“Ma anch’io lo avevo durissimo e decisi allora di masturbarmi…”
Nadia è da sempre la mia compagna. Ci eravamo conosciuti al liceo
e messi insieme in quegli stessi anni. Ho sempre amato il suo esibizionismo, da sempre ritenuto il top dell’eccitazione.Fin da quando eravamo a scuola osservavo i miei compagni guardargli le cosce sotto il banco, sempre velate e in vista al di sotto di minigonne vertiginose.Durante la gita di prima liceo (all’epoca non stavamo insieme) Gianni e Pierpaolo avevano raccontato come si masturbassero pensando a lei e al suo modo provocante di vestirsi. Come dargli torto! L’anno seguente ci fidanzammo e nessuno osò più fare commenti a riguardo.Negli anni non ho mai perso occasione di’ammirare gli uomini spogliare cogli occhi la mia donna. E lei, essendone consapevole, non ha mai smesso di procarne le reazioni. Come nei negozi di scarpe, dove ama mostrare i suoi piedi velati e smaltati per suscitare evidenti erezioni negli astanti. Un giorno, un po’ per gioco e un po’ per curiosità, ci iscrivemmo ad annunci 69, con un profilo di coppia. Nelle foto c’era Nadia, con le sue gambe accavallate ed inguainate da un paio di autoreggenti color carne. Cercavamo un singolo, adoratore di piedi e cosce, disponibile a farsi riprendere durante l’adorazione. Ricevemmo fra le mille richieste, quella di un ragazzo della nostra età, che ci colpi’ per la sua riservatezza.Si dichiarava pronto a patto di rispettare la sua privacy di uomo sposato e padre di famiglia.
Ci demmo appuntamento in un bar due giorni dopo e con grande sorpresa trovammo Gianni. Superato l’iniziale imbarazzo, capimmo che la cosa si faceva sempre più divertente e stimolante.
Andammo a casa nostra e dopo un veloce drink per rompere il ghiaccio ci mettemmo…all’opera. Gianni si avvento’ come un falco su Nadia. Le sfilo’ il tacco dal suo piede destro. Le lecco’ l’alluce, annusandolo ripetutamente. Confessò i litri di sperma versati al liceo pensando a quell’alluce che sognava dipinto di rosso, tra le sue gambe. E confessò anche che Pierpaolo si era introdotto nello spogliatoio femminile della palestra per rubare i suoi collant. Su di essi si erano masturbati a turno tutti i compagni.Nadia apprezzava il racconto e stava iniziano a bagnarsi, inondando di umori le sue mutandine e le sue calze.
Gianni prosegui’ la sua adorazione risalendo i polpacci e soffermandosi sull’interno coscia.Nadia cominciava a gemere di piacere, aumentando la voglia di Gianni. Sfodero’ la sua enorme verga, strusciandola sui piedi di Nadia, senza che mi lasciasse il tempo di poter dire di sì o di no.Ma anch’io lo avevo durissimo e decisi allora di masturbarmi.
Arrivò all’altezza della fica, sprofondando la lingua nel collant per aumentare l’attrito sulla vulva.Ci rimase venti minuti sopra, finché Nadia non tolse la testa dalle sue gambe e incrociando il mio sguardo in segno di approvazione, gli aprì la patta dei pantoloni, tiro’ fuori il suo arnese e succhio’ avidamente la sua cappella, mandondolo in visibilio.
Mi avvicinai a lei allora, le tolsi i collant e ponendomeli sul viso per goderne i profumi, sentii salire i brividi sulla schiena.Ripresi a segarmi mentre ricordavo a Gianni di riempirle la bocca, memore di tutte le seghe del liceo.
Eiaculo’ tantissimo, per la gioia di Nadia che era eccitatissima. La scena fece venire copiosamente anche me, ovviamente sopra le calze. Contentissima, Nadia le riprese per leccarle sotto gli occhi esterefatti del nostro vecchio compagno di scuola. Ma la cosa più bella era che Pierpaolo era single….
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.