“Iniziammo quindi a spogliarci, anche per noi era la prima volta, e un po’ d’imbarazzo lo provavamo, ma poi trasportati dall’eccitazione ci dimenticammo…”
Da qualche tempo con mia moglie avevo preso ad uscire a cena
con altre coppie, ma dopo la solita pizza, al massimo un gelato le serate finivano lì, nessuno che iniziasse a parlare di sesso se non in modo sbrigativo o umoristico, quindi i nostri piani andavano a farsi benedire. Da un po’ di tempo parlavamo di provare questo famigerato scambio, avevo compiuto una fatica inenarrabile a convincere mia moglie a partecipare, perché lei è troia in camera da letto, ma da soli. Col tempo non mi negava più niente, essendo partiti dalla solita scopatina alla missionaria avevamo percorso tutti i sentieri dell’amore coniugale. Una sera siamo usciti con una coppia di cui lei è mia collega ed il marito un ex giocatore di calcio che ora fa il dirigente sportivo, lui un bell’uomo, nonostante abbia smesso di giocare qualche anno fa, in splendida forma fisica alto circa 1,80, brizzolato, vestito elegantemente e dai modi cortesi. Lei invece un po’ in carne, truccata in maniera pesante, un profumo costosissimo, ma troppo forte per i miei gusti, tacchi a spillo e vestito aderente nero. Dopo la presentazione del marito ci siamo avviati in un ristorantino pizzeria della zona, molto tranquillo e frequentato solamente da adulti, niente torme di ragazzini vocianti. Abbiamo iniziato a parlare, ma si notava un certo astio all’interno della coppia, probabilmente avevano litigato prima di uscire di casa. Alla fine siamo riusciti a scoprire il motivo della loro lite. Al marito non tirava più. Con la voce quasi un sussurro ci spiegò che giocando ad altissimo livello, per mantenere le sue performances sportive era stato costretto ad usare steroidi per un lungo periodo, e questi ormoni avevano influito sulla sua sessualità, oramai erano un paio d’anni che il cazzo non funzionava più e quindi erano un paio d’anni che non scopava la moglie. Finora era sempre riuscito a resistere, ma ormai aveva capito che la sua situazione era irreversibile e che la moglie aveva diritto a godersela. Senza tanti giri di parole chiese a noi due se volevamo scoparci la moglie, lui poteva assistere oppure l’avrebbe accompagnata e attesa per poi riportarla a casa contenta e soddisfatta. Presi un attimo di tempo, perché questa era un’opportunità che non avevamo valutato, ossia essere l’unico cazzo con due fiche a disposizione. Mi consultai rapidamente con mia moglie e decidemmo che valeva la pena di provare. Salimmo in macchina, la loro che era più grande della nostra e ci dirigemmo senza troppi indugi verso un motel che ci era noto. Nel tragitto la mia collega, iniziò ad insultare con ferocia il marito. Lo chiamava impotente, frocio, recchione, vedrai finalmente come si scopa una donna come me, come si tratta una vacca, una che ha voglia di cazzo in tutti i buchi, e poi si rivolgeva a me e mi diceva che mi avrebbe fatto godere come mai mi era capitato in vita mia, mi avrebbe dato anche il culo, che al marito aveva sempre negato, e poi si rivolgeva a mia moglie dicendole che l’avrebbe leccata per ore, si sarebbe fatta sottomettere in tutti i modi e così dicendo tirò fuori dalla borsa una serie di vibratori di ogni forma e colore, e poi tornava a offendere il marito in tutti i modi possibili. Ma l’impressione che provammo era di una persona che volesse ferire, ed offendere il marito, con quella sua aria da gran fica alla quale tutti sbavavano dietro, con tutti abiti firmati, profumi costosi, gioielli. Arrivati al motel dopo poco tempo, ci registrammo in due camere, ma ne occupammo solamente una. Il nostro amico si sedette su una poltroncina in disparte e si preparò a vedere la moglie scopata da un altro. Iniziammo quindi a spogliarci, anche per noi era la prima volta, e un po’ d’imbarazzo lo provavamo, ma poi trasportati dall’eccitazione ci dimenticammo completamente dell’uomo in poltrona e ci dedicammo l’uno all’altra e all’altra. Tirando le somme la mia collega non era niente malaccio, a parte le cosce un po’ grassottelle e un culo che strabordava, ma nel complesso era più che scopabile, una terza abbondante di seno, un fica curata con i peli tagliati per non uscire dal perizoma che indossava, e che era coperto di brillantini, anche mia moglie si difendeva bene, anche lei una terza quasi quarta di seno, un culo che conoscevo bene avendolo già solcato in tutti i modi, una fichetta morbida coperta di peluria bionda che lasciava immaginare tutto il paradiso e oltre. Il mio cazzo, non lunghissimo, prese ancor più vita e lo sentii duro come mai mi era capitato. Due donne tutte per me! Iniziai subito con l’infilare il medio nelle due topine, erano entrambe bagnate e appena le toccai emisero dei gridolini soffocati come se avessero avuto paura di farsi ascoltare. Appena iniziai a sentire le fiche bagnate mi cominciai a dedicare a quello che mi piace di più, leccare la fica! Iniziai da mia moglie sapendo dove infilare la lingua per provocarle subito il massimo del piacere, in poche leccate mi trovai con la faccia invasa dei suoi umori, nel frattempo la nostra amica mi menava su e giù l’asta che mi era diventata dura come mai l’avevo avuta prima. Finito con la mia metà mi dedicai alla troia, che non la smetteva di insultare il marito. La cosa invece di eccitarci ci cominciava ad infastidire, e così le infilai il cazzo in bocca pere farla stare un po’ zitta. Devo dire che ci sapeva fare, succhiava come una ventosa alternando succhiate a leccate lungo tutta l’asta, se lo spingeva fino in gola e quando arriva giù sentivo la fica che si stringeva. Ad un certo punto la zoccola si stancò di essere solo leccata e si girò a pecora e riprese immediatamente a parlare con il marito chiamandolo con i nomi più offensivi del mondo, incitandomi nel frattempo a scoparla in quella posizione che le procurava il massimo godimento. Incazzato per come trattava il marito decisi che non la volevo scopare, ma vista la posizione me la sarei inculata subito, detto fatto, puntai la cappella suo buchetto, a suo dire quasi vergine e senza aspettare un attimo spinsi con prepotenza dentro tutto il cazzo che ancora era insalivato per bene. Un attimo di resistenza e me lo ritrovai tutto dentro, lei aprì la bocca come per cercare di respirare, intanto io iniziavo un lento su e giù , con questo culone che ballonzolava ogni volta che la pancia toccava le chiappe. Le infilai un dito nella fica e nel sentire il mio cazzo che entrava e usciva, sentii anche un bagnato che non avevo mai sentito prima, sembrava un rubinetto aperto, come si stesse pisciando sotto. Mia moglie per non essere da meno le aveva piazzato la sua fessurina davanti alla bocca e se la faceva leccare, guidandola con comandi imperiosi e strizzandole i capezzoli per farla godere meglio ed impedirle di allontanarsi. Dopo un po’ la porcona iniziò a godere, un orgasmo dietro l’altro, mentre il buco del culo diventava sempre più morbido e accogliente per il mio cazzo che non è lungo, ma in quanto a circonferenza è notevole, quando qualche volta lo facevo uscire vedevo questa grotta nera dilatata e sempre più arrossata ai bordi. Mia moglie intanto godeva come una porca nella bocca dell’altra che beveva a più non posso girando con la lingua per tutta la sua fica, quando mi fui stancato del culo lo tirai fuori e iniziai a scoparla come un ossesso, ora volevo godere anch’io. Intuendo quello che stava per succedere mia moglie la fece girare a pancia in su ed iniziò a leccarmi le palle mentre entravo ed uscivo da questa fica bagnatissima e non ci volle molto che tirassi fuori il cazzo e iniziassi a schizzare dappertutto. Non contenta di ciò mia moglie raccolse lo sperma un po’ con le mani, un po’ con la lingua e lo portò alle labbra della nostra amica costringendola a bere tutto. Esausti ci sdraiammo un po’ sul letto per recuperare le forze, dopo pochissimo tempo la troiona ricominciò con gli insulti al marito che sinceramente ci eravamo dimenticato esistesse. Quando iniziò guardammo in faccia il nostro povero amico e ci fece compassione tanto era abbattuto, ma da un’altra parte ci fece rabbia perché non reagiva minimamente a nulla. Appena ci fummo ripresi dalla precedente cavalcata iniziammo nuovamente a trastullarci con i nostri sessi. Avere quattro mani sul cazzo era un’esperienza nuova ed esaltante, infilare tutte e due le mani in due fiche diverse provocava strani effetti, non sapere quale seno mordicchiare mi faceva eccitare come mai. Ricominciai a leccare la fica prima di mia moglie e poi della collega, per poi tornare indietro e ricominciare, mentre le due si alternavano sul cazzo. Quando passai a leccare i buchi del culo mi accorsi che quello della porca che mi ero inculata da poco ancora era tutto rosso ed irritato, ci spinsi così due dita dentro e dopo qualche piccola protesta iniziò a godere di nuovo, stavolta però niente cazzo, stavolta toccava a mia moglie essere trombata. Mentre spingevo il cazzo in quel lago di piacere, la troia tirò fuori uno dei vibratori che aveva portato ed iniziò a solleticare il culo di mia moglie per poi decidersi a spingerlo dentro fino in fondo, mia mogli e sembrava impazzita scopata con un cazzo vero in fica ed uno vibrante nel culo, mentre la nostra con un altro dildo si masturbava furiosamente. Dopo vari orgasmi decisi che era arrivato il momento di farle il culo, ma mi sembrava ingiusto nei confronti della collega e quindi la feci mettere a pecora e sfilatolele il vibratore dalla fica glielo spinsi con un solo colpo tutto nel culo portando la vibrazione al massimo. Inizio subito a godere e a lamentarsi per il bruciore, ma noi non l’ascoltavamo presi come eravamo nella nostra inculata. Dopo un po’ schizzai ancora una volta e questa volta nel culo di mia moglie, che aveva avuto una decina di orgasmi tra vagina e ano. Stremati e grondanti liquidi ci sdraiammo di nuovo tutti e tre sul letto. La troia dopo qualche minuto disse che doveva andare in bagno e che siccome era disinibita lasciava la porta aperta. Feci cenno al marito di seguirmi e all’interno del bagno la vedemmo a gambe larghe sul bidet intenta a lavarsi il culo e a raffreddarlo un po’, presi il cazzo in mano iniziai a pisciarle addosso, prima poche gocce e poi un getto che sembrava non finire più e al contempo invitai il marito a umiliarla allo stesso modo, anche lui con la vescica piena iniziò a scaricarle urina dappertutto prima sulle tette poi sulla pancia ed infine in faccia incuranti delle sue proteste, anzi alla fine la costringemmo prenderli entrambi in bocca e finire quella speciale bevuta. Sentire la lingua su un cazzo che sta pisciando è paradisiaco ed in men che non si dica me lo ritrovai duro di nuovo, feci girare la troia e, senza dire nulla, lo ripiantai nel suo culo tutto d’un colpo con il marito che questa volta insultava la moglie e la chiamava con tutti gli appellativi che gli venivano in mente costringendola a tenere il suo cazzo inerte tutto in bocca. Dopo altri venti minuti di pompata non ce la feci più e uscii dal suo culo con il pisello che iniziava a dare cenni di cedimento, feci una rapida passata nella suo fica e poi lo tirai fuori per sborrarle addosso, poche gocce di liquido biancastro segnarono la fine di quella serata. Da quella sera quando incontro in ufficio la mia collega mi scappa sempre la pipì e mi diventa duro, da cosa dipenderà?
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