“Provasti una sensazione mai provata: avevi voglia di cacare ma al tempo stesso stringevi le pacche attorno a quel bastone di carne per continuare a tenerlo…”
Fin da piccola sentiva scorrere nelle sue vene il sangue di da
troia ed anche se ancora non lo sapeva a livello cosciente è sempre stata vezzosa e curiosa nei confronti dell’altro sesso.
Fece perdere la testa anche a suo zio, il fratello della mamma, che in un pomeriggio d’estate (avevi appena 13 anni ma già con due belle tette ed un culettino abbozzato ma mlto sex) nella cantina della vecchia casa di campagna, ti fece conoscere per primo il cazzo facendosi segare e baciare.
Cominciò poi a succhiarti fra le gambe a leccarti il buchino del culo ammorbidendolo ben bene per poi sverginartelo con un colpo solo.
Mandasti un grido di dolore quando quel grosso bastone si introdusse prepotentemente nel tuo ano ancora vergine.
Fu un attimo, ma poi sentisti il ventre invaso da un dolcissimo fuoco ed inlanguidita abbracciavi zio baciandolo e mordendolo sul petto villoso come a volerlo ringraziare per il bene che ti stava facendo.
Andava dentro te avanti e indietro, indietro e avanti prima lentamente poi con sempre maggior vigore, fino a quando non ti sentisti scorrere nell’intestino un caldo liquido che ti riempiva come se stessero facendoti un clistere.
Provasti una sensazione mai provata: avevi voglia di cacare ma al tempo stesso stringevi le pacche attorno a quel bastone di carne per continuare a tenerlo dentro di te e ad un tratto come una scossa che ti partiva dal cervello, sentisti la tua fichetta bagarsi come se ti stessi pisciando addosso.
Quando lo estrasse dal tuo culetto era ancora duro lucido e appiccicoso e sporco di sangue.
Subito facesti un lungo pereto che fece schizzar fuori parte dello sperma che avevi ricevuto in culo tra le risate di zio che dolcemente ti sculacciò accarezzandoti tutta.
– Bambina mia sei splendida – ti disse alla fine baciandoti sulla boccaper poi aggiungere: – questo sarà il nostro segreto – e ti mise in mano un biglietto da 10.000 lire invitandoti ad andare a comprare un bel regalo.
Così dopo averti sverginato il culo ti fece in seguito provare cosa significa essere femmina per poi pagarti sempre come si faceva con una puttana.
Almeno una volta alla settimana faceva in modo di con te in cantina o in qualche vuota della grande casa dove ti faceva giocare col suo enorme bigolo.
Ti insegnò a prenderlo con sempre maggior gusto nel sederino a cucchiare e baciare da vera esperta il suo cazzone come fosse un gelato fino a farlo fremere per fartelo sborrare in bocca ed apprezzare il sapore della sborra.
Finita l’estate, con tuo sommo dispiacere zio partì ma l’ultima sera ti regalò un intera notte con lui.
Verso la mezzanotte, come d’accordo, lo raggiungesti in camera sua e ti fece provare meravigliose sensazioni continuando a sbatterti il culo con la sua mazza mentre le sue mani ti masturbavano la fichetta vogliosa che continuava a bagnarsi come se pisciassi.
Quella notte ti riempi l’intestino di tanta sborra che continuava a colarti lungo le cosce.
Per una settimana hai continuato ad avere forti bruciori e mal di pancia ed a sentire ancora il culo pieno della sua mazza e la sensazioni delle sue mani sul tuo corpo e sul tuo clitoride.
Passavano i giorni e la voglia di cazzo non ti abbandonava.
Riaperta la scuola mettesti gli occhi su un ragazzino della tua classe che sembrava più grande e maturo della sua età.
Cosi una domenica, giocando con altri amichetti nel cortile di casa tua, andasti a nasconderti con lui in un cantuccio stretto e lontano da sguardi indiscreti.
Il tuo sedere cominciò volutamente a strusciare contro la patta dei suoi pantaloni sentendo la consistenza del suo bastoncino che continuava a crescere dentro i pantaloni.
Senza pensarci due volte ti girasti inginocchiandoti davanti a lui tirandogli giù la cerniera dei pantaloni per far saltare fuori dalle mutande il suo cazzetto.
Sembrava un grissino in confronto a quello di zio, comunque in mancanza di meglio e con suo sommo piacere lo pendesti in mano cominciando ad accarezzarlo.
Scendesti fino alle palle per poi cominciare a sbaciucchiarglielo per poi prenderlo in bocca e farlo venire sulle tue labbra come zio ti aveva insegnato.
Alla fine con la bocca ancora piena e sporca di sperma fuggisti via lasciandolo sorpreso col cazzetto da fuori.
Da quel momento, anche se forse non lo sapevi era iniziata la tua carriera di cagna vogliosa prendendoci sempre più gusdto a prenderlo in bocca da altri compagni e a farti fare il culo da quelli più grandi.
Solo la fica per il momento la mantenevi vergine facendotela solo accarezzare e leccare per poi pisciare in bocca ai tuoi amici tutto il tuo piacere.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.