“Quando tutto finì, ci accorgemmo che Franco e Liliana avevano seguito le fasi di quell’amplesso, manifestando la loro approvazione con un applauso, al che…”
Durante la colazione, Biagio e Grazia ci comunicarono la loro decisione di
partire per tornare a casa, così da non incappare nell’infernale rientro del dopo week-end.
Accogliemmo la notizia con malcelato sollievo, mentre Loredana precisava con fermezza che Victor sarebbe rientrato non in treno, ma in auto con noi.
Dopo la partenza della coppia amica, andammo al mare dove trascorremmo delle ore serene e giulive, non senza esprimere qualche censura nei confronti di quella coppia.
Dopo la spiaggia, Liliana era in bagno per la doccia e Franco invitò Victor ad aiutarla, mentre noi altri avremmo provveduto per il pasto.
Riuscimmo a preparare quanto da mangiare, mentre ci giungevano le urla di godimento di Liliana scopata da Victor.
Mia moglie aveva tolto il costume bagnato e, sotto la leggera vestaglia da casa, era nuda.
Franco subito le mise in mano il suo fallo da accarezzare, per poi farla inginocchiare e scoparla in bocca.
Ovviamente anch’io mi unii al gioco, godendomi la visione di mia moglie alle prese con due cazzi da leccare e succhiare. Era meraviglioso vedere con quanta ingordigia la mia donna donava piacere all’amico, prediligendolo a me. Non me ne sentivo offeso, perché era giusto si comportasse così, atteso che con me aveva tutto il tempo possibile, mentre con l’amico tra poco sarebbe finito.
Franco riempì la bocca di Loredana, che ingoiò tutto e, dandomi un bacio in bocca, mi fece assaporare quanto aveva appena ricevuto, quale attestazione della sua abilità di fellatrice; nel contempo, mi sussurrò all’orecchio:
“Dopo penserò a te”.
Fummo raggiunti da Liliana e Victor e ci sedemmo a tavola per consumare quanto preparato.
L’appetito c’era e ci rinfrancammo delle piacevoli fatiche dell’amore; ancora qualche critica fu rivolta alla coppia partita, nel ribadire che se non fosse stato per Liliana, Victor sarebbe stato unico appannaggio di Grazia.
Stavano ancora parlando della vicenda, quando mi congedai per distendermi un po’ sul letto, allo scopo di far sbollire l’effetto del bicchiere di vino bevuto: quando pronto mi avrebbero portato il caffè.
Dopo quasi un’ora venne Loredana e si distese su di me.
Sentivo il suo corpo nudo sotto quel sottile tessuto che lo ricopriva.
Prese a baciarmi, quasi in riconoscenza per averle permesso di godersi a suo piacimento quei giorni di relax, e, sopratutto, memore che, poco prima, non avevo concluso a differenza di Franco.
Ero lì a carezzare le sinuosità del suo corpo sempre coperto dalla vestaglia, quando vidi comparire sulla soglia della porta la figura di Victor.
Ricordai che egli, durante l’orgia, non era stato mollato da Grazia e che, a stento Liliana era riuscita a goderselo.
Perciò gli feci cenno di avvicinarsi ed egli, con la silenziosità di un gatto, si avvicinò alle spalle di Loredana e cominciò a carezzarle le cosce, partendo dai piedi.
Lory, probabilmente pensando fosse Franco, non diede peso più di tanto al momento, poi, voltandosi quel tanto necessario a scorgere le mani brunite di Victor, si abbandonò su di me con un sospiro e prese a baciarmi con più vigore.
Le mani avevano raggiunto il bacino di mia moglie ed io non facevo altro che tirare su la vestaglia, per bearmi a mostrare il corpo nudo di mia moglie in tutto il suo splendore.
Non potevo vederlo dalla posizione che occupavo, ma evidentemente Victor aveva preso a leccare gli orifizi di Loredana, perché lei aprì le cosce per facilitarlo nell’operazione.
L’escalation del piacere di Loredana la misuravo dall’impennata che ebbe il suo respiro, dai fremiti che le squassavano il corpo, dai baci sempre più violenti che mi dava, al punto da riempirmi la bocca di saliva.
Il suo corpo vibrava come una corda di violino e poi… il suo viso stravolto dal piacere, gli occhi strabuzzati, l’andirivieni del suo corpo sul mio, mi diedero l’esatta contezza della copula che stava subendo.
I suoi gemiti, mugolii, continui fremiti e baci all’impazzata, travolsero anche me che, con addosso ancora il costume da bagno, me ne venni senza essere toccato, come un pivello alla sua prima esperienza.
Ancor oggi ricordo quel momento, ma senza nostalgia, perché momenti come quello ve ne furono ancora, ancora e ancora.
Quando tutto finì, ci accorgemmo che Franco e Liliana avevano seguito le fasi di quell’amplesso, manifestando la loro approvazione con un applauso, al che Victor disse, nel suo stentato italiano:
“Io, INNAMORATO di Liliana e Loredana”.
In quel breve week-end avevo scoperto che in tre erano “innamorati di mia moglie”.
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