“, mi avete presa alla sprovvista siete due bastardi…”
Quello che vi voglio raccontare riguarda ancora una volta una storia vera
di una confidente conosciuta in una chat erotica. Per rendere più seguibile il racconto descriverò anche questa storia in prima persona.
Ciao a tutti sono Anna e vivo con mio marito Leo in Piemonte. Siamo una coppia non più giovanissima, ma entusiasta di vivere la relazione di coppia in sintonia e aspettative che questo mondo potrà donarci fatto anche di sesso.
Alcuni anni addietro per le vacanze estive, insieme ai miei cognati e una coppia dei loro amici, abbiamo affittato per tre settimane una villa al mare in una nota località della Toscana.
La villa al riparo da occhi indiscreti, distante dalla spiaggia un centinaio di metri, aveva tre stanze da letto con annesso i bagni privati, un salone e una cucina grande, ma principalmente un giardino dove soggiornare anche per prendere il sole.
Con mia cognata Grazia (la sorella di mio marito Leo) e la sua amica Maria, dopo aver visto il giardino della villa, ci siamo accordate di prendere il sole anche in topless, visto che i nostri mariti erano di idee aperte.
I primi giorni della vacanza erano trascorsi tra la spiaggia ad abbronzarci e facendo la vita notturna tra gustosi pranzetti in ristoranti del luogo e locali per ballare.
Verso la metà della vacanza, in un caldo pomeriggio, non avendo voglia di andare in spiaggia insieme agli altri, con la scusa di un leggero mal di testa, sono rimasta all’ombra di un grande albero presente in giardino a leggere uno dei libri portati da casa.
La lettura del libro mi aveva fatto entrare in simbiosi con la storia del racconto, facendomi assentare con la mente dalla realtà, al punto di non aver sentito i passi, provenire dal vialetto d’ingresso del giardino, di mio cognato Giacomo e di Silvestro divenuto amico comune di Leo e mio.
Mio cognato avvicinandosi a me, disse: – siamo passati per vedere se avevi bisogno di qualcosa, ma soprattutto se stessi male con questo caldo…
La mia risposta è stata: – “Grazie per il pensiero, ma ora sto benissimo, forse quella zuppa di cozze mi ha provocato quel leggero mal di testa e poi avevo voglia di oziare con una bella lettura all’ombra. Grazie ancora, perché mentre Voi vi siete preoccupati per me; quel mascalzone di mio marito, presumo, è in acqua a rinfrescarsi”.
Mio cognato con galanteria mi rispose: – “perché non ci offri qualcosa di fresco visto che ci siamo preoccupati per te”, e nel mentre ha preso la mia mano e mi ha persuaso ad entrare in casa, mentre Silvestro ci seguiva.
Una volta in casa, Giacomo senza perder tempo mi ha messo la lingua in bocca, mentre Silvestro si era seduto sul divano del salone. Per quella situazione inusuale ero frastornata ho cercando di respingerlo, ma la sua mano era scesa in mezzo alle mie gambe entrando con facilità negli slip del costume, mentre con l’altra mano impugnando la mia mano mi faceva accarezzare il suo membro già duro come una mazza.
La mia reazione è stata poco convincente: “ Che fai? Non voglio! Non possiamo fare queste cose, io sono tua cognata e poi sono sposata, siamo di famiglia”.
Silvestro, ancora seduto sul divano, incitava Giacomo a farmi assaporare il cazzo in bocca per mettere fine alle mie suppliche.
Alla fine ho ceduto alla tentazione, forse era venuta fuori la troia che era in me, perché una storia extra coniugale in passato con Francesco, un mio collega di lavoro, c’è stata.
Mentre Giacomo mi continuava a dire: –“Lo senti questo cazzo? È così per te, sei tu che lo hai trasformato in questo palo”. Poi ha spinto la mia testa con la sua mano chinandomi fino al suo cazzo per farmi assaggiare la sua cappella bella gonfia e violacea, mentre il mio culo era all’altezza di Silvestro che senza indugio, abbassandomi gli slip del costume, con la lingua mi leccava dove non batte mai il sole.
–“Coraggio Puttana”!! Continuava Giacomo: ”Lo so che ti piace”.
– Siamo solo io e te e Silvestro, sono giorni che con gli occhi ti divoriamo, ci divertiremo un po’ e non lo saprà nessuno.
–“Dai!! E’ un gioco, solo un piacevole gioco per tutti”.
Detto ciò, ho iniziato a spompinare Giacomo facendo scomparire tutta l’asse del suo cazzo fino in gola, mentre da dietro la lingua di Silvestro scavava tra le chiappe, ormai umide.
“Mmmmm…. che meraviglia e che pompinara che sei” continuava a dire Giacomo. Sentivo il suo cazzo pulsare sotto i colpi della mia lingua!! Poi Giacomo avvicinandosi al mio orecchio, con voce autoritario mi disse: “troia, ora tocca a lui fagli sentire la tua bocca e che pompinara sei!!
Wooooow… non stavo più nella pelle. Mi sentivo proprio una gran porca desiderata da due maschi, forse per via della bella abbronzatura presa nei giorni prima al mare, fica rasata e un bel culo sodo.
–“Vieni qui”, rivolgendomi a Silvestro, “voglio leccarti dalle palle in su”!
Silvestro in piedi e io in ginocchio ho preso il suo cazzo per tutta la lunghezza in bocca, leccandogli poi le palle belle lisce. Fu una delle cose più eccitanti, sentirgli le palle gonfie, e quando sono arrivata a leccare la punta del suo cazzo ho gustato le prime gocce del liquido preseminale!! Poi, spostando la mia lingua, ho iniziato a solleticare il buchetto anale facendolo sussultare.
– “Cazzo che troia che è tua cognata, mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm mi sta facendo un serviziettooooo…………!!”
– “Mmmmm ha una fica stupenda- mio cognato di rimando – chissà col cazzo dentro deve essere un vulcano”
–“Mmm siiiii….., mi avete presa alla sprovvista siete due bastardi..”
–“OK, signora cognata, cosa dovremmo farti??”
-“Vi prego, ora fate quello che volete di me, ho tanta voglia di cazzo!!”
Mi sono messa alla pecorina sul divano con la testa verso lo schienale, già completamente bagnata e con tanta voglia di essere sfondata, dall’altra parte dello schienale Silvestro mi ha rimesso il suo cazzone in bocca, mentre Giacomo, nella posizione che avevo assunta, esclamò: “ – Che paradiso è questa fica e il tuo buco del culo” Mi ha allargato le chiappe e mi ha infilato la lingua degustando contemporaneamente fica e ano.
–“Mmmmm, sei proprio deliziosa..”.
Assaporai per bene quella lingua rugosa che mi stuzzicava i due buchi.
–“Mmmm siii ohhh, mi fai impazzire, ti prego lo voglio tutto dentro…”
Poi ho sentito la grande cappella di Giacomo che si era fatto strada tra le labbra della fica e la spinta decisa.. e le palle sbattere conto la carne, pompandomi con spinte sempre più vigorose per alcuni minuti, mentre lavoravo il cazzo dell’amico.
-“Ora tocca anche a me esclamò Silvestro!”-“Eccome posso mica lasciarti cosi!!”risposi.
Giacomo sfila il suo cazzo dalla fica e mi impalo su quello dell’amico, iniziando una furiosa cavalcata. Mentre lo cavalcavo, Silvestro ansimava di piacere.
-“Calma, calma” mi disse Giacomo, “Non farlo ancora venire, dobbiamo prenderti in due mia cara zoccolona, ti piace gustare il cazzo…, adesso vedrai come ti sfondiamo in due”.
-“Sei un porco, non l’ho mai fatto con due maschi, vi prego però andateci piano”
Per tutta risposta Giacomo disse:“ Spero che il tuo bel culetto è ancora vergine, perché vorrei essere io a sfondarlo per primo, troia……..!!”
Ricambiata nuovamente la posizione a pecora, dopo un lavoro di lingua da parte di mio cognato e con due dita per sondare l’apertura dello sfintere ancora stretto, Silvestro nel frattempo aveva preso il tubetto della crema solare spalmandolo con una generosa dose sulla parte esterna e dentro l’ano, perché poi i due maiali mi hanno posseduta.
Silvestro mi ha fatto impalare nuovamente per cavalcarlo, Giacomo, da dietro tenendomi per i fianchi, spinse deciso il suo bastone nell’ano aprendolo come un coltello caldo nel burro, provocandomi un bruciore intenso. Mi sembrava di morire.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaa, gemetti forte……………….mentre Silvestro, con il cazzo in fica, mi teneva stretta a sé, perché non scappassi.
Giacomo è rimasto fermo con il suo bastone nel culo per qualche istante, poi ho sentito l’ano rilassarsi e…..
– “Siii… ooooh…, scopami cosi il culo..” Gli gridai…………. “Spaccami il culo per bene”.
– “Lo sai, sei proprio una gran zoccola, dovresti prenderlo più spesso”, replicò Giacomo.
A volte si fermava, toglieva la mazza e osservava il mio buco divelto, tra i miei lamenti di piacere e dolore.
– “Sii… Troia ! Fammi godere siii…!!”
E io: “Mmmmm siii….., oggi sono la vostra puttana, fatemi sentire troia e riempitemi di sborra!!!”
A sentire questo, Giacomo spinse dentro tutto il cazzo nel culo finché i testicoli non sbatacchiarono le mie chiappe e mi venne dentro; mentre Silvestro, con spinte dal basso, con il suo bastone mi sollecitava l’utero provocandomi un orgasmo multiplo. Continuarono ancora per qualche minuto, mentre un fiume di sborra calda mi colava dallo sfintere allargato distrutto e dalla fica fradicia per gli orgasmi che il cazzo di Silvestro mi aveva procurato.
–“Mmmm porca, tieni, ripuliscici il cazzo…”, esclamò Giacomo.
Ubbidientemente come una scolaretta, gli ho preso il cazzo in bocca ripulendolo a compensazione del piacere ricevuto, poi è toccato a Silvestro ripulirgli il suo cazzo con ancora la fuoriuscita di qualche goccia di sborra, inghiottendo tutto.
– “È stato bellissimo tesoro..” Mi disse mio cognato, “ora siamo soddisfatti, sono giorni che ci frullava in testa di scoparti.”
-“Grazie a voi per avermi fatto sentire femmina e zoccola. Non immaginavo fosse cosi piacevole e bello scopare con due cazzi vogliosi come i vostri!”
Ancora nudi, siamo andati in cucina a bere qualcosa di fresco!!!!
-“Ehi cognatina, le vacanze non sono ancora finite, sicuramente una bella dose di cazzo giornaliera te lo meriti e tu cornuto vieni avanti, perché stasera paghi il pranzo per tutti visto che hai perso la scommessa.”
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