“Miky senza attendere si avvicino’ alla giovane donna e poso’ le sue labbra su quelle di lei…”
Giusi era bionda con occhi blu, belle gambe e bellissime tette. Come
al solito la feci salire in macchina e la portai al mio localino. Appena arrivati iniziammo a spogliarci e quindi, dopo varie carezze baci e leccate demmo inizio a un 69 che ci lascio’ spompati.
Stavamo riposando seduti sul divano e per fare un po’ di conversazione le chiesi se si masturbasse ogni tanto “Lo faccio spesso ma molto meno che nella prima giovinezza”. “Lo faresti davanti a me?” Lei non rispose ma si mise a titillare il suo umido clito mentre io guardandola torcersi dal piacere iniziavo di nuovo a erigere e me lo menavo lentamente. “Ah non potro’ resistere ancora a lungo” mi chinai e misi il viso fra le sue cosce aperte in modo da avere la sua fica in primo piano finche’ non la sentii vibrare sotto lo spasimo del godimento.
“Hai un modo tutto particolare di masturbarti” “Si’ e’ l’abitudine di masturbarmi mentre masturbo la bella fica di qualche amica. Fu una mia compagna di scuola che mi insegno’ i giochi d’amore, aveva la volutta’ nel sangue ed era sempre bagnata e piena di voglia di godere. La prima volta che mi bacio’ sulla bocca fui sorpresa ma lei mi calmo’ chiedendomi di lasciarla fare e da allora ci presi gusto e diventammo amanti. le sue dita erano spesso nella mia fica prima ad accarezzarmi le grandi labbra poi si spostavano sul grilletto per toccarlo sulla punta e poi frullarlo fra l’indice ed il pollice mentre il mio cuore batteva all’impazzata ed io accarezzavo il suo corpo con la sua lingua che mi frugava in bocca. Lei mi fece stendere e mi lecco’ la fica fino a farmi godere; il giorno dopo fui io a farla godere con la mia lingua finche’ scoprimmo il 69 e da allora quella fu la nostra posizione preferita. Ah, solo a pensarci mi bagno tutta.”
Dopo qualche attimo di silenzio le chiesi “Ma dimmi, da allora non hai conosciuto piu’ donne?”
“No. Non ne ho piu’ conosciuto e tanto meno frequentato”. “Se vuoi… non ho che da fare una telefonata”.
“Si’ ti prego, fallo”. Telefonai a Miky che mi preannuncio’ il suo arrivo a breve. Giusi intanto mi chiese di poter fare una telefonata anche lei “Fai pure… ma a chi?” “Dico a mio marito che ci raggiunga…vuoi?” “Certamente”
Arrivati i reciproci consorti feci le presentazioni e le due donne si guardarono con gli occhi carichi di lubricita’.
“Sei bellissima” disse Miky “Mai quanto te” rispose Giusi. Miky senza attendere si avvicino’ alla giovane donna e poso’ le sue labbra su quelle di lei. “La tua bocca e’ polposa e amerei baciarti a lungo” “Fin che vorrai. Mia cara” Rispose Giusi.
Poco dopo Miky si stese sul divano in modo che la sua testa riposasse sulle ginocchia di Giusi e quindi fece scivolare le mani lungo le gambe risalendo fino ai peli che nascondevano la fica succosa della nuova amica.
Le allargo’ le cosce e piazzo’ il viso in mezzo. Nel silenzio profondo io e il marito di Giusi restavamo col fiato sospeso per non disturbare le due amanti e ci eravamo messi al lato opposto della stanza seduti su un altro divano e lisciandoci i cazzi gia’ duri e pieni di voglia. Miky si alzo’ e fece alzare anche Giusi poi la strinse a se baciandola a tutta lingua in bocca mentre le loro tette si sfregavano l’una contro l’altra indurendo ancora di piu’ i grossi capezzoli. La mano di Miky, dopo avere accarezzato e palpato a lungo le tette dell’amica, discese verso il ventre per finire ad accarezzare a piena mano la fica bollente e sbrodolosa di Giusi. “Oh, sei tutta bagnata” “E’ per te, tesoro”. “Basta, non ne posso piu’. Torniamo sul divano”. Le due si diressero verso il divano sul quale si gettarono piene di impazienza di godere. Miky allargo’ le cosce di Giusi e fece passare le sue labbra sulla carne vellutata. “Dammi la tua fica adorata e lascia che te la copra di baci”. “Fammi tutto quello che vuoi”. Con un ruggito Miky inseri’ la testa fra le cosce divaricate e la sua bocca si poso’ sulla fica dalla quale esalava un odore divino. La faccia infilata nella fica alzo’ le braccia e le sue mani si posarono sulle tette di Giusi che ondulava sotto i colpi di lingua.
Si voltarono rapidamente e Giusi infilo’ a sua volta il viso tra le cosce di Miky, con mano tremane le apri’ le labbra vermiglie e affondo’ il viso nella carne e le sue labbra trovarono il clito duro ed esposto. Succhio’ il piccolo dardo rosei alzando lo sguardo verso Miky che al colmo dell’eccitazione passava la lingua smisurata sulla fica di Giusi raccogliendo con avida soddisfazione la bagna che ne traboccava incessantemente.
Giusi accelevara la cadenza e si accaniva nel far godere la sua compagna. “Continua a succhiarmi ma nello stesso tempo infilami un dito nella fica” suggeri’ Miky. Giusi esegui’ immediatamente e fu subito ricompensata da un liquido caldo che schizzo’ nella sua bocca inondandole anche le dita. Miky inizio’ a urlare pazzamente, si contorceva dal piacere ed anche Giusi si uni’ a lei nel delirante e forte godimento.
Poi le due donne si immobilizzarono. Nel nostro angolo io e il marito lasciavamo cadere a terra fiotti di sperma.
Le due donne, dopo un poco di riposo ripresero a baciarsi succhiando le lingue per poi riprendere a palpare, baciare e leccare quei corpi meravigliosi e ancora caldi dell’amore che si erano date.
Mi avvicinai a loro e cercai di inserirmi fra i due corpi leccando e baciando tutto quello che trovavo a portata della mia bocca mentre con le mani accarezzavo avidamente quei corpi di velluto. Con le mani cercavo di tenere aperte le loro chiappe e le mie labbra si posavano su quei buchini bruni per baciare e leccare aspirando profondamente i loro aromi.
Giusi stava godendo sulla bocca di Miky che mi disse “Penetrala subito! E’ tutta bagnata e pronta per il tuo cazzo”. Subito saltai su Giusi e affondai il cazzo nella sua fica mentre dietro di me Miky mi accarezzava i coglioni ancora pieni di sborra. Intrapresi una maestosa chiavata. “Chiava” disse Miky “Godi in lei… dopo lecchero’ tutto io…”. Giusi subiva il mio assaldo spingendo il ventre in avanti e gridando frasi spezzate. I suoi spasimi eccitavano terribilmente tutti noi che ormai avevamo raggiunto le vette eccelse del parossismo. Io gemevo come una bestia vedento che il marito aveva messo il cazzo in bocca a Miky la quale lo pompava con inaudita voracita’.
Con grandi scosse vuotai il frutto del mio godimento nella fica umida e bruciante di Giusi che urlava tutto il suo godimento “Godo… Godo!”. “Godi” rispondeva Miky mentre a sua volta ingoiava la sborra calda di suo marito.
Mi lasciai cadere esausto su un fianco mentre Miky si gettava sul corpo abbandonato di Giusi e, aprendo la bocca, la posava a ventosa sulla fica dell’amica leccandole il sesso e bevendo le secrezioni sia femminili che maschili che ne uscivano amalgamate. Allo stesso tempo la sua mano si accaniva sulla propria fica e comincio’ a godere contorcendosi in maniera indemoniata.
Finalmente io e il marito di Giusi ci riprendemmo ed avemmo davanti uno spettacolo stupefacente. Le due donne avevano il ventre armato di due grossi strap-on; si avvicinarono e con mani esperte finirono di togliere quello che restava del nostro abbigliamento. “Mettetevi a quattro zampe e lasciateci divertire!”. Ubbidii subito conoscendo il piacere che poteva dare uno strap-on ben manovrato dentro il culo e le femmine si piazzarono dietro di noi.Fremetti dal piacere vedendo Giusi che si inginocchiava dietro a suo marito e gli apriva le natiche. Lui tese il culo e il cazzo di gomma scivolo’ dentro con relativa facilita’. Quando lo ebbe del tutto penetrato nel culo del marito, Giusi si volse verso Miky che era impegnata a penetrarmi con il suo enorme cazzo finto. “Mio marito e’ vergine nel culo ma sono riuscita a infilarglielo fino in fondo”. A queste parole Miky provo’ un brivido di volutta’ e si applicoo’ a penetrarmi fino in fondo dando inizio alla danza del va e vieni dentro il mio retto. Poi le donne vollero cambiare i culi da festeggiare e mentre Miky inculava il marito di Giusi, quest’ultima mi trapanava con il suo strap-on che mi sentivo fino nello stomaco. Le donne davano colpi di ventre feroci e noi li subivamo ben felici di sentirci penetrati. Alla fine ci prendemmo i cazzi in mano e iniziammo a segare furiosamente fino a raggiungere il piacere completo che ci lascio’ abbruttiti ma in un felice ebetismo.
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