“Si chiamava Khalid e veniva dal Marocco…”
Approfitto di questo sito per raccontare una cosa che non ho potuto
condividere con nessuno, la mia prima volta e la bellissima amicizia che si era instaurata, purtroppo finita. Forse qualcuno di voi la troverà noiosa ma è una storia vera e per me già così è stata un’esperienza eccezionale che comunque ha segnato la mia vita. Metà anni 90, ero a Roma come studente universitario fuori sede, ventenne con una ragazza e con un lato bisex ancora da esplorare. Nelle mie fantasie c’erano rapporti con uomini, specialmente maturi e immaginavo di sentirmi femmina e oggetto di un maschio voglioso. Però non avevo mai trovato il coraggio né l’occasione di realizzare le mie fantasie. Frequentavo i corsi e arrivando sempre in ritardo prendevo posto nelle ultime file per non disturbare…un giorno capito nella stessa fila di un ragazzo più grande degli altri (aveva 35 anni) e di colore. Lì per lì non l’avevo nemmeno notato ma alla fine della lezione lui si avvicinò per chiedermi informazioni. Si chiamava Khalid e veniva dal Marocco. Era fidanzato e già laureato nel suo paese, ma qui in Italia si trovava da solo. Era qui da un paio di mesi per via di un accordo tra università e sarebbe rimasto per altri 10 mesi. Parlava poco l’italiano e io purtroppo non conoscevo nè il francese né l’arabo quindi comunicavamo un po’ in italiano, un po’ in inglese. Sono un tipo disponibile e sempre interessato a persone/culture diverse quindi abbiamo parlato un po’, gli ho dato qualche suggerimento e gli ho chiesto cose del suo paese e delle sue usanze. Poi ci siamo salutati e la cosa era finita lì, non l’avevo proprio considerato dal punto di vista sessuale anche se era un bell’uomo, alto e con un fisico tonico. I giorni seguenti lo vedo sempre e spesso ci troviamo a parlare a fine lezione, soprattutto mi chiede spiegazioni perché’ non riesce a seguire bene le lezioni per via della lingua e i suoi appunti sono pieni di buchi e punti interrogativi. Mi chiede di aiutarlo e io accetto, un po’ perché’ mi sembra una brava persona, un po’ perché’ penso che tutto sommato in questo modo ero motivato a studiare…dunque cominciamo a vederci nei pomeriggi in biblioteca. Purtroppo però i nostri problemi di comunicazione richiedono una certa animosità e per non disturbare gli altri mi propone di andare a studiare a casa sua, lì vicino ed io accetto. Vive con altri due ragazzi africani che però lavorano e di giorno sono sempre fuori ed infatti passiamo dei pomeriggi tranquilli di studio. Durante le pause mi racconta della sua vita nel suo paese e mi dice che sono il suo unico amico qui…mi chiede se mi va di uscire qualche fine settimana ma gli dico che sono impegnato con la mia ragazza che vive in un’ altra città e nei fine settimana vado a trovarla. Allora lui si intristisce un po’ dicendo che è solo da molto tempo ed è dura mi parla di ragazze che vede per strada… e si eccita…io cerco di sdrammatizzare spostando l’argomento sul goliardico e lui mi confessa di aver cercato sfogo sessuale con ragazzi, ci tiene a precisare: rigorosamente solo passivi, da quando è in Italia ma che cerca anche una persona con cui stare bene ovviamente non per un relazione ma per amicizia…insomma, dice…uno come me. Allora capisco le sue intenzioni e rimango un attimo perplesso…mi eccita molto l’idea che lui in qualche modo mi desideri sessualmente ed io gli confesso che questa era una cosa che non avevo mai fatto ma che avevo delle fantasie da un po’. Allora mi mette una mano sulla spalla e comincia ad accarezzarmi il collo e la testa sorridendo. Io non dico nulla, non riesco a guardarlo in faccia ma mi lascio accarezzare… eravamo entrambi seduti al tavolo uno a fianco all’ altro. Ad un certo punto lui si alza, io rimango seduto e lui continua ad accarezzarmi i capelli e avvicina la patta dei pantaloni al mio viso fino a toccarlo. Mi fa strofinare la guancia e il naso sul suo cazzo e mi dice lo vedi quanto mi piaci? È tanto che penso a te…era durissimo e gonfissimo. Riesco a vincere per un momento l’imbarazzo…alzo lo sguardo, sorrido e dico…sei dolce ( chissà perché mi sono uscite quelle parole) lui mugola e mi spinge la faccia sul suo cazzo. Io sono riuscito solo ad appoggiare le mani intorno alle sue gambe e lo lasciavo giocare con la mia faccia sul suo cazzo duro attraverso i pantaloni. Sentivo il suo odore forte e questo mi eccitava molto. Ad un certo punto si è slacciato i pantaloni se l’è tirato fuori mi ha ripreso la testa e l’ha indirizzato nella mia bocca senza dire nulla…io non ho opposto resistenza e mi sono trovato subito con la bocca piena del suo cazzo…decisamente grande. Non avevo termini di paragone tranne che il mio, io sono normale, ricordo di aver pensato che il suo cazzo era il doppio del mio..ma ero completamente imbambolato, non sapevo nemmeno io quello che stava succedendo, così all’ improvviso e per la prima volta. Così mi trovai a succhiare e a pompare…lui gemeva e diceva che ero bravo, che lo sapeva che ero bravo. Continua così per un po’ tenendomi la testa e fa tutto lui io sono aggrappato alle sue gambe, finché non lo sento esplodere nella mia bocca. A quel punto sono terrorizzato, non so che fare, lui continua a venire copiosamente…io non voglio ingoiarlo ma è tanto e chissà perché’ mi faccio scrupolo di non farlo uscire per non sporcare i miei e i suoi vestiti…(mah a volte la testa fa proprio strani scherzi). Quando ha finito lo tira fuori e mi vede con la bocca piena, ride e dice di ingoiarlo. Io faccio segno di no e lui mi dice di farlo, che ero stato brano fino ad ora e dovevo completare il mio lavoro..mi dice anche che potevo fidarmi di lui, che aveva scelto me proprio perché non frequentava persone strane. Mi faccio convincere e mando giù tutto. Al di là della mia resistenza questa cosa mi eccitava molto e pur essendo il suo sapore molto forte ho pensato che fosse addirittura buono! Allora lui mi ha detto: ti è piaciuto? Io ho sorriso annuendo e ho detto un timido sì. E lui: allora da oggi in poi sarai la mia donna e dovrai soddisfare tutte le mie richieste. Un po’ spaventato ho detto ok…e lui subito , ora pulisci bene, vedi che sta uscendo ancora. Ed io ho leccato e succhiato. Poi si è rivestito e visto che i suoi coinquilini sarebbero tornati a breve mi ha detto di andare a casa. La mattina seguente ci siamo visti all’ università ed era tutto come prima, parlavamo del più e del meno e dello studio. Poi ad un certo punto mi ha detto che aveva voglia e mi ha ordinato di seguirlo in bagno dove ha voluto nuovamente scaricarsi nella mia bocca. Il pomeriggio a casa sua ha voluto scoparmi e magari vi racconterò quella mia prima esperienza un’altra volta. Però posso dirvi che sono stati mesi bellissimi con lui, mesi in cui mi sono dedicato completamente al suo piacere, più volte al giorno nei giorni infrasettimanali e alla mia ragazza nel fine settimana come se veramente conducessi due vite parallele. Poi è ripartito e non ci siamo più sentiti…peccato, mi è mancato e mi manca ancora molto.
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