“Torniamo al villaggio e nella notte e nel silenzio totale ci introduciamo nella hall dove ci sono le moto in bellavista e incuranti del cartello “Vietato…”
“Perché non andiamo in Toscana per un Week end? Che ne
dici delle Terme di Saturnia?” “Si, ci servirebbe proprio staccare per un po la spina” risposi, “pensaci tu che ad organizzare che sei bravissimo”.
Io e Alessandro siamo insieme da un po e insieme facciamo mille cose, condividiamo la passione per lo sport, per il buon cibo, per il cinema, per i viaggi in moto, siamo una coppia molto unita e per fortuna abbiamo interessi comuni e le terme ci piacciono tantissimo.
Durante l’inverno ci concediamo ogni tanto un fine settimana alle terme e ci sentiamo fortunati ogni volta che ci immergiamo in quelle acque e in quell’atmosfera che ci aiuta a rigenerare il corpo e a recuperare le energie.
Arriviamo in tarda mattinata a Saturnia in un resort circondato dalle colline toscane e subito avvertiamo l’aria frizzante della Provincia con gli originali personaggi locali e con il dialetto dall’accento simpatico e inconfondibile che si sente ovunque e che mette allegria e poi il paesaggio rigoglioso e curato nei minimi dettagli e l’ottima cucina fanno da cornice ad un bel quadro.
Il Resort è molto carino, con un prato all’inglese che circonda l’intera piscina e il proprietario, Beppe, è un simpatico collezionista di moto d’epoca che ha strategicamente collocato in bella vista all’interno della spaziosa reception, esposte con esagerata enfasi e vanità.
In effetti il proprietario è un po burbero e austero, dai modi severi e con un umore variabile che bisogna saper prendere nella dovuta maniera, ed è esageratamente fanatico di moto d’epoca, a parte questo il posto promette bene.
Indossiamo i costumi ed entriamo nelle acque calde e salutari della fonte Termale e con movimenti lenti e leggeri tocchiamo le sponde della grande vasca, alternando una sponda all’altra. Immersi in questi vapori ci rilassiamo e piano piano le tensioni si sciolgono e allacciati in abbracci sempre più stretti iniziamo a sentire voglia di coccole e sesso. Godendoci il momento magico del sole che tramonta sguazziamo ancora nell’acqua e ci rincorriamo come ragazzini promettendoci una notte fantastica e stuzzicando i nostri già accesi sensi con parole sussurrate a bassa voce e sapienti carezze ci accorgiamo che i nostri vicini di abluzioni probabilmente hanno intuito i nostri discorsi perché ci accennano un sorriso furbetto e in sintonia di tempo e spazio iniziamo a fare la loro conoscenza e poco dopo decidiamo di cenare insieme.
Eliana e Roberto sono due belle persone, noi quattro seduti a tavolino con un buon bicchiere di vino rosso e cibi tipici toscani assaporiamo i sapori genuini della cucina casereccia e la condivisione di argomenti e passioni comuni ci portano a parlare sempre di più e sempre con più disinvoltura e con battute fantasiose e piccanti.
Tra una risata e l’altra e qualche bicchiere di troppo iniziamo a perdere il controllo e si passa da un argomento all’altro con facilità, ridendo ci soffermiamo sull’aspetto severo del proprietario del resort nei confronti della collezione di moto e del calesse d’epoca a cui tiene tanto, orgogliosamente esposto all’entrata della tenuta.
Eliana è una bella donna, gradevole e sensuale, snella con due piccole tette da bambina e un bel fondo schiena, uno sguardo ammaliante e profondo e una pelle liscia e profumata che mi attrae molto.
Roberto è un bell’uomo alto e brizzolato, simpatico educato e interessante, molto alla mano, uno di quei tipi che ti mettono a tuo agio.
La serata scorre piacevole e dopo la cena decidiamo di andare a fare un giro in paese per bere qualcosa e per concludere la serata.
Troviamo aperto un bar molto carino, nonostante la tarda ora e accompagnando i nostri ulteriori leggeri discorsi con una digestiva grappa e una conciliante bevanda calda continuiamo a parlare della spigolosità caratteriale del signor Beppe, il proprietario del centro termale, divertendoci un mondo e tra mille risate pensiamo da buontemponi di fargli un bello scherzetto .
Torniamo al villaggio e nella notte e nel silenzio totale ci introduciamo nella hall dove ci sono le moto in bellavista e incuranti del cartello “Vietato Salire sulle Moto” iniziamo a fare delle foto ridendo a crepapelle con l’adrenalina che ci smuove e sia per la tensione di essere scoperti da Beppe e di essere trattati male e sia per l’alcool che ci rende allegri saliamo a cavalcioni sulle moto ben saldate a terra e tirando su il vestito per poterci salire comodamente scoprii il mio bel sedere coperto da un esile perizoma e Alessandro pronto iniziò a fotografarmi con le chiappe al vento. Eccitato dalla situazione anche Roberto chiese ad Eliana dì fare la stessa cosa e divertite ed eccitate a nostra volta iniziammo a scoprirci e cercando di essere sensuali e intraprendenti per foto sempre più particolari ed eccitanti sempre con la paura di essere scoperti. Ci divertimmo molto a dissacrare la collezione di moto del nostro amico Giuseppe con i nostri corpi nudi illuminati dal chiarore della luna e ormai presi da questa situazione giocosa e erotica decidemmo di fare foto anche sul calesse d’epoca posto in bella vista all’ingresso delle villette del complesso residenziale e io e Eliana rischiando di essere scoperte nella notte, completamente nude raggiungiamo il calesse e in atteggiamenti provocanti ci lasciamo fotografare. All’improvviso ci sembra di sentire un rumore e velocemente scappiamo a gambe levate verso la nostra stanza e tutti e quattro preoccupati di essere stati visti ma nello stesso tempo divertiti ci ritroviamo nella nostra camera e io e Eliana nude scoppiamo a ridere mentre Alessandro e Roberto visibilmente eccitati ci guardavano in un modo strano. A questo punto io e Eliana ci prendiamo per mano e timidamente le accarezzo una guancia e gli stampo un bacio sulle labbra, lei mi ricambia e mi accarezza un seno e aspiriamo l’una dell’altra i nostri odori; sento una scarica lungo la schiena e un brivido mi percorre tutta e mi fa desiderare le morbide labbra e inizio a percorrere la sua schiena e i suoi glutei con la mia umida lingua che vuole affondare dentro di lei.
Eliana a sua volta mi succhia i capezzoli e mi accarezza in basso e cambiando posizioni diverse volte, incuranti dei nostri uomini che stupiti ed eccitati ci guardavano senza dire nulla, continuiamo il nostro gioco saffico fino a che i nostri partner decidono di non poter più aspettare. A questo punto siamo in quattro e con naturalezza iniziamo ad aggrovigliarci per bene, leccandoci e toccandoci a vicenda, increduli che la situazione abbia potuto prendere una strada così inaspettata tra sconosciuti e il gioco diventa sempre più eccitante e tutti e quattro assaporiamo singolarmente ognuno di noi, provando tutte le possibili combinazioni e gli intrecci sessuali, ritrovandoci allacciati tutti e quattro, io che succhio il cazzo di Roberto, lui che lecca la fica di Eliana, Alessandro dietro di me che spinge il suo sesso dentro la mia fica bagnata, poi Roberto fa girare Eliana e lecca per bene il suo culetto e lentamente il groviglio di corpi cambia posizione e con disinvoltura si cambiano i partner e si ricomincia a cercare il piacere in questa situazione impossibile ed impensabile fino ad una ora prima.
Sembrava che ci conoscessimo da sempre e abbiamo giocato l’uno con l’altro per ore fino a che soddisfatti ci siamo addormentati sereni e per nulla pentiti.
Riposammo appagati con i sensi caldi e l’animo rinvigorito, avevamo avuto una notte trasgressiva e il risveglio con una meravigliosa giornata di sole che ci riempiva di energia.
Fatta colazione ci siamo di nuovo immersi in piscina e io e Alessandro come se fosse stata una notte qualsiasi ci trovammo ad essere complici e a condividere un piccolo segreto e per nulla destabilizzati ma fortificati rimanemmo ancora un po nell’acqua e decidemmo poi di andare verso il mare godendoci la magnifica giornata. Salutammo i nostri amici che ancora dormivano e al momento di pagare nella hall su una moto esposta risaltava un minuscolo perizoma rosso che non si capiva da dove provenisse, così ci disse Beppe.!
Il racconto è di fantasia, colorato qua e la da piccole verita’
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