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Carla

“Lei notò questa cosa e mi fece mettere a mio agio cominciando lei a parlare e tirare fuori argomenti di ogni tipo…”

Salve a tutti amici di Annunci69, oggi vi racconterò una nuova storia
del dopo “la mia prima volta”
RICORDO I LETTORI CHE SOLO I NOMI SONO INVENTATI PER RISPETTO DELLA PRIVACY DEI PROTAGONISTI.
spero vi piaccia..Buona Lettura 🙂

Luglio Dell’anno 2000, con Cristina era finita da pochi mesi, dopo che io ne ebbi a noia.. so che sembra cattivo dire così, ma a 15 anni capita di non essere innamorati e si cercano nuove storie.
Aldo e Giacomo erano sempre presenti, la nostra solida amicizia era un trio indissolubile al quale si era aggiunto Cristian, che anche lui come Aldo era cresciuto con me fin dai tempi dell’asilo!
Cristian era il diamante di punta del nostro trio che da li a poco si sarebbe trasformato escludendo Giacomo che si mise a lavorare in un Ortofrutta!
Il nostro diamante di punta, possedeva una enorme villa all’Arenella (zona balneare di Siracusa) dove no-stop noi eravamo ospiti fissi.
Fortuna volle che i genitori di Cristian erano molto gentili e cordiali, così da stringere molte amicizie e partire spesso per le vacanze con altre coppie del vicinato!
Nel mese di Luglio, i genitori di Cristian partirono per le isole Sonda credo.. (non ci giurerei) perchè la memoria può fare brutti scherzi a volte 🙂
Fatto sta, che rimanemmo soli con la sorella di Cristian per un periodo di 20 giorni.
La sorella di Cristian, denominata Federica in questo racconto, aveva già 25 anni, dedita allo studio e alla famiglia, la classica brava ragazza di un tempo!
Federica era fidanzata con Filippo che da li a poco la sposò, detto questo potete capire che lei era per rimanere da sola con il suo Filippo invece di badare a noi mocciosetti di 15 anni.
Quindi passava spesso le serate e le nottate a casa del suo Amoruccio caro!
Premesso questo posso entrare nel vivo del racconto.

Le nostre giornate erano scandite dalla presenza sulla spiaggia che andava dalle 8 del mattino alle 18 di sera, dove durante le 10 ore di cercava di fare più amicizie possibili per organizzare feste inverosimili nella villa di Cristian.
In una di quelle giornate eravamo praticamente giù di morale, avevamo stretto amicizia con Danilo detto “U sventuratu – Lo sfigato” per via di tutte le disgrazie alle quali ci aveva abituati, e sinceramente cominciavamo a credere che espandesse la sua sfiga anche a noi,
in quanto tutte le ragazze ci evitavano come la peste, quindi decidemmo che era ora di buttarsi a capofitto e riuscire ad avere almeno un numero di telefono.
Le ragazze di all’ora non sono come quelle di oggi,erano prese dal pensiero (BRAVA RAGAZZA) quindi: poca confidenza, indifferenza e pacatezza. Poi in aggiunta non esisteva facebook, twitter, google+ ecc
quindi dopo il rimorchio dovevi essere abile a farla cadere nella tua rete, essendo il meno possibile introverso.. adesso invece lo sappiamo tutti che dietro un pc è facile parlare di tutto..
Comunque me ne stavo sdraiato con il mio bel walkman ascoltavo i Litfiba, quando Danilo mi fa cenno verso una ragazza, ne bassa ne alta, ne grassa ne magra, ne bella ne brutta, io avevo una sigaretta in mano, ne accesa ne spenta XD (Frase di Antonio Albanese),
io la guardo e devo dire che mi fece un certo effetto, era bassa circa 1,60, con un corpicino longilineo, capelli neri e ricci fino alla spalla, sedere nella norma, con un paio di tette come mai ne avevo viste!
allora spengo la sigaretta, mi alzo e faccio cenno ad Aldo di seguirmi, lui mi guarda e torna a dormire (Minchione… pensai) allora si alza u Sventurato di Danilo e mi segue, ci avviciniamo e con sommo imbarazzo preso dalla furia di finire il più in fretta possibile gli dico:
CiaosonoAlessandroho15anniesonodiSiracusaluièDanilo.. fiuuu potevo riprendere fiato, lei si girò e mi guardò per qualche secondo..
Volevo morire mi aspettavo chissà quale reazione, mi sentivo un deficente.
Aveva gli occhiali da sole e un due pezzi bianco semi bagnato che lasciava trasparire senza nessun pudore i capezzoloni del tipo manopole bionvega delle TV.
la mia reazione fù più che scontata… Ebbi un ulteriore rossore e un eccitamento impressionante, Danilo rimase catatonico come se avesse visto chissà quale figura mistica.
si toglie gli occhiali da sole e mi dice: Ciao mi chiamo Carla e non ho capito cosa hai detto.
Si sentirono due tonfi profondi.. ( Mi caddero le palle ).
Rewind… Ciao Mi chiamo Alessandro, ho 15 anni e sono di Siracusa, lui è Danilo.. o meglio era Danilo..
Lei rise e i loro sguardi rimasero per un bel pezzo incrociati… Cazzo pensai, vado per rimorchiare io e rimorchia U SVENTURATO?
Con poca eleganza interruppi gli sguardi e cominciai a chiaccherare del più e del meno con lei, per lo più facevo domande a raffica tipo 3°grado.
Carla devo ammettere, che rispondeva senza esitare, anche se notava il mio sguardo che partiva sempre verso quelle montagne marchiate Bionvega e scendeva molte volte verso il basso ventre, dove il costume bianco, faticava a non far vedere i peli della sua patatina Nero Corvino.
Con una rapida mossa mi prende per il mento e mi alza la testa, ormai fissa sul suo pube.
Ehi, stai parlando con me o con lei? E ammiccava…
Ehmmmmm… ero imbarazzatissimo; le chiesi scusa ma tirai fuori una frase che la colpì sicuramente…
Scusami stavo guardando i tuoi finachi, sei come una statua… scusami ancora..
Carla capì che era una colossale balla per poter uscire dall’imbarazzo ma sorrire e mi disse: -Sei gentilissimo.
proseguimmo a parlare del più e del meno, poi dopo 30 minuti di cottura al sole mi riferì che doveva tornare a casa.. mi si gelò il sangue nelle vene, pensai che fosse una scusa, ma quando mi disse di aspettarla e tornò con un fogliettino dove ci stava scritto il numero di telefono.. bhè mi sentì sollevato.
Poi la salutai e tornai sul telo mare.

Il pomeriggio stesso le mandai un sms, le scrissi che mi aveva fatto piacere conoscerla, che speravo di rivederla ma non credevo potesse succedere perchè la vedevo poco interessata…
la gettai sul vittimismo per così dire… 😉
Lei mi rispose dopo un po e mi scrisse che anche per lei era stato un piacere, che doveva studiare per recuperare una materia e aveva poco tempo per i divertimenti, mi scrisse però che se avessi voluto l’avrei potuta raggiungere sotto casa sua in zona pizzuta, per un incontro di 10 minuti… sottolineando che questa volta sarebbe stata vestita e sperava in una conversazione più interessante!!
Allora la chiamai e fissammo un appuntamento per il pomeriggio successivo, mi disse che le sarebbe piaciuto se fosse venuto pure Danilo e io le inventai che doveva andare da parenti a Catania.
ci salutammo e le mi diede un bacino per telefono…
bhè Carla mi piaceva era molto erotica, ma non era una gran figona..

Il pomeriggio successivo presi il mio Sonic e andai da Carla, le mandai un sms per avvisarla che ero sotto casa sua, la risposta non tardò ad arrivare.. SCENDO.
Quando la vidi uscire dal cancelletto, riuscì solo a salutarla, non avevo idea di cosa poterle dire, di cosa parlare… cominciai a farfugliare di tutto senza un senso apparente in ogni frase.
La vedevo disinteressata e assente, riuscivo solo a notare i suoi ricci, belli prominenti e lucenti.. Lei notò questa cosa e mi fece mettere a mio agio cominciando lei a parlare e tirare fuori argomenti di ogni tipo…
Poi mi disse: Hai la ragazza?
… … Silenzio.. … L’avevo ma non è andata per il meglio… Le raccontai allora di Cristina, parlammo un pezzo, e lei sembrava voler forzatamente portare l’argomento sul sesso, e se avessi avuto esperienze con cristina…
Le raccontai a grandi linee, del nostro rapporto, ma nulla di più…
La guardai intensamente e le presi la mano, il suo viso diventò rosso come un peperone… Mi dichiarai, mi avvicinai a lei quanto basta per farle capire che volevo baciarla.. avevo fatto il 90% della prima mossa…
Carla non tardò a mettere il 10% e ci congiungemmo in un intenso bacio… lenostre lingue si incrociavano come delle spade nelle nostre bocche…
Ebbi subito un’erezione, cercai di nasconderla e lei notò questa cosa…
Si accorse che le sue enormi tette, stavano toccando il mio torace e ovviamente collegò la cosa, tette = Erezione, si staccò poi disse che doveva risalire a studiare e che ci saremmo sentiti più tardi.
Ero scombussolato, preso, infiammato…Mai avevo provato queste sensazioni… le donne erano ancora un universo da esplorare, e volevo esplorarlo al più presto.

Avevo fatto abbastanza esperienza con Cristina, quasi un anno di scopate 3 volte a settimana, quindi ero preparato per dare la mia esperienza a Carla, anche se non ero certo di concludere con lei.. alla fine aveva 15 anni e sicuramente era vergine.
chiamai e invitai Carla per il sabato sera, avevo programmato di andare a mangiare una pizza e farci un bel bagno di notte, lei accettò, titubante per il bagno di notte, io insistetti, uscendo argomenti interessanti, dicendo quanto fosse particolare farlo, che si ballava sulla spiaggia ecc ecc…
Cedette e mi disse però che non poteva fare tardissimo. contento la salutai e chiusi il telefono.
gli sms e chiamate seguirono per tutta la settimana, la mia ansia per il sabato sera cresceva, Cristian aveva pure organizzato una mega festa nella villa dove l’alcool e la musica era la ricetta base, per una serata di baldoria.
Avevo dunque deciso di fare, pizza, bagno, pomiciata (se mai Carla ci fosse stata) e appena accompagnata Carla, correre alla festa, dove sicuramente il clima era molto carico…
Arrivò il sabato Sera, dopo una settimana di sms, pensieri, desideri ed sms di buonanotte particolari scambiati con Carla..
Passai a prenderela Alle 20 e 30, Aldo e Cristian erano in villa a preparare la festa.
La vidi uscire dal portone, sembrava una dea, Polo rossa molto attillata, pantalone bianco anch’esso molto attillato, la polo rossa esaltava molto i suoi seni, mi mandava fuori di melone..
Mi baciò sulle labbra, come se fosse la mia ragazza, e per quel che mi interessava poteva pure esserlo..
Allora si mise il casco salì sul Sonic e si strinse forte a me..

La serata era cominciata!!!!

Andammo a mangiare la pizza in un locale che si chiamava Il giardino di Epicuro.. Non ricordo che pizza prese lei e credo che poco importi, la cosa importante era gli sguardi che mi lanciava… poi chiamò il cameriere e si fece dare una penna e della carta,
Scrisse il bigliettino, lo richiuse e me lo diede…. Che occhi…
la guardai imbarazzato… e risposi nello stesso modo… I tuoi mi hanno lasciato a bocca aperta…… con almeno 8 puntini di sospenzione.
Diventò rossa rossa… e mi rispose sempre tramite il bigliettino. A quali occhi ti riferisci?
Appena lessi il bigliettino, lo richiusi e gli dissi chiaramente.. ai tuoi 4 occhi.. le dissi ammiccando
Dopo mangiammo la pizza e parlammo di noi!
Dal suo silenzio e dal modo di guardarmi, aiutato anche da tutti gli sms di ogni genere che ci eravamo scambiati, capì che Carla, di verginella sicuramente aveva solo l’apparenza.
dopo la pizza, passai da casa mia e presi 2 teli, una bottiglia di acqua e una copertina.
Andammo all’Arenella, la stessa spiaggia che ci aveva fatto incontrare, scegliemmo un posto più appartato e lontano dai ragazzi ubriachi che facevano di tutto sulla spiaggia, una volta stesi i teli mi spigliai e rimasi in costume, lo stesso fece lei..
Wow aveva lo stesso costume bianco di quella mattina, non vedevo l’ora che si fosse bagnato… la libidine del 15enne arrapato, saliva a dismisura.
Cominciai a stuzzicarla e sfidarla ad una corsa, lei per tutta risposta prese a darmi dei grossi pizzicotti sulle braccia, facendomi un male cane…
Si alzò e corse verso il mare,io dietro di lei che volevo prenderla e vendicarmi…
Mi piaceva da morire quella sera, che non era più come le altre sere, lei non era la stessa ai miei occhi, mi stavo veramente infatuando di quella ragazzina riccioluta.
Ci gettammo in acqua e si fece beccare, le diedi un morso sul braccio per pareggiare i conti e cominciai a baciarla.
Lei dopo quel bacio lungo e intenso, scoppiò a piangere.. Non era un pianto forte e prorompente, ma un pianto di felicità e le parole che seguirono furono la conferma di quello che pensavo..
Ale, mi piaci da morire, sei un ragazzo stupendo, sono felice con te accanto, questa sera, sarà il vero inizio di noi… poi riprese fiato, mi mise le mani attorno al collo e mi disse: – Mi sto innamorando di te.
Io, un pò imbarazzato e preso dal momento, non seppi rispondere a tono, ma fui spinto a baciarla come mai prima…
Sentivo il cuore a mille, i nostri corpi erano avvinghiati dentro l’acuqa.. Inaspettatamente lei cominciò a muoversi ritmicamente su di me, durante quel lungo bacio..
Sentiva la mia erezione propotente e sfacciata, lei senza nessun timore ne esitazione cominciava a spingere sempre di più, mi staccai allora da quel bacio e le accarezzai il viso bagnato dal’acqua salmastra, cominciai a baciarle il collo che lei mi offriva come se sapesse quello che volevo.
Le sue mani sulle mie spalle erano come tenaglie che mi pizzicavano la pelle, la sentivo come mai avevo sentito Cristina, il suo corpo parlava, si esprimeva e pretendeva il godimento.
Indugiai e feci scivolare le mie mani sulle sue gambe, poi osai ancora e le mie mani finirono le sue gambe, si trovarono a contatto con il suo tosto culo..
Aspettavo che lei mi dicesse di fermarmi, invece si faceva palpare di gusto..
Allora risalì con le mani e andai a tastare il seno, poi ritrassi le mani, e mi staccai dal suo collo…
La guardavo ed era stravolta, i suoi capezzoli erano ben visibili grazie a quel costume bianco, l’oscurità della notte non li nascondeva..
Mi abbassai per dargli un bacio, sentì che era duro come uno spillo..
Pensai… O sono io che l’ho fatta eccitare, o e l’acqua a fare questo effetto, presi la mano destra e le feci uscire un seno, lei mi disse… sei pazzo, ci vedono..
Non fiatai cominciai a succhiare quel capezzolone, come se fosse qualcosa di unico che meritava tutte le mie attenzioni..
Lei mi teneva la testa e mugolava, il piacere l’aveva presa per tutto il corpo..
Io preso dall’eccitazione feci scendere la mano sinistra e le toccai la figa… lei ebbe una reazione e si ritrasse, ma dopo un secondo tornò in posizione.
Non si aspettava che la toccassi là.
le mani sul mio collo tiravano e pizzicavano la pelle più di prima, la sentivo calda e bollente, più la toccavo, più l’acqua vicino la sua passera diventava calda…
le toccai l’inguine e lei spalancò le gambe a più non posso.. gemeva ancor di più, le spostai il costume e…
La sua micina era in delirio, totalmente aperta e eccitata, la viscosità della sua voglia si sentiva anche sotto l’acqua, cominciai a passare il mio indice in mezzo alle labbra, poi le toccai il clitoride, era gonfissimo e duro come la roccia.
stava muorendo di piacere… la sentivo..
Lei tolse il braccio dal mio collo e lo abbassò sul mio membro, adesso si temeva al mio collo solo con una mano.
cominciò a toccarmi e anche io ero fuori di testa a quel punto…
La masturbavo e la sentivo godere, lei tirò fuori il mio cazzo e cominciò a massaggiarlo delicatamente e poi sempre più forte a fare su e giù…
Io le toccai la mano che mi masturbava, quasi per accettarmi che non fosse un sogno, la strinsi forte e le tolsi il cazzo dalle mani…
le nostre lingue ormai erano unite da minuti interminabili, io presi il mio cazzo e lo struciai sulla sua calda e vogliosa natura.
Mi eccitava da morire sentire il suo peloso pube sulla mia cappella, sentira la sua calda voglia che avvolgeva i miei sensi…
non ci pensai due volte e lo avvicinai al buchino di Carla..
Lei mi guardò quasi spaventata e incerta… Io le dissi ti voglio amore mio…
Fu lei a decidere, anche questa volta io avevo fatto il 90% del primo passo e lei mise il 10% per completare.
Si abbasso e lo inghiotti dentro la sua bollente fragolina..
Entrò senza esitazione, tutto dentro in un attimo, come sospettavo non era vergine, e un po mi rattristava la cosa.
Poi sentì il morso sul mio lobo, e parole dolcissime sussurate, stavo per la prima volta facendo l’amore..
Solo in quel momento mi resi conto che con Cristina per quasi un anno avevo solo fatto sesso.
I suoi movimenti facevano si che io godessi soltanto senza impegnarmi, Carla mi faceva morire…
Percorreva su e giù i miei all’ora 19 cm di piacere, sentivo lasua voglia percorremi dentro fino alle viscere..
La toccavo ovunque, le mie mani non erano mai sazie di tutto quel ben di Dio che mi era stato concesso..
Mi aspettavo una pomiciata, ma fare l’amore con Carla era qualcosa che mai mi sarei aspettato..
Baciandomi e gemendo lei raggiunse l’orgasmo, che prepotente stringeva attorno al mio cazzo le pareti della sua ormai incontenibile figa.
Questo mi eccitò da morire, la afferrai per le natiche e la spingevo su e giù, a volte con qualche difficoltà creata dalle onde notturne,
non ci parlavamo ma ci baciavamo di continuo, lei gemeva sempre più forte e mi diede un morso sul labbro, tirandomi ancora la pelle del collo… capì che stava per venire nuovamente…
allora il movimento lo feci più forte, fino a che lei non fece un urlo soffocato da quel bacio infinito.
Le dissi di volerla possedere per sempre in quella posizione… poi appena sentì pulsare il mio cazzo lo uscì, lei lo prese in mano e cominciò a masturbarlo..
Da lì a poco riempù l’acqua circorstante a noi di calda sborra…
lei appena io ebbi finito di spruzzare lo rimise dentro e continuammo a baciarci…
Per 10 minuti… pian piano la mia erezione si faceva meno potente e lui uscì da solo dalla calda e vogliosa natura di Carla..
Lei si ricompose e uscimmo dall’acqua…
Ci sdraiammo sul telo a fantasticare su noi e il nostro futuro..
Lì nell’estate del 2000 iniziò la mia prima storia d’amore.

Spero che questo racconto vi sia piaciuto e vi ricordo che solo i nomi dei personaggi sono di pura fantasia!
Al prossimo racconto! Alessandro

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all’autore del racconto – Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell’autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Prime Esperienze

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