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Ragazzone 2

“E poi come posso farlo smettere di gemere così, i suoi suoni riempiono la stanza e mi mandano il sangue al cervello…”

Sono appena tornato dalla palestra. Dopo un’ora e mezza di pesi ho
tutti i muscoli indolenziti, ma non solo quelli… Quel ragazzetto di 17 anni che tutte le volte si piazza di fronte a me e si diverte ad eccitarmi mi ha fatto bagnare mezze mutande… Il mio pisello sembrava un rubinetto che perdeva e le pulsazioni dolorose di un cazzo che ha voglia di esplodere in un fiume di sperma non mi aiutavano certo a concentrarmi sugli esercizi. Mi sbrigo a farmi la doccia, non posso certo farmi vedere con questa trave sull’attenti nella doccia pubblica, mi lavo ben bene stando attento a non strofinarmelo troppo altrimenti avrei imbiancato tutte le mattonelle e mi rivesto: jeans attillati, scarpe e t-shirt aderente per mettere in risalto il petto gonfio dopo l’allenamento: niente mutande e calzini… più pelle si vede e più è eccitante, e l’assenza di mutande è sempre una bella sorpresa per chi mi sveste e per me per quel che provo ad ogni passo: col pantalone stretto ogni passo è una goduria, anche se oggi devo stare attento per non inzuppare i miei CK nuovi di zecca.
Torno a casa, apro la porta e… mi salta addosso quel figone di David… se quel ragazzetto in palestra era bello, lui invece è un adone! ha degli occhi che rapiscono, delle labbra carnose che non desiderano altro che essere baciate, un petto da nuotatore gonfio, dei capezzoli rosei che, appena moriscchiati, diventano come di ghiaccio, un addome su cui potresti mangiarci sopra, un cazzo che è un piacere vedere, mentre da toccare.. delle cosce e delle gambe sviluppate dallo sport, fantastiche e per ultimo…un culo così sodo che pare parlare da solo. Ma basta pensarci per ora… altrimenti posso dire addio ai miei CK… stasera lo prenderò così bene da farlo piangere dal piacere. Ma prima mi conosco, lo stuzzicherò così tanto da farglielo diventare viola. Lo prendo di peso e me lo carico in spalla, lo porto in camera da letto. Il furbetto porta una camicia aperta per farmi vedere cosa ha da offrire e degli shorts di jeans così corti da far intravedere quasi tutto. E poi mi conosce bene, piedi completamente nudi… ha da fatto da poco gli anni, quindi si merita qualcosa di più… cercherò di superarmi. Per prima cosa gli strappo di dosso i pochi vestiti che aveva: un tanga nero… interessante, anche se avrei preferito senza nulla. Dopo averlo spogliato mi tolgo la camicia e mi metto in piedi a bordo letto per farmi togliere i pantaloni… quel suo giochetto di sbottonarmeli con la bocca mi fa sempre impazzire. A metà cerniera mi allontano perché oggi sono sempre sull’orlo di venire ed è ancora presto per farlo. Tolti i pantaloni e le scarpe con una spinta lo sdraio sul letto… mi eccito sempre quando il suo corpo viene percorso da quei bellissimi spasmi di piacere che ha Pquando è eccitato, quindi come prima cosa procedo con un massaggio erotico. prendo l’olio per massaggi ed inizio: prima il petto, che subito diventa lucido, poi impasto un po’ quegli addominali ancora giovani, seguo poi la sottile fila di peli dall’ombelico che raggiunge quel pezzo di carne che farebbe perdere la testa a molte persone, ma che ho tutto per me… inutile dire che fosse già in tiro, quindi lo prendo, dolcemente e tutto molto lentamente per esasperarlo all’ennesima potenza lo prendo, lo scopro fino in fondo mettendo in tensione il frenulo e con l’altra mano lo ungo ben bene la cappella è già viola, ma il tempo per venire è ancora lontano… dopo un paio di minuti lo lascio andare, lucido come il corpo di un culturista, violaceo e duro come il marmo e riprendo dai piedi così belli.. prima li ciuccio uno ad uno e poi con l’olio li ungo ben bene, tanto non dovrà scappare da questo letto per un po’ di tempo… le cosce sono fatte in un attimo: mi avvicino a lui e subito si tira su per toccarmi… il mio allenamento mi ha reso un pezzo di marmo tirato come non mai, con le vene in evidenza ed infoiato come un toro in calore. Lui se ne accorge subito e incomincia a toccare, stringere e palpare come se fosse l’ultimo giorno che potesse vedermi. Dopo un po’, soddisfatto del suo lavoro, lo prendo in braccio senza alcuno sforzo e lo giro a pancia in giù mettendolo a pancia in giù non gli permetto certo di tenere il pisello puntato verso la pancia ma verso il basso, obbligandolo a tenere il bacino un po’ alto per il dolore che altrimenti sentirebbe. E’ bello alto, ed il suo corpo mi ha già fatto finire quel poco olio che mi era rimasto, ma non c’è alcun problema: con la mano stringo un po’ il suo pisello ed ecco che ho una mano piena di pre-sborra da usare come lubrificante per la parte più interessante per renderlo ancora più eccitante cosa faccio? con l’altra mano strizzo anche il mio, che dalla palestra non ha mai smesso di emettere liquido, e aggiungo il mio al suo tutto questo lo faccio mentre David mi guarda attentamente, strusciandosi come un ossesso sul letto ed ansimando come mai ho sentito prima con la mano ormai piena inizio a toccargli il culo appena lo tocco vedo partire un brivido di piacere lungo la schiena che fa bloccare David con un sussulto d’estasi che gli fa buttare gli occhi all’indietro per qualche secondo non sto certo ad aspettarlo e quindi mi metto di buona lena a leccargli tutto attorno al culo alterno delle leccate in cerchio lente lente a dei colpetti di lingua che cercano di violare quello sfintere faccio effetto, perché quel culo inizia a fremere come un fiore al vento e dalla bocca di David sento dei gemiti che mi fanno infoiare anche di più. Una volta eccitato ben bene lo prendo e lo metto a pancia in su: il suo cazzo è ora libero all’aria, ancora più grosso di prima, l’ho girato senza toccarglielo per paura che mi venisse in collo.
Passiamo ora alla fase 2. A pancia in su, tutto lucido, mi fa venir voglia di sfondarlo subito, ma mi fermo con altri giochetti verremo entrambi più forte, alla fine. E poi come posso farlo smettere di gemere così, i suoi suoni riempiono la stanza e mi mandano il sangue al cervello. Gli allargo le gambe, gli metto un cuscino sotto il bacino e con altro liquido preso dai nostri cazzi inizio con l’indice ed il medio destri a stuzzicargli il culo, mentre con la sinistra ad accarezzargli o a sfregargli appena il glande con qualche toccatina di palle ogni tanto. Lui è così eccitato che le sue palle sono così tirate su da neanche trovarsi, quasi. E’ un’eccitazione immensa sentire da una parte quel cazzo così duro pompare sangue e con l’altra mano sentire quel culo così muscoloso fremere e contrarsi ad ogni carezza che do sul cazzo via via che gli tocco il culo, cerco di non allargarlo troppo per non rovinarmi la prossima fase ma cerco invece di risalire abbastanza da raggiungere la prostata. Dopo un paio di minuti… eccola. smetto di toccargli il pisello e inizio a stimolargli la prostata con l’altra mano. David non riesce a stare più fermo. si dimena con ossesso sul letto cercando non so cosa… forse lo stimolo è troppo forte per farlo star fermo, impazzirebbe altrimenti. Io cerco con tutte le forze di continuare col mio lavoretto: le contrazioni del suo culo non mi aiutano di certo. Sembra quasi vogliano stritolarmi le dita… ad un certo punto succede qualcosa… David smette di strusciare e si immobilizza: inizia a gemere più forte e piano piano incomincia ad inarcare la schiena. Subito mi fermo ed estraggo le dita e senza toccarlo gli intimo di stare fermo; vedo che i suoi addominali iniziano a contrarsi, così come le sue chiappe, è un continuo contrarsi e rilasciarsi, ma il divieto di muoversi o toccarsi lo fanno piano piano rallentare ed interrompere l’orgasmo, che lo stava quasi per travolgere. Una volta calmato un poco, una breve leccata in punta per togliere quel la goccia che ha fatto capolino ed è tempo per la fase 3.
Evitato l’orgasmo gli ciuccio la goccia di sborra che luccica sulla punta del pisello e riparto. Il povero ragazzo è ormai esausto e con la pelle ormai imperlata di sudore che lo rende ancora più lucido e sexy: prendo quattro nastri e gli lego braccia e gambe alle testate del letto. Ecco, un giovane legato al letto, tutto unto e col cazzo in tiro che mi prega di farlo venire….. chi sono io per non esaudirlo? Gli alzo un po’ più il culo e gli chiedo: “vuoi che entri piano o che ti sfondi come una vite?” Risposta scontata… il culo è ormai largo e fremente, lo prendo per le chiappe e glielo infilo in un sol colpo fino in fondo. CIAF! si sente… Come amo il rumore delle mie palle sul suo culo sodo. David sbarra gli occhi ed arriccia i piedi… mi fermo col cazzo dentro per evitare di farlo venire subito… il suo ansimare forte rallenta piano piano.. e posso inizia a pomparlo… uno, due, tre colpi prima lenti, scivolosi, poi via via sempre più decisi tanto da far vibrare il letto sotto di noi. Il suo cazzo ormai lasciava fluire litri di liquido, ma ancora non riusciva a venire senza toccarsi e dopo tutta sta fatica non mi metto certo a menarglielo anche se lui mi supplica, mi implora di farlo venire, impossibilitato a toccarsi come lui vorrebbe. E’ l’ora di finirla: un altro cuscino sotto il culo per creare l’angolo giusto e poi di nuovo ad incularlo forte, fino in profondità, cercando di colpire la prostata con ogni botta: Lo stimolo dell’inculata ha portato David a ricominciare a strusciare come un animale ma non soddisfatto dell’angolazione, mi tiro su in ginocchio provando ad incularlo da questa posizione e… sbam, sbam… al terzo colpo David, per la terza volta, si allunga tutto e si irrigidisce come se fosse diventato una statua, inarca la schiena ed inizia a urlare “oooh siii, sto per venire, ancora! più forte! sfondami!”. Altri due colpi dati con tutte le mie forze ed ecco che il suo cazzo mi inonda… il primo schizzo sulla faccia, il secondo in bocca, il terzo sui pettorali così in tiro da sembrare che esplodessero ed il quarto addosso a David, così intirizzito da sembrare di ferro, così preso dall’orgasmo da essere immobile e silenzioso, mentre il suo cazzo enorme fa sgorgare un fiume di sborra bianca e dall’odore forte, inconfondibile. Al solo vedere i miei muscoli ed i suoi muscoli, non resisto più: con un ultimo colpo di reni lancio un gemito forte e scarico una quantità enorme di sborra nel suo culo ancora stretto così tanto dal suo orgasmo che ancora continua, dimostrato dal suo cazzo viola eretto in mezzo al suo corpo che lascia defluire liquido biancastro. Continuiamo per un altro minuto visto che tutta questa stimolazione ci ha portati a produrre una quantità enorme di sborra. Esausto, mi sdraio sul tuo corpo col mio cazzo ancora dentro che butta sborra nel tuo culo stretto che si contrae ad ogni secondo ed il suo cazzo che mi imbratta tutto il petto. Una volta passata l’eccitazione, finalmente riesco a togliere il cazzo dal tuo culo, mi sdraio accanto a te in un dolce 69 e cerchiamo con la lingua di ripulire un po’ il casino. Una volta soddisfatti, ci infiliamo in doccia… in fondo è un peccato buttarla tutta giù per lo scarico, no?

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Bisex, Gay

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