“Che potevo farne ciò che volevo e che lo voleva nel culo solo da me in modo brutale voleva che gli rompessi il culo ancora di più…”
Mi ero fatto una bella scopata con Simona ma l’idea di un
buon pompino, come prometteva, mi faceva bollire il sangue e a quell’età non ci vuole molto perché il cazzo diventi duro come il ferro, ma la cosa che mi eccitava di più, inconsciamente, era la rivelazione che mi aveva fatto su suo fratello; la mia prima esperienza mi era piaciuta molto ed ero convinto che anche con Salvatore sarebbe stata una bella trombata.
Viste le prospettive il giorno dopo, nel pomeriggio quando sapevo che i genitori non erano in casa, suonai alla porta, mi venne ad aprire salvatore, che mi fece entrare immediatamente, chiesi di simona, ma mi disse che era fuori e non sapeva quando sarebbe tornata, rimasi inizialmente un po’ deluso era dalla mattina che volevo sborrarle in bocca ma subito dopo guardando il bel frocetto che mi stava davanti nella mia mente si fece strada l’alternativa che speravo potesse essere altrettanto piacevole. Notai subito che mi guardava alternando il viso al mio cazzo, che si vedeva bene da sotto il pantaloncino la cosa mi fece eccitare ancora di più, e quando mi chiese come era la sorella a letto risposi con un semplice “troia” e per stuzzicarlo gli dissi pure che gli avevo sfondato il culetto e che la cosa era piaciuta ad entrambi molto, e continuai dicendogli che mi aveva promesso un pompino ma visto che non c’era avrei dovuto trovare un’alternativa e gli chiesi se avesse qualche idea. Diventò rosso come una verginella alla prima proposta esplicita e non aprì bocca, allora continuai dicendogli che simona aveva detto quello che lui provava per me ma volevo sentirlo da lui e volevo capire fino a che punto, passò dal rosso al pallido iniziò a balbettare delle scuse totalmente imbarazzato, allora mi alzai mi avvicinai, e davanti al suo viso abbassai il pantaloncino facendo saltare fuori il cazzo duro e vibrante a pochi centimetri dalla sua faccia. guardandolo negli occhi gli dissi “allora questo non ti interessa?”; tornò rosso di colpo allungò la mano e lo strinse aprì la bocca e lo fece scomparire per una buona meta’ dentro, lo succhiava come la cannuccia di una bibita e lo lavorava tutto intorno con la lingua, insomma una vera troiona. aveva una bocca vellutata era veramente piacevole sentirsi succhiare il cazzo da lui lo faceva con maestria e gusto. era così bravo che dopo pochi minuti stavo gia’ per sborrare, lo dissi e aumentò il ritmo facendolo arrivare in gola, lo inondai di sborra e lui riuscì ad ingoiare tutto il fiume che mi usciva dal cazzo senza perderne una goccia, non smise se non quando mi ripulì completamente le ultime fuoriuscite di succo di cazzo, mi chiese se mi era piaciuto e per tutta risposta lo baciai, mi si incollo’ addosso, stranamente non sentivo niente di che premermi contro ma la cosa non era importante, mi era venuta voglia di scoparlo, mentre limonavamo, iniziai a toccargli il culo prima da sopra la tuta poi misi mani dentro non portava intimo, appena sfiorai la rosetta dell’ano ebbe un sussulto, si staccò da me e mi disse “ti voglio, ma fai piano sono vergine”. il mio cazzo tornò duro lo portai nella sua camera lo spogliai totalmente e capii perché non sentivo niente prima: aveva un cazzetto di 12/13 cm sottile e semimoscio, mi disse dopo che non diventava mai duro e che si bagnava dietro. lo feci distendere a pancia giù gli misi un cuscino sotto la pancia e iniziai a leccare il buchino dilatando i glutei con le mani questo lo faceva tremare e bagnare, sentivo il cazzo scoppiare, volevo scoparlo tolsi la lingua dal buco del culo e appoggiai la mia cappella il contatto lo fece arretrare come a cercare la penetrazione che avvenne lentamente, entrai la sola cappella e questo lo mandò in estasi fu lui stesso a spingere verso di me, le mie palle erano piene la voglia di sborrargli dentro tantissima e il suo fare non faceva che stimolarmi di piu’.
Mi imposi la calma la sua prima inculata doveva essere dolce non volevo traumatizzarlo, invece la troia spingeva verso di me, lo voleva e anche subito, ma il maschio sono io e allora io decido come, dove e quando. Lo fermai e iniziai una lenta danza solo con la metà del cazzo dentro il suo culo, era tutto un gemito godeva la porca. Quando mi accorsi che la dilatazione era sufficiente diedi un colpo di reni e infilai i restanti 10 cm tutti dentro con un sol colpo, si bloccò ed io mi fermai del tutto adesso doveva abituarsi sia alla lunghezza che alla larghezza dentro di lui. Mi chinai e lo baciai dietro l’orecchio e poi passai la lingua lungo la schiena si rilasso subito. Passarono 2 minuti ed iniziai a muovermi dentro di lui sentivo i muscoli del suo ano fremere e aumentai il ritmo, quasi subito inizio’ a fare dei monosillabi, ma man mano cresceva l’eccitazione e il mio pompare nel suo culetto cominciò ad incitarmi e quando ero ormai prossimo a sborrare ormai gridava mi diceva che era la mia troia. Che potevo farne ciò che volevo e che lo voleva nel culo solo da me in modo brutale voleva che gli rompessi il culo ancora di più. L’effetto di tutto questo non tardò né per me e nemmeno per lui io gli sborrai dentro un fiume di sborra bollente e lui gocciolò dal suo pisellino. Voleva essere trattata da troia allora sia, mi sfilai il cazzo dal quel buchetto accogliente e facendolo girare mi infilai nella sua bocca e gli ordinai di pulirlo, cosa che fece molto volentieri.
Appagati ci siamo distesi sul lettino e cominciai a chiedergli da dove venisse tutta quella pratica di bocca. mi raccontò che aveva fatto il suo primo pompino e subito con ingoio quando aveva 12 anni ad un cugino di 16 per l’intera estate quasi tutti i giorni, sempre con ingoio, e che gli era venuto naturale; dopo del cugino a vari ragazzi a scuola e a qualche operaio dell’impresa del padre. qualcuno gli aveva chiesto il culetto ma non l’aveva voluto dare voleva farlo per amore, e infatti l’aveva fatto con me. Gli spiegai che io non ero innamorato, mi piaceva si, il suo culetto era favoloso ma non era amore, lui mi disse di esserne cosciente e che era lui innamorato e bastava. Dicendo questo allungò la mano e iniziò a segarmi appena divenne un po’ duro lo prese in bocca e mi chiese di non resistere non avevamo tanto tempo e voleva succhiare il mio nettare, mi rilassai e lo lasciai fare succhiava, leccava, pompava e lo faceva con passione dopo circa 15 min venni senza nemmeno avvisarlo e lui bevve tutto di nuovo avidamente.
Mi portò in bagno aprì la doccia e mi fece infilare dentro poi entrò anche lui prese una spugna e iniziò a lavarmi con delicatezza soprattutto nella zona inguinale infatti non tardò molto a risvegliare il mio cazzo, lo segò un poco e quando fu bello duro lo feci girare ed appoggiare le mani sulle mattonelle, l’inculai con un sol colpo cosa che lo mandò in estasi, lo pompai per una buona mezz’ora alternando movimenti lenti a colpi velocissimi, ormai il suo turpiloquio non aveva più limiti sentivo l’orgasmo arrivare non avrei resistito oltre uscii lo feci inginocchiare dinanzi a me e gli sborrai in faccia e in bocca leccava tutto con voracità non era mai sazio di crema e neppure di cazzo sembrava.
Finimmo la doccia, ci asciugammo e ci rivestimmo stavamo per uscire di casa quando rientrò simona, ci guardò con il sorriso sulle labbra si avvicinò a me e toccandomi il cazzo da sopra il pantaloncino disse a suo fratello “spero tu non l’abbia svuotato completamente, ho voglia anch’io, magari più tardi” e si diresse verso la cucina.
CONTINUA
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