““Sicuramente è un problema suo…”
“LA PRIMAVERA E IL PIACERE DI UNA GITA IN MOTO !”
Quasi sempre, quando in una coppia si condividono gli interessi, le passioni e i piaceri, il loro rapporto è destinato ad essere più ‘sentito e duraturo’; se poi, nella condivisione c’è anche complicità e intesa, diventa quasi impossibile cadere nelle banalità dello ‘scontato’ o nell’apatica ‘monotonia’.
Gli interessi possono essere molteplici: dalla musica al cinema, dallo sport al teatro, la natura o la politica, il viaggiare, la lettura, il mare o la montagna, una passeggiata in bicicletta o una gita in moto, gli animali o le piante, fino ad arrivare alla sfera sessuale, che occupa la maggior parte ‘dell’interesse comune’.
Quanti più sono gli interessi che ci accomunano e più cresce, la possibilità di poter associare ad essi, una maggior intesa sessuale, che ci permette di far crescere ogni giorno sempre di più, il godimento di quei momenti felici, vissuti insieme.
E’ una bella domenica soleggiata. La primavera ha fatto ormai il suo ‘ingresso’ in modo stabile in questi giorni. La temperatura, ormai gradevole, fa si che la natura ha dato il suo inizio, nel mostrarci tutto ciò che vuole esibirci. Le piante, rigogliose, sono completamente fiere di mostrarsi a noi e il nostro giardino sembra quasi una piccola serra.
La grande magnolia, che sovrasta il nostro pergolato, interamente ricoperto dal profumatissimo glicine in fiore, ci regala la sua ombra, esibendoci con fierezza, centinaia e centinaia di boccioli, pronti ad esplodere come non ha fatto mai in tutti questi anni. Le griglie di legno, che circondano tutto il giardino, interamente ricoperte di gelsomino bianco, sono anch’esse pronte a sbocciare in un’abbondante fioritura, e che a breve, ce ne regalerà anche il suo inebriante profumo.
A completare questa visione, molti vasi di piante stagionali dai mille colori, ornamentano quei pochi spazi vuoti, tra vasi di piante grasse in piena fioritura e una magnifica botte, ricoperta da una rigogliosa edera sempreverde.
Dopo aver pranzato, ci gustiamo il piacere di prenderci il caffè, al fresco di quel pergolato in giardino, ammirandone con soddisfazione, ogni curatissimo angolo. Il compiacimento nell’aver ottenuto quel risultato e pari quasi un ‘piccolo e reciproco orgasmo’ da parte nostra.
“….Che ne dici se ce ne andiamo a fare un giro in moto, visto la bella giornata ?”… le chiesi, con ancora in bocca l’amabile gusto di caffè. Lei, sdraiata comodamente sul dondolo in leggero movimento, che si ‘spipazzava’ una sigaretta, staccò il suo sguardo estasiato da quei meravigliosi ‘scorci naturalisti’, per incrociarlo con il mio, rispondendomi con gioia : “… Certo amore mio, sarebbe proprio fantastico! Che ne pensi se andassimo a visitare il paesello di Peppone e Don Camillo ? Non ci siamo ancora stati e sarebbe carino poterne visitare anche il museo.”…
(n.d.r. Per chi non lo lo sapesse, il paese è Brescello e si trova in provincia di Reggio Emilia !) 🙂
Quindi, ci prepariamo per la ‘gita’ e nel giro di una mezz’oretta siamo già in sella alla nostra moto, sulla strada della destinazione scelta. Anche in moto la tecnologia ci da il suo ‘aiutino’.
Grazie all’ausilio dell’interphone, riusciamo a dialogare tranquillamente e ‘senza tregua’, condividendo quei momenti, rendendoli ancor più piacevoli. Una breve sosta a Guastalla per una piccola ‘pausa sigaretta’ e proseguiamo per Brescello. Lungo la strada, non possiamo non notare le numerosissime 500 (il famoso ‘CINQUINO’) di ritorno da un raduno svolto nei paraggi. L’idea di mettere in funzione quella da noi ‘gelosamente’ posseduta in garage, si manifesta palesemente e sicuramente, prima o poi, la renderemo protagonista di qualche nostro nuovo racconto !!!!
Tutto procede magnificamente. Il nostro arrivo a Brescello è veloce. Scendiamo dalla moto, andiamo a vedere il museo in programma, e ci rechiamo poi nella piazza principale (forse anche l’unica !) e come i più classici dei turisti, ci ‘appropriamo’ delle statue commemorative dei personaggi per farci qualche scatto, da pubblicare poi su ‘feisbuc’ 🙂 Acquistiamo anche il più classico dei souvenir…. la calamita del luogo…., da mettere sulle ante del frigo, che da qualche anno, abbiamo sostituito, con uno molto più grande, a doppia anta, per poter avere più spazio utile, per le centinaia di calamite già in nostro possesso.
Queste, forse sono le cose …più ‘normali’…. quelle che più ci avvicina allo stereotipo di coppia normale, ma, ripartendo per far ritorno verso casa……
Lungo la statale che collega Brescello a Guastalla e procedendo ad una velocità di crociera moderata, disquisiamo tranquillamente su quanto vissuto e condiviso fino a li ed anche ‘provocandoci’ in argomentazioni, a noi care, di piccole fantasie in programma a breve, quando improvvisamente stacco la mia mano sinistra dal manubrio e gliela metto in mezzo alle sue gambe, ben aperte da quella sua naturale posizione del momento.
La invito a sollevarsi leggermente dalla sella , in modo da poterla ‘accarezzare’ meglio, e lei si mostra ben disponibile nel farlo. Comincio ad accarezzarla prima lentamente, poi sempre in modo più energico, immaginando soltanto cosa stesse accadendo sotto quei suoi vistosi pantaloni da moto, dai suoi colori vivaci e accesi.
Ciò fece si che il mio uccello, molto sensibile al ‘tocco’ della sua patata, comincia a recriminare attenzioni e ‘telepaticamente’ comunica quel suo desiderio alla mia lei, che in un attimo, inizia a strusciarlo con la sua mano sinistra, inizialmente da sopra il pantalone, per poi entrarvici e stringerlo amorevolmente nella sua mano, mentre la mia mano posta sulla sua topa e il dolce andamento costante della moto, credo abbiano creato il più grosso ‘toy vibrante’ esistente: un bel ‘giocattolo’ lungo 220,5 cm … largo 86,5 cm … con una vibrazione a 3.250 giri/min. … e che viaggia a 150 km/h. 🙂
Mi rendo subito conto di tutto questo, quando improvvisamente lei stacca la sua mano dal mio uccello e contemporaneamente toglie la mia mano che si muoveva tra le sue gambe: si slaccia i pantaloni e riprendendomi nuovamente la mano, se la rimette tra le gambe, dove trovo la sua vagina bagnatissima e vogliosa.
In quel preciso istante, la mia mano posizionata sulla manetta del gas, molla la presa, rallentando bruscamente e fortuna volle che a 200 mt. circa, vi era un distributore di benzina chiuso: non esito nemmeno un istante nel rendere quell’improvvisa decellerazione, in una manovra di parcheggio.
…”Amore mio, ma che fai… sei impazzito? E se ci vede qualcuno? Se ci sono le telecamere?”… mi dice d’impulso, ma senza l’intenzione dal desistere nel farlo. …. “Scendi dalla moto, non ti preoccupare… tieni pure su il casco, che tanto ti voglio prendere in men che non si dica!”…. le replico, e in un attimo, sono giù dalla moto, con già fuori l’uccello pronto a possederla.
Dopo due rapidi tentativi d’ingresso nella sua topa andati a vuoto, un po’ per l’ impaccio dato dall’abbigliamento, un pò per la presenza dei caschi ancora in testa, riesco ad affondare il mio uccello in quella sua vagina ormai totalmente impregnata da quei abbondanti umori, e la prendo con forza e veemenza. Nonostante la foga e la grande voglia di possederla, non posso non sorridere di quella immagine che ho di noi…. mi sembra di possedere un grosso chupa-chupa, che si dimena sotto quei colpi che gli sto affondando dentro. Godo e sorrido!
Il tempo di ripulirci rapidamente che vediamo arrivare una persona a bordo del suo scooter, che si appresta a sostare nelle vicinanze. …”Giusto in tempo, eh?”… sono le sue parole, mentre si stava ancora riallacciando i pantaloni e togliendosi il casco per potersi aggiustare meglio il tutto.
….”eheheheheheh…. è arrivato troppo tardi per assistere allo spettacolo!”… gli replicai… “Sicuramente è un problema suo. Noi abbiamo già dato. Chissà, magari sarà per un altra volta!”… e continuai ancora a sorridere sia per quanto sostenuto e sia per l’accaduto, immaginandomene ancora la scena vissuta in precedenza. Una volta risistemati per benino, risaliamo in sella alla moto, ripartendo da quel posto che ci aveva visto consumare e vivere con complicità totale, la nostra ‘prima volta’ …. in moto.
Il resto della nostra piacevole domenica, prosegue, trascorrendo la serata a cena, in un carinissimo locale con cucina giapponese di Carpi, dove tra gustose portate di sushi e sashimi, riviviamo la bella e ‘intensa’ giornata appena trascorsa e fantasticando su nuove ipotetiche avventure, che ci potrebbero vedere come… ‘complici protagonisti’.
Il tempo passa inesorabilmente in fretta, ma è vissuto completamente e intensamente, se insieme alla persona con la quale hai deciso di viverlo e se ne puoi condividere tutti i singoli momenti! …
(e anche se a volte,…. non è mai abbastanza).
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.