“Mia madre faceva la cuoca alla colonia marina delle suore, e cucinava nel periodo in cui i maschietti erano al mare…”
questa storia è accaduta quando avevo 14 anni. mia madre faceva la
cuoca alla colonia marina delle suore, e cucinava nel periodo in cui i maschietti erano al mare. Per farla rimanere anche al turno delle femmine anno accettato che io rimanessi in colonia anche in quel mese e qui ve la racconto…
dopo pochi giorni ero amico di quasi tutte le ragazze che frequentavano la colonia marina, con alcune di loro ero particolarmente affiatato perchè della mia stessa età, le altre erano più piccole e cinque più grandi di uno/due anni. L’affiatamento c’era perchè la sera, in quanto amiche, avevano il permesso di uscire con me e mia madre. nella camera vicino alla mia (dormivo da solo in quanto unico maschietto) dormivano tre ragazze, una coetanea e due più grandi, usavamo lo stesso bagno e spesso le sbirciavo per vedere i loro corpi, i piccoli seni mentre facevano la doccia, quella più grande girava sempre semi-nuda, forse per farsi vedere. Facevano sempre un gran casino, fino a che, una sera tardi, entrano insieme in camera mia dicendo che una di loro doveva fare una penitenza, che mi avrebbe dovuto chiedere una cosa, ed io, abbastanza sveglio in quanto avevo già pomiciato molte volte e masturbato una mia amica, dissi che facesse la domanda:
– me lo fai vedere il pisello? chiese Monica
– certo, risposi io
tolgo il lenzuolo e rimango in slip, me lo abbasso e loro insieme si mettono a commentare:
– ha poco pelo (dice una) ce l’ha grosso (dice un’altra) si ma ora è moscio (dice la terza) che si avvicina e comincia a toccarlo. Immediatamente inizia l’erezione, gli cresce in mano a vista d’occhio, lo stringe da inesperta, cerca di scappellarlo e mi fa un pò male, Laura (la più giovane) dice che ha visto la sua mamma che lo scappellava e lo ciucciava al suo papà fino a che non si sporcava le labbra di un liquido bianco, Marta invece dice che aveva solo visto dei movimenti sotto le lenzuola dei suoi genitori e si immaginava che giocassero con il cazzo del papà. Allora io prendo la decisione di dire se volevano sapere con certezza come funzionava dovevano tornare a notte inoltrata da me.
Detto e fatto, poco dopo la mezzanotte entrano in camera mia, le faccio avvicinare, chiedo a loro chi vuole essere toccata per prima e si avvicinano tutte insieme, scelgo Monica, la più intraprendente, le sfilo gli slip ed il reggiseno, mi spoglio anch’io, inizio ad insegnarle come toccare un ragazzo, poi inizio a toccare lei davanti alle altre dicendo che dovevano fare altrettanto, le accarezzo la peluria, infilo un dito in bocca e lo insalivo, lo appoggio sulla fica aperta ed inizio ad accarezzarla senza infilare dentro, la clitoride piccola e dura cresce sotto le carezze, mi abbasso per leccare anche se non avevo molta esperienza e lei viene quasi subito, le amiche vogliono che faccio lo stesso a loro e le accontento una alla volta fino a che raggiungono l’orgasmo, poi, come avevo visto in una rivista porno, le faccio mettere a 69 e dico oro di leccarsi a vicenda che tra amiche è normale ed inizio a farmi baciare e leccare la cappella dall’altra; giro la testa e mi ritrovo davanti il culo di quella fatta meglio, l’istinto mi fa mettere la lingua nel buchetto ed insistere, la sento scuotere ma non capisco perchè, lei i dice di continuare, aveva la lingua dell’amica sul clito e la mia nel culo, tolgo la lingua e ci metto un dito bel lubrificato ed inizio a fargli fare avanti ed indietro piano piano, lei si sdraia, si gira e mi dice: se è così bello nel culo chissà come è nella fica! scambiano posizione, mi mettono sdraiato ed una comincia a segarmi con due mani e con la lingua mi lecca la cappella, una si mette a gambe larghe sulla mia bocca e si fa leccare, nel frattempo esplodo in faccia a Monica che un po sputa ed un po si lecca, Marta decide di darsi da fare, mi si avvicina, mi accarezza i coglioni, il cazzo si erge subito e lei mi sale sopra baciandomi e chiedendomi se mi sarebbe piaciuto provare a scoparla, era sicura perchè aveva appena finito i giorni, io dico di si, lei si gira, allarga le gambe e mi invita a prenderla li, con le amiche che l’aiutavano, eccitatissimo mi metto sopra di lei, le bacio velocemente i seni, il collo e poi sento la cappella sui suoi peli, con la mano cerco la fessura, mi strizzo il cazzo per far uscire un pò di iquido e lubrificare e mi avvicino alla sua fica, un’amica da dietro guardava tutta la scena e diceva: vai vai vai che ci sei. Io spingo ma non ci riesco, era appena entrato, lei spinge ma le facevo male, le dico di calmarsi, comincio a baciarla sul collo, le stringo i seni, le accarezzo il clito come per masturbarla e poi sento che ha delle convulsioni, spingo più forte ed entra fino in fondo, il calore della sua stretta fichetta intorno al mio cazzo, un guanto su misura, mi fermo poi comincio a muovermi piano piano, un’amica mi accarezzava sulla schiena e l’altra le accarezzava i seni, le asciugava le lacrime, la baciava su tutto il corpo, dopo poco le sono venuto dentro e ci sono rimasto per parecchi minuti. un turbinio di emozioni quella notte alla quale ne sono seguite altre, poi ve le racconto.
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