“Io leccavo la figetta di claudia e sognavo la mazza di sandro desiderandola fortemente nel mio buchino…”
Era una sera di fine agosto, una di quelle sere calde ma
piovose, tuoni e lampi la rendevano un pò tetra e io ero rimasto solo perchè gli amici con cui ero in vacanza si erano spostati in città per alcune commissioni e sarebbero tornati la mattina dopo per concludere la splendida vacanza volta quasi al termine.
Si era fatto tardi ed io non riuscivo a dormire, un pò per il caldo ma un pò perchè avevo paura di stare solo, anche perchè nella zona eravamo rimasti in pochi. Mentre mi giravo e rigiravo sul divano davanti la tv vedo davanti al cancello sulla strada una macchina ferma, mi avvicino alla finestra e cerco di capire chi era , a un certo punto è sceso un uomo alto e non riuscivo a vedere altro solo un’altra sagoma nella macchina. L’uomo diede uno sguardo in torno aprì il cofano della macchina e cercava di mettere in moto ma non ci riusci. Allora si guardo dinuovo intorno e vide la luce accesa della mia stanza con me alla finestra e cosi suono al citofono chiedendomi se poteva fare una telefonata perchè lui aveva il cellulare spento. Io un pò intimorito tentennai e lui mi disse che aveva la moglie e il bambino picclo in macchina, allora mi feci coraggio ed aprii dicendogli di far entrare anche loro. così entrarono, li feci asciugare e gli posi il telefono per telefonare; lui fece un paio di telefonate e io gurdavo il bambino e la moglie che era davvero bella: aveva occhi verdi da incanto, capelli lunghi neri, due gambe lunghissime e un seno tondo che stesso l’acqua sulla maglia evidenziava due cpaezzoli appuntiti ed enormi, allora lì mi iniziai ad eccitare.
Era davvero una bella coppia: lui era un bel pezzo d’uomo sulla quarantina, un bel fisico scolpito e i suoi pantaloni stretti evidenziavano un bell’arnese davanti.
Le telefonate non ebbero successo allora li invitai a fermarsi li per la notte e loro non avendo molta scelta accettarono. La donna si chiamava Claudia, lui si chiamava sandro e il bambino andrea. Claudia mise a dormire il bambino e io e sandro rimanemmo un pò in salotto parlando del più e del meno, non persi tempo a fare i complimeti a lui e alla sua signora e lui accetto con molto gusto mostrando interesse nei mie confronti .
Ad un certo punto ritorna claudia con indosso solo una t-shart un pò trasparente, a quella splendida visione non seppi resistere ad uno sfacciatissimo complimento dicendo a sandro che loro probabilmente non avrebbero dormito stanotte e lui maliziosamente mi disse che non solo loro sarebbero rimasti svegli. La mia eccitazione salì alle stelle il cazzo si tese in modo spaventoso e la mia testa iniziò a fantasticare in modo smisurato, pensavo a leccare la fica sicuramente dolcissima di claudi e allo stesso tempo provare la sicura bella mazza che aveva sandro.
Senza portarla per le lunghe mi invitarono nella camera che gli avevo indicato per dormire, claudia di stese sul letto con le gambe leggermente aperte, dove si intravedeva una belissima fighetta, e mi invitò ad aprirle e a metterci la testa in mezzo io mi spogliai velocemente e mi infilai con la testa in mezzo alle gambe mostrando il mio bel sedere a sando che nel frattempo si era denudato mettendo ben in evidenza il suo bellissimo birillo.
Io leccavo la figetta di claudia e sognavo la mazza di sandro desiderandola fortemente nel mio buchino.
Ad un tratto sandro si avvicinò al letto ed io preso dall’eccitazione con una mano affrai in modo deciso ma dolcemente il suo palo, lui rimase un pò sorpreso ma non si tirò indietro ed io vedendo questo volli cambiare posizione così sandro si mise a leccare la figa di claudia e io mi deliziai con il suo cazzo leccandogli per prima lentamente tutta la cappella per poi infilarmelo tutto in gola assaporandolo perbene senza tralasciare una leccatina alle palle.
Era evidentissiama l’eccitazione di sandro che dopo un pò espresse il desiderio di incularmi io eccitatissimo non esitai a posizionarmi con il buchino vicino la sua mazza lubrificandomi perbene e avvicinandomi con una pressione costante lo feci entrare tutto, lui iniziò a muoversi lentamente e poi aumentò il ritmo scopandomi con voglia , mentre claudia iniziò a spompinarmi per poi girarsi anche lei facendo inserire il mio cazzo nella sua splendida fighetta, la spinta di sandro facilitava la mia penetrazione nella figa di claudia. Ero arrivato al massimo dell’eccitazione stavo quasi per venire ma mi anticipo sandro si fermo un attimo ed io senza manco farmelo dire mi misi il suo cazzo in bocca e non feci perdere neppure una goccia del suo caldissima e saporitissima sborra, la stessa cosa fece claudia con il mio cazzo.
Dopo un breve periodo di pausa e scambio di coccole ci eccitammo di nuovo e riprendemmo il tutto ma cercando di dedicare tutte le attenzioni a claudia penetrandola contemporaneamente nel culo e nella figa, fino al puto di sfinirla; quando lei si arrese io e sandro continuammo per un’altro pò, io avevo il buco un pò arrossato ma non avrei rinunciato per nulla a prendermi ancora quel palo nel culo che mi scopò per un bel po buttandomi dinuovo il suo nettare nella mia bocca che io assaporai perbene e poi la ingoiai a modi troia.
la mattina arrivò presto e sandoro scese per far aggiustare la macchina , rimanemmo io e claudia a parlare del più e del meno e giocare con il bambino.
dopo un po arrivò il meccanico che aggiustò la macchina e cosi ci salutammo come se niente fosse successo.
Ancora oggi che ho perso i contatti di claudia e sandro quando ripenso a quella notte mi eccito e non resisto dal farmi una sega immaginando di nuovo il cazzo di sandro sfondarmi il culo mentre io scopavo la figa di claudia.
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