“Arrivammo in albergo che le colavano umori dalle gambe ed i due bull avevano un’evidentissima erezione nei pantaloni…”
Era ormai ora di cena e quindi tutti sotto la doccia (manco
a dirlo mia moglie la doccia la volle fare con Pietro). La troia si preparò per uscire con un vestitino nero sotto il quale non indossava nulla e con ampia apertura sotto le braccia che facevano intravedere l’abbondante seno e uno spacco alla gonna, che incantava. Eppure era, come al solito, molto fine. Adoravo la mia troia ed avrei voluto abbracciarla, baciarla e ritornare il “primo attore”, ma mi ricordai quello che mi aveva detto: per quei due giorni io dovevo essere solo il cuck da umiliare, Pietro il suo amante bull e Sandro il bull con cui loro avrebbero giocato.
Uscimmo e si volle sedere sul sedile di dietro fra i due bull. Le loro mani correvano dovunque sul suo corpo lungo il tragitto. Scendemmo dall’auto e raggiungemmo il ristorante. Ci sedemmo ad un tavolo rettangolare, dove io e mia moglie eravamo seduti ai due lati più distanti e i due bull, come angeli custodi accanto a mia moglie. Io ero quindi un po’ isolato da loro.
I tre scherzavano e ridevano ed ogni tanto facevano una battuta su di me come bravo marito cornuto. La troia, lo faceva apposta, quando il cameriere ci guardava ora baciava l’uno ed ora l’altro, lasciando interdetto il cameriere. Quando venne al nostro tavolo, mia moglie esordì dicendo che per lei avrebbe ordinato suo marito che conosceva i suoi gusti. Indicò me…il cameriere ebbe un attimo di smarrimento e per un attimo rimase in silenzio. Si capiva che la situazione che aveva davanti era ben oltre la sua immaginazione. Poi durante tutta la cena, lo vidi sussurrare qualcosa al proprietario ed agli altri camerieri. Anche alcuni altri clienti, i più attenti, capirono. Le donne, dapprima un po’ scandalizzate, poi le vidi sorridere e scambiare battute sussurrate con i propri mariti e compagni. Forse qualcuna, segretamente, sarebbe voluta essere al posto di mia moglie.
A parte i baci, però tutti e tre evitarono di creare situazioni imbarazzanti e quindi non allungarono le mani su mia moglie, che però vidi eccitatissima. Usciti dal locale, però, non resistettero e mentre uno la baciava, l’altro le aveva infilato la mano sotto il vestito. Lei aveva spinto il culetto in fuori per farglielo fare meglio. Chi ci avesse seguito con l’occhio da dentro il ristorante, avrebbe nitidamente visto tutta la scena. Nel buio dell’auto, si sedettero di nuovo dietro e mi chiesero di fare un lungo giro. Fra vetri oscurati e la notte che ci circondava, mia moglie iniziò a dispensare pompini da un lato e dall’altro. Poi iniziò a cavalcarne uno e poi l’altro. Arrivammo in albergo che le colavano umori dalle gambe ed i due bull avevano un’evidentissima erezione nei pantaloni. Lei salutò ammiccante il proprietario e mi chiese di aspettare fuori, visto che …aveva da fare coi i suoi due bull. Io nonostante avrei voluto correre loro dietro per vivere in prima persona, la sua prima monta con due bull, obbedii. Dopo un po’ sentii gemiti dalla finestra e vari rumorini… erano ormai all’opera ed io ero lì fuori, in attesa di avere il permesso da mia moglie di entrare. Dopo un po’ mi arrivò un sms in cui Pietro mi disse, laconicamente, sali cornuto.
Appena entrai vidi una scena che mi rimarrà sempre impressa nella mente. Pietro sotto, lei a cavallo e Sandro che le riempiva il culo. Una doppia penetrazione selvaggia, vista la potenza con cui Sandro la sbatteva e come lei gli veniva incontro con il culo. La troia gemeva e godeva continuamente, gridando frasi sconnesse, finchè esplose in un orgasmo che la fece tremare tutta.
Sandro venne quasi contemporaneamente ed uscì da lei, mentre Pietro, come al solito, dolcemente l’abbracciò e rimase fermo dentro di lei.
Ormai era tardissimo e mia moglie fece capire che voleva addormentarsi fra le braccia di Pietro, così che Sandro si spostò nel suo letto e io presi posto ai piedi del loro letto. Avevo ancora addosso la cintura di castità e non ero venuto. Il desiderio di avere anch’io un orgasmo e l’ano che mi bruciava un po’ per l’assalto del pom , non mi fecero dormire. Verso le 2 mia moglie si svegliò ed iniziò ad accarezzare Pietro. Dopo un po’ si svegliò anche Sandro. Pietro capì il mio stato e chiese a mia moglie se poteva togliermi la cintura di castità per donarmi un po’ di sollievo. Mi fu tolta e mi ordinarono di mettermi nudo e segarmi da solo davanti a loro. La troia invece invitò nel letto anche Sandro ed iniziò una lenta sega a tutti e due. Mentre mi segavo mi umiliavano chiamandomi cornuto, frocio, rottinculo e che spesso si sarebbero scopati insieme mia moglie, anche senza di me, nel nostro letto matrimoniale a casa. Ormai stavo per esplodere in un orgasmo fortissimo, quanto Pietro mi ordinò di fermarmi che lui doveva andare ad urinare e che voleva farlo nella mia bocca davanti a tutti. Mi invitò a seguirlo in bagno e mi fece distendere nella vasca a bocca aperta e, mentre mi segavo, iniziò a far cadere qualche goccia di urina sul mio viso. Chiusi gli occhi ed il flusso di urina iniziò a bagnarmi tutto il viso ed entrare in bocca. Non capii più nulla ed esplosi in un orgasmo così intenso che mai nella mia vita ne avevo avuto un altro pari. Mi sentii svuotato totalmente e tornammo tutti a letto. Dopo un po’ sentii dei gemiti, i 3 avevano ricominciato a scopare e si alternavano nella figa e nel culo di mia moglie, finchè decisero di venirle tutti e due in bocca facendole ingoiare tutta la loro sborra. Mia moglie perversa, invece, trattenne il tutto e corse da me baciandomi e passandomi tutta la cremina che aveva trattenuto. Ero scarico e per nulla eccitato dopo il mio orgasmo e quindi mi pesò molto bere quella sostanza viscosa dalle sue labbra, ma mi toccava come cuck.
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