“Quale tipo di pudore poteva provare se ero io ad implorarla di parlare di estraniare i suoi ricordi belli o brutti che fossero…”
Non tutti i mali vengono per nuocere
Era diverso tempo
che le cose non andavano per il verso giusto, i nostri bei rapporti si stavano inesorabilmente affievolendo avvalendosi di una sorta di polverosa patina stantia. Si doveva assolutamente rimuovere la offuscata situazione ridonandogli il vecchio splendore ed una brezza di aria fresca. Per questo dopo vari scontri ero scoppiato in uno sfogo forse eccessivo, ma purtroppo con lei era l’unico modo per ottenere qualcosa. Durante l’animato litigio le esposi tutte le mie perplessità arrivando financo a delle subdole minacce, mai realmente pensate . La mia esasperata reazione,l’aveva cambiata di colpo da strega con tanto di scopa svolazzante per l’appartamento si era come d’incanto o meglio per magia trasformata in una persona normale timorosa e preoccupata di perdere qualcosa a cui in realtà teneva moltissimo; (le cose care si apprezzano solo quando si stanno perdendo). Ogni tanto alzare al voce aiuta ricreare un nuovo stato delle cose rimettendole al loro posto ; mai dare tutto per scontato alla fine si potrebbe perdere quello che più ci è caro. Durante l’animata discussione l’accusai di diverse cose , prime tra tutte la sua indifferenza di fronte alle mie avances sessuali; insomma negligenza e svogliatezza per scopare, cosa per me primaria . Lei cercando di arrampicarsi sugli specchi lo imputava alla sua nuova condizione fisica la menopausa, subito da me smentita con alcuni aneddoti di amiche comuni coetanee che pur avendo dei fastidi erano corse ai ripari con vari stratagemmi forse non risolvendo il problema ma quantomeno attenuandolo riuscendo a conviverci senza incrinare un bel rapporto. Dopo varie discussioni in modo crudo le feci tutte le mie rivendicazioni mettendola al corrente del mio stato d’animo. Prima fra tutte la sua totale diffidenza e pudore nei miei riguardi: arrivando addirittura a negare con la scusa di non ricordare fatti accaduti in passato di episodi fuori dal comune : avevamo avuto una storia di scambio di coppia con due tizi incontrati in una vacanza in un villaggio turistico . Ci eravamo uniti tutti e quattro e lei con molta disinvoltura si era concessa per una bella doppia penetrazione elargendo un colossale pompino all’estraneo, deglutendo tra le sue fauci una copiosa sborrata. Ora lo negava o quasi con riluttanza. Questo oltre offendermi,mi infastidiva , anche perché non capivo il motivo della sua perplessità nell’ammettere un fatto al quale io ero presente, spettatore attivo e consenziente. Quale tipo di pudore poteva provare se ero io ad implorarla di parlare di estraniare i suoi ricordi belli o brutti che fossero . Alla fine ammise tutto e pur non scendendo in particolare dichiarò che l’episodio l’aveva eccitata tantissimo. Dopo cena continuammo per un pochino a chiacchierare davanti al TV. Ad un certo punto lei si alzò per andare in bagno ; la vidi tornare poco dopo ,completamente nuda, pronta ad offrirmi il suo meraviglioso e sinuoso corpo e prendendomi per mano sculettante, mi fece strada verso la camera da letto. Dopo esserci sdraiati iniziò a parlare raccontandomi i suoi desideri erotici cioè le sue fantasie: finalmente ammise di sognare spesso durante la masturbazione di essere presa da due estranei contemporaneamente e cosa strana uno dei due non ero io . Incuriosito dallo strano desiderio, ne dedussi che per un senso di colpa,nei miei riguardi voleva tenermi al di fuori dalle sue fantasie per godersi appieno la situazione, quindi la mia assenza giustificava in qualche modo la sua spregiudicatezza nell’appagare i due tizi offrendogli il meglio di se senza tabù o rimorsi.
Mi confesso che nel suo desiderio i sue la scopavano e la inculavano non disdegnando di metterglielo pure in bocca; in poche parole il massimo della trasgressione l’essere equiparata alla peggio delle zoccole sempre chiaramente per la sua mentalità. Sentendo quei racconti oltremodo eccitanti mentre mi stava toccando il cazzo mi fece venire voglia di farle un ricco ditalino; amavo osservarla mentre poco a poco arrivava agitandosi all’orgasmo, mi misi in ginocchio sul letto affianco a lei e con una mano iniziai a toccarle la clitoride già bella gonfia , tutta bagnata e desiderosa di sborrare. Avendo il mio cazzo a pochi centimetri pensò bene di brandirlo e spalancando le fauci lo accolse tutto in se . Io intanto continuavo a toccarla osservandola mentre con le mani si tastava le tette . Ad un certo punto volle continuare da sola a toccarla e dopo avermi scansato la mano si dedicò con premura a massaggiare la fica applicandosi insistentemente sulla clitoride sempre più gonfia ed sporgente. Se la toccava e contemporaneamente succhiava il cazzo inzuppandolo di saliva, aspirandolo profondamente . Continuò fino a venire incitata da me a rivedere nella sua mente la scena delle sue fantasie a quel punto tra urli e sbraiti lo inghiotti fino ai coglioni . Continuò un pochino a succhiarlo poi stanca della scomoda posizione si distese al mio fianco per riposarsi; poco dopo , la feci mettere alla pecorina bordo letto e da dietro mi accinsi ad osservarla scrutando oltre la sua chiusa fichetta anche il suo bel buchetto del culo entrambi in bella mostra. Accecato da cotanta bellezza non resistendo mi buttai a capo fitto a leccarle prima il buco del culo e poi la gonfia e stretta patatina. Non potendo penetrarla per non provocarle dolore la feci mettere supina incitandola a toccarsi i grossi seni in atteggiamenti lascivi e mi accinsi a concludere masturbandomi osservandola dall’alto . Ora dovevamo trovare un modo per eliminare sofferenza durante la penetrazione aiutandoci con una crema detergente specifica . A mio avviso il problema oltre che fisico poteva essere psicologico forse creare una situazione intrigante unita alla crema ,avrebbe risolto il dilemma. Subito mi venne alla mente una coppia di amici conosciuti tempo addietro con i quali avevo programmato una seratina particolare sperando in uno scambio di effusioni ;purtroppo miseramente fallita. Rimanendo in contatto con loro potevo riprovare nell’intento però questa volta avvisando mia moglie ove si sarebbe andato a parare . Vi erano molteplici possibilità che si concludesse qualcosa. Ne parlai con Roberta la quale un pochino titubante accettò a patto che non si fosse oltrepassato il limite prestabilito ognuno con la propria donna. Era fatta, chiamai subito il mio amico Peppe e lo informai sulla novità. Organizzammo da subito un bell’incontro con la gioia , a detta sua di Liliana sua moglie invogliatissima a sedurre o almeno provarci , oltre me anche Roberta . Sabato sera già erano da noi , scesi e li andai a ricevere in strada ; Liliana era stupenda tanto che non potei fare ameno di abbracciarla e stringerla,percependo tutte le sue prosperose forme. Salimmo a piedi per due piani non era necessario prendere l’ascensore e fu allora che rimanendo un pochino indietro con Peppe, mentre lei era quasi arrivata al piano lui mi fece notare osservando dal basso verso l’altro che la moglie era priva di slip offrendo ai nostri occhi di ammirare alcune parti intime dove il sole normalmente non batte. Finalmente varcammo l’uscio , Roberta ci aspettava ansiosa ed un pochino imbarazzata per quello che in seguito sarebbe accaduto; non essendo nata ieri ed oltretutto desiderosa di trasgressione , era pronta e benevola ad ogni tipo di evenienza: non ne avevamo parlato ma era esplicito che se la serata avesse preso il giusto andazzo questa volta a distanza di anni saremmo arrivati fino in fondo, appagando finalmente tutti nostri desideri . Cenando con disinvoltura sia io che Peppe ci divertivamo a palpare fugacemente le nostre donne cercando di scaldare fin da subito l’atmosfera un tantinello tesa. Finito di cenare stappammo una bottiglia di Moet Chandon che i nostri ospiti avevano portato e facemmo un bel brindisi baciando morbosamente ognuno la propria compagna. Onestamente avrei desiderato scambiare ma forse ancora non era giunto il momento. Ci sedemmo affiancati sul divano intavolando i presupposti per una piacevole serata e senza tanti convenevoli cominciammo a scambiarci timide effusioni che con il passare del tempo divenivano sempre più audaci. Pochi minuti dopo eravamo tutti e quattro nudi in preda alla bramosia tastandoci e smanettandoci reciprocamente sempre nei ruoli stabiliti. L’armonia fu rotta da Liliana femmina intraprendente che con maestria dolcemente iniziò ad carezzare il corpo di Roberta facendola sussultare per la sorpresa. Per fortuna, non ebbe nulla da eccepire e di lì a poco alle mani si sostituì la bocca con la calda linguetta sfoderata per degustare il corpo dell’amica . Peppe mi aveva preventivamente avvisato della bravura della consorte nelle pratiche saffiche ; Roberta estasiata dalla nuova situazione e dalla destrezza della donna, lentamente si stava lasciando andare permettendole senza fiatare di ficcarle la lingua in bocca per congiungersi in un bacio sensuale ed appassionato le tenere effusioni continuarono per alcuni minuti fino a quando Roberta fu invitata dall’amica ad assaporare la sua vagina spalancata per l’occasione; senza farselo dire due volte si portò tempestivamente tra le sue cosce e iniziò a leccare con cupidigia la stretta ed umida fessura . In quel preciso momento io e Peppe vista la favorevole situazione,con scatto felino ,ci scambiammo di posto;trovandoci io al fianco di Liliana e lui di conseguenza al fianco di Roberta. Passivamente ci godevamo lo spettacolino limitandoci a carezzare i loro corpi stabilendo così un primo contatto; d’un tratto Roberta fece il primo passo afferrando il cazzo dell’uomo ed iniziando a menarglielo. Senza farselo dire due volte Liliana emulò l’amica stringendomelo con la mano. Dalla sega passammo in un battibaleno ad un colossale pompino Roberta era molto brava in materia ma Liliana devo ammettere era superba ; entrambi soddisfatti del bel servizietto concessoci ci complimentavamo a vicenda apprezzando lo svolgimento della prestazione e sopratutto la bravura stratosferica delle due femmine. Inevitabilmente uno dopo l’altro, concludemmo serenamente scaricandole tra le fauci una razione extra di calda sborra,le due eccitate più che mai si avvinghiarono in un bacio appassionato scambiandosi i benefici ed abbondanti fluidi. La ci fermammo era più di quello che ci eravamo prefissi mai forzare la mano e come diciamo a Roma “la gatta presciolosa fece i figli ciechi”.Bella questa la frase giusta al momento giusto. La storia ovviamente ha un suo seguito ma per il momento ci interrompiamo qui; sperando di avervi stimolati e nello stesso tempo divertiti, un cordiale saluto a tutti voi.
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