“Mentre accadeva questo sentii una mano sulla patta dei pantaloni, una carezza leggera, un leggero brivido quando, da sopra i pantaloni, cominciò ad…”
Ciao a tutti, ogni tanto qualcuno mi manda un messaggio chiedendomi come
mai non scrivo spesso racconti. Cerco sempre di spiegare che essendo dotato di fantasia letteraria limitata non mi riesce di scrivere racconti di fantasia e scrivo solo delle esperienze realmente vissute, ma non di tutte, non trovo gusto a raccontare una serata a due o tre molto normale, magari infarcita di mmmm, ohhh, come godoooooo ecc…
Preferisco scrivere quelle avventure strane che capitano raramente, come quella che mi è successa recentemente e che mi fa piacere condividere con voi…
Tempo fa ho letto l’annuncio in cui una coppia cercava un singolo maturo, educato e che avesse la giusta esperienza per svezzare la lei che, invece, esperienza in trio non ne aveva e che aveva la curiosità di vedere fino a dove si sarebbe potuta spingere…
Un annuncio come tanti, ho risposto con la convinzione che tra decine di risposte difficilmente la mia sarebbe stata quella giusta, forse non sarei stato preso in considerazione…
Mi attiravano sia l’idea di sverginare ai giochi una lei inesperta, sia il fatto che è relativamente giovane (35 anni) e un po’ in carne come piace a me.
Ho lasciato il numero di telefono come faccio normalmente e dopo 2-3 giorni ho ricevuto una chiamata da un numero che non conosco, ho risposto e: “ciao, sono Giovanni, hai risposto al mio annuncio in cui cerco un singolo per trio con la mia compagna.”
Sorrido e mi presento, mi chiese se per caso fossi stato libero il giorno dopo di mattina per un caffè informale in modo da conoscerla e alla mia risposta affermativa prendiamo appuntamento…
Nel pomeriggio e alla sera ho ricevuto un bel numero di sms in cui lui mi spiegava che per lei sarebbe stata la prima volta, che se fossi stato di suo gradimento dopo il caffè avremmo potuto passare subito ad altro, che a lei piace essere baciata molto, che le piace essere leccata tantissimo e che durante il rapporto non le piace subire insulti del tipo: “ah, che bel puttanone!” o incitamenti tipo: “dai vieni troia, godi!”
Ho risposto a tutti gli sms con educazione, spiegando che non sono un assatanato, che mi sarebbe piaciuta l’idea di giocare con calma e dolcezza (non sempre per la verità, dipende con chi mi rapporto) e gli ho detto di non preoccuparsi, se lei avesse accettato di salire in casa dopo il caffè il più sarebbe stato fatto…
Ci incontriamo e vidi questa brunetta, piccolina e capelli molto corti, in effetti abbondante, ma non una bbw, diciamo formosa il giusto, vestita in jeans e camicetta, nessuno avrebbe mai sospettato il motivo dell’incontro.
Abbiamo preso il caffè seduti ad un tavolino, ho cercato di essere più brillante possibile, parlammo di ben altre cose che non fossero sesso, sembravamo tre amici che si incontrano uscendo dall’ufficio… Dopo una mezzoretta lui prese l’iniziativa e disse: “beh, se vuoi puoi seguirci in auto, abitiamo poco distante”.
Si vede che avevano concordato qualche gesto con cui lei gli aveva fatto capire che ero ok…
Arriviamo a casa e lei va in bagno, resto solo con lui e tra le tante cose che ci eravamo raccontati non li avevo sentiti parlare di figli, o di altro che riconducesse ad un menage familiare, avevamo parlato più che altro di lavoro… Guardando la casa mi venne il sospetto che quella fosse una classica abitazione per single, non per una coppia, non c’erano in giro le classiche tracce di un menage familiare, tutto molto ordinato, molto razionale…
E mi venne il dubbio che fosse una casa da single donna 🙂
Lei riapparve e stavolta non aveva i jeans, c’era la camicetta bianca di prima, ma sbottonata sul decollete generoso, una gonna aperta su un lato e sandali chiusi con tacco a spillo… Se avevo dei dubbi su come sarebbe potuta finire la mattinata in quel momento li ho fugati…
Giovanni mi dice: “E allora? Bella la mia Alessandra, vero?”
Rispondo: “certo, adesso se si siede qua tra noi sul divano la coccoliamo per bene…”
Si posizionò tra me e lui seduta in maniera provocante, con le gambe accavallate e lo spacco aperto…
Lui immediatamente allungò una mano verso una coscia e lei si girò verso di me sorridendo, ne approfittai per avvicinare il viso al suo e cominciammo a baciarci… Baci appassionati, si sentiva che le piace farlo… Dopo pochi secondi, mentre stavamo baciandoci, sentii il suo respiro leggermente più affannoso, segno che la mano di lui dalla coscia era già risalita verso parti più sensibili… Senza riaprire gli occhi infilai una mano dentro la camicetta e da sopra il reggiseno cominciai a stuzzicarle i capezzoli la cui reazione fu positiva, li sentii indurirsi sotto la stoffa…
Mentre accadeva questo sentii una mano sulla patta dei pantaloni, una carezza leggera, un leggero brivido quando, da sopra i pantaloni, cominciò ad accarezzarlo e aprii gli occhi giusto per vedere che fosse la mano giusta ( per un secondo avevo temuto fosse quella del lui) 🙂
Cominciammo a spogliarci, ogni volta che mi si avvicinava trovavo qualsiasi scusa per baciarla, baci bellissimi, appassionati… Una volta nudi mi staccai inginocchiandomi davanti a lei che mi aprì le cosce e con la lingua cominciai un leggero stuzzichio alle medesime, mentre con le mani le accarezzavo la pancia e le toccavo il seno…
Lui si alzò e senza tanti preamboli glielo infilò in bocca, mentre io continuavo a stuzzicarla con la lingua, ma senza arrivare alla figa, continuando a girarci intorno.
Ad un certo punto mi prese la testa da dietro con la mano e mi spinse la faccia contro le grandi labbra, infilando la lingua trovai un lago 🙂 dolcissimo nettare, inebriante, lei rasata completamente e con gli umori che colavano.
Non so quanto ho leccato, ciucciato, baciato quella delizia, mi è sembrato un tempo interminabile, ho solo sentito lei mugolare continuamente fino ad esplodere in un bell’orgasmo, rumoroso il gusto 🙂
Lui si staccò, io anche e a quel punto le presentai davanti alla faccia il mio arnese, avevo voglia anche io di sentire una lingua che me lo stuzzicasse.
Invece lei alzandosi disse: “se andiamo sul letto staremo più comodi…”
Ci spostammo in camera e riprendemmo le danze, lei si mise a pecorina, io davanti e finalmente il mio pisello assaggiò quelle labbra e quella lingua, mentre Giovanni cominciò a scoparla…
Abbiamo cambiato varie posizioni (io ovviamente dopo aver subito un buon pompino ho messo un preservativo), lei ha goduto altre 2-3 volte fino a quando si è posizionata sopra di lui a smorzacandela con me che le massaggiavo la schiena e lei che mi massaggiava le parti basse al completo…
E’ stato a quel punto che Giovanni le ha detto: “Adesso accadrà quello che hai sempre desiderato, quello che fantastichi da tempo si sta per avverare…”
Non ho capito al volo le sue intenzioni, ma appena mi ha fatto segno di andare dietro e prenderla dal culo ho realizzato…
Mentre lui la continuava a stantuffare da sotto io mi sono fatto largo tra le natiche e glielo ho puntato adagio sul buchetto… Mano a mano che entravo sentivo lei gemere sempre di più, sicuramente era un buchetto molto ben allenato, perché in rapido tempo le ero dentro fino in fondo e ho cominciato a seguire il ritmo di Giovanni…
Non siamo andati avanti a lungo, lei è esplosa in un orgasmo molto rumoroso e decisamente bagnato, dalla figa si vedeva uscire un fiume di liquido 🙂
Giovanni si è sfilato e le ha messo l’uccello in bocca, ho tolto il preservativo e ho fatto altrettanto…
Ci ha fatto godere con la lingua entrambi, prima lui e poi io, ingoiando tutto ciò che riusciva a prendere. E’ stato davvero un bel momento, molto eccitante e divertente 🙂
Una volta ripresi abbiamo ricominciato a parlare e stavolta lei si è lasciata andare, dicendo che aveva il sogno di prenderne due e che Giovanni è stato comprensivo nel volerla accontentare…
Ci siamo salutati con la promessa di rivederci, lei non avrebbe voluto ampliare molto il giro di conoscenze, disse che avendo trovato me le saremmo potuti bastare noi due…
Avrebbe fatto eccezione per un altro sogno, quello di andare con una donna, fantasia che ha da sempre ma mai realizzata.
Nel pomeriggio, molto rilassato e sereno, andai a lavorare e la sera ho mandato un sms a Giovanni chiedendogli se era stato tutto come voleva e mi rispose che ci saremmo sentiti presto…
Passarono 2-3 giorni e mi richiamò. Al telefono è stato vago, alla mia domanda se fosse possibile rivederci rispose: “che si, però, ma, boh.” Chiedo quale fosse il problema e mi disse: “quella non è mia moglie, è la mia amante, gioco da anni con mia moglie, sia con coppie che con singoli, e però adesso avrei voglia di un qualcosa di diverso, vorrei vedere Alessandra con Antonella insieme. Non so come fare perché Antonella non sa nulla di Alessandra e quindi se non voglio essere scuoiato vivo devo trovare un metodo”.
Poi alla mia risposta un po’ ebete (ero davvero sorpreso) mi disse: “senti, vediamoci la settimana prossima io te e mia moglie, tanto sono sicuro che per come ti muovi le piacerai, poi vedremo se riusciamo a farci venire in mente qualcosa.”
Passano i giorni e, ogni tanto, ripenso a Giovanni e alle sue donne.
Arriva il giorno dell’incontro e, sorpresa, all’appuntamento c’è solo lui…
Chiesi dove fosse la moglie e mi disse: “arriva, ha portato nostro figlio al campo da calcio, adesso arriva.”
E mi aprì il cellulare facendomi vedere le foto della moglie, una bella donna, decisamente più carina di Alessandra, almeno in foto…
Arrivò Antonella, vestita sexy-casual e ordinammo il caffè, parlando di nuovo del più e del meno (io e lui dovevamo far finta di non esserci mai visti) e lui mi chiese se avessi voglia di fare un po’ di strada, non ospitano a casa, ma hanno una casetta in campagna, utilizzata per grigliate con amici e giochi vari 🙂
Avendo la moto e avendo poco tempo per usarla pensai che non mi dispiaceva affatto fare un pezzo di strada nell’entroterra ligure tra curve e controcurve per sfogare un’altra delle mie passioni 🙂 Siamo andati e quando entrammo in questa piccola casetta senza tanti preamboli cominciammo le danze… Prima nel salottino al piano terra, poi ci spostammo di sopra…
Decisamente Antonella ha più esperienza di trio di Alessandra e lo si è notato subito, va immediatamente al sodo e in un battibaleno vidi l’uccello scomparire nella sua bocca.
Mi diede una manata per farmi sdraiare sul letto e si girò per offrirmi un 69, mentre Giovanni rimase in disparte a gustarsi la scena… Misi la lingua sulla patata (questa pelosa, non pelosissima) e dopo un po’, preso dall’eccitazione e dal gusto di quella fighetta infilai un dito dietro… Si ritrasse, si girò e disse: “no, grazie, ma no”.
Continuammo un bel po’, lei leccava ovunque, scese sui gioielli di famiglia andando a stuzzicare con la lingua tutta la zona anale e perianale, io ero in estasi mentre leccavo sempre più appassionato…
Giovanni si avvicinò e lei scostandosi mi salì sopra di schiena, offrendomi la vista delle natiche e prendendo in bocca l’uccello del marito… Cambiammo spesso posizione, ma non la sentii mai gemere, mugulare né tantomeno urlare. Quando fummo in una posizione ravvicinata le chiesi all’orecchio se davvero le piacesse, perché non avevo quell’impressione…
Lei rise, si voltò verso Giovanni e disse: “un altro che pensa che non godo”.
Poi rivolta a me: “godo, ma in silenzio, non sono una da urla, mi piace da matti, ma sono silenziosa”.
E sorrise maliziosamente…
Alla fine di tutte le combinazioni possibili abbiamo fatto come la volta prima con Alessandra mettendo i due uccelli vicini alla sua bocca e ci fece esplodere contemporaneamente giocando di mano e lingua…
Mentre Antonella era in bagno io e Giovanni restammo soli il tempo necessario per sentirmi dire: “quando torna assecondami, mentre scopavamo mi è venuta un’idea”.
Tornò Antonella e lui disse con nonchalance: “Amore, lui mi diceva che ha un’amica a cui non dispiaceresti affatto, cosa ne dici se la prossima volta la portasse?”
Devo essere un buon attore, perché non ho mosso un muscolo e ho anche rilanciato (avendo capito): “è un po’ in carne, e non l’ha mai fatto a tre o quattro, figuriamoci con una donna… Però vorrebbe provare e penso che con voi due si troverebbe a meraviglia”.
Il tutto condito da un sorrisino…
Antonella rispose che per lei andava bene, avrebbe voluto vedere una foto, trovai la scusa che non gliene avevo mai fatte, ma che nei giorni successivi le avrei spedite a Giovanni per fargliele avere…
Ci salutammo con la promessa di rivederci in 4 e poi presa la moto mi feci allegramente quella trentina di chilometri sull’appennino ligure per rientrare a casa….
Appena arrivato a casa mandai un sms a Giovanni: FURBACCHIONE 🙂
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