“Ai primi d’ottobre Bill ricordò ad Alice l’approssimarsi della festa di inaugurazione della stagione del più bel club swingers della città…”
Bill era indubbiamente ispirato…
Dopo la splendida estate di lunghe vacanze, tra
gite in barca, spiagge e cene in luoghi meravigliosi, sempre accompagnato dalla Sua Dea, il ritorno alla normale attività era stato quasi piacevole.
Alice aveva scelto di far prevalere il gusto per il relax ai suoi fuochi improvvisi. E dunque sole, mare e un’abbronzatura elegante e lucida che rendeva la sua pelle, così perfetta e vellutata, per una volta tenera e quasi vulnerabile. La sua tenerezza aveva ancor più acceso i fuochi nei pensieri illuminati e perversi dell’adorato marito.
I sogni erotici di Bill, dopo le recenti esperienze e l’ormai consolidata relazione di Alice con Victor, ora autentico amante ufficiale, si erano andati articolando nel pensiero del suo diamante di donna e compagna in nuove e diverse forme. La sua perversione cresceva con la conquistata libertà di Alice, con la gelosia consapevole che sfociava anche in una straordinaria complicità con Victor, con la tenerezza che Lei sapeva così unicamente sprigionare per il suo “Imperatore” come amava chiamarlo durante le loro e unicamente loro cene romantiche.
La cenere covava sotto il fuoco ardente. Ma aveva deciso di non parlarne con Lei.
E Lei, dolce e raggiante, sembrava la splendida padrona di casa di sempre, intenta nella ricerca di nuovi oggetti d’arredo e colore per la casa, esaltata dal gusto moderno ed elegante che la contraddistingueva e che ne faceva ovunque e sempre una Regina indiscutibile. Il sesso, così potente, era per Lei il completamento e l’esplosione della sua grandezza di animale femminile.
Ma della Dea della perversione e del sesso, in quelle settimane di tenerezza, sembrava non vi fosse più alcun ricordo.
Ai primi d’ottobre Bill ricordò ad Alice l’approssimarsi della festa di inaugurazione della stagione del più bel club swingers della città. Non mancavano mai. Era un momento gustoso e divertente.
Una serata in cui sfoggiare erotismo, respirare trasgressione e gustando buona musica, ballando e guardando gli altri, in tante cose così diversi da loro eppure tutti accomunati dalla ricerca della trasgressione, nell’attesa di una nuova fonte di eccitazione.
Il sabato Alice si fece trovare pronta per la serata dopo una leggera cena domestica. Si preparò a lungo. Quando uscì dalla stanza Bill trasalì…
Alice indossava una tuta in pelle attillata ed elegantissima su stivali incredibilmente erotici, dal tacco stellare e perfettamente coordinati. Il trucco era forte, quasi volesse indicare il desiderio di essere dominante in quel frangente.
Indossò una giacca, naturalmente di pelle e scosse i capelli, vaporosi e profumati, dietro le spalle.
Divina. Altera. Persino presuntuosa nel suo gusto erotico. Nella consapevole presunzione di sé e del proprio erotismo. Era pronta.
Bill la conosceva bene, la amava come e più del primo giorno, senza confini e al solito restò stupefatto di tanta bellezza e potenza.
“Cosa aspettavi a tornare alla nostra natura?” Chiese Alice a Bill durante il tragitto verso il locale.
“Ho voglia di cose impensabili e che temo per me e per te, amore”.
“Ottimo…”
La serata fu divertente. Ballarono a lungo con qualche coppia conosciuta ma Alice decise di non andare nel privè. Disse di no con dolcezza e decisione, ricambiando il bacio di un’amica super eccitata e di una sconosciuta matura ma molto sexy. Non aveva voglia di mischiarsi ora. Voleva capire cosa girasse nella testa del dolce marito. Non faceva altro che pensare a quella frase: “Ho voglia di cose impensabili e che temo per me e per te, amore”.
Quando decisero di uscire dal locale, Alice notò che Bill era intento a scrivere sul mobile. Che strano, a quell’ora… Era curiosa ma non osò chiedere. Le sembrava di essere in una bolla, sospesa, in un mood diverso dal suo modo di essere così condiviso con il suo Lui.
Improvvisamente si accorse che il marito non guidava verso casa.
“Amo ma… dove andiamo?”.
“Sorpresa Maestà”.
Arrivarono ad una villa. Si aprì il cancello quasi qualcuno sapesse del loro arrivo. Alice fremeva.
Quando si aprì la sala di ricevimento venne accolta da una decina di persone, elegantissime, quasi tutte in coppia e molto eleganti.
“Siamo qui per te, Alice” disse Victor accompagnato da un’amica sconosciuta.
“Ciao, piacere io sono Fanny e anch’io mi do da fare nel farmi apprezzare… Bill voleva farti una sorpresa, un party extra a te dedicato e a noi l’idea è piaciuta tanto, sia a quelli che ti conoscevano personalmente che a quanti ti avevano ammirato in foto e video… Io e il mio Tommy non vedevamo l’ora di conoscerti… Lui è Alex, con Patty e sono nostro amici e tuoi inguaribili ammiratori…”.
Bill aprì lo champagne, comparì una torta dedicata a Alice69 e ne seguì un lungo bacio appassionato tra marito e moglie con seguito d’applauso dei presenti.
Victor si avvicinò e baciò con voracità Alice tanto da generare un sussulto in tutti i presenti. Quello era il segnale che le vere danze potevano iniziare…
In pochi minuti i divani divennero il luogo di sesso di coppie tra loro e incrociate. Fanny e Patty facevano coppia fissa e iniziarono un succoso pompino di coppia in favore di Alex. Alice venne avvicinata da una donna strepitosamente bella e che conosceva… La moglie dell’amministratore delegato che aveva “rifiutato” quella sera in montagna era tornata alla carica e questa volta Alice non ne disdegnò le attenzioni… Fecero l’amore sul tappeto centrale per poi invitare i rispettivi mariti a scoparle con forza ma, naturalmente… a coppie invertite.
Dopo un po’ Bill ordinò improvvisamente ai signori uomini di assumere la “posizione concordata”: furono tutti a carponi in breve e lui ordinò alla Regina di dedicarsi, sola ed unica, a ciascuno di loro.
Alice prese il primo uomo come la più consumata tra le donne da bordello, iniziando a leccargli il culo, prendendo cazzo e coglioni con entrambe le mani nell’azione di una lunga, lenta, precisa mungitura all’ingiù… Il silenzio, l’osservazione della maestria della Regina si tagliava nell’aria profumata dell’ambiente. Le donne, tutte intorno e con loro Bill, il gran cerimoniere, osservavano la cura e la dedica personale e particolare con cui Alice fece impazzire ad uno ad uno i suoi “ospiti”.
Fanny e Patty iniziarono a baciarsi e a toccarsi reciprocamente tanto forte era la loro eccitazione. Lo stesso fecero la moglie dell’amministratore delegato e la minuta amica di Victor.
Alice invitò ad una ad una le altre signore a seguirla nello svolgere il medesimo “lavoro” in favore di tutti i signori uomini.
Iniziò una rotazione esaltante che faceva da gara di bravura tra le signore nel portare alla massima eccitazione il parterre maschile.
Bill al culmine dell’eccitazione ordinò l’inversione dei ruoli. Ora toccava alle signore ricevere identico trattamento, Alice compresa.
Bill allora indicò una grande scatola che conteneva ogni genere di dildo, per forma colori, tipo e dimensioni.
In pochi secondi si sentirono le urla e i mugolii delle signore assumere il centro della scena.
Poi Victor, l’amico e complice, aprì una porta laterale. Ne uscirono alcuni uomini di colore che gli appassionati presto riconobbero come attori hard di provata potenza ed esperienza.
L’ordine perentorio fu di fare delle signore terreno di conquista.
In breve, prese da attrezzi di carne smisurati, riempite di dildo in ogni dove, alcune anche dei cazzi dei loro gentili compagni le signore iniziarono a raggiungere orgasmi potenti e gridati.
Alice le guidò ad una ad una, come una splendida ed abile maitresse.
Dopo gli orgasmi, a notte fonda, spossati e sorridenti, fecero tutti insieme un drink di saluto e ringraziarono Bill.
Quella era la villa che Bill aveva da poco acquistato per Alice ed era il modo per presentarle il preziosissimo e segretissimo dono.
Era Villa Alice The Queen. Il nuovo luogo della bellezza, della trasgressione e dell’amore.
Il loro nuovo nido e non solo per loro…
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