“Per tutta la cena lui non le tolse gli occhi di dosso neanche per un istante e la mia lei se ne accorse… così io cogliendo l’imbarazzo ed anche una vena di…”
E’ una vacanza passata alcuni anni fa con la mia donna, prima
che mi decidessi a sposarmi con una vecchia fiamma. Oramai non eravamo più ragazzini, entrambi avevamo superato i trent’anni ma era mentalmente che eravamo più avanti rispetto ai nostri compagni. Io fisicamente ero rimasto pressappoco tale quale, la mia Anna invece era diventata ancora più sexy: adesso portava i capelli molto più lunghi ,le arrivavano quasi alle spalle e poi anche l’espressione del volto di una donna,un corpo a dir poco splendido evidenziava le sue bellissime labbra rosa pesca ,delle tette magnifiche,una terza abbondante e delle gambe non troppo magre ma con un po’ di carne proprio come piacciono a me. Tuttavia la nostra storia è andata avanti “normalmente” per tutto l’anno fino all’estate quando io decisi per alleviare la tensione di un anno di lavoro di organizzare una vacanza in Tunisia: solamente Anna ed io. Così fu; i primi d’agosto partimmo per un villaggio tunisino sulla costa per una quindicina di giorni. La prima settimana passò indimenticabilmente tra relax assoluto e divertimenti d’ogni tipo tra cui anche e sopratutto splendide chiavate a tutte le ore del giorno. Ero steso con la schiena sul letto e Anna si stava sedendo sul mio cazzo durissimo, mentre con la mano se lo infilava tutto dentro iniziò a dire che le sarebbe piaciuto un casino succhiare un altro cazzo mentre abilmente cavalcava il mio. L’effetto fu spaventoso in pochi minuti entrambi eccitatissimi venimmo insieme, io inondai di sborra il preservativo che quasi scoppiava e lei emise un gemito di piacere assurdo. Inizialmente l’idea di vedere la mia donna che scopava con un altro non mi eccitava, mi chiedevo come fosse possibile ma alla fine forse mi sarebbe, piaciuto chi lo sa. In preda a tali e tanti pensieri, non dissi nulla, la lasciai senza risposte. Per tutto il giorno quasi a voler condurre un esperimento con me stesso provai a immaginare delle sequenze come fossero scene di film con noi due protagonisti insieme con un altro uomo, o meglio, con un altro cazzo; e cosa impressionante ciò che era stata la sera prima solo un gioco, un’ipotesi, un sogno,una fantasia si sarebbe ben presto trasformato in realtà : l’eccitazione e la voglia di realizzare questa fantasia mi intrigavano e mi arrapavano un casino. Quella fantasia mi eccitava come non mai; cominciai, quindi, a pensare sempre più spesso a tale possibilità , a come creare le premesse e a come eventualmente farle accadere nella realtà . Pensai subito ad una persona in particolare: era un ragazzo, credo di nazionalità tunisina che era lì nello stesso villaggio-vacanze nostro. Il suo nome era Antonio , un metro e ottanta d’altezza capelli scuri tagliati corti, un bel viso con occhi scuri e vispi, un bel ragazzo insomma proprio come sarebbe piaciuto a Anna ed alloggiava proprio sullo stesso piano,ma la cosa che mi fece pensare subito a lui e che sembrava non avere occhi che per la mia Anna . Nei due giorni successivi senza dire nulla a lei tentai una vera e propria operazione di avvicinamento a Antonio; prima con lo sport, lo invitai a giocare a tennis poi a fare un bagno ed infine lo feci accomodare a cena al nostro tavolo. Neanche a farlo a posta Anna quella sera sapeva che dopo saremmo andati a ballare in discoteca, e così si preparò a dovere per la serata: era vestita in modo da far girare lo sguardo anche ai gay, tanto si era messa in tiro: camicia di seta trasparente su un top aderente di cotone cosi elastico e sottile che lasciava trasparire il suo prosperoso seno, una gonna lunga, di colore scuro, con due lunghi spacchi laterali che partivano dalla metà coscia, con scarpe a tacco alto ed infine un mini slip che lasciava all’immaginazione ben poco, il tutto era completato dal trucco elegante e da uno sguardo di una ragazza vogliosa. Subito notai che Antonio era in difficoltà proprio non c’e’ la faceva a tenere gli occhi lontano dal top di Anna e tentava di non farsene accorgere, ma era inutile si vedeva benissimo che le piaceva un casino com’era vestita. Ad un punto Anna si voltò per chiederci se Antonio voleva prendere un dessert e non poté fare a meno di notare gli sguardi attenti di lui pieni di desiderio. Per tutta la cena lui non le tolse gli occhi di dosso neanche per un istante e la mia lei se ne accorse… così io cogliendo l’imbarazzo ed anche una vena di eccitazione in Anna senza farmi vedere da nessuno infilai la mano su per uno spacco della sua gonna e vidi che era gia bagnata, la porca si era eccitata soltanto con gli sguardi di lui. Dopo il mio gesto Anna si eccitò ancora di più e sentendosi forse quasi autorizzata tentava maliziosamente di provocare Antonio sempre di più: si portava alla bocca i cibi in una maniera talmente eccitante che lo avrebbe fatto venire duro anche ad un vecchio, tentava di tenere le tette sempre in bella vista ed accavallava le gambe in maniera che potessero uscire del tutto fuori dello spacco. Anna si era comportata da vera troia quella sera a tavola. Quando finimmo di cenare e ci alzammo tutti insieme e mi accorsi che il ragazzo era molto eccitato, si poteva vedere chiaramente che aveva il cazzo in tiro. Anche la mia Anna se ne era accorta e compiaciuta osservava la patta dei suoi pantaloni gonfia senza farsi vedere. La sera proseguì poi nella discoteca del villaggio come da solito e lì guarda un po’ il caso chi ci incontriamo proprio lui: Antonio. Oramai era un segno del destino le mie ultime titubanze scomparvero ed io andai all’attacco ancora un po’ incerto su quali dovessero essere le parole ed il modo di riferire a lui il mio intento. Pensai che il modo migliore era quello di alleggerire la serata con qualche drink, la scelta fu azzeccattissima… Mentre Anna si scatenava in pista io ad insaputa sua stavo portando avanti il mio malizioso piano. Un po’ per l’alcol un po’ per il tempo trascorso insieme al tunisino, a me sembrava che fossimo amici da parecchio tempo. Così tra un drink e l’altro gli dissi: “Mi piacerebbe fare una cosa………. un gioco particolare con mia moglie e con te…….” Lui mi guardò allibito. “Beh , gli dissi ancora io, ho capito sai che la desideri, ho visto come la guardi e so che alla fine tu hai voglia di fartela, no? Lui ancora più stravolto disse che non sapeva di cosa parlassi e che non aveva alcun interesse sulla mia ragazza ma si vedeva lontano un kilometro che mentiva. Gli dissi ancora mettendogli una mano sulla spalla: ”Perché non mettiamo in pratica le nostre voglie? Facciamo una prova no? . Una volta a letto Anna ed io cominceremo a fare l’amore; tu nel frattempo ti avvicinerai alla nostra porta di nascosto e quando ti accorgerai che stiamo scopando e che lei avrà cominciato, diciamo così, a riscaldarsi, tu entrerai piano senza far rumore e poi si vedrà …..E se proprio lei non ci starà vuol dire che te ne uscirai tranquillamente e tutto sarà come prima. É la tua fantasia, no? Ok ??? Lui ancora un po’ imbarazzato per la proposta annui con il capo e disse che per lui andava benissimo. Gli dissi ancora: ” Ci metteremo il preservativo, però.” Mi guardò con un sorrisetto a mezza bocca. Non si oppose ma non seppe dire nemmeno di si. Verso le due e mezza la mia ragazza ed io salimmo in camera , io feci finta di chiudere la porta per permettere al nostro amico di entrare in silenzio, infatti così avvenne dopo pochi istanti. Lei ovviamente non sospettava e non si accorse di nulla, così come ogni sera andò in bagno a struccarsi; indossava una vestaglietta di cotone leggero, era stupenda: senza reggiseno e senza mutandine ma con quella vestaglietta di cotone che risaltava la sua pelle scura e dorata per l’abbronzatura. Le tette erano talmente sode che stavano dritte e su normalmente anche senza reggiseno. Le cosce scure finivano dentro quel bianco risaltante e semplice al di sotto del quale non c’era nulla. Lei con una faccia vogliosa subito venne da me che nel frattempo mi ero messo sul letto ed iniziammo a baciarci con passione. Il fatto che baciarla e stringerla potesse muovere quella vestaglietta corta, scoprendo inavvertitamente le sue forme, mi eccitava. Mi eccitava baciarla ed allo stesso tempo guardarci allo specchio. Mentre la stringevo accarezzavo il cotone al di sotto del quale sentivo le sue forme. Quando le stringevo i fianchi, il gonnellino da notte si arcuava mostrando la parte bassa del suo sedere e così si scopriva a tratti anche la sua fichetta depilata prima di partire. Poi mi divertivo guardando la scena allo specchio come in un film, peccato che non fosse abbronzata integralmente. Anche lei si guardava allo specchio, e nel profondo dei suoi occhi e dalla sua espressione sembrava realmente una troia: come piaceva a me, ma in realtà era solo la mia Anna. Sapevo che da qualche parte Antonio stava spiando. Poi lei si voltò verso di me e nei suoi occhi colsi il desiderio, si alzò in punta di piedi e mi baciò intensamente muovendo la sua lingua dentro la mia bocca. Un bacio che durò a lungo, ad ogni movimento della sua lingua sentivo accrescere anche la sua eccitazione mentre, serrando le gambe, si stringeva la fica tra le cosce. Poi, improvvisamente si abbassò, mi tolse pantaloni e le mutande, impugnò rapidamente il mio cazzo ed in un sol colpo se lo infilò tutto in bocca, iniziando a leccarlo languidamente e in pochi minuti il pene si alzò e divenne enorme. Abbassavo gli occhi e vedevo il suo labbro superiore che si gustava il mio cazzo duro come il marmo dall’emozione. Poi si alzò e come ormai di consueto, volle che le leccassi la fica ma questa volta non era come le altre volte, questa volta stavamo per uscire fuori dal consueto. Era eccitata ed io continuavo a leccare forsennatamente le labbra della sua fichetta che oramai era già bagnata a dovere e lei gemeva come una porca ad ogni colpo della mia lingua. Mi staccai da lei per mettermi il preservativo ma lei mi disse subito di no, io insistetti anche perché sapevo che le sue cose erano finite appena da alcuni giorni. Lei mi rispose che non ce ne era bisogno,che voleva sentirsi la fica piena di sborra come quando lo facevamo durante le sue cose, e che era andata a farsi mettere la spirale! “Oh la mia porca ,le dissi subito, la mia dolce porcona ed iniziai a sospirarle: “Cosa vorresti che ti facessi …..?” “Inizia a scoparmi come sai fare tu, dai ….. ti prego inizia a sfregarmi il tuo cazzo dentro la fica, che me la sento già gonfia, fottimi …..” “Cosa vorresti ? “Le sussurrai dolcemente all’orecchio “adesso …….un altro cazzo, vorrei avere il tuo in bocca mentre un altro mi sbatte da dietro con il suo cazzo nella mia fica….”. voglio provare per la prima volta in fica un’altro cazzo diverso dal tuo, bello duro, che entra e esce umido dalla mia fica bagnata. “ E poi…… Troia cosa vorresti ancora “ Le sussurrai ancora all’orecchio. E lei: “ Prenderò in bocca il tuo sperma e senza farlo uscire mi riempirei la bocca anche dello sperma dell’altro, mischiarli tutte e due visto che mi scopate insieme, e poi con la vostra sborra bagnarmi le dita e massaggiarmi il buco del culo che mi piace tanto…….” Non si poteva resistere a tanto e dovetti fare sforzi sovrumani per trattenermi dal venire subito, sentendo cose cosi eccitanti. Anche perché lui era là vicino, nascosto da qualche parte che osservava e sentiva tutto. D‘un tratto lei riprese a succhiarmi ancora più avidamente il randello mettendosi in una sorta di pecorina sul letto .Neanche a farlo apposta da dove si era accovacciato Antonio si potevano vedere benissimo sia il buchetto del culo, sia la fichetta di Anna grondande dei suoi umori. La fioca luce della lampada nascosta opportunamente illuminava le gambe scure della mia bella troia intenta ancora in un magistrale bocchino. Erano abbastanza divaricate quando le sfilai la vestaglietta e mostrai cosi completamente la fica , al nostro amico che gia pronto e vicinissimo a noi in silenzio iniziò a menarsi il cazzo in mano. Poi le dissi: ” Immagina che ci sia qui il nostro amico Antonio, quello che ti guarda sempre……..” Dalla sua bocca scivolò sul mio cazzo un rivolo di saliva e prese ad ansimare con un ritmo più alto, soffocato solo dalla presenza del mio cazzo in bocca. “Pensa che bello se ci fosse qui lui con il suo grosso cazzo nero dietro di te ……” E continuando : “Cosa pensi che non ho visto come lo guardavi sulla spiaggia e a cena con gli occhi di una porca…..” “E pensa ancora se ti si avvicinasse toccandoti la fica mentre tu mi succhi il cazzo …… ” Ansimava come non mai. Ma fece un cenno positivo col capo, come per dirmi che se lo stava immaginando. A quelle parole, ed a un cenno della mia mano, Antonio fece il primo passo, e si avvicinò, da dietro, toccando le cosce ed il culo di Anna che ebbe un sobbalzo, sgranò gli occhi e mi guardò intensamente ,con lo sguardo di chi non sapeva cosa stesse accadendo. Subito mollò la presa dal mio cazzo e si girò per vedere chi fosse ad accarezzarla. Vide che era Antonio e si volto repentinamente verso di me quasi come per vedere il mio volto e sopratutto, pensando che io non sapessi niente aspettava una mia reazione anche violenta. Ma io con un sottile sorriso la rassicurai e la inviati con dolcezza con la mano a continuare l’abile lavoro di bocca che aveva interrotto. Meccanicamente iniziò solamente con la mano ad accarezzare il mio cazzo ancora più duro per l’eccitazione ma potevo leggere sul suo volto l’imbarazzo: stava decidendo se ribellarsi o, piuttosto, accettare di provare quella nuova situazione tanto desiderata nelle sue fantasie. Anche lui era in gamba, la accarezzava soltanto senza penetrarla subito. Poi lei guardò nel vuoto e socchiuse gli occhi per poter ascoltare tutte le sensazioni di un altro uomo sulla sua pelle. Mentre io l’accarezzavo per tranquillizzarla, lui scese sotto le ascelle ed arrivò alle sue tette, se le palpava quasi fossero le uniche cose che cercasse. A lei piaceva, ma ancora non si era rilassata completamente, poi si addolcì alle sue sempre più pressanti mani e si riprese in bocca il mio cazzo, lo teneva con una mano e ad occhi chiusi leccava tutto il pene dal basso verso l’alto con un movimento lentissimo, come se volesse assaporare ogni millimetro quadrato della pelle. Lui a questo punto si inginocchiò e io capii dai sospiri di Anna che lui stava cominciando a leccarle la fica. Vidi Anna accorgersi che non erano più le dita a toccarla ma la lingua di Antonio e notai con mio grande piacere, che le piaceva e anche molto. Trovai il modo di farle vedere un preservativo perché lei mi facesse capire se farglielo indossare, oppure no, e lei con la testa mi fece cenno di no. La mia troiana ! Voleva fare proprio tutto quello che aveva detto e godere come voleva lei. Questa cosa durò ancora qualche minuto, poi lui si alzò in piedi, si avvicinò all’altezza del bacino di lei ed appoggiò il suo cazzo duro fra le chiappe di lei e prendendo la per i fianchi cominciò a infilarglielo piano in fica. E lei iniziò a mugolare con i denti stretti. Io le chiesi “Ti piace cosi tanto?” E lei “Siiiiiiiiii, ahhhhhh” E ritornò a stringere i denti di sopra sul labbro inferiore e continuò a mugolare ad ogni spinta di lui. E io presi ad accarezzarle i capezzoli strizzandoglieli a turno mentre lei accompagnava con il suo bacino i movimenti di lui. Tra un suo gemito e l’altro, vedevo come Anna abilmente assecondava le spinte di lui con il bacino stringendo anche le natiche, come per volersi succhiare tutto dentro in fica quel cazzo enorme fino in fondo. Avvertii i ritmi di Anna aumentare e capii che stava per raggiungere l’orgasmo, i suoi movimenti si fecero convulsi e si fece più forte la stretta della sua bocca sul mio cazzo:da quando Antonio aveva iniziato a stantuffarla non aveva smesso neanche per un istante di sbocchinarmi, era una sensazione mai provata prima.Nel frattempo sentivo che anche Antonio era vicino a venire, aveva iniziato a spingere molto più forte e soprattutto godeva ed ansimava come un toro. Oramai eravamo tutti e tre in perfetta simbiosi le spinte di Antonio aumentavano sempre di più ed a sua volta la mia Anna lo assecondava a ritmo con il suo magnifico culo mentre con la mano aiutava la sua bocca a succhiare il mio cazzo. Il tutto con una semplicità e naturalezza assurda. Sempre dallo specchio potevo osservare la pelle di Antonio che aveva un color magnifico e vedere il contrasto del viso pallido di Anna e dei suoi capelli castano accanto a quel corpo nero possente: era una visione bellissima che non aveva nulla di volgare e sconcio. Anna oramai ansimava e godeva sempre più forte, finché esplose, prima con un “mmmm…..” sempre più forte, e poi invece gridando forte a bocca aperta “AAAhhhhhhhh…………” Anche il nostro amico non c’e’ la fece più a trattenersi e con un urlo pazzesco venne anche lui pochi istanti dopo Anna. L’orgasmo di lei durò proprio a lungo e quando finì di godere si allungò fino a me appoggiando il suo viso al mio, e mi accorsi che era stremata dal piacere. Con la voce rotta riuscì a dirmi lentamente “meraviglioso…..”, bagnandomi il viso di una sua lacrima di felicità e baciandomi con la sua lingua prepotente dentro la mia bocca. Anche Antonio si accasciò stanco sul letto ma ebbe diciamo la discrezione di mettersi un po’ distante da noi, quasi in disparte.Non potevo credere che ciò che era accaduto fosse possibile, eppure era successo, proprio a noi. Nel frattempo che lei si era tolto il mio cazzo dalla bocca, io non avevo allentato la mia tensione fisica ne quella mentale: avevo ancora il cazzo in tiro. Lei riposatasi qualche istante e tornata in se si accorse di ciò ed allora mi prese la mia mano e se la portò alla fica; sentii tra le dita un umido vischioso; il nostro amico le aveva riempito la fica ben bene di sborra che ora stava uscendo piano piano, ed io capii. Le infilai due dita appena dentro la fica per raccogliere più sperma possibile e le portai proprio vicino al suo buchetto del culo, massaggiandoglielo ed inumidendoglielo tutto.Lei intanto era rimasta accanto a me mostrava di gradire il massaggio che le stavo facendo, mentre lui le accarezzava piano e dolcemente le spalle e le cosce arrivando anche nella parte interna vicino al cespuglio e alle labbra della fica. “Che sensazione provi adesso?” Le chiesi. E lei rispose: “Bellissimo, continuate ancora cosi tutti e due, vi prego……….”. Facemmo durare la cosa forse per dieci minuti in cui noi due maschi notammo che lei si stava riprendendo e cominciava a riprovare piacere……..! Intravidi la mano di Antonio che insisteva vicino la fica della mia Anna, e capii che le stava infilando le dita dentro ed allora infilai io il mio dito nel buco del culo e in quell’istante la sentimmo ansimare di nuovo ritmicamente, a dimostrazione del piacere che stava ricominciando a provare. Noi sentivamo le convulsioni, lui quelle della sua fica ancora bagnata della sua sborra ed io quello del suo sfintere fino a sentirla scoppiare di nuovo in un : “Siiiiiiii……..”.Così Anna decise che era venuto il momento che anche il mio cazzo ricevesse le attenzioni della sua fica ; si spostò e mettendosi a cavalcioni su di me, delicatamente prese il mio cazzo ormai stremato per l’attesa e se lo infilò tutto dentro.In un attimo il mio cazzo fu risucchiato dentro quel vortice. La sborra di Antonio e gli umori di Anna avevano fatto si che il mio randello entrasse nella sua fica senza intoppi e molto facilmente. Lei iniziò a muoversi ed a cavalcare sul mio cazzo, come solo lei sa fare concedendomi un piacere inspiegabile. La cosa che più mi arrapava era vedere le sue tette che si muovevano davanti ai mie occhi e soprattutto sentirla godere ancora sotto i colpi del mio cazzo. Nel frattempo io e la mia ragazza presi dalla scopata ci eravamo completamente dimenticati di Antonio; ad un certo punto mi giro e vedo Antonio a pochi passi da me disteso sul letto che ci guardava con aria ancora molto vogliosa ma, il suo cazzo non si era ancora ripreso . Anna così si piegò un po’ su di me e senza interrompere la cavalcata prese in mano il cazzo stanco del nostro amico e lo accarezzò fino a farglielo diventare di nuovo duro. Lei ci guardava dallo specchio, guardava tutti e due mentre si comportava da perfetta troia e mi sorrideva molto maliziosamente. Non capivo cosa avesse in mente di fare. Notavo soltanto con quanta bravura e dolcezza maneggiava l’altro randello, appena da poco conosciuto, ma come se in vita sua non avesse fatto altro. Oramai il suo cazzo grazie alle cure di Anna era tornato al suo splendore. Ora potevo notare benissimo dallo specchio, che mi dava quasi una perfetta inquadratura proprio come quella dei film porno, il grosso cazzo di Antonio, distinguevo benissimo nonostante fosse sera le vene gonfie del suo uccello e poi mi sembrava enorme così nero e gonfio sembrava come un vulcano pronto a sborrare da un momento all’altro.Ad un certo punto però la serata prese una direzione che io non avrei mai immaginato:Anna si inarcò dolcemente su di me e completamente distesa ma sempre con il mio cazzo nella sua fica con un gesto, che indicava il suo culo, invitava Antonio ad avvicinarsi a lei da dietro.Ero convinto (ma purtroppo non lo saprò mai) che Anna intendesse SOLO farsi leccare o massaggiare il buco del culo dal lui.Ma dallo specchio potei notare che Antonio si stava posizionando come se volesse penetrarle il culo.Infatti iniziò a menarsi un po’ il cazzo e lentamente lo strusciava lungo il buco del culo di Anna che nel frattempo continuava a muoversi sopra di me cercando di inarcarsi sempre di più per far risaltare maggiormente il suo culo.In preda all’estasi che Anna mi stava provocando mi accorsi con ritardo che Antonio aveva smesso di strusciare il suo nero cazzo intorno al suo buco e lentamente glielo stava appoggiando, non avrei mai creduto che si spingesse fino ad incularsi la mia Anna che li era ancora vergine. Ma i miei dubbi furono sciolti quando sentii un mugolio singhiozzante di lei misto di piacere ma soprattutto di dolore.Subito realizzai che il grosso e turgido cazzo di Antonio la stava inculando; dallo specchio notavo benissimo che con difficolta si faceva largo tra le natiche della mia “povera” Anna che aveva smesso nel frattempo di godere e si era anche un po’ irrigidita. Proprio lei che me lo aveva sempre negato come una santarellina che si faceva sfondare il culo dal primo venuto: era proprio diventata una troia proprio quello che volevo.Oramai la mai Anna era come al centro di un sandwich di puro piacere,continuava a muoversi ma con meno foga di prima forse il cazzo piantatole in culo da Antonio le faceva male.La stavamo penetrando in due proprio come l’ultima delle porche, addirittura potevo sentire attraverso la sottile parete della vagina di Anna il perimetro duro e vigoroso del cazzo di Antonio che si muoveva proprio a pochi millimetri sopra il mio e mi solleticava il cazzo con il suo movimento sempre più forte. Pensai chissà come si deve sentire piena e riempita di cazzi, chissà se le piace e che sensazione prova con due cazzi uno piantati uno nella figa e l’altro che le sfonda il culo. Ma ad un tratto la sento di nuovo godere, ed i miei dubbi si spensero piano piano, lei aumentava sempre di più i gemiti ed iniziava ad assecondare con colpi di bacino sempre più forti le inculate di lui; nel frattempo per inerzia delle spinte di lui anche il mio cazzo sfilava magnificamente nella fica di Anna .Oramai lei era in estasi, non capiva più niente: era talmente bagnata che entravo ed uscivo dalla sua fica gonfia, sentendo sempre di meno la sua stretta attorno al mio cazzo. Proprio mentre Antonio stava per venire sentii Anna lasciarsi andare ad un orgasmo straordinario : “Antonio SSSiiiiiiii rompimi il culo” e venne per la seconda volta ma senza fermarsi continuava a cavalcare il mio cazzo ed assecondava quello di Antonio: voleva soddisfarci entrambi Antonio nel frattempo non c’e’ la faceva più sentivo che era vicino all’orgasmo ed infatti altre poche stantuffate e urlando:”AAAAhhhhhh eccoti servita , ti inondo il culo di sborra troia” e venne copiosamente per la seconda volta. Quelle parole aumentarono la mia eccitazione che gia era alle stelle, sentivo la sua sborra calda colare dal culo di Anna e bagnare le mie palle gonfie e vicine a sgonfiarsi presto anche loro e così all’estremo dell’eccitazione fui travolto dal migliore e più lungo orgasmo della mia vita; mentre venivo ebbi appena la forza di sussurrare alle orecchie della mia Anna: “Porca avevi la fantasia di scopare con due uomini e noi ti abbiamo accontentato e riempita di cazzi come una vera troia, sei contenta ora ?” Potevo sentire sul mio cazzo non solo le contrazioni della sua fica ma anche quelle del culo:la mia troia aveva avuto due orgasmi in uno.Sfinita quasi che pensassi fosse svenuta dal piacere si stese sul letto e chiuse gli occhi, anche io feci lo stesso e così ci addormentammo tutti e due mentre potevo a malapena vedere con la coda dell’occhio che Antonio si stava lentamente ricomponendo e uscendo dalla stanza. All’indomani ancora sporchi dei nostri liquidi corporei, non appena svegli ci baciammo appassionatamente ed entrambi ci dirigemmo sotto la doccia .Ma io non ce la facevo a mantenere quella sorta di silenzio dovuto all’imbarazzo e così guardandola negli occhi mentre le insaponavo la schiena le dissi sotto voce se le era piaciuta “la sorpresa” e se adesso che eravamo pari a livello di triangoli sarebbe andato bene tutto come prima.Lei mi rassicurò sul fatto che tra noi sarebbe stato tutto bello come una volta anzi di più e insaponandomi il cazzo sotto la doccia mi confidò che il suo unico rammarico per la serata precedente era che le sarebbe tanto piaciuto assaporare in bocca il grosso cazzo di Antonio e spompinarlo fino a farlo venire tra le sue labbra e poi ripulire ed ingoiare ogni goccia prelibata della sua sborra e così dicendo si abbasso ed iniziò a leccarmi il cazzo. Le sue parole e la sua espressione mentre mi succhiava il cazzo non lasciarono scampo alcuno ai miei dubbi:da quella sera non avrei avuto più una ragazza normale ma qualcosa di più: di giorno una ragazza semplice, affettuosa e premurosa come tutte le altre di notte invece avrei avuto la più troia di tutte le ragazze e di questo ero molto contento. Il bocchino della mia “nuova” Anna stava sortendo i suoi effetti ed io arrivai mentre lei mi stava dicendo: “aspetta che mi passino le irritazioni del mio culo ed anche tu potrai avere il privilegio di sfondarmi ed inondarmi “. Dopo queste parole con una serie impressionante di schizzi di sperma le svuotai le palle in bocca.
Passion
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