“Mentre lecchi il pavimento gira il culo verso di noi-, leccai a lungo sotto il loro sguardo, poi lui si avvicinò, mi toccò le palle -hai due palle belle…”
… Dormì completamente nudo, faceva caldo la notte, ovviamente pensavo a ció
che avrei vissuto con quella coppia così ospitale. Ero un po’ meravigliato che la sera non fosse successo nulla, ma attendevo con ansia la mattina x capire come si sarebbe sviluppato il gioco,… All’ improvviso sentì una mano carezzarmi il petto, era lei, erano le 7 del mattino, la guardai, lei mi salutò, – buongiorno, abbiamo bisogno di te, però se ora sarò gentile è solo perché questa è la prima mattina che sei con noi, ora ti metterò questo collare, e poi voglio che scendi dal letto e ti metti a 4 zampe, ok? Mi lasciai mettere il collare, avevo accettato l’invito, in cambio li avrei dovuti servire, scesi dal letto come mi aveva detto, lei agganciò un guinzaglio al collare, mi diede uno schiaffo sul culo e mi disse di andare verso il bagno…. Camminai a 4 zampe fino al bagno, lì ci aspettava lui, aveva il cazzo duro e mi salutò, – buongiorno servo, abbiamo bisogno di te entrambi, io sono pieno di piscio e a che lei, e siccome sei quì ho voglia di pisciarti addosso. Ogni volta che io è lei dobbiamo pisciare tu sarai pronto e disponibile a ricevere il nostro piscio senza ma è senza se. Ma non lo faremo in questo bagno, portalo nell’altro -. La lei tirò il guinzaglio e mi portò nel secondo bagno dove c’era una doccia con lo scarico nel buco del pavimento, diciamo un bagno un pò più spartano che usavano per giocare. Lei disse dopo avermi tolto il guinzaglio – sdraiati con la pancia all’insù,- io eseguì, lei fù su di me a gambe larghe, attesi pochi secondi e dalla sua fica uscì la pioggia dorata, la sentì calda sul ventre e poi sul petto, era brava a direzionarla sulle mie parti del corpo, arrivò fino al collo, ne sentì alcuni schizzi anche sul mento e sulle labbra, durò a lungo, doveva aver bevuto durante la notte. Quando ebbe finito sentivo il piscio dietro la schiena e tra i capelli anche, lei si abbassò verso di me con la fica gocciolante e la avvicinò alla mia bocca, le gocce caddero sulle mie labbra e lei- apri la bocca e puliscimi con la lingua- io esitai, non l’avevo mai fatto, e lei – apri ho detto, mi devi pulire con la lingua, – lui ci guardava eccitatissimo, – sbrigati che devo pisciare anch’io, in un attimo senti le grandi labbra umide sulla mia bocca, io aprì le labbra e infilai la lingua tra di esse, il sapore era forte, c’era ancora molto piscio da pulire, lei rimase su di me dicendomi di pulire bene…. Si alzò soddisfatta e sorridente, lui mi prese x i capelli e mi ordinò di leccare il pavimento, mi spinse proprio la faccia su di esso dicendo – voglio vedere la lingua che lecca il pavimento-. Io iniziai a leccare e sentì il sapore aspro del piscio di lei, leccai più volte sul pavimento finché lui non mi tirò su e mi mise in ginocchio, – ora tocca a me-, avevo il suo cazzo all’altezza del viso, lui iniziò pisciandomi sulle gambe, salì verso il ventre, il getto era caldo e forte, salì sul petto e disse, – spalmala con le mani- passai le mani sul corpo facendo il gesto da lui ordinato, lui salì ancora, prima il collo e poi il mento, poi le labbra chiuse, – aprì la bocca servo e tira fuori la lingua- io esitai, lei mi prese per i capelli e mi diede il guinzaglio di pelle sulla schiena, – aprì ha detto il tuo padrone- dischiusi le labbra e lui- la lingua dov’è? Sentì il piscio caldo sulla lingua e in bocca, quest’ultima si riempì rapidamente, sputai fuori tutto, sentì il piscio caldo scendere dal collo verso il corpo e le gambe, anche lui aveva bevuto molto, mi riempì la bocca più volte. La lei era eccitatissima e quando lui ebbe finito mi disse- ora pulisci il cazzo-. Lo dovetti pulire bene, poi lui disse – ora fammi vedere come pulisci bene il pavimento con la lingua. Mentre lecchi il pavimento gira il culo verso di noi-, leccai a lungo sotto il loro sguardo, poi lui si avvicinò, mi toccò le palle -hai due palle belle gonfie disse-, le prese all’attaccatura dello scroto e le legò con un cordino che mi fece passare tra le natiche e legò al collare. La donna mi rimise il guinzaglio e mi ordinò di seguirla….
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