“I prossimi capitoli arriveranno, intanto ditemi se vi è piaciuto questo…”
Be prendetela come meglio credete, potrebbe essere vera o finta questa storia
ma io voglio comunque raccontarla.
Sono Vanessa ho 34 anni e da almeno 20 mi travesto da donna. Lo faccio per passione, per piacere, per sentirmi me stessa. Nella vita ho sempre desiderato essere chi non sono, ed avrei sempre voluto indossare un collant una gonna alla luce del sole ma purtroppo quasi mai mi è riuscito.
Ho detto quasi mai attenti, la storia in questione è di circa quindici anni fa.
Io vivo nel cento sud dell’italia in una zona interna dove facilmente si può arrivare a mare e proprio nella zona costiera ho una casa che normalmente utilizzo per vacanza.
Una serata tipica invernale ero finalmente sola a casa( per motivi varia natura non posso neanche depilarmi completamente) ma quella volta ci andai giù duramente e tolsi tutti i peli del sedere del pene, nel resto del corpo non sono molto pelosa, presi un paio di collant nere tutto nudo senza cuciture circa 20 denari e sotto misi un tanga nero che mostrava un sedere davvero regale.
Infine un paio di scarpe con un tacco sui 12 centimetri, gonna nera elasticizzata maglioncino rosso maniche lunghe ed uno splendido cappotto comprato qualche giorno prima in una boutique facendo finta fosse un regalo per la mia ragazza(utilizzavo spesso questo stratagemma).
Completai il tutto da un leggero rossetto rosso(non sono bravissima a truccarmi) un pò di rimmel, fard, smalto rosso mani e piedi e un paio di orecchini pendenti.
Considerate che sono travestita solo in privato ma quella sera volevo fare la pazza e così agghindata uscii.
L’emozione del vento sui collant è pazzesca sentivo il fruscio delle gambe che sbattevano, il rumore del tacco, anche se onestamente avevo il terrore che qualcuno mi vedesse.
Scappai verso la macchina, appena arrivata la prima emozione fu quella di guidare con i tacchi come una vera donna, bellissimo alzare ed abbassare il piede con lo smalto che fuoriusciva dalle scarpe, assaporare l’emozione di sentirmi donna in macchina, di vedermi come una vera donna di essere in quel momento donna.
Il mio obiettivo era quello di fare un giro ed arrivare alla casa al mare e nulla di più. Guidavo con eccitazione e goduria, il buio delle tenebre aiutava a limitare le mie paure anche se bloccava la mia voglio di fare vedere al mondo che donna sono.
Arrivato nei pressi della casa al mare mi fermai e pensai “faccio questi 50 metri che mi dividono dal portoncino di casa a piedi voglio fare una sana follia” scesi(strade vuote essendo inverno ed essendo sul mare) e comincia a camminare, arrivata a metà strada vidi una luce, era una macchina, fui assalita dal terrore non sapevo dove andare, la macchina si avvicinò sempre di più finchè non intesi che mi sarebbe convenuto fingere se si fosse fermato e non scappare.
Arrivò quasi al mio fianco ed abbassò il finestrino della macchina, dall’altra parte sentì una voce forte, rocciosa direi, mi girai per guardarlo e vidi che si trattava del vicino di casa, sperai fra me non mi riconoscesse, inizialmente mi chiese se avessi bisogno di qualcosa, poi mi guardò attentamente e cominciò a sospettare di qualcosa( ci conoscevamo abbastanza bene poichè fin da piccola io giocavo con le sue figli al mare e lui mi vide crescere) mi chiese se già ci fossimo visti io dissi di no, dissi inoltre che non avevo bisogno di nulla e che stavo rientrando alla macchina.
Lui però prima di salutare mi disse ma scusa ma io ti conosco sei il figlio di…. (disse il nome dei miei genitori) che ci fai quì così conciato.
Lì pensai che la mia vita fosse finita, chiaramente ero stata scoperta, forse però da un lato era meglio finalmente mi sarei liberata , ma dall’altro lato pensavo che quel momento non fosse stato adatto per dichiarare chi sono e come sono.
Lui scese dalla macchina prima con un volto infastidito poi stranito infine mi disse ” non sono fatti miei ma sai ti voglio dire che sei molto bella così sembri una donna” quelle parole mi sconvolsero poichè pensavo già che avrebbe chiamato i miei (ero appena maggiorenne) per dire chissà cosa, invece apprezzava il mio lato femminile.
Lui era molto più grande di mio padre , aveva due figlie poco più grandi di me, ma le aveva avute in età adulta intorno ai 50 anni( infatti ora ne aveva circa 70) era un uomo con i capelli bianchi molto peloso( schiena petto gambe) e baffi foltissimi, una pancetta anche qualcosa in più.
Mi cominciò a dire che non dovevo preoccuparmi che ero molto bella e che non avrebbe detto nulla, anzi se volevo così en femme sarei potuta andare nella sua villetta, fianco alla mia, per bere una cosa e scambiare quattro chiacchiere.
Inizialmente titubai poi l’eccitazione del momento mi fece crollare, e dissi si. Entrammo in casa e lui subito da buon padrone mi fece accomodare e mi offrì un amaro, mi chiese come mai mi vestissi così, cosa mi piacesse e da quanto lo faccio, fu molto carino e mi apriì quasi come una sorta di libertà gli dissi tutto, aggiunsi che mi piacciono gli uomini e che vorrei essere donna e lui a quelle parole impazzì, subito mi disse se mi piacciono gli uomini maturi e che lui in passato aveva avuto a che fare con vari travestiti amava molto il genere.
Io comincia ad interessarmi alla cosa e gli dessi una bacio sulla guancia, lui lo prese come un ok definitivo e immediatamente mi mise la lingua in bocca, sapeva di sigaro ma era piacevole,i baffi bianchi e neri mi toccavano le labbra la lingua scavava dentro, io stavo impazzendo(Il pene non si alzava o almeno lo faceva ma ho un pene di 10 cm da eccitato) cominciai a toccarlo nel petto nella schiena, tutti quei peli mi eccitavano moltissimo.
Lui preso dal momento si abbassò i pantaloni e le mutande mostrando un pene che data l’età pensavo inferiore ma che invece era sui 18 centimetri, era super eccitato ed io non me lo feci ripetere lo presi in bocca (un sogno che avevo da tempo) e succhiai avidamente, lui impazziva e mugolava, il pene si ingrossava, nel frattempo io ero umidissima. Dopo circa 5 minuti sentì il pene durissimo e un esplosione che mi inondò la bocca, bevvi tutto e le gocce che fuoriuscivano le rimisi in bocca facendo la troia cosa che lo fece andare in estasi.
Poi dopo 5 minuti mi disse se poteva possedermi, anche lì inizialmente dissi no, ma poi la mia voglia di donna e probabilmente la troiaggine insita in me stessa uscirono fuori, lui prese i preservativi (stranamente li aveva in tasca) e mi mise nel sedere una crema credo nivea che aveva in casa. Mise prima un dito, poi due infine tre facendomi male ma allo stesso tempo dandomi delle vibrazioni.
Infine fu pronto, io non avevo nemmeno paura ma solo gran voglia, infilo inizialmente una piccola parte del pene procurandomi dolore poi si fermò e pian piano entrò sempre di più, il dolore fu forte ma dopo 5 minuti si trasformò in calore e poi in goduria, sentì i testicoli toccarmi il sedere, capì che era tutto dentro.
Per la prima volta ero donna tutta piena di maschio, cominciò ad andare avanti ed indietro, io venni due volte senza toccarmi e col pene floscio, lui si dimenava sempre di più con forza e violenza poi dopo 10 minuti cominciò a gridare tolse il pene dal sedere si tolse il preservativo e mi gettò 3 schizzi in faccia e bocca che avidamente bevvi ed ingoiai.
Fu bellissimo, ci guardammo e ci baciammo mi sentivo sua, era il mio uomo ed io la sua donna.
Continuammo a parlare accordandoci di non dire nulla a nessuno ma decidendo di rivederci prestissimo perchè fra noi era nata qualcosa di grande e molto bella.
Tornai a casa sconvolta ma felice, finalmente la donna presente in me era nata e voleva essere sempre più protagonista.
I prossimi capitoli arriveranno, intanto ditemi se vi è piaciuto questo.
Kiss Vanny
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