“Non che la cosa mi andasse a genio, ma giusto per non buttare benzina sul fuoco decisi di accettare…”
Era un po’ di giorni che non riuscivo a vedere la mia
studentessa, lei persa dietro un esame, io alle prese con una trasferta tanto noiosa a livello professionale quanto divertente grazie ad un paio di colleghe. Così nel parlare finii per raccontarle tutto, d’altra parte avevamo giocato con altri partner già insieme e non ci vedevo niente di male a farmi una scopata giusto per rompere la noia. Ovviamente non avevo fatto i conti con la “realtà” e così quei giorni di separazione forzata che dovevano terminare a venerdì finirono fra ripicche e piccole vendette per allungarsi di un altro paio. Va da sé che la cosa mi aveva fatto adirare alquanto anche se avevo voglia di scoparmela bene bene. Passammo il sabato al cellulare fra stuzzicamenti e discussioni e quando l’ora dell’aperitivo si avvicinava mi chiese se volevo raggiungerla da un suo compagno di corso, che aveva una piccola palestra in centro, così avrebbe preso delle sbobinature e poi saremmo usciti a berci qualcosa. Non che la cosa mi andasse a genio, ma giusto per non buttare benzina sul fuoco decisi di accettare. Arrivato alla palestra trovai una signora che uscendo mi disse che i ragazzi erano in sala, e di battere la porta così sarebbe andata in chiusura. Un po’ di musica pop nell’aria e le luci già un po’ più basse. Entrando in sala per poco non lanciai un manubrio contro loro, era in ginocchio accanto allo specchio intenta a spompinare quello che penso fosse il suo compagno di università, e vedendomi, per tutta risposta, mi strizzò l’occhio con fare malizioso. Sinceramente non è che il mio cazzo balzò in su tipo attore porno di Brazzers, anzi, ma un po’ anche per non passare per geloso, mi fece avanti sorridendo, già pensando che mi sarei molto incazzato dopo. Quando ero a pochi metri da loro, sfilandosi il cazzo di bocca mi disse che si stavano annoiando e così avevano pensato a quel piccolo divertissment, ma ancora prima di rispondere sentii una mano sul mio culo e voltandomi vidi una popputa ragazza che rideva. Interdetto stavo per rispondere quando la mia studentessa alzandosi mi slacciò i pantaloni e prese in bocca il mio cazzo facendolo indurire di colpo e con la mano destra tirò a se l’amichetta per dividerselo. A quel punto cominciai a spingerle sul mio cazzo per leccare meglio, mentre l’amico provò a baciarmi.
Dopo qualche minuto di quel bellissimo trattamento la presi per i capelli facendola alzare, infilandole la lingua nella sua bocca che sapeva del mio e del suo cazzo e contemporaneamente spinsi le teste di Max e Giada sul mio cazzo in tiro, rimasto orfano. I due non se lo fecero ripetere succhiando quasi che dovessero farmi sborrare al volo, senza tralasciare le palle. Mi era capitato solo una volta di non essere succhiato da una donna, con un’ amica trans, ma mai da un maschietto, ma onestamente in quel momento la cosa mi faceva ancora più arrapare..
Però il mio regalo non finiva lì, così le ragazze mi chiesero di sedermi sulla panca e in un tatami, letto improvvisato iniziarono a baciarsi, finendo di spogliarsi. Io mi gustavo la scena segandomi con Max che continuava a guardarmi mentre lo facevo, e dopo un paio di richieste lasciai che mi spompinasse. Le vedevo baciarsi, sfiorarsi i sessi….palparsi le tette. Quale uomo non si ecciterebbe nel vedere la propria donna giocare con un’altra ragazza?
Le loro bocche unite e le loro mani che si cercavano….poi la mia lei si mise a leccarla fra le cosce offrendomi la sua schiena inarcata, ed il suo culetto ritto, come una cagnetta che brama di essere sfondata. Vedevo la sua fica aperta gocciolante. Alzandomi cominciai a leccarla dietro, e con le labbra bagnate del suo sesso, dopo qualche attimo le entrai dentro. Ad ogni affondo aumentava il ritmo della sua leccata, potevo sentire l’odore dei loro umori, poi l’altra si alzò,continuando a farsela leccare prima di darmi un bacio in bocca e scendere a leccarla mentre la fottevo. La sua lingua fra la fica ed il mio cazzo. Sentivo il caldo del suo respiro mentre baciavo il collo e la schiena della mia lei. Così la girai e la scopai ancora un po’ prima di mettere un condom e cominciare a giocare con l’amichetta mentre baciavo con passione la mia studentessa, felice e per il piacere e per il suo scherzetto che non mi aveva punito per il mio “tradimento” ma mi ricordava che era decisamente più bello godere e fare i porci assieme….
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.