“Ognuna di noi fu presa in braccio da uno di loro e portata verso il salone…”
L’ora x era arrivata , sentimmo suonare al campanello, Anita andò ad
aprire e fece accomodare i due amici Roberto e Daniela in salotto. Ero tutta eccitata, come una scolaretta al primo giorno di scuola. Immaginavo di giacere tra loro due tutta nuda una sorta di “Le déjeuner sur l’erbe” di Manet, mentre mi toccavano il corpo dandomi sensazioni di immenso piacere. Lentamente senza fretta, li avrei denudati scorgendo e tastando le loro intimità. Concentrata con miei fantasmi erotici, fui riportata alla realtà da Anita, la quale mi ricordò di girare la pasta. Mi precipitai in cucina seguita dalla bella Daniela. Nella piccola cucina ci muovevamo a fatica strusciandoci in continuazione, sentivo le sue belle tette strofinarsi sul mio corpo. La maialina era priva di reggiseno ed ogni volta che si chinava, riuscivo a scorgere le sue due belle tettine ed i suoi capezzoli dritti e turgidi. Di primo impeto , le avrei volute prendere tutte e due nelle mie mani stringendole con forza. Frenai al mia voglia onde evitare figuracce, non sapendo se il mio gesto fosse gradito o meno. Tra una strofinata e l’altra, ci trovammo talmente vicine che fu un tutt’uno baciarci. Il tutto avvenne naturalmente, lei mi fissò ed all’unisono le nostre bocche si unirono. Sentii la sua lingua dentro la mia bocca; ebbi come un sussulto ed immediatamente, con entrambe le mani le toccai le tette sfregando con i pollici i capezzoli più duri del marmo. Nello stesso tempo lei mi mise una mano tra le mutandine, cercandosi un varco tra l’elastico, per potermela toccare a pelle. Scansato lo slip, si trovò in un vero proprio lago di piacere; ero talmente bagnata che mi sentivo colare il liquido sulle cosce. Daniela tolse la mano e con avidità se la mise in bocca, leccandosela tutta. Non accontentandosi, scivolò giù lungo il mio corpo fino a raggiungere il mio boschetto. Mi mise la sua lingua tutta dentro la fica, aiutata dalla copiosa lubrificazione. La sentivo muoversi dentro di me percepivo addirittura la sua punta contro le mie pareti. Avevo tolto le mani dalle due belle tettine per dirigermi senza esitazioni verso la fica. Pure lei non scherzava, era un fiume in piena. Le avevo messo tutta al mano dentro arrivando quasi all’avambraccio. Godevamo entrambe come due cagne in calore, masturbandoci a vicenda. Fummo interrotte dal richiamo insistente dei nostri amici affamati. Prendemmo le pietanze e le portammo in tavola. Lei l’avevo assaggiata,ora non rimaneva che lui. Nella mia mente immaginavo il suo cazzo mentre duro e gonfio, me lo infilavo nella fica. Ci sedemmo d iniziammo la cena. Durante l’intermezzo in cucina, Daniela mi aveva confidato che le sarebbe piaciuto molto farsi Alex.Le promisi di metterci una buona parola a patto che lei mi concedesse il marito. Dopo aver cenato ci mettemmo tutti seduti sui vari divani e poltrone, iniziando dialogare del più e del meno. Trascorsa una mezzora, decisi di accelerare i tempi, per creare una bella situazione di sesso sfrenato: di quello che piaceva tanto a tutti noi. Andai in corridoio e presi un bel film hard anni 70’; per capirci quelli con la trama, non la ginnastica fatta da palestrati e donne rifatte. Il film si intitolava,Superorgasmo ; io lo avevo visto e rivisto dato la bellezza delle scene e la tarma accattivante: Tutto iniziava con un amuleto creato da extraterrestri e inviato sulla terra. Ogni qual volta un umano lo raccoglieva, si trovava di lì a poco, in situazioni fortemente erotiche. Dopo un passamano tra vari personaggi, l’amuleto viene ripreso dal mare nelle sembianze di una bellissima donna. Furono tutti d’accordo per iniziare la visione. I film porno, specialmente quelli antichi, interessano tutti; uomini e donne. Durante la visione al buoi notai starni movimenti di mani Anita aveva iniziato a pomiciare con Alex,seguiti dai due nuovi arrivati. Daniela era veramente una bella porcellina, nella penombra, la vedevo alle prese con il cazzo del marito e contemporaneamente quello di Marco; uno nella mano destra e l’altro nella mano sinistra. Pensai tra me ; hai capito la tardona, gallina vecchia fa buon brodo. Emilio a bocca asciutta, si accontentò di tastarmi il culo, eravamo partiti tutti presi in una bella orgetta tra amici. Passarono pochi minuti di riscaldamento e subito noi femminucce, ci precipitammo in bagno ad “incipriarci il naso”. Entrammo nel bagno ed iniziammo spogliarci, una volta completamente nude, ci mettemmo tutte assieme nella grande vasca ed a turno con la doccetta, ci sciacquammo le parti intime. Alla nostra uscita entrarono i maschietti a fare lo stesso; vederli tutti nudi sciacquarsi accuratamente la cappella mi fece un certo effetto: ne avevo visti di cazzi ma mai così tutti assieme e belli scappellati. Lo spettacolo fece effetto su tutte noi, infatti rimanemmo a goderci lo spettacolo fino alla fine. Ognuna di noi fu presa in braccio da uno di loro e portata verso il salone. Io fui presa da Roberto, Anita da Marco,Daniela da Alex,Marina da Emilio. Questo fu l’ordine di partenza, iniziammo ad amoreggiare ognuna con il proprio cavaliere. Eravamo tutte alla pecorina e non vi era altro rumore che il nostro ansimare, chi più chi meno. Ero riuscita nel mio intento scoparmi Roberto, sentivo il suo cazzo duro, entrare ed uscire dalla mia fica regalandomi ogni volta un piacere indescrivibile. Mi eccitava in particolar modo guardare sua moglie presa con energia da Alex, sotto gli occhi del marito. A quella visione , Roberto preso da un forte eccitamento, mi penetrò nel culo allargandomelo in dismisura. Rimasi di stucco , non mi aspettavo di essere inculata senza alcun preavviso; tutto fu immediato ed indolore, mi sentii la sua cappella nelle viscere. Continuò violentemente fino a sborrarmi dentro. Ricevetti una quantità industriale di sborra, mai presa così tanta. Quando estrasse il suo cazzo dal mio culo mi sentii colare tutta la sborra tra le cosce. Non era finita, senza perdersi d’animo l’uomo me lo fece ben pulire con la lingua. Leccavo avidamente il suo cazzo asportando tutto il suo piacere ed ingoiando le ultime gocce rimaste. Durante “il bidet”, gli ritornò duro. Lo vidi crescere lentamente fino a raggiungere il suo pieno splendore. Ancora desideroso di fica, prese Marina ed adagiandola sul tavolo, iniziò a farsi succhiare il cazzo. Una volta bello intriso di saliva si scostò ed andò posizionarlo tra le labbra della fica senza entrare. La ragazza lo implorava di scoparla con un frasario molto forte. Eccitati dalla visione dei due amanti, prendemmo la nuova arrivata Daniela,e la sdraiammo in terra sul tappeto. Il primo penetrarla fu Emilio. Eccitatissima io mi misi a cavalcioni sulla faccia della fortunata , invitandola a succhiarmela. Senza obiettare, iniziò a muovere la lingua donandomi un immenso piacere. Al mio fianco mi trovai Anita che reclamava la sua dose di lingua. Ci alternavamo sulla nostra amica allargandoci con le mani la fica . Daniela era come impazzita ci leccava a turno agitando freneticamente la sua linguetta morbida. Contemporaneamente con le mani libere masturbava Alex e Marco. Eravamo tutti alle prese con qualcosa di piacevole, ciò nonostante, eravamo tutti con gli occhi puntati sul vicino. Ero tremendamente eccitata di guardare ed essere guardata, con me tutti i partecipanti alla bella orgetta casalinga. Stanca di essere leccata mi misi alla pecorina .Non passò molto che mi sentii penetrare da un bel cazzo duro . Il tizio da dietro iniziò a spingere con movimenti sempre più veloci, fino ad inondarmi tutta la fica di sborra calda. Voltandomi finalmente vidi chi mi aveva chiavata con tanta maestria; era Roberto il bel cinquantenne. Accasciandomi su di un lato mi godetti lo spettacolino che mi si stava prospettando davanti : Daniele presa da Emilio stava per essere inondata di sborra da tutti i maschietti. Le stavano tutti in cerchio , masturbandosi freneticamente. Passarono alcuni minuti ed uno alla volta iniziarono schizzare sul corpo nudo di Daniela ; ognuno di loro puntava in una parte del corpo diversa. Uno dietro l’altro gli schizzi la raggiunsero, bagnandole tutto il corpo. Emilio eccitatissimo, si tolse dalla fica e le posizionò la cappella tra le labbra . Al solo contatto, esplose schizzandole tutto il suo piacere sul viso. Eravamo tutti appagati e soddisfatti.
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