“Kery nel fra tempo porta la sua lingua sui i miei capezzoli e cominciò a leccarli e succhiarli…”
Uscii dal mare e mi risdraiai a prendere il sole, facendo finta
di niente.
Ma subito loro iniziarono a stuzzicarmi, ovviamente ero diventato il loro gioco della giornata; con domande tipo ” ma la tua ragazza è contenta del tuo pene” io risposi ” non ho una ragazza per ora non voglio legami”, ceravo di rispondere in modo sintetico perchè mi sentivo in imbarazzo.
Le domande sul mio sesso e la mia sentimentale, ma sopratutto sul mio sesso, andavano avanti sino a quella fatitica che speravo non mi ponessero mai. ” Ma sei ancora vergine?” , io non sapevo cosa rispondere se la verità o una stupida bugia, optai per la verità ” Vergine” molto intimidito.
Loro in coro” nooooooo non ci credo!!!!!!!! Ma come alla tua età…. Con quel coso….. che ti ritrovi..?” Non dubitavo che loro la verginità la persero molto prima della mia età, visto quello che facevano ogni sera. E se devo dire la verità volevo tanto che almeno una volta facessero così anche con me. Ma per loro io ero un fanciullo.
Loro andarono avanti con le domande e con il loro gioco.
” Non hai mai pensato di fare sesso con qualche tua amica o con qualche tua ragazza?” ‘
‘ Si, ma non ce ne stata mai la possibilità”
”Ma la possibilità bisogna crearla”
Verità
” Si ma a volte le ragazze non vogliono”
” Noi no, noi volgiamo sempre….”
Ridono
” Anche adesso e tu…”
Il loro gioco andava avanti…. anche se a me stava iniziando a piacere
” S…ì….”
” E con chi”
La risposta era quasi ovvia, ma come facevo a rispondere solo un nome seloro erano due? Cosi risposi la più stupida
” Con tutte e due”
” Ahhhh si con tutte e due”
” e ne saresti in grado”
adesso ero spacciato, ma se volevo giocare ancora dove essere spregiudicato e stare al loro gioco
” Certo e voi?”
” Noi? cosa voesti dire, che non saremmo in grado?”
” No pero la domanda è legittima”
” Hai ragione mettiti in mezzo a noi due e vediamo… se resisti”
Il loro coro continuo mi convinse e mi sdraiai tra loro. Il gioco vero era iniziato. Io non sapevo nemmeno come funzionava.
Appena mi misi a supino Kery inizio a mordermi l’orecchio leccamdomelo con la sua lingua calda, Marika accarezzava con la sua mano delicata il mio petto, passando più volte le sue dita sui i miei capezzoli. Io ero impietrito non sapevo cosa fare. Kery in tanto iniziava anche a baciarmi il collo, il mio copro era un brivido unico. Marika ogni tanto sfiorava il mio pene, che era ritornato grosso gonfio come un palloncino. Nel fra tempo Kery si mise un dito in bocca e poi sfiorò le mie labbra, la mano di Marika accarezzava tutto il mio corpo. Il mio copro era in piena eccitazione e mi sembrava di essere in un sogno e su un isola deserta. A quel punto cercai di muovere le mie mani per poter cercare di eccitarle anch’ io in qualche modo, ma all’istante arrivò il loro ” No stai fermo, immobile e godi”…. a quelle parole mi misi immobile sodomizzato.
Stavo per scoppiare di eccitazione, i miei ormoni erano a mille.
Marika ad un certo punto mi la sua mano sotto ai miei boxer da bagno e strinse in mano il mio pene ” e adesso fammi stringere questo cazzone”, pronunzio quelle parole con un fragore che riempì le mie orecchie e tutto il mare. Kery nel fra tempo porta la sua lingua sui i miei capezzoli e cominciò a leccarli e succhiarli… era la apoteosi, non ce la facevo più stavo per venire, ma ad un certo punto Marika si interruppe e poi riniziò fece così per cinque volte ma poi mi mise una mano sulla bocca e inizio a fare su e giù con la sua mano sul mio cazzo sempre più forte fino a quando non ebbi un orgasmo spaventoso, il mio urlo fu frenato solo dalla mano di Marika.
Ero in estasi, nonostante loro si erano fermate io stavo ancora godendo.” A è cos’ che ci avresti soddisfatto …”’ e risero
Ma Marika aggiunse ” Però ce l’ hai veramente grosso” quella era l’unica cosa che mi diede un pò di orgoglio personale perchè, avevo perso mi ero reso ridicolo.
Dopo il silenzio .
Arrivarono le sei e decidemmo di andare a casa.
Quando entrammo in casa non c’era nessuno, trovammo un biglietto in cucina che ci diceva che mia sorella e i miei erano andati a fare un giro e poi a comprare da magiare per la sera.
Decidemmo come fare il giro delle docce. Il primo fui io anche perchè forse era quello che ne aveva più bisogno.
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