“Sono tutti super dotati e quando dico super dotati intendo con cazzi di oltre 24cm…”
Eccomi qui, seduta al tavolo di un bar a pensare come mi
sono fatta fregare. Ora devo assolutamente trovare 5,000€ e saldare il mio debito prima che mio marito venga a saperlo e prima che i miei creditori creino problemi. Sto guardando il fondo della tazza del cappuccino quando sento una mano sulla spalla e una voce dolce – ciao Maria, da quanto tempo che non ti vedo – Mi giro e vedo una bella donna, la osservo e la riconosco, è Antonella, una mia compagna di liceo, anche se sono passati quasi dieci anni è rimasta identica. – che combinazione, io vengo sempre in questo bar ma non ti ho mai visto, posso sedermi con te, quante cose ho da dirti.- Le faccio cenno di sedersi, mentre si siede la osservo con attenzione, indossa un paio di pantaloni molto stretti ed una maglietta altrettanto stretta, noto che ha ancora un corpo magnifico, noto anche che è tutta completamente firmata e il suo abbigliamento è completato da una borsa ed un paio di scarpe che probabilmente costano come il mio debito. Lei si siede e chiama per nome il cameriere – Carlo portami un cappuccio ed un cornetto e senti quello che vuole la mia amica.- sorridendo aggiunge – E smettila di spogliarmi con gli occhi ho paura che un giorno o l’altro mi salterai addosso.- io non ordino nulla, sono troppo giù. Lei si accorge e mi chiede se ne voglio parlare. Penso non la vedo da una vita e non sono mai stata così amica, lei era la meglio in tutto, ma poi rifletto e mi dico che proprio per questo magari le posso parlare, mi sfogo e poi chissà se la rivedrò ancora. E così inizio a parlare dicendole quanto sia stata stupida, pensavo di riuscire a rimediare dei soldi ed invece mi ero stata fregata, ora mi trovavo dover pagare una una cifra di soldi a dei delinquentucoli. Lei ascolta con attenzione e mi dice che una soluzione si può trovare, dipende da quanto io sono disposta a fare. Non capisco, cosa vuoi dire, cosa intendi per “disposta”, sono disposta a tutto, devo pagare il debito prima che succeda un casino.- Antonella mi guarda,sembra cercare le parole e – Maria se vuoi io so come farti avere quella cifra, anzi anche molto di più. Sono la titolare di una casa di appuntamenti, ma non un una casa ordinaria, da me vengono solo persone selezionate, seri professionisti solo che hanno un, chiamiamolo così, problema. Sono tutti super dotati e quando dico super dotati intendo con cazzi di oltre 24cm.- Mi fissa aspetta una mia reazione e risposta. Io sono inebetita, non mi aspettavo nulla del genere, tutto mi sarei aspettata tranne una proposta del genere e mai mi sarei immaginata che una come Antonella potesse fare la puttana. Lei, sempre fissandomi, mi sollecita una risposta. Balbettando e senza quasi rendermene conto annuisco con la testa, ma lei vuole una conferma, -si va bene ma… io non so come fare, come comportarmi.- lei sorride- non ti preoccupare, ti dirò io cosa e come fare, anzi meglio ancora ti “mostrerò” come fare, vieni con me.- Paga, noto che lascia una cospicua mancia, mi prende per mano e mi porta via. Mi sembra di essere un automa, lungo la strada mi dice che ha un appuntamento con un notaio di Torino, lui viene a Milano solo per lei e vuole solo lei. Mi dice anche che ha già in mente un nome che per scoparsi una come me, alla prima esperienza e capace di darmi anche tutta la cifra che mi serve inoltre vista la situazione i soldi li da tutti a me. Le dico che non assolutamente vergine ma lei sorride e mi dice di non preoccuparmi. In pochi minuti siamo a casa sua, la casa è come lei di classe ma sobria, arredata con gusto, e senza economie. Mi fa fare il giro della casa e mentre mi spiega alcune cose suona il campanello, – è il mio notaio, sempre puntale, adesso entra in questa stanza, accomodati sul letto e guarda quello specchio.- muove qualcosa e vedo perfettamente la stanza dall’altra parte, lei mi strizza l’occhio mi bacia sulla bocca – goditi lo spettacolo, la tua amica Antonella entra in scena.- Mi siedo sul letto, non so spiegare il mio stato d’animo, forse la parola giusta è confusa. Nella stanza attigua si apre la porta, entra Antonella accompagnata da un uomo, chissà perchè mi aspettavo un vecchio ed invece “il notaio” è un bell’uomo di circa 40 anni. Accompagna la mia amica, la bacia con passione sulla bocca, riesco quasi a vedere le loro lingue che si incrociano, poi le fa appoggiare le mani sul letto e delicatamente le sfila i pantaloni e le mutandine, comincia quindi a baciarla sulla sulla figa e sul culo mentre con le toglie anche la camicetta lasciandola completamente nuda, Antonella mugola e si muove, lancia delle occhiate verso lo specchio e si lecca le labbra, sa che la sto guardando. Osservo lui che le sta leccando la figa e non capisco se è la saliva di lui o gli umori di lei ma è bagnata quasi fino alle ginocchia. Antonella ha come un sussulto ed ha un orgasmo, lui è ancora tra le sue chiappe, poi lei si siede sul letto, lo avvicina, lancia un’altra occhiata verso di me e quindi comincia a baciargli i pantaloni, poi li sbottona a mette le mani dentro i boxer e gli tira fuori il cazzo. É enorme, guarda ancora verso di me come sottolineare quanto è grosso, quindi lo prende in bocca e comincia a fargli un pompino. Sono ancora impressionata dalla dimensione del cazzo che ho appena visto, saranno 26/28 cm ed inoltre con un diametro non da meno. Antonella fatica a prenderlo in bocca ma mi accorgo che a lui piace e lei è proprio brava, mentre faccio queste considerazioni mi accorgo che con una mano mi sto toccando la figa e mi accorgo anche che sono completamente bagnata, sono eccitatissima, al punto che mi tolgo i pantaloni ed inizio a masturbarmi.
Antonella continua, gli lecca i testicoli e gli prende in bocca tutto il cazzo provocandosi come dei conati, io dal canto mio mi sono infilata due dita nella figa e sto godendo! Adesso lui le esce dalla bocca la fa sdraiare e le allarga le gambe le strofina la cappella sul clitoride e poi comincia ad infilarlo dentro, Antonella contrae la bocca sembra le faccia male ma poi vedo che è lei stessa con le gambe dietro al sedere di lui che lo spinge sempre più dentro, non perdo un istante di quella visione, quando sembra entrato tutto lei emette un grido di godimento, mi accorgo che già solo averlo dentro le ha fatto venire un orgasmo, orgasmo che arriva anche me, intenso, forte , quasi più forte di quando lo faccio con mio marito. Adesso il notaio la scopa con foga, lei asseconda i colpi anzi sembra forzali, ha gli occhi all’indietro, è un continuo godere, quando volge il viso verso di me la vedo stravolta e allo stesso tempo felice. Si felice, sembra quasi che sia lei la cliente, sembra che goda più del suo partner. Lui dal canto suo non smette un attimo, la fa girare e glielo infila alla pecorina, ora è proprio difronte a me, il suo viso è vicino allo specchio, posso osservarli bene tutti e due, ancora una volta non appena lui le è entrato tutto Antonella grida ed io vengo di nuovo, con la stessa intensità di prima, anche lui ha il volto stravolto ma continua a pomparla senza sosta, riesco a vederla bene, mi sembra che abbia degli orgasmi continui, ha il volto sfatto, è sudata e continua ad incitarlo a chiavarla, a sfondarle la figa, usa anche un turpiloquio definendosi un troia che merita solo di essere chiavata e vuole sentirlo in gola. Lui a quelle parole aumenta la foga ed io… ed io godo, godo e poi godo ancora. Non riesco a tenere il conto delle volte che sono venuta, sono completamente eccitata, non avevo mai visto una donna che si faceva scopare da un uomo e non pensavo che una donna potesse godere tanto, d’altronde anche io avevo goduto più volte. Lui le fa cambiare ancora posizione, si sdraia sul letto, il suo cazzo dritto e duro sembra ancora più grosso, lei si posiziona sopra di lui mi guarda e piano piano se lo infila dentro, sembra non finisca mai! Lei comincia a cavalcarlo, sempre più veloce, alterna anche dei movimenti del bacino, quelli che quel palo le consentono di fare, viene per l’ennesima volta, poi lui la fa alzare, lei le si mette vicino gli prende in bocca il cazzo e contemporaneamente con le due mani gli fa una sega. Lo vedo che contrae i muscoli delle gambe e viene, una una sborrata, un fiume! Lui grida il suo godimento Antonella si fa schizzare la sborra sulla faccia, sui capelli, sul petto ed io vengo ancora.
I due amanti si sdraiano sul letto per riprendere le forze ma anche io sono provata, mi sdraio anche io, mi sembra di aver scopato con loro sono completamente bagnata e sfinita, solo ora mi accorgo di essermi spogliata completamente, guardo ancora i due amanti, vorrei quasi andare a ringraziarli per lo spettacolo. Mi appisolo, vengo svegliata da dei rumori, è Antonella che entra nella camera, ricordandomi che sono nuda cerco di coprirmi, – non coprirti resta così, ti si divertita vedo! Che ne dici della puttana della tua amica, ci so fare?– Si, volevo dire mi sono divertita, ma anche tu, ad un cero punto non riuscivo a capire chi era il cliente. Ma devo chiedertelo, come fai a prendere quel cazzo così grosso, non ti squarcia la vagina? Non senti dolore? non penso di averne mai visto così grosso, pensavo mio marito fosse dotato ma in confronto…- mi spiega che il trucco è proprio partecipare- quando io mi faccio scopare partecipo. Innanzitutto, come hai visto, godo spesso più del partner, e poi ho sempre la figa lubrificata, e da come vedo anche tu hai goduto e vedo anche che anche tu hai la figa ben lubrificata- divento rossa, lei si avvicina mi tocca il clitoride sto per dire qualcosa ma lei mi ha già messo la lingua in bocca e un dito nella figa. Mi accorgo di essere eccitata e di aver voglia di lei, la stringo e le sussurro di farmi godere. Dopo un’ora abbondante di sesso saffico, con un altra buona dose di orgasmi, ci sdraiamo una a fianco dell’altra, mi chiede se ho deciso, penso che qualsiasi cosa mi avesse proposto avrei accettato. Mi chiede se sono in grado di cominciare subito, penso al quel magnifico ed enorme cazzo e le dico che forse avevo avuto già troppi orgasmi per quel giorno, forse non sarei stata in grado di rimanere lucida. – Non devi preoccuparti- mi dice – noi donne riusciamo a recuperare abbastanza presto, adesso facciamo una bella doccia, mangiamo un boccone e poi nel pomeriggio ti faccio conoscere Andrea, è un pezzo grosso della finanza, lo conosco da tempo, è uno che ti porta alle stelle e, non da meno, gli ho detto che sei nuova ma che servono 5000€ per averti.- La guardo- e lui spende quella cifra per scoparmi? Ma non gli avrai detto che sono vergine, quello ci denuncia, di cazzi ne ho presi più di uno!- Sorridendo mi dice di non pensarci, quindi mi prende per mano e mi porta nella stanza da bagno, li c’è una vasca idromassaggio, lei mette dei sali quindi entriamo, ogni tanto mi bacia e poi mi insapona massaggiandomi e palpandomi, sento che sto emettendo degli umori e mi domando se sia possibile, mi sembra di aver solo voglia di fare sesso. Finito il bagno prende un rasoio e mi depila completamente, mi accorgo che riesco, o meglio, non voglio opporre resistenza, quindi mi porta in una stanza da letto e apre un comò, mi dice di avvicinarmi e di scegliere quello che voglio. È pieno di indumenti intimi, dai perizomi alle culottes dai reggiseni a balconcino ai bustini con pizzo e reggicalze, sono indecisa così ci pensa lei, mi prende un paio di calze autoreggenti ed un bustino con reggicalze, senza mutandine, inoltre le coppe del reggiseno rimangono sotto il capezzolo. Li indosso, lei si sposta un po’ per guardarmi,- sei perfetta, una bella puttanella, così come sei andiamo a mangiare, e ci incamminiamo in cucina, lei con una vestaglia trasparente ed io praticamente nuda. Entriamo in cucina e rimango scioccata, c’è Carlo il cameriere del bar che sta preparando la tavola, ci guarda, per quello che rimane ci spoglia con gli occhi e dice- signora Antonella lei mi farà diventare pazzo un giorno o l’altro finirò in galera.- io non so dove guardare sono imbarazzatissima, lei – Carlo lo sai il giorno che vuoi spendere 1000€ questa è per te- dicendolo si apre leggermente la vestaglia e gli fa vedere la figa, lui bofonchia qualcosa finisce e se ne va. Antonella mi guarda, e mi dice che non devo preoccuparmi lei lo prende sempre in giro, lui sta al gioco ma è gay. Suonano alla porta – sarà Andrea.- Solo allora mi accorgo che è stato apparecchiato per tre, mi tremano le gambe, mi siedo per non cadere, adesso non più tanto sicura di me ma non ho tempo di fare nulla lei è già di ritorno con un uomo sottobraccio, non lo guardo, fisso il pavimento. E’ Antonella che parla- Maria questo è Andrea, puoi anche guardarlo, non ti morsica mica. Vedi, Andrea, è come ti avevo detto, inesperta e timida alla sua prima esperienza.- Mi alza il viso- guarda come è bella e così rossa ed emozionata è ancora più bella, ma adesso sediamoci, mangiamo che vi aspetta un pomeriggio “faticoso” e, se volete avrò il piacere di condividere!- Si siedono anche loro cominciando a mangiare, io non riesco sono quasi sul punto di piangere e scappare ma come faccio, ed il mio debito? Ma mentre mi dico questo mi viene davanti la scena di Antonella che si faceva scopare e penso che più per quello che per il debito andrò avanti. Andrea è un uomo interessante più sui cinquanta che sui quaranta, brizzolato alto e con dei modi da vero signore, malgrado il mio abbigliamento, insomma abbigliamento, non mi fa sentire a disagio, mi guarda è vero ma quasi come fosse normale, inoltre non può vedere che ho anche la figa nuda. Un figa che si sta già inumidendo, allora è vero che non ho limiti. Finiamo di mangiare e Antonella va a prendere i caffè lasciandoci soli, Andrea mi accarezza una mano, vorrei toglierla ma la lascio li e mi accorgo che sono contenta della decisione, mi guarda negli occhi dicendo -Mi ha detto Antonella che ti avvisato che ho un piccolo “difetto”, quando sarà il momento deciderai tu come e se farlo. Non voglio che la tua prima esperienza sia un brutto ricordo.- Ha una voce dolce ma profonda, sembra un baritono, mi affascina, lo osservo ha degli occhi stupendi e dei lineamenti duri ma piacevoli, ho paura che quando scoprirà che non sono vergine sarà un casino, sto per dirglielo quando entra Antonella, la quale capisce la situazione e prontamente interviene e sempre sorridendo- Andrea Maria vuole che ti dica che non è “vergine”, le ho detto che lo sai, ma che sai anche che è la prima volta in questa casa ed in questo modo.- Anche lui sorride e annuisce. Beviamo il caffè e quindi ci alziamo, mi ricordo di avere figa e culo nudi, Antonella mi prende sotto braccio e come niente fosse mi da un bacio sulla bocca e mi sussurra di andare, con una scusa mi accompagna in bagno e mi dice -le sei piaciuta, ha già fatto l’assegno, quando ha detto che devi essere tu a decidere come e cosa fare era vero, se anche non vuoi arrivare fino in fondo per lui non c’è problema.- Sbarro gli occhi -ha già fatto l’assegno e posso decidere di non fare sesso con lui- non esagerare, si ha fatto un assegno da 5000€, ho detto se non vuoi arrivare fino in fondo ma del sesso devi farlo, se non altro qualche giochino e comunque devi farlo godere.-
Lo raggiungo in camera, guardo lo specchio lei è sicuramente di la che mi guarda, la cosa è come se mi rassicurasse, lui è ancora vestito, mi si avvicina mi alza la testa e mi bacia sulla bocca. Per un attimo tengo le labbra serrate poi le apro, la sua lingua mi entra in bocca, mi solleva delicatamente mi porta sul letto, mi alza il bacino e comincia a leccarmi la figa. Provo già piacere, lui ci sa fare, nuove ed usa la lingua con maestria, sono eccitatissima, il pensiero che sto facendo la puttana e che Antonella mi sta sicuramente guardando non fanno altro che aumentare la mia libidine. Andrea sta continuando con la sua lingua, si accorge che mi sta portando all’orgasmo, mi infila due dita dentro la figa e con le labbra mi stringe il clitoride, cerco di resistere ma il piacere è troppo forte guardo verso lo specchio e godo, un orgasmo intenso e prolungato, mi siedo sul letto ho il suo ventre davanti al viso, mentre lui si toglie la camicia io, con anche una certa curiosità, comincio a slacciargli i pantaloni, lui si allontana, vuole spogliarsi tutto, mi volge la schiena, sento che non vedo l’ora di vederlo, toccarlo e soprattutto sentirlo dentro. Andrea si gira, il suo cazzo è enorme, impressionantemente grosso, sono spaventata e mi giro verso lo specchio come per trovare conforto. Mi si avvicina con la sua voce profonda mi dice -non aver paura cominciamo da qui- mi prende la testa tra le mani e mi avvicina le labbra al suo membro. Sarà stata la sua voce o la gentilezza con la quale mi ha avvicinato a lui ma mi sento quasi rassicurata. Lo bacio, provo a prenderlo in bocca ma non riesco neanche a far entrare la cappella, è più grosso del mio braccio, poi lo prendo con le mani, non riesco a chiuderle, una vicino all’altra non coprono che la metà della lunghezza. Inizio a segarlo e con la lingua giro intorno alla cappella, lui apprezza. Prendo in bocca e succhio la punta della cappella e con una mano gli massaggio i testicoli. Pochi minuti e lui si stacca, va verso un mobile e tira fuori un tubetto di crema, lo guardo e lui mi rassicura -vedrai non ti farò male, so come fare, tu lasciati andare e apprezzerai.- Senza pensare -va bene è quello che voglio mi affido a te e voglio che tu mi scopi!- solo dopo aver parlato mi rendo conto di quello che ho detto, guardo ancora verso lo specchio, vorrei che Antonella venisse e ci fermasse ma sono sicura che non succederà, allora immagino quello che sta facendo ed è come se la vedessi sul letto che si masturba e non vede l’ora che Andrea mi infili il suo cazzo dentro e che io gridi di piacere.
Andrea mi fa sdraiare sul letto, mi comincia a leccare la figa e infila dentro due dita quando sente che il mio bacino comincia a vibrare le toglie e ne infila tre cominciando muoverle, non capisco quanto sia dovuto alla crema quanto ai miei umori ma sono completamente lubrificata, le sue dita entrano ed escono con facilità. Si alza mi bacia sulla bocca, un bacio passionale, e mi dice che è ora, che adesso proverò qualcosa che non dimenticherò presto, quindi mi appoggia la cappella sulle grandi labbra e comincia a spingere, sento il suo membro che forza le labbra e cerca di infilarsi, non respiro ho paura che mi sfondi ma nello stesso tempo il desiderio di averlo dentro. La cappella è entrata, si ferma come per farmi rilassare, poi esce e subito rientra infilandolo un po’ di più e comincia con questo sistema fino a quando si accorge che non riesce a infilarne di più e comincia a pomparmi. Fino a quel momento ero rimasta tesa, impaurita, ora lo sentivo dentro, sentivo che mi stava scopando e sentivo che la mia figa colare umori, senza quasi accorgermene arrivai al primo orgasmo, quello mi sblocco del tutto. Gli chiedevo di aumentare il ritmo di spingerlo di più.- Chiavami come una troia, lo voglio sentire fino in gola, sfondami, dammelo tutto non ti fermare.- Lui, devo dire grande scopatore, mi pompava con abilità, alternava il ritmo spesso si fermava e mi forzava sulle pareti laterali, io con la mano vado a toccarlo e mi accorgo che più di metà è fuori, lui mi titilla il clitoride ed io a quel tocco, forse per la terza o quarta volta, vengo ma questo non è un orgasmo normale, grido, urlo tutto il mio piacere ringraziandolo per quello che provo, per un attimo perdo anche la lucidità. Quando mi riprendo al mio fianco c’è Antonella che mi sorride, le sorrido anche io e la invito a baciarmi, lei mi sussurra -vederti godere è uno spettacolo fantastico, posso partecipare? Posso aiutarti a farti e a farlo godere?- ovviamente rispondo di si. Andrea toglie il suo cazzo dalla mia figa e si sdraia sul letto, Antonella lo prende in bocca, per quello che riesce, mi fa posizionare sopra di lui e mi invita a mettermelo dentro, io mi siedo sopra di lui, la mia figa è fradicia e comunque fa fatica ad entrare. Lo teniamo tutte e due e c’è ancora cazzo scoperto. In quella posizione sono io che gestisco quanto farne entrare, vorrei che entrasse tutto ma non riesco, con quel pistone dentro, Antonella che mi lecca la figa non so quanto riuscirò a resistere. Antonella si accorge che cerco trattenermi e allora lo sfila e lecca un poco e lo rinfila dentro, solo che questo aumenta il mio godimento e vengo ancora, anche questa volta gridando. Andrea mi cambia posizione, mi mette alla pecorina e mette alla pecorina anche Antonella. Mi viene dietro e mi infila il cazzo dentro di me e due dita nella figa di Antonella, lei gradisce e si gira verso di me, le metto subito la lingua in bocca, anzi letteralmente le lecco la sua. Dopo qualche minuto Andrea si sfila da me ed entra in Antonella e a me riserva le sue dita, il viso di lei diventa una maschera di felicità, mi cerca mi bacia e dice cose senza senso, mi giro e vedo il cazzo di Andrea è praticamente dentro tutto, anche questo mi colpisce, guardo Antonella e le dico -voglio diventare una puttana come te, voglio che cazzi come questo mi scopino tutto il giorno, voglio godere fino a svenire.- Queste parole, oltre al cazzo che ha dentro, le scatenano un forte orgasmo. Andrea sta per venire, ci fa sedere e ci mette il cazzo davanti alla faccia, Antonella mi dice che spetta me, mi guida il cazzo in bocca, che sembra ci stia di più, e lei comincia a segarlo e leccarlo io ho tutta la cappella in bocca e succhio con avidità, lo sento contrarre lo sento che sta per venire ma non lo tolgo, voglio che mi venga in bocca. E così viene la quantità di sborra è tale che la pressione mi apre le labbra facendo andare sperma ovunque, il forte getto mi va direttamente in gola che quasi vomito poi vedo Antonella che lecca tutta lo sperma che può, lo raccoglie in bocca e facendo cenno di aprire la bocca me lo versa dentro – è tutto tuo bevilo con gusto- e io che non avevo mai ingoiato neanche quella di mio marito mando giù senza difficoltà un “bicchiere” di sperma!
Andrea ci lascia sul letto, prende i suoi vestiti e se ne va, quando è sulla porta si gira -due grandi puttane, soldi ben spesi. Vi faccio una proposta 10.000€ per sfondarvi il culo! Antonella sai dove trovarmi- ed esce.
Siamo sconvolte Antonella, da quella troia che è mi bacia sul collo, mi tocca figa”distrutta”, e mi sussurra che non sarebbe una cattiva idea, lei il culo l’ha già bello sfondato ma non ha mai preso il cazzo di Andrea. Io il culo l’ho ancora vergine e…
Ma questa è un’altra fantasia.
Il racconto è mio la fantasia è di Maria.
Scrivimi le tue fantasie e io le racconterò!
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