“La festa inizia all’imbrunire in una parte del parco ci sono i ragazzi che si affollano attorno alla piscina posta dietro la villa, mentre gli adulti prendono…”
Nella tarda mattinata, è un venerdì, si parte alla volta di una
non ben precisata località, se non ricordo male, nei pressi di Marina di Ragusa. Lì ci aspetta una facoltosa coppia per la festa di compleanno della signora che varcava in quel giorno la soglia dei 45 anni. Con due auto, noi due con nostra figlia e Rosario, nell’altra Ignazio Concetta, Franco e Lorella, dopo un lungo tragitto, arriviamo quasi sulle rive del mare in una villa isolata che dall’esterno era abbastanza anonima, ma che, varcato il cancello del parco, di rivela essere una sontuosa abitazione con annesso due dependance e due piscine una delle quali da far invidia ai comuni mortali. Ci sentiamo in forte imbarazzo, che aumenta quando veniamo presentati ai padroni di casa: lui di oltre cinquant’anni, ma prestante e di una eleganza che ricordava l’avv. Agnelli, la signora invece bellissima ricordava, anzi era la sosia, per quanto le rassomigliasse, di Milly D’Abbraccio prima maniera e, come una pornostar, aveva un certo che di volgare, ma molto attraente. Dopo i convenevoli di rito, mentre arrivavano gli altri ospiti, la signora ci accompagna verso una delle dependance, dove tre accoglienti mini appartamenti ci aspettavano. La festa inizia all’imbrunire in una parte del parco ci sono i ragazzi che si affollano attorno alla piscina posta dietro la villa, mentre gli adulti prendono posto sul lato del parco che è prospicente la piscina più grande sotto diverse tende arredate con comodi divani. In tutto saremo state una decina di coppie. Non sapevamo della piscina per cui non avevamo portato i costumi, ma in camera troviamo tutto il necessario: costumi e accappatoi a scelta. La cena viene servita a bordo piscina da una scelta servitù composta da due donne e due uomini tutti di colore. I maschi hanno una pelle nero ebano e sono aitanti come i Bronzi di Riace. Le donne anch’esse molto belle hanno una carnagione appena più chiara.
Come era accaduto durante la nostra precedente presenza in terra siciliana, nonostante non fossimo la coppia più bella, eravamo sicuramente quella più desiderata. Tutti facevano a gara per conoscerci e questo provocava in Ignazio e Concetta un moto di gelosia che divenne palese all’arrivo della torta. Al brindisi la festeggiata, con indosso un vestitino di lamé dorato molto corto e scollato, si tuffa in piscina seguita da molti dei presenti io compreso. Dopo poche bracciate si avvicina e sento che mi stringe il cazzo approfittando che l’acqua impedisce ai più di vedere bene. La sua bocca si piega in una smorfia di apprezzamento e mi dice che io e Gina saremo ospiti della sua camera da letto. Aiutata dal marito esce dall’acqua offrendo a tutti i presenti la splendida visione del suo scultoreo corpo per nulla nascosto dal vestito che le si è letteralmente appicciato addosso. Non contenta, si sgancia la spallina che teneva su l’abito e lascia che questo, con una mossa molto aggraziata da parte sua, scivoli a terra lasciandola completamente nuda: un seno turgido e umido su cui spiccano due capezzoli irti fanno da contrappeso ad un clitoride di apprezzabili dimensioni che fuoriesce dalla figa depilata. Le tre protuberanze sono i vertici di un delizioso triangolo equilatero con quasi al centro un perfetto ombelico. I due aitanti camerieri dalla pelle d’ebano, la coprono con un morbido accappatoio che viene lasciato volutamente aperto sul davanti mentre lei mi fa segno di seguirla. Mentre esco dalla piscina non posso non notare che in acqua si sono già aperte le danze. Molti dei costumi galleggiano sull’acqua mentre le signore e i signori si stanno dando da fare in modo inequivocabile. Scorgo Gina che, appoggiata a Ignazio che la tiene per le braccia, ha la testa rovesciata sulla spalla di questi mentre il padrone di casa è tra le sue gambe aperte e la sta scopando in acqua. Solo ad un cenno della padrona di casa i tre si staccano e, usciti dall’acqua seguono me e i due aitanti uomini di colore verso l’interno della villa. Nel passare vicino a Concetta, la signora la prende per mano e la invita a seguirla. Ci ritroviamo in un ampia stanza da letto in otto: noi tre coppie e i due “servitori”. Poiché i moti di gelosia di Ignazio e Concetta non erano passati inosservati, il gioco consiste nel farli guardare senza poter partecipare se non quali “lubrificatori” di noi sei. Concetta si dedica con impegno e malcelato piacere a portare a “temperatura” due poderosi cazzi neri che al massimo della tensione danno da pensare perfino a Gina, mentre Ignazio, seguito anche da me, pratica alla signora una specie di pompino per quanto sviluppato è il clitoride di questa. Difficilmente in vita mia ho mai leccato una figa dolce come quella e infilato la lingua in un culo più morbido. I due “bronzi” occupano le fighe delle due cavallerizze che offrono a me e al padrone di casa i loro accoglienti sederi. Altro che sosia di Milly D’Abbraccio! La signora si rivela molto più porca e su quell’ampio letto ci sono due caldissime e porche signore che nulla lasciano al caso fino a godere per quasi un’ora del doppio trattamento che si conclude con le sborrate mia e del padrone di casa nei caldi culi omaggiati ognuna dal marito dell’altra, mentre i due poderosi cazzi neri sono le fontane che inondano la bocca di Concetta. Assetate anche le due cavallerizze, queste si rivolgono ad uno stravolto Ignazio che fa del suo meglio subendo un doppio pompino da favola. Congedata sia la servitù che Ignazio e Concetta, i padroni di casa ci invitano a rimanere nella loro camera per il resto della notte. Di quanto accade nel frattempo nel parco ho solo qualche ragguaglio quando, verso le cinque del mattino, io e la signora decidiamo di andare in spiaggia che dista pochi metri dalla villa ad ammirare il sorgere del sole mentre la scopo a pecorina sulla battigia. Lì incontriamo alcune altre coppie che, variamente mischiate, hanno avuto la stessa idea. I primi raggi solari illuminano lo splendido culo della neo quarantacinquenne imperlato delle mie ultime gocce di piacere. Trascorriamo in questa lussuosa villa tutto il fine settimana impegnati in vari momenti di piacere uno dei quali è l’assolo con uno dei due uomini di colore che Gina vuole assolutamente avere. E’ l’unica volta in tanti anni in cui accetta di scopare con un uomo di colore tra l’altro dotato di un cazzo da favola che mette a dura prova lo sfintere anale della mia signora. E’ un’inculata lentissima e profondissima che manda Gina fuori di testa dal piacere. Seppur invitati Ignazio e Concetta non voglio partecipare lasciando a me il primo vero incontro da cuck. Ci vuole un giorno di assoluto riposo per permettere a Gina di riprendersi da quella inculata. Rimaniamo in buoni rapporti con la facoltosa coppia che già pochi mesi dopo incontriamo in un lussuoso albergo di Roma per poi accompagnarla nella loro prima esperienza in uno storico locale di scambio della capitale. Altre volte ancora siamo ospitati a casa loro senza che Ignazio e Gina ne fossero informati. Infatti ci rechiamo in Sicilia dopo essere stati prelevati dal nostro amico che veniva a prenderci con il suo aereo privato, quello che usava per lavoro quando si spostava in giro per l’Europa per svolgere la sua attività professionale.
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