sei speciale, mi prende la mano e mi fa toccare il suo cazzo, per fortuna il camerino e abbastanza nascosto, dalla strada, non si vede nulla, sono indecisa, poi mi lascio andare lo stringo e inizio a segarlo, non riesco a capacitarmi un ragazzo di 18 anni ha tra le gambe un cazzo di 23 cm, l’ho misurato, tale è la curiosità, ho preso il centimetro che uso in negozio e l’ho misurato 23 cm di carne fresca, non mica poco, tenta di palparmi il seno, non posso permettere una cosa del genere, se nel frattempo entrerebbe qualche cliente, continuo a segarlo, il suo orgasmo sta per esplodere, me lo fa intendere, non posso sporcare la moquette quindi decido di farlo venire dentro la mano, il primo schizzo arriva, con una potenza tale, supera la mia mano e va a finire sullo specchio, il resto cerco di contenerlo nel palmo della mano, non finisce di dirmi, sono sostata fantastica, mi dirigo in bagno lui si riveste, appena entrata in bagno mi viene voglia di leccarmi la mano, me la sono ripulita con la lingua, e ho ingoiato tutto, buono lo sperma di un ragazzo.
Ritorno alla cassa, lo trovo con un sorriso sulle labbra dicendomi: il sapore è di suo gradimento? Dallo specchio del negozio è riuscito a vedere il mio gesto, io come impietrita non rispondo, mi paga il costume, a si avvia all’uscita, come se non fosse successo nulla.
E’ domenica, sto sbrigando le faccende di casa, mio marito e Lisa, sono al mare sento suonare il campanello, S…. con i n mano il pantalone della sera prima, scusami mi dice, posso entrare, lo faccio accomodare e mi dice, sai voglio farti vedere come mi va il pantalone, non so che mi prende, ma, senza esitare, gli ordinai di spogliarsi, voglio farlo io, inizio a baciarlo, con la mano gli tiro giù il pantalone, gli palpo il cazzo già duro, mi siedo sul divano, lui in piedi, prendo in bocca il cazzo, non riesco a riceverlo tutto, pur avendo abbastanza esperienza, ma, un calibro simile, non riesce a contenerlo, pur mettendo in atto tutta l’esperienza acquisita negli anni, sento la mia fica colare, peggio di quella di una diciottenne, lo voglio dentro, lo faccio sdraiare sul tappeto, mi alzo la gonna e sfilandomi lo slip, prendo in mano quel cazzone e me lo dirigo dentro la fica. Impalandomi del tutto su quel cazzo
Sento la mia fica piena di carne, sensazioni alle stelle, inizio a cavalcarlo, non ho contegno, mi sento troia scopandomi un bel giovane. Ho le gambe indolenzite, cambiamo posizione, mi metto alla missionaria, lui si avvicina e inizia a leccarmi la fica dicendomi: insegnami a far godere una donna con la lingua, come trattare la fica, e senza ricevere risposta si butta con la lingua tra le mie gambe e inizia a leccarmi, io mi allargo la fica per facilitargli la cosa, infila la sua lingua più dentro possibile, poi l’indico dove deve insistere, per una decina di minuti mi lecca il clito succhiandolo, vengo ancora, lui non sembra gradire i miei umori, si alza e mi infila il suo cazzo, mi sento letteralmente infilata allo spiedo con quel magnifico cazzo dentro, cambio posizione di nuovo, mi metto a pecorina, gli dico di sbattermi per bene, sì posizione dietro di me, e inizia a infilarmi con il suo cazzo, sento toccare l’utero è troppo lungo, quel maiale, mentre mi scopa infila un primo dito nel culo, vedendo che io mi lascio fare ne infila un secondo, che porco pensa non gli basta la mia fica, quando si accorge che il mio culetto è abbastanza largo ed io non do sensi di dissapore, estrae il cazzo dalla fica e lo punta direttamente al mio buco del culo, vorrebbe fermarlo, ma non riesco a ribellarmi. Mi sento aprire il culo da quella bestia, mi brucia, ma non voglio fermarlo, quando il suo corpo viene a contatto con il mio, penso è fatta ormai ce lo tutto dentro, nonostante il dolore, lui inizia a incularmi, dicendomi non sai quante seghe mi sono fatto pensando al tuo bel culo, purtroppo nemmeno il tempo di abituarmi lo sento scaricarmi tutto il suo liquido, mi sono dovuta toccare la clitoride per raggiungere un orgasmo, sfilato il cazzo ma detto signore ogni volta che vuoi il mio cazzo chiamami, se rivestito ed è corso via, lasciandomi incredula di quello che era successo, avrei voluto leccarlo ma non mi ha dato il tempo, è scappato come se avesse rubato qualcosa, in effetti, ha sottratto il culo e la mai fica a qualcuno, delle corna di più per una certa persona, con il culo colante mi sono diretta nel bagno e seduta sul bidè ho cercato ed espellere tutto lo sperma che avevo dentro, leccandomi le dita.
Sono graditi commenti [email protected]
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.