“Tutto il secondo giorno del viaggio Andrea stette distaccato sia da Max che Elena li vedeva parlottare ma ormai a lui non interessava fra poche ore sarebbe…”
L’ enorme razzo spaziale era fermo sulla pista di lancio , sbuffi
di calore si levavano dalle sue viscere . Mancavano ormai alcune ore al conto alla rovescia e nel centro spaziale tutti erano ansioni e in tensione , la missione era molto importante per la prima volta si tentava di portare un equipaggio su marte . Tutti sanno che per andare su marte ci vogliono quasi tre anni per via dell enorme distanza , ma i geni di cape carneval avevano escogitato un espediente singolare ma di sicuro successo per arrivare in due giorni . Praticamente avevano inventato la propulsione a colpi pelvici . Il gioco di parole puo fare pensare subito a qualcosa di erotico ma vi sbagliate . La missione si doveva svolgere in questo modo : dopo la partenza e l entrata in orbita del razzo il capitano per mezzo dei razzi direzionali doveva mettere il razzo nella direzione di marte e poi una volta centrato il pianeta con il mirino la propulsione pelvica avrebbe fatto il resto . La propulsione pelvica era all interno della pancia del razzo , consisteva in un enorme palla di plastica del diametro di sei metri che si poteva muovere , rotolare , nella pancia del razzo da una estremita dove vi era la cabina di comando all altra dove erano situati i motori , percorrendo tutti i trentasei metri a sua disposizione … Beeee fara sicuramente chi sta leggendo , ora vi spiego , nello spazio vi è mancanza di peso come , penso , tutti sanno . Quindi un oggetto nello spazio rimane fermo se non lo si muove cioè gli si imprime una forza e continua nella direzione della forza mancando l attrito , quindi è qui cade l ‘ asino . La palla nella panza del missile viene sparata al suo interno attraverso una molla e colpisce la cabina di comando l ‘urto muove l intero missile , poi la palla viene recuperata e risparata a colpi la velocita del razzo aumenta e zac in due giorni si è su marte freschi come una rosa . Il comandate della missione Max era alto prestante , capelli corti espressione da duro un vero uomo tutto d un pezzo , i muscoli d acciao si intravvedevano sotto la maglietta attillata , e il suo sguardo impenetrabile era fermo sul razzo , il suo bambino . La dottoressa Elena invece era la dolcezza fatta in persona alta bionda occhi azzurri due bei seni torniti non tanto grossi ne tanto piccoli , giusti ,la dottoressa dal bel visino e dal piccolo naso da poco laureata si doveva occupare della raccolta dei campioni sul paneta rosso . Poi vi era Andrea il biochimico basso un po pelato e con tanto di pancetta, dietro gli occhiali i piccoli occhi si muovevano sempre ansiosi e molto spesso andavano a posarsi sul dietro della dottoressa . Max guardava male Andrea era per lui l opposto di un vero uomo ,basso e brutto , lui si che era invece un vero uomo e la dottoressa un po gli piaceva anzi gli garbava molto . Be anche Andrea aveva messo gli occhi sulla giovane puledra ma sia durante l’addestramento sia ora a poche ore dalla partenza non aveva il coraggio di farsi avanti . I tre astronauti si avviarono nelle loro tute argentee , con tutti gli onori, verso il maestoso razzo che campeggiava solitario sulla rampa di lancio . Andrea aveva sempre sognato quel giorno di gloria , lui lo sfigato quello che non veniva mai considerato , quello che tutti maltrattavano e deridevano ora era lui a riprendersi la rivincita , prima di entrare avrebbe salutato come aveva visto fare in televisione tante volte , il figo quella volta voleva essere lui . Giunti al bocaporto di entrata Elena entro subito nel razzo , Andrea si giro per salutare da vero figo , ma Max era gia girato con la mano in segno di vittoria e migliaia di flash gia si abbattevano su di lui , Andrea alzo la mano , ma nel frattempo Max si era gia rigirato verso il boccaporto e con decisione spinse Andrea dentro . La porta si richiuse alle loro spalle ,- maa ma- fece Andrea , -non ti preoccupare tutto apposto – , apposto un cavolo penso Andrea ,Max gli aveva rovinato il sogno di una vita . Il razzo parti veloce e in meno di dieci minuti il missile era gia in direzione verso marte . – Attenzione attenzione – fece la voce gracchiante da terra -attenzione ancorarsi ai sedili pelvici propulsione a colpi pelvici in partenza – , i tre astronauti si sdraiarono di pancia sulle apposite panche girati con i piedi verso la punta del razzo , cio era necessario perchè la spinta non danneggiasse gli organi interni infatti ad ogni colpo i tre corpi se non ancorati alle panche sarebbero andati a sbattere con violenza sulla parete di fondo dove colpiva la palla . I tre astronauti si guardarono un secondo poi la palla colpi la cabina Booooooommmmm . Il missile era quasi oltre l orbita della luna – perfetto , perfetto la propulsione funziona perfettamente , prossimo colpo fra dieci minuti – fece la voce da terra . -Perfetto un cavolo – disse Andrea – se non era per le panche ci saremmo fracassati sulla parete dopo il colpo della palla – , – su non ti lamentare – fece Max con fare superiore , mentre sorrideva a Elena , – a proposito , non mi hai mai parlato di te – fece rivolto sempre a Elena . Andrea vide Elena arrossire , i due incominciarono a parlare fittamente , una volta sorrideva l uno una volta l altra , come al solito Andrea era inesistente e sconsolato ando fluttuando verso la sala comandi che era distaccata dalla sala notte . Nel primo giorno il razzo arrivo quasi alla meta del viaggio , i colpi si succedevano con cadenza regolare e una luce rossa automatica si accendeva un minuto prima del colpo per dare tempo ai tre astronauti di sdraiarsi sulle panche . Andrea dopo la nottata passata a sentire i due che parlavano prese una decisone , doveva provarci con Elena . Il giorno dopo tra un colpo e l altro Andrea riusci a stare un po con Elena – sai – disse arrossendo – tu mi piaci molto – , Elena lo guardo fisso con quei due splenditi occhi azzurri , – io , io – , – non dire nulla – fece Elena , e lo bacio sulla bocca . Per un minuto Andrea non capi piu nulla sentiva Elena parlare ma non connetteva quello che diceva Elena ,,, – domani prima di sbarcare ,lo facciamo domani – . Andrea la seconda notte del viaggio non dormi continuava a ripensare a quelle parole , domani lo facciamo , alla fine si era autoconvinto ,gli piaceva e voleva lui . Alla faccia di Max , Elena voleva lui e solo lui . Tutto il secondo giorno del viaggio Andrea stette distaccato sia da Max che Elena li vedeva parlottare ma ormai a lui non interessava fra poche ore sarebbe stata sua . -Qui terra qui terra mancano ancora Due Colpi per arrivare a marte ripeto due colpi preparatevi a sbarcare – , Andrea era gia pronto aveva pensato che dopo l ultimo colpo il comandante fosse impegnato nella sala comando per mettere il razzo apposto prima dello sbarco cosi , si, avrebbe posseduto Elena sulle panche lontano dagli occhi del comandante . L ultimo colpo arrivo’ Andrea si alzo subito dalle panche e fluttuo nella sala comando , si nascose dietro un quadro di comando e incomincio a svestirsi era già eccitato e il grossissimo pene , era duro e turgido . Poi piano piano dischiuse la seconda porta che dava sulla zona notte , aspettava che il comandante se ne andasse nella sala comando e Elena sarebbe stata sua. Sentiva dei sospiri arrivare dall interno della sala notte , la cosa lo insospetti . Apri di scatto la porta ,Elena era sdraiata di schiena nuda e sopra di lei vi era Max che la stava montando . I due si girarono , Max con noncuranza disse – Andrea sai , non ti preoccupare … – alla voce di Max si sovrappose quella dell autoparlante – qui terra qui terra – ,- devi capire -faceva intanto Elena – , -qui terra qui terra – replicava l autoparlante , -c’è un problema , c’è un problema – . Andrea non capiva piu nulla non seguiva piu nessuno Elena era li con Max , le voci si accavallavano nell suo cervello ”qui terra qui terra , mi dispiace mi dispiace Andrea ,non ti proccupare non ti preoccupare , qui terra qui terra c’è un problema dobbiamo eseguire un colpo in piu” . -Elena perchè – fece Andrea completamente nel pallone -io io io,,,, – , la palla arrivo sull ultimo io , Andrea era brutto ma aveva un pene enorme duro e turgido , la regola della L , Boooooomm .Il rinculo fu violento Andrea fu scaraventato verso la parete sul fondo della sala da notte ma era in traiettoria sui corpi di Max e Elena e cio’ gli salvo la vita se avesse beccato la parete a qualla velocita sarebbe di sicuro morto sul colpo . Il razzo discese su marte alzando una fitta nebbia di polvere rossa si apri il portellone e davanti alle telecamere in mondo visione nella polvere rossa incominciarono a intravvedersi i corpi dei tre astronauti nelle loro tute argentee . Andrea basso scese subito con passo deciso e sicuro lo segui Elena , ma Max camminava a fatica . -Missione compiuta – fece l autoparlante al centro spaziale e tutti scoppiarono in festa , si stapparono le bottiglie di spumante e si accesero i sigari , mentre sul grosso schermo al centro dell enorme sala si susseguivano le immagini dei tre astronauti che camminavano e prendevano i campioni del terreno . – Che strano -fece , sorridendo un operatore di missione al suo collega di fianco guardando il grosso schermo – guarda come cammina Max , sembra che l ‘ha preso nel culo – , -fammi guardare bene – fece l altro – è vero – esclamo – e pensare che Max si vantava tanto di essere un donnaiuolo , mi sa tanto che che hai ragione tu , sembra proprio che lo ha preso nel culo -, – Grande Andrea – i due risero e brindarono con lo spumante .
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.