“I due mi invitarono al bar e mi offrirono la colazione, cappuccino e cornetto con la crema una vera squisitezza…”
Le due donne esterrefatte ed appagate solo parzialmente, visto il premio
ricevuto dall’amica , poco alla volta si fecero coraggio ed a turno iniziarono il loro racconto. La prima ad esporsi fu Valentina; finito il liceo, mi ero innamorata perdutamente di un uomo molto più grande di me . lo avevo conosciuto a casa di una mia amica, durante una delle solite feste, lui era amico di famiglia con circa 20 anni più di noi. Fui subito attratta dall’aspetto molto giovanile e dal modo di fare sicuro e deciso. Quella stessa sera mi si propose l’opportunità di approfondire la conoscenza con il tizio. Dato l’ora tarda e l’insistenza dell’uomo,approfittai di un passaggio a casa . Capii subito che per un tipo del genere sarei stata capace di perdere al testa e cercai di tenerlo a bada . Forse la differenza di età, forse il suo fascino di uomo maturo, mi rendeva intimorita e smarrita. Arrivati alla mia dimora ci salutammo e lui mi chiese il telefono, non il cellulare non esisteva, bensì il telefono quello fisso di casa. Un po’ per gioco un po’ per sfida gli diedi il numero ,sperando dentro di me che mi avrebbe chiamata presto. Arrivata nella mia stanza mi spogliai e senza esitare iniziai a masturbarmi pensando a quello che avrei potuto combinare nella sua auto . Mentre agitavo le dita con movimenti concentrici sulla clitoride, mi vedevo alle prese con il suo cazzo grosso e peloso, immaginavo al sua cappella completamente scoperta intenta ad aprirsi un varco nella mia bocca; mi vedevo ingoiare il suo sesso fino in fondo, quasi a toccare con le labbra i gonfi coglioni. Lui lo vedevo alle prese con la mia fichetta , mentre con la lingua me la bagnava tutta regalandomi attimi di intenso piacere. Il mio fantasma erotico fu quasi drasticamente interrotto da mia sorella che aprendo la porta mi distolse . Dormendo nella stessa camera con pochi anni di differenza, eravamo abituate a certe effusioni, rispettandoci a vicenda. Continuai a toccarmi fino a venire. La cara sorellina nel frattempo si era completamente denudata e si accingeva a coricarsi. Dato il caldo dormivamo completamente nude, onde evitare bagni notturni di sudore. L’indomani mattina di buon ora dopo essermi lavata e vestita, pochi metri da casa mi imbattei nell’uomo della sera prima. Non era solo ,bensì accompagnato da una signora molto bella e distinta; me la presentò come la moglie. Restai di merda tutti i miei sogni erano come neve al sole, svaniti nel nulla . Pensare che la sera prima gli avevo dedicato anche un bel ditalino, assaporando il gusto del suo cazzo nella mia bocca. I due mi invitarono al bar e mi offrirono la colazione, cappuccino e cornetto con la crema una vera squisitezza. Il giorno stesso telefonai alla mia amica per chiedere informazioni sull’amico di famiglia che mi aveva accompagnato a casa. La tizia mi confidò che il fascino dell’uomo aveva catturato pure lei. I due avevano avuto una storia un anno prima. Cercando di non essere inopportuna, attinsi più notizie possibili sul fantomatico personaggio. Scoprii che aveva una casa in campagna e sovente vi si recava per diletto e per amoreggiare con le sue conquiste. La mia amica mi confessò di esserci stata svariate volte e di essersi fatta delle bellissime scopate. Dei fine settimana all’insegna del sesso più sfrenato liberandosi da ogni tipo di tabù. Avevo assodato che il tipo, era un donnaiolo, nonostante avesse una compagna bellissima, amava dilettarsi con altre donne. Il giorno stesso ricevetti una sua telefonata nella quale mi invitava a cena da lui. Mi convinse solo quando mi comunicò che la moglie avrebbe avuto piacere ad un mio si. Per non essere cafona ed oltretutto incuriosita dalla anomala ed insolita situazione che mi stava capitando, accettai senza indugio. Mi presi tutto il, pomeriggio per prepararmi, era mia abitudine prima di uscire con chi che sia, sottopormi ad una serie di pratiche igieniche non sapendo come sarebbe andata a finire la serata; amavo stare sempre a mio agio anche per un andata al cinema. Iniziai con una bella depilazione dell’inguine nell’interno cosce, togliendo solo il superfluo, i peli in eccedenza, senza minimamente intaccare la folta peluria pubica. Diedi una bottarella alle gambe , lasciando inalterata la fitta peluria sotto le ascelle. Finito con la lametta, mi misi sotto il getto della doccia e mi insaponai tutta. Scongiurai di fare pensieri sconci onde evitare che la mia mano partisse per un bel ditalino; lo stare sotto la doccia, mi liberava da ogni freno inibitorio ed immancabilmente mi ritrovavo assorta e concentrata in un clamoroso ditalino . Non riuscii trattenermi dal pisciarmi addosso, ,amavo lo scorrere del liquido caldo sulle mie cosce,per concludere, mi insaponai per benino rimanendo una decina di minuti sotto lo scroscio dell’acqua tiepida. Terminata la doccia,mi vestii di tutto punto, qualche goccia di profumo, e scesi sotto il portone all’ora dell’appuntamento. Furono puntualissimi, questo segnò un punto fondamentale a loro favore, abituata ma non rassegnata ad un esercito di smidollati non puntuali, fui meravigliata della precisione dei miei nuovi amici. Salii in auto e ci dirigemmo verso il quartiere dove risiedevano i due. Arrivati a casa loro, ci venne incontro un bellissimo cane di grossa taglia di colore scuro. Non smetteva di farmi le feste scodinzolando animatamente. Dal giardino passammo in casa dove nel salone vi era un bel tavolo tondo di colore celeste apparecchiato in modo ineccepibile. Prima di cena , scambiammo due parole ed iniziammo fraternizzare. Ero attratta da entrambi, non mi era mai capitato in vita mia di sentirmi completamente a mio agio . Mi sentivo come se i due estranei, li avessi conosciuti da sempre. Finita l’ottima cena, lei fotografa di professione, mi fece ammirare un catalogo con delle immagini perlopiù ritratti di giovani donne , rigorosamente in bianco e nero. Allo scorrere delle pagine avvertivo un senso di enorme benessere ammirando quelle foto a dir poco stupende; lentamente dal ritratto, passarono a figura intera con giochi di luce sapientemente curati, grazie ad una conoscenza specifica delle tecniche di ripresa e di manipolazioni delle immagini in fase di sviluppo e stampa. Riuscivo a comprendere tutto questo in quanto avevo portato a termine l’anno prima un corso avanzato di fotografia specializzandomi in sviluppo e stampa, sia in bianco e nero che colori. Finalmente riuscivo a parlare con una persona competente. Nello sfogliare il catalogo la tizia mi propose di posare per lei; Accettai senza alcun indugio, mi offrì pure un compenso in caso le foto e nella fattispecie il mio volto ed il mio corpo, avessero avuto il consenso di qualche committente di prodotti pubblicitari. Il salotto in un attimo divenne una sala di posa, dal muro calarono degli schermi colorati ed avvolsero la pavimentazione creando un ambiente surreale; le luci si incrementarono fino ad illuminare a giorno tutto l’ambiente. La donna mi diede degli abiti da indossare, mi chiese espressamente di indossarli a pelle , restando completamente nuda sotto. Mi tolsi tutto rimasi completamente nuda per un attimo sotto gli occhi dei due coniugi . Indossato uno dei meravigliosi vestiti mi feci guidare dalla donna per prendere delle posizioni ai fini della buona riuscita del lavoro. Dopo circa un ora mi fece togliere tutto ed iniziò a ritrarmi nuda creando dei giochi di luce ed ombra , donando alle foto una loro identità , di vedo e non vedo. Finite le foto mi accompagnò in bagno per una meritata doccia , il caldo dell’atmosfera estiva potenziato dalle lampade fluorescenti, mi avevano fatto sudare sette camicie. Nel vedermi tutta sudata , la tizia mi prese un braccio e sollevandolo iniziò a leccarmi l’ascella grondante di sudore, vedevo la sua linguetta scorrere tra i folti peli e abbeverarsi della mia traspirazione. La cosa mi turbò ,regalandomi una sensazione di piacere. Mi misi sotto la doccia e poco dopo fui raggiunta dalla mia bella fotografa che tutta nuda iniziò ad insaponarmi al schiena , dandomi dei bacetti sul collo. Sentivo le sue mani palparmi tutto il corpo e la sua lingua andare su per il collo fino a raggiungere e stimolare i lobi delle orecchie . Non ero mai stata con una donna ma l’occasione che mi si presentava era talmente ghiotta che non potevo assolutamente perderla. Allungai le mani sul corpo della donna palpandole delicatamente le tette. Iniziammo così a baciarci ed a masturbarci a vicenda non curanti della presenza dell’uomo che ci guardava toccandosi il cazzo, eccitato più che mai. Eravamo tutti e tre pronti per una avventura fuori dalle consuetudini; personalmente non mi era mai capitata una situazione simile; proposta mille volte dai fidanzatini di turno, ci si era limitati alla pomiciatina di gruppo, al massimo a fare due pippe assieme, una al fidanzatino l’altra all’amico sfigato di lui. Oltre non ero mai andata . Questa volta avrei oltrepassato la soglia inoltrandomi in un mondo sconosciuto. Ormai non potevo più tirarmi indietro, li stringevo e li baciavo entrambi, sentivo le loro lingue agitarsi nella mia bocca, le loro mani cercare il mio sesso, entrare ed uscire nei miei pertugi più intimi. Dopo poco lei iniziò a carezzarmi le guance e con estrema delicatezza, accompagnando il mio capo in prossimità del grosso cazzo del marito. Senza indugio aprii la bocca accogliendo quella delizia dentro di me fino ad inghiottirlo tutto. Iniziai a giocare di lingua roteandola tutta attorno alla cappella ed insistendo con la punta sulla parte superiore del prepuzio. Mi stavo trangugiando il bel cazzo quando mi sentii leccare la clitoride; la maialina aveva iniziato un giochetto di lingua da far rimanere senza fiato ; contemporaneamente mi aveva infilato nel buco del culo tre dita spingendole fino in fondo. Queste piacevoli sollecitazioni mi scatenarono ancora di più liberandomi da tutti i freni inibitori , ammesso che ce ne fossero. Presa dalla foga,iniziai a muovere la testa spasmodicamente fino a ricevere il pieno di sborra nella mie fauci . Sentii dentro la mia bocca una vera e propria eruzione: mi scaricò talmente tanto sperma che temetti di soffocare. All’uscita del pene una buona parte dello sperma mi colò dalle labbra . Il tutto fu leccato e ingurgitato con avidità dalla moglie che non ne sprecò neppure una goccia. Non eravamo che all’inizio la notte era ancora giovane e le aspettative non erano esaurito da parte di nessuno; eravamo solo all’inizio di una nottataccia.
nota dell’autore
Sono graditi pareri sia positivi che negativi. Lo scopo dello scritto è deliziare il lettore; se corrisponde a realtà fa piacere saperlo
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