“Rientro un attimo in bar …
Manco a dirlo e a chiederlo, la barista mi racconta un po’ la sua storia … Roberta ha 55 anni, si è separata da qualche anno, ha…”
“Cazzo! Cazzo! Cazzooooooo!!!!”
Non è il modo migliore per svegliarsi, rendersi conto
di essere in ritardissimo ancora prima di aver aperto gli occhi, ma è andata così, mi sono svegliato di soprassalto, un’occhiata all’orologio e la consapevolezza di essere in ritardo per andare al lavoro …
Sono le sei di mattina, è la mia sveglia abituale, lo so, è solo il letto e la casa ad essere diversi dal solito …
……………
“Salve, come andiamo oggi?”
“Ti prego dammi del tu altrimenti mi fai sentire più vecchia di quello che sono”
Le sorrido e le rispondo
“Ok, ciao Roberta, come va oggi? Meglio così?”
“Si si, grazie, va benissimo!!” mi risponde lei con un sorriso
Roberta fa l’infermiera, lavora nel reparto di pediatria, ci vediamo al bar quando fa il turno di mattina. Sono le 6.30 e ci prepariamo per andare al lavoro, ci vediamo circa due volte la settimana, io con i segni del cuscino ogni volta e lei sempre fresca e pimpante, ho sempre detto, un’altra generazione, i vent’anni che ci separano si vedono anche da queste cose, lei oltre al lavoro ha cento mila altre attività e interessi, io…no!
Lei fa anche quello che no le viene chiesto, io…non mi ricordo nemmeno come mi chiamo tra poco ….
Finiamo di bere il caffè, stamattina colto da entusiasmo glielo offro io, non capita quasi mai, più che altro perché la confidenza è limitata ai convenevoli, ma stamattina mi sono svegliato così, splendido!
“Grazie, non dovevi” mi fa lei usciti dal bar “sono in debito…”
“Ma figurati, per un caffè, vorrà dire che mi offrirai una cena di pesce per sdebitarti!!!” e comincio a ridere
Lei rimane un secondo imbarazzata e capita la battuta scoppia a ridere assieme a me.
La guardo ridere, è ancora una bella donna, sempre vestita bene, sempre truccata in maniera impeccabile, ne volgare ne presuntuosa, mani curate, capelli sempre perfetti, se penso che faccio una fatica boia solo a farmi la barba una volta a settimana ….
Sono proprio uno scansafatiche …
“E comunque sul serio, sono in debito, mi sa che ti devo offrire si una cena di pesce, a patto che tu venga a casa mia una sera perché adoro cucinare” e mi stizza l’occhio
Li per li rimango un attimo basito, non la vedo ridere come ho fatto io, mi chiedo se sia uno scherzo o faccia sul serio, provo a stare al gioco …
“Ben volentieri Roberta, basta che mi lasci portare il vino e il dolce, hai preferenze?”
“Guarda, per il vino fai tu, per il dolce …. a me piacciono i cannoli alla crema ….”
Penso che se mi guardo allo specchio, prende fuoco pure lui dal calore che emano, non mi aspettavo sta battuta!!!!
“…ehm…si…. visto che fai i turni, dimmi tu una sera che sei libera, così ci organizziamo …. “
“Guarda, settimana prossima sono in ferie, quando va meglio a te, basta che non sia lunedì altrimenti il pesce non lo trovo, per il resto mi va bene, facciamo martedì???”
Per fortuna che le andava bene una sera qualsiasi !!!!!
“Si dai, fatta per martedì, ecco, questo è il mio numero, nel caso ci fossero dei problemi ….”
Ci scambiamo il numero di cell, ci salutiamo che è ora di andare, lei si avvia verso l’ospedale che è li a due passi, io …. rientro un attimo in bar …
Manco a dirlo e a chiederlo, la barista mi racconta un po’ la sua storia … Roberta ha 55 anni, si è separata da qualche anno, ha due figlie grandicelle che vivono da sole, lei si è trasferita in un appartamento vicino al bar, per essere comoda al lavoro, tra i vari hobbies che ha c’è la bicicletta, la musica, il teatro, la cucina, dipinge, sa cucire e si vocifera che sia anche un’ottima massaggiatrice …. Mancava solo che mi dicesse il codice fiscale e l’Iban ed ero al corrente di tutto, ahhh ste bariste che si fanno sempre gli affari loro!!!!!
Delle cose in comune con Roberta ne ho anch’io, sono separato, mi piace mangiare e … basta!!! Per il resto meglio soprassedere, io e il movimento fisico non andiamo proprio d’accordo!!!!
Passa il weekend e non ci sentiamo, le nostre vite non sono poi cambiate dall’altra mattina, ho solo un numero in più in rubrica, credo anzi che si sia pure dimenticata della cena …
“Pesce recuperato, tu prendi un buon bianco e ci vediamo alle otto da me. Roberta”
Non si è dimenticata!!!
Finito il lavoro corro da un mio amico a prendere una bottiglia, mi consiglia pur non sapendo cosa ci sia di preciso, un ottimo Greco di Tufo e poi mi da anche un passito per il dolce, già, il dolce, i cannoli!!!!!
Corro in pasticceria e ne trovo solo due, faccio aggiungere un paio di cestini alla frutta e un altro paio a scelta della ragazza al bancone, io non sono poi così delicato!!!
Sono le sette quando rientro a casa, metto la roba in frigo nel frattempo, cerco di restaurarmi un attimo, con la macchinetta mi raso i peli attorno al pene, sopra sotto in parte, cerco di fare un bel lavoretto, ho l’idea che alle donne vada meglio non ritrovarsi a litigare coi peli ….
Poi doccia, barba, orecchie, denti, crema, deodorante, profumo, neanche ci dovessi andare a letto stasera ….
Alle otto meno due minuti sono in zona bar, le faccio un squillo per farmi spiegare dove abita, alzo un secondo al testa e la vedo dal balcone che mi saluta con la mano, un po’ stupito parcheggio la macchina sotto muro e aspetto che mi apra il cancelletto, che si apre subito, entro e salgo le scale, secondo i miei calcoli sta al secondo piano, arrivo nel pianerottolo e trovo la porta socchiusa che lascia filtrare un po’ di luce, busso e apro la porta, la sua voce mi accoglie
“Vieni pure, entra, sono un po’ in ritardo e sto finendo di cucinare le ultime cose” mi urla dalla cucina
Io mi accomodo, appoggio sul primo ripiano che trovo tutto quello che ho nelle tasche, chiavi, cell, moneta e la raggiungo in cucina con il vino e le paste in mano, mi allungo lo sguardo verso il frigo e mi fa capire che devo fare come fosse casa mia.
Io, ospite, mi sono vestito discretamente, con un pantalone elegante e una camicia, scarpa giusta per l’occasione, pensavo di trovarla vestita “da casa”, visto la mole di cose che ha cucinato anche, e invece no, un vestitino corto e aderente nero, calze nere con riga dietro, scarpa col tacco che oltre a tirarle su tutto, le regalano una figura niente male ….
Il suo ritardo consiste in due minuti di orologio, sono esattamente le 20.02 ed è tutto pronto, neanche il tempo di salutarci che siamo seduti a tavola con gli antipasti, il primo bicchiere di vino se ne va tra i convenevoli di benvenuto, col risotto se ne va anche il secondo bicchiere, l’ombrina al sale si finisce la bottiglia, i convenevoli si sono trasformati in piccole confidenze, dal racconto delle rispettive situazione familiari, ai problemi relativi al lavoro, alla sensazione di solitudine e alla mancanza di una persona in certe situazioni ….
L’aria comincia a scaldarsi con l’ultimo argomento, siamo arrivati al dolce, quando apre la confezione delle paste, le scappa un sorriso alla vista dei cannoli, io sorrido per perché solo ora ho capito la battuta dell’altra mattina, ci versiamo un bicchiere di passito, brindiamo, sono le undici ormai ….
Il caffè lo beviamo sul divano, è stata una cena magnifica, devo dire che è proprio una cuoca coi fiocchi …
“Però con questo caffè ci vorrebbe un altro dolcetto, peccato che le paste siano finite… “ e lascia la frase li in sospeso
“E chi l’ha detto?” le faccio io con gli occhi iniettati di voglia, si perché vuoi il vino, vuoi il pesce, vuoi che è da un po’, ma quelle gambe con quelle calze, mamma mia!!!!
“Ah si? E che altra sorpresa hai portato? Non ho visto altri PACCHI quando sei entrato” mi fa lei con aria da finta innocente
“A te non piacciono i cannoli? Alla crema?” una calamita ….
“Si si, adoro i cannoli alla crema io!!!”
“Ne ho uno se vuoi ….” Sempre più vicino ….
“Ah si? Davvero?” mi fa lei sempre più finta innocente
“Si si, bello grosso anche!!!” sempre più vicino ….
“Ah si? Non ci credo ….”
Mi alzo, ho la patta davanti alla sua faccia, con le mani faccio risaltare il gonfiore del mio pene in erezione, la guardo in silenzio, lei non dice niente, non fa niente, io mi sfilo la cintura, il bottone, la cerniera, i pantaloni scivolano giù, gli slip anche
“Ci credi adesso?”
“Si si, ti credo!”
La sua mano si prende la mia asta, l’altra mi prende le palle e comincia a massaggiarle, con la lingua inizia delicatamente a insalivarmi il glande, poi la bocca si impossessa del tutto, la sento, bene anche, andare su e giù, ho gli occhi chiusi e la testa all’indietro, un piacere indescrivibile, una bocca che non ha eguale nei miei ricordi, un calore e una sapienza immensi, e poi che l’età non conta ….
Comincio ad essere infoiato, la voglio, e anche subito, le voglio far capire che non sono uno sprovveduto, la prendo e le tiro su il vestitino, la distendo sul divano, le apro le gambe, inizio a leccarla attorno all’inguine, poi passo sopra il perizoma, la lecco così, voglio sentire la seta bagnarsi, voglio sentire il suo calore così, voglio farla venire così, ancora vestita, le sue mani mi prendono la testa, sento che mi spingono sempre più contro di lei, la sento tremare, io continuo, instancabile, insaziabile, voglioso, le sue gambe mi schiacciano la testa, le sue mani mi staccano da lei con forza, sta tremando….
“Certo che sei però ….”
“”Diciamo che sono un amante del genere!” le faccio io
Ci dirigiamo verso la camera da letto, e trovare due candele accese e un’ampolla di olio per massaggi mi ha fatto sorridere. Non serve che i dica niente, mi distendo e lei comincia a cospargermi d’olio, poi con le mani a disegnare sulla mia schiena dei movimenti rilassanti, poi sento che le mani si trasformano in braccia, poi in seni, infine in corpo, sta scivolando su di me con tutto il corpo, mi fa girare, riprende a massaggiarmi, riprende quei movimenti col corpo che ho scoperto piacermi parecchi e la risposta non è tardata ad arrivare, sono nel pieno del vigore, scivolando lentamente lei si gira, mi offre il suo di spettacolo, nuovamente, e si riprende il mio, di spettacolo ….
Con un asciugamano mi prende il pene, cerca di toglierci più olio possibile, poi da sotto il cuscino prende una scatoletta, ne estrae un preservativo, con una certa facilita me lo ritrovo “vestito” …
“Sei pronto” mi fa lei guardandomi negli occhi
Non faccio neanche a tempo a rispondere, in un secondo si siede sopra di me, le mani appoggiate al mio petto, il tempo di “sentirlo” e cominciamo a pompare, le prendo i seni, gioco con i capezzoli, glieli strizzo un po’, passo oltre e vado verso le natiche, essendo piccolina ci arrivo bene, riesco a giocarci bene, riesco ad arrivare li, nel canale dei desideri, sento il mio pene entrare, sento il suo buchetto aspettarmi, l’olio ci sta aiutando in tutto questo, il mio medio entra in un attimo, senza problemi, comincio a muoverlo, in sincronia con il pene, ci baciamo, con avidità, con voglia e tanto trasporto, lei trema, io …. quasi ….
Si sfila da me, si mette pecorina, non è ancora del tutto soddisfatta, io sono sull’orlo del precipizio, la troppa voglia mi sta giocando un brutto scherzo, la sorprendo cominciando a leccargliela di nuovo, in quella posizione, il clitoride, le labbra, le metto dentro la lingua, passo sopra, il buchetto, me lo lavoro per bene, messa così è una goduria, lingua e dita, prima una e poi due, poi con l’altra mano le massaggio il clitoride, il pollice entra da solo, è un lago, io intanto riprendo qualche forza, è pronta, la sento pronta, mi fermo,lei mi guarda male, alzo la testa, appoggio la cappella e entro, un colpo secco e tutto il mio pene le entra dietro, la prendo bene per le natiche e comincio a spingere, la prendo con forza, ho troppa voglia, faccio l’egoista adesso, è il mio momento di godere, un ultimo affondo, un altro, ecco, un altro ancora ed esplodo tutta la mia voglia repressa nei mesi dentro al preservativo, nel suo io più intimo, mi gira la testa dal piacere, lei resta immobile, ci distendiamo un attimo, ho voglia di abbracciarla, questa signora che da un giorno all’altro mi si è rivelata un’autentica sorpresa, il tempo di due coccole, ne ho bisogno anch’io e ….
“Cazzo! Cazzo! Cazzooooooo!!!!”
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