“Completato il lavoro riposizionai la lavatrice ed essendo molto accaldato chiesi un bicchiere d’acqua per dissetarmi mentre la signora me lo porgeva con un mio…”
Mancavano pochi giorni all’estate,l’aria era afosa e nel bel mezzo della giornata
ricevetti una chiamata sul cellulare era la mamma di una mia amica vicina di casa,dopo i soliti convenevoli mi chiese se sapevo riparare il rubinetto della lavatrice che si era rotto ed essendo il fine settimana non avrebbe potuto chiamare nessuno idraulico fino al lunedi seguente.
Le risposi che potevo ma dovevo verificare di avere i ricambi disponibili e che l’avrei richiamata dopo aver verificato.
Dopo una mezz’ora la ricontattai e ci mettemmo d’accordo per vederci l’indomani per cercare di riparare il guasto, il giorno seguente andai a casa della signora che mi aspettava, mi aprì la porta e subito mi balzò agli occhi la sua mise…una maglia bianca semitrasparente senza reggiseno che lasciava intravedere le sue enormi tette una (5° abbondante) e una minigonna.
Entrai con la mia borsa degli attrezzi e subito notai che in casa non c’era nessuno perchè andati al mare visto la bella giornata.
Dopo un bel caffè preparatomi dalla mamma della mia amica e un pò di lamentele per le varie facende domestiche non svolte da parte dei membri della famiglia mi preparai ad esaminare il problema,dopo aver spostato la lavatrice posta sotto un mobile mi accinsi a raggiungere il rubinetto, chiesi alla signora di passarmi la chiave inglese per svitare il rubinetto, essendo steso sotto al mobile, la signora mentre mi porgeva la chiave abbassandosi le uscirò le tette fuori dalla maglia,facendo finta che non avevo visto niente continuai a lavorare come se niente fosse successo, mentre stavo preparando il nuovo rubinetto mi accorsi che non avevo portato con me il teflon e dato che mi scocciavo di ritornare a casa se pur vicina chiesi alla signora di vedere negli attrezzi del marito se c’era.
La signora mi disse di seguirla e di guardare io stesso perchè non sapeva di cosa parlassi, scesi nel ripostiglio lei mi chiese di salire sulla scala ed arrivare ad un piccolo soppalco, siccome lo spazio era angusto le chiesi se poteva salire lei visto la mia fobia degli spazi piccoli, mentre io avrei mantenuto lo scaletto.
Visto il precedende episodio ero un pò agitato e in quel mentre la signora posizionava la scala vari pensieri mi assalivano e all’improvviso sentì il mio arnese divenire duro, un pò imbarazzato perchè non mi era mai capitato di eccitarmi pensando ad una donna più grande (soprattutto alla mamma di una mia amica) cercai di nascondere l’evindente erezione cercando di pensare ad altro.
La signora passando per salire sulla scala si strovinò con il suo sedere sul mio arnese duro soffermandosi un attimo e poi salì sulla scala. Mentre mantenevo la scala per evitare che potesse scivolare, alzai la testa per prendere il cassettino degli attrezzi che la signora mi stava passando e notai che non portava le mutandine,la cosa mi fece eccitare ulteriormente ma cercai di non pensarci e così risalimmo al piano di sopra per completare il lavoro.
Completato il lavoro riposizionai la lavatrice ed essendo molto accaldato chiesi un bicchiere d’acqua per dissetarmi mentre la signora me lo porgeva con un mio gesto maldestro gliel’h o rovesciai addosso facendogli bagnare tutta la maglietta. Molto imbarazzato le chiesi scusa ma lei notò la mia eccitazione e lo sguardo che si posava sulla maglietta e i suoi seni bagnati…mi disse che si sarebbe andata a cambiare e poi mi avrebbe pagato per il servizio reso e che avrei potuto aspettare nel salotto.
Mi sedetti nel salotto e nel frattempo che aspettavo mi voltai a guardare dei quadri che erano nel corridoio e notai che attraverso lo specchio si vedeva la signora nella sua stanza che si stava cambiando ad un tratto aprì un cassetto del comodino e tirò fuori un vibratore che si infilò nel monte di venere, poi si rimise una maglietta asciutta andò in cucina e venne nel salone portandomi un’altro bicchiere d’acqua raccomandandosi di non rovesciare anche quello…io un pò imbarazzado annui con la testa.
Mentre bevevo lei disse che era venuto il momento di pagarmi per il lavoro eseguito…si abbassò la cerniera della minigonna e la fece scivolare sulle sue gambe ancora sode per una signora della sua età poi si tolse la maglietta e rimase completamente nuda mi invitò ad avvicinarmi e mi chiese se gli piacevo, io in vistoso imbarazzo gli risposi di si.
Prese una mia mano e la poggiò sui suoi seni sodi e mi disse di aver notato la mia eccitazione ma non sapeva se approfondire la cosa…a quel punto le chiesi di potermi svestire anche io e lei rispose di non aspettare altro.
Ora che i nostri corpi erano nudi cominciammo ad esplorarci e sapendo che aveva un vibratore nel suo monte di venere le andai da dietro e la penetrai con molta delicatezza, lei eccitatissima accese il vibratore e cominciò a toccarsi.
Ad un tratto mi fermò e disse che voleva farmi un pompino, fù cosi che iniziò ad andare su e giù con un ritmo frenetico quasi come se non ne facesse da tempo…..ad un tratto si sfilò il vibratore e con la sua mano guidò il mio attrezzo verso il monte di venere e incominciai a penetrarla prima lentamente poi con dei colpi ben assestati e poi sempre più forti fino al momento in cui stavo per venire, mi scostai un pò per non venirle dentro ma lei mi afferrò per i glutei e mi tirò a se sussurrandomi di venirle dentro…dopo esserci ripresi dopo alcuni minuti di un silenzio imbarazzante, la signora mi disse che se volevo potevo farmi una doccia lì per poi andarmene.
Approfittai della cosa e appena pronto per andarmene lei mi disse di farmi sentire qualche altra volta e non sentirmi in imbarazzo se avrei avuto qualche voglia da soddisfare, fù così che iniziammo a vederci per vari lavoretti con pagamento in natura che mai mi sarei immaginato….
Se vi è piaciuto il racconto ne seguiranno altri,tengo a precisare che la maggior parte delle cose narrate è frutto della mia fantasia e che ho deciso di scrivere qui perchè amante della scrittura erotica,i commenti e le critiche sono ben accette.
Grazie e a presto
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