“Siamo senza fiato, sia per la camminata impegnativa, sia per la bellezza che si staglia di fronte a noi, quando ad un tratto notiamo che c’è qualcuno sotto…”
In una calda estate come questa, non c’è nulla di meglio che
passare qualche giorno al fresco in montagna. Così mio marito ed io abbiamo deciso di andare qualche giorno in Trentino a rilassarci prima di tornare al lavoro. Questa terra ricca di montagne mi dona forti emozioni, mi inebria sempre. Appena entro in questa regione qualcosa dentro di me si “muove”, è una sensazione forte che mi porta sempre su di giri.
Con questo spirito, prendiamo una sistemazione in un classico chalet in legno. Pochi istanti per il check in e siamo già alla ricerca di un sentiero per una bella camminata.
Le prime due ore di cammino le passiamo a fantasticare sulle avventure sessuali che abbiamo avuto questa estate: siamo stati per la prima volta a Cap d’Agde e l’esperienza è stata veramente forte.
Cap è un luogo che ti “sommerge”, è un parco divertimenti sempre aperto e tutto gratis, dove puoi salire su tutte le giostre che vuoi, quando vuoi. Ovunque sei, hai infinite possibilità di fare sesso e, se sei una coppia piacevole come la nostra, il rischio di essere abbordato in continuazione è elevatissimo. Francamente non ci era mai capitato di trovarci in una situazione simile.
Quello che ci ha colpito è la velocità del gioco: essendoci un sacco di competizione, nessuno vuole perdere le occasioni migliori, così dall’istante in cui entri un locale e individui una potenziale coppia, al momento in cui cominci a fare sesso, il tempo che passa è ridotto al mimino. Mio marito ha utilizzato un paragone calcistico (credo azzeccato): quello tra la Serie A e la Champions League, dove tutto è più veloce. E noi come reclute abbiamo subito l’esordio: sappiamo come si stoppa una palla, come si marca un avversario, come si tira in porta, ma il tempo di gioco lì è così accelerato che spesso siamo andati in affanno, in difficoltà.
Forse siamo un po’ più lenti o poco evoluti nel gioco, ma a noi piace il corteggiamento, ci eccita vivere situazioni dove fare sesso non è per forza l’esito scontato dopo un semplice incrocio casuale di sguardi.
Probabilmente per questo motivo, mai come ora ci attirano le situazioni che si creano con persone ignare del mondo swinger.
Persi così tra le nostre considerazioni, ma anche tra ricordi di serate stupende (in un prossimo racconto vi racconterò del nostro Black Friday!), neanche ci accorgiamo di essere arrivati davanti ad un laghetto alpino. Uno specchio d’acqua verde smeraldo, con un lato a ridosso di una roccia spiovente dalla quale scende una cascatella meravigliosa che crea una schiuma bellissima. Siamo senza fiato, sia per la camminata impegnativa, sia per la bellezza che si staglia di fronte a noi, quando ad un tratto notiamo che c’è qualcuno sotto la cascata. Prima compare una bellissima ragazza nuda, poi notiamo che vicino a lei c’è un ragazzo.
Lei mora, riccia, occhi scuri. Due tette perfette è un culo da urlo!! Lui biondino, capello lungo e gran bel fisico.
Io e mio marito ci appoggiamo dietro ad una roccia. Siamo tremendamente incuriositi ed anche un po’ eccitati. I due non si rendono minimamente conto di essere osservati. Iniziano a baciarsi con incredibile passione. Lui le strizza le tette e le morde i capezzoli turgidi. Si spostano sulla riva del laghetto per dare sfogo alla passione. Lei si appoggia ad un masso lì vicino e lui non perde nemmeno un secondo… la mette a carponi. Chiappe pronte ad essere morse e schiaffeggiate. Il suo pene, lungo e affusolato la penetra fino in fondo. Un affondo secco. Lei urla, si masturba accarezzandosi il seno … ed eccola esplodere in un orgasmo. Lui allora indietreggia, la gira, l’abbraccia, la sorregge, la bacia con un trasporto incredibile. E lei è pronta a regalargli ciò che gli spetta. Si infila in bocca quel cazzo ancora caldo. Usa entrambe le mani per massaggiargli le palle e il membro. Lui inarca la schiena. I movimenti della bocca sono ora lenti ora più veloci e in un attimo lo vediamo perdere il controllo e schizzare tutto il suo sperma sul petto di lei, sul viso, in bocca!!!
Io e mio marito siamo eccitati da impazzire … ci siamo gustati tutta la scena… io letteralmente grondo, lui ha consistenza della pietra a cui siamo appoggiati. Sarebbe il stato il momento perfetto per fare sesso, ma siamo visivamente troppo attratti da quella scena altamente erotica per “distrarci”, così ci basta uno sguardo per capire che vale la pena di trattenerci per la serata.
Rientrati allo chalet, l’eccitazione non ci ha ancora abbandonato e malgrado i muscoli delle gambe siano molto indolenziti, decido che un bel vestitino da zoccola con una scarpa con tacco dodici è proprio quello che ci vuole per mantenere vivo l’interesse del mio caro maritino. Decido quindi di mettermi una specie di pantalone a zampa e vita bassa nero tutto traforato, dove si intravede un perizoma nero molto sexy, abbinandolo ad una specie di canottiera corta che lascia scoperta la pancia e mette in risalto il mio seno.
Mentre mi trucco appoggiata al lavandino davanti allo specchio sorrido pensando che forse non è esattamente il vestiario adeguato ad uno chalet in montagna, ma non ho nemmeno il tempo di pensarlo che mio marito, uscito dalla doccia, dimostra tutto il suo apprezzamento, appoggiandomi sulle chiappe un gran bel cazzone duro, pronto per l’uso. Il pomeriggio è stato troppo eccitante e la voglia di sesso ci pervade nuovamente, così in un attimo sento scendere sui fianchi l’elastico dei pantaloni e qualcosa di caldo, duro e bagnato farsi spazio tra le mie cosce…
Un brivido e la matita che tengo in mano cade nel lavandino, mentre con un movimento lento, lungo e appassionato sento qualcosa entrare e uscire in me. Devo essere più bagnata di quello che pensavo, perché il suo arnese entra dentro il mio corpo senza fare grosso attrito.
Mmmm Come mi piacciono questi brevi, ma intensi momenti di sesso rubati alla vita quotidiana! Noi li chiamiamo “aperitivi”. Servono appunto a creare l’appetito, a preparare la bocca al pasto vero e proprio, anche se a volte si trasformano in uno di quegli aperitivi rinforzati alla milanese in cui ti togli tutta la fame!
Ma non è questo il caso oggi, mi faccio dare ancora un paio di colpi e poi scartando di lato lo faccio sfilare fuori da me, lo accarezzo con la mano e sento con i polpastrelli tutti i suoi meravigliosi rilievi. Mi fa impazzire il cazzo con la cappella molto più larga del fusto. Mi piace godermi quello scalino che si forma e che dentro di me tocca i tasti giusti per far partire la sinfonia…
Mi piego in avanti sulle ginocchia, quasi in adorazione, lo osservo da pochi centimetri di distanza e alzando lo sguardo cerco di incrociare gli occhi di mio marito: quanto mi piace guardarlo con intensità l’istante prima di prenderglielo in bocca!
Così lo faccio entrare nella mia cavità orale e sento tutto il calore di quel bel membro e mi gusto il mio sapore: una volta, quando ero più giovane, non mi piaceva sentire il mio sapore, ma ora questa cosa mi inebria…
Ma non è però il momento di insistere, è pur sempre aperitivo time!
Un bacio sulle labbra, un sorriso di compiacimento e torniamo a vestirci.
Scendiamo per la cena e ci viene spiegato da un giovane cameriere che essendo un piccolo chalet non abbiamo un tavolo tutto per noi, ma dobbiamo condividerlo con altri ospiti. La notizia non mi fa troppo piacere, avrei voglia di stare sola con il mio uomo, avrei voglia di farlo eccitare da morire, ma questa è la situazione a cui dobbiamo attenerci e il cameriere ci accompagna al nostro tavolo vicino alla finestra dove sono già seduti due commensali. I due vedendoci arrivare si voltano verso di noi e… azz! Sembrano proprio i due del laghetto di oggi!!!
Un sorriso sornione verso mio marito e lo sbattimento creato dalle parole del cameriere sembra passare. Sono una coppia di Torino, sono in vacanza da qualche giorno e sembrano proprio simpatici.
Qualche bicchiere di vino e i discorsi finiscono sul “tema” caldo, i due sembrano a proprio agio, sono molto affiatati tra di loro (e questo l’avevamo già visto nel pomeriggio) e anche se non sembrano appartenere al mondo swinger, hanno un approccio alla seduzione molto spiccato. Nello specifico lei è molto disinibita a parole, mentre lui è proprio un bel ragazzo, dalla battuta pronta e dai toni gentili. Il livello della voce sale e le risate fanno da contorno alle battute un po’ provocanti, mettendo a volte un po’ in imbarazzo il cameriere che ci sta servendo.
La situazione mi piace molto, vedo mio marito attivarsi in modalità seduttore e la cosa mi eccita parecchio, anche perché lei sembra stare al gioco e si compiace di quell’atmosfera facendo un po’ la troietta. Inizia così un momento molto eccitante, in cui tutti e quattro flirtiamo, ma senza essere spudorati, con occhiate, allusioni e sfioramenti fisici sempre più frequenti. Insomma l’atmosfera si sta scaldando abbastanza e se fossimo con un’altra coppia swinger, probabilmente ci saremmo già saltati addosso, ma questa situazione in cui non si sa come andrà a finire e tutto è da scoprire ci impedisce di “agire” e nello stesso tempo è benzina pura per la nostra passione.
Terminato il dolce, però i due uomini vengono attratti dall’inizio di una partita di calcio e così lei, quasi indispettita dalla cosa, mi chiede se posso accompagnarla in bagno. Lasciamo così i due maschietti davanti alla TV e quasi barcollando per il troppo vino ingerito cerchiamo i servizi. I piedi mi fanno proprio male. L’idea del tacco 12 in uno chalet di montagna non è stata proprio un’intuizione geniale anche se un certo effetto sui due uomini l’hanno fatto, così le propongo di andare in camera mia, in modo che possa cambiarmi le scarpe mentre lei va in bagno. Accoglie la mia proposta con un sorriso malizioso e in attimo siamo in camera. Mi siedo sul letto e mentre comincio a togliermi le scarpe, le dico che forse sarebbe bene mandare un WhatsApp ai ragazzi per avvisarli. Lei apprezza l’idea e dopo avermi preso il i-phone dalle mani si siede al mio fianco, e mi propone di scattare un selfie da inviare. Siamo allegre, eccitate e sedute sopra un letto una a fianco dell’altra… sento le sue cosce toccare le mie e il suo seno appoggiarsi al mio costato… così nel primo scatto siamo sorridenti e vicine (click), nel secondo selfie lei mi bacia su una guancia ridendo (click), nel terzo mi infila la lingua in bocca e mi fa sentire tutta la sua voglia (click).
Devo dire che l’eccitazione accumulata prima prende il sopravvento, ci aggrovigliamo sul letto prese da passione, sembriamo due animali in calore che non vedono l’ora di assaggiarsi reciprocamente, eppure tra una slinguata e una palpata lei riesce sempre ad essere lucida e prosegue il suo reportage fotografico: prima mi libera il seno e lo lecca con grande piacere (click), poi è la volta dei pantaloni e del perizoma (click). Sono completamente nuda e alla mercé di questa pazza scatenata. Ahahahah
Io che non amo troppo farmi fotografare, mi ritrovo sopra un letto, sotto le leccate di una sconosciuta che continua a scattare selfie con il mio cellulare! (click)
Le chiedo allora di lasciare il telefono e di dedicarsi a noi, ma lei insiste nel dire che la eccita l’idea di documentare tutto e poi inviare ai nostri due uomini il reportage. Quando obbietto che è difficile, se non impossibile, godersi l’attimo e fotografarsi contemporaneamente, lei mi dice che ho ragione e che la soluzione è quella di trovare un terzo che possa fotografarci.
Azz la santarellina! E pensare che per tutta la cena mi ero sentita un po’ superiore per via delle mie esperienze precedenti! Questa donna è un demonio!
“E dove lo troviamo uno disposto a fotografarci?”
Mi risponde compiaciuta che a lei intriga molto il cameriere che ci ha servito.
“In effetti era proprio un bel ragazzo, ma come si fa ad agganciarlo ora?”
“A dire il vero, un po’ come pollicino ho lasciato qualche briciola in giro e se il ragazzo è un tipo sveglio, secondo me è qua fuori che vaga per il corridoio”.
Nooo, troppo avanti questa ragazza! In effetti avevo notato qualcosa durante la cena, ma non avrei mai immaginato tanta sfacciataggine. Le schiaccio l’occhiolino e le chiedo di aprire la porta e guardare fuori.
Lei è rimasta con un perizoma rosso, io completamente nuda sdraiata sul letto, apre la porta, appoggia il telefono in modalità fotocamera sul comò. Si volta verso di me e leccandosi il labbro inferiore con quella lingua da porcella, mi si butta sopra con la stessa energia di prima!
Non passano due minuti di inebriante passione che nella stanza entra in punta di piedi il cameriere!
Ci guarda stupito e tutto eccitato, quello che vede va ben oltre quello che poteva sognare nei suoi più provocanti pensieri. È tutto rosso in faccia, ma ostenta tranquillità, anche se è visibilmente gonfio nei pantaloni. “Posso essere utile?” chiede con voce timida.
“Si, certamente. Hai voglia di fotografarci?” risponde lei come se fosse la cosa più normale del mondo.
Lui non se lo fa ripetere prende l’i-phone e inizia a scattare.
Lei torna sopra di me e a questo punto non c’è più nulla che possa distrarci…
Iniziamo un 69 favoloso in cui la ragazza dimostra al mio clitoride tutta la sua personalità! Dominante, calda e famelica. Sembra essere nata per leccarmi la figa e in un attimo mi porta al primo orgasmo. L’intensità di questo momento mi rimarrà dentro per parecchio tempo, mentre con grande passione ci lecchiamo, mi visualizzo le immagini nel laghetto, il caldo aperitivo, l’eccitazione della cena e il finale con il cameriere. Ogni step fatto nel corso di quella splendida giornata si realizza in un orgasmo differente per intensità, lunghezza e colore. Il primo è una vera e propria esplosione, rapida e intensa ed è azzurro come il cielo alpino; il secondo è bianco come le piastrelle del bagno, lungo e mi lascia quasi senza fiato; il terzo è alcolico, inebriante, quasi proibito e si manifesta in un rosso rubino quasi uguale al colore del vino che abbiamo sorseggiato; infine l’ultimo è perverso, eccitante, ma anche un po’ carente… ha il colore dei pantaloni neri del cameriere che tra un orgasmo e l’altro continuano ad essere gonfi: pieni di un tesoro che merita di essere scoperto.
Allungo allora la mano su quel pacco per andare a compensare quella “carenza” di cui parlavo prima e la mia nuova amica stravolta anch’essa dal piacere che nel frattempo sono riuscita a regalarle mi guarda compiaciuta e asserisce con la testa.
È proprio arrivato il momento, ci serve ad entrambe qualcosa di più. Qualcosa che possa riempirci… l’anima! Qualcosa che stappi definitivamente l’euforia che abbiamo dentro.
Con l’attenzione che un gesto del genere merita, cominciamo a spogliare il nostro cameriere. Questa è una di quelle cose che una donna si merita di fare, non sopporto gli uomini che si spogliano da soli, io voglio avere il diritto di spogliarli, ogni donna dovrebbe avere il diritto di aprire il proprio regalo: slacciare la cintura, sbottonare i pantaloni, far scorrere lentamente la cerniera e curiosare dentro per cercare di vedere cosa si nasconde…
Noi lo facciamo insieme, senza dirci nulla in merito, siamo sintonizzate, il ragazzo è esterrefatto. Con il mio i-phone in mano continua a fotografare questo momento magico, ma forse cercando di imprimere nella sua memoria a lungo termine quella che probabilmente è l’esperienza più eccitante della sua vita.
La cerniera è ora abbassata, la mia amica infila una mano dentro e estrae un gran bel cazzo duro e un po’ impiastrato da quel liquido viscoso che certifica in maniera inesorabile che da troppo tempo quel cazzo è stato in erezione ed è stato trascurato. Non è enorme (meglio, non mi piacciono i cazzi enormi), ma è perfetto per riempire quel buco che si è creato dentro di me. Lei lo raddrizza con la mano e lo porta verso la mia bocca, in un gesto di grande generosità. Me lo offre come premio. Io le sorrido e lo ingoio senza batter ciglio, guardandola negli occhi!
Mmmm che buono, sentirlo sgusciare caldo e umido dentro la mia bocca, mi fa bagnare tutta, ma ovviamente non sono sola e, anche se non vorrei, devo condividerlo da brava amica.
Lei sembra apprezzare il mio gesto e si tuffa sopra, cadenzando un ritmo decisamente più frenetico del mio: non c’è nulla da fare è più veloce di me anche con il cazzo in bocca!
Allora io mi dedico alle palle, rasate di recente, quindi morbide superficialmente, ma dure e pieni di sperma. Mi piace sentirle muovere dentro lo scroto, in attesa di esplodere.
Il cameriere trema tutto; è in uno stato di eccitamento pazzesco e se non cambiamo ritmo tra poco esploderà lasciandoci ancora senza quello che cerchiamo. Ma in quel momento strabuzza gli occhi, diventa tutto rosso e farfuglia qualcosa… ecco lo sapevo adesso viene come un bambino e… game over!
Invece sento il suo cazzo quasi smosciarsi… ma che succede?!?
Davanti a lui ci sono i nostri due uomini! Lui farfuglia appunto qualcosa, si sente preso in trappola, ma bastano pochi istanti per capire che i nostri uomini non sono per nulla gelosi, anzi mio marito lo ringrazia pure per averci tenuto in caldo, dandogli una pacca sulle spalle.
Mentre il cameriere emette il sospiro più lungo e liberatorio della sua vita, i nostri due mariti in attimo hanno sguainato le loro armi e si sono messi fianco a fianco del nostro cameriere: adesso siamo proprio davanti ad un plotone di esecuzione: tre cazzi puntati contro le nostre facce pronti a far fuoco!
Non faccio in tempo nemmeno a godermi la scena, che quella Speedy Gonzales del sesso che è la mia nuova amica, ha già ingoiato il cazzo di mio marito e lo sta stantuffando alla grande, mentre con la mano destra sega il cameriere. In certi casi è proprio il caso di dirlo, la competizione tra donne è un toccasana. Così la imito, allungo la mia mano sinistra sul cazzo del cameriere e prendendo in bocca quel bel cazzo che ho visto nel laghetto. È tutto il pomeriggio che penso a quel bel cazzone, più sottile di quello di mio marito, ma più lungo e leggermente ricurvo.
Prendo dal comodino un preservativo e guardando il ragazzo del lago e il cameriere chiedo chi ha voglia di infilarselo. Loro mi guardano eccitati, quasi un po’ sorpresi. Poi si guardano tra loro, come per vedere chi si prenderà il premio. Infine il ragazzo guarda la sua ragazza come a dirle: che faccio? Posso? Lei allora mi quasi mi strappa il preservativo dalle mani, lo apre e con la bocca decide di “vestire” il cazzo del suo uomo. Lui mi guarda con gli occhi stralunati, quasi a farmi capire che è la sua prima volta…
Io allora mi metto a carponi sul letto, lo invito a posizionarsi dietro di me, ondeggiando dolcemente il mio culo… lei lo accompagna tenendogli il cazzo in mano. Lui si posiziona in ginocchio dietro di me, mentre lei si sdraia tra le gambe infilandola testa sotto il mio sesso. Con la mano, mi passa il cazzo del suo uomo come un pennello sulle labbra e sul culo, mentre con la bocca ci lecca entrambi. Mio marito e il cameriere si godono la scena masturbandosi. Lei continua questo suo slinguare con passione e dopo avermi bagnata tutta si dedica ora alle palle del suo uomo, impugnandogli il cazzo come se fosse un bel pugnale pronto a trafiggermi. Pochi istanti e la “pennellata” diventa un “infilata”.
Lo sento scivolare dentro di me lungo e ricurvo pilotato sapientemente dalla mano e quel piccolo gesto con la mano mi eccita ancora di più: comincio allora a succhiare il cazzo del cameriere che ho di fronte. Nel frattempo mio marito si dedica alla vulvetta della nostra amica, mentre lei dopo aver infilato tutto il cazzo del suo uomo dentro di me, si dedica al mio clitoride con la lingua e con le mani stringe i glutei del suo uomo e lo aiuta a spingere. In quell’istante sono in paradiso: la lingua sul clitoride, un bel cazzo che mi prende da dietro, uno in bocca da succhiare e in più sento la passione e la voglia di scoparmi che ha lei, a sua volta scaldata da mio marito. Percepisco chiaramente il desiderio e le fantasie di questa coppia in quel groviglio improvvisato e mentre mi godo un nuovo e più intenso orgasmo, succhio come se non ci fosse un domani il cazzo del cameriere che mi inonda la bocca. Il suo seme caldo e viscido, scivolando nella gola mi risveglia da questa bellissima fase di stordimento e proprio in quel momento sento altri gemiti e il preservativo gonfiarsi e riempirsi di qualcosa di caldo. Lei mi stuzzica il bottoncino con una intensità pazzesca e lui scarica dentro di me il seme della loro eccitazione.
Sono stravolta e mi rotolo sul letto, i due si sdraiano al mio fianco, mentre il cameriere si defila in bagno. Apro gli occhi e trovo il cazzo di mio marito esattamente sopra la mia faccia, turgido, rosso e pronto a sparare. Cazzo! Mi ero dimenticata proprio di lui. Inizio così ad accarezzarlo con la mano rovesciata e che scorre dalla mia fronte al mio mento e in quel momento mi viene in soccorso la mia amica sdraiata al mio fianco, uniamo le mani incrociando le dita e iniziamo ad accarezzarlo insieme. Una, due, tre carezze insieme e… buuum!
Una pioggia di sperma caldo e lattiginoso ci riempie i visi, le tette, le pance. Lei sembra godersi quella pioggia come se fosse la prima volta, ha una faccia rilassata e soddisfatta e guardando il suo uomo lo bacia intensamente.
Esausta, socchiudo gli occhi e sono di nuovo davanti al laghetto alpino…
Ah il Trentino. Che passione!
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