“Rocco “brava Vale tette al vento”
Martina “cazzo fai?” – ho detto due più due ed oplà via anche il tanga
M “no Vale che stronzata fai?”
Danilo “brava Vale…”
Questa dovrebbe essere la ricostruzione di quella folle mattinata trascorsa al mare
in gita dalla mia Martina, sino a qualche giorno prima pudica e riservata.
La certezza che fosse in gruppo e quindi lontana da situazioni incresciose mi tranquillizzava
o meglio mi non mi faceva pensare a ciò che poi lei stessa scatenò.
Arrivati al porticciolo il gruppo era indeciso sul corso sub
e la visita alle grotte e spiagge naturali nascoste sulla costa.
Accadde ciò che non mi sarei mai aspettato, Gianni e Carlo i due coglioni, più di me,
andarono al corso sub gli altri trovarono un oasi nascosta dal mare, un’insenatura,
una bianchissima spiaggetta nascosta dagli scogli.
Ora la persona narrante sarà Valeria
– C’era una spiaggetta tutta nascosta tra gli scogli e feci due più due, via il pezzo di sopra.
Rocco “brava Vale tette al vento”
Martina “cazzo fai?” – ho detto due più due ed oplà via anche il tanga
M “no Vale che stronzata fai?”
Danilo “brava Vale la natura chiama”
e loro due risposero togliendosi i costumi.
Tra scherzi ed inseguimenti mi ricordo il salire e scendere sul cazzo di Rocco
che da sotto mi stava facendo il culo mentre succhiavo quello di Danilo.
Il racconto viene ripreso da Martina
– Ero infuriata, loro che scopavano ed io in acqua a rompermi, sebbene mi sentissi agitata,
un attimo di distrazione e degli spruzzi d’acqua mi raggiunsero,
Danilo mi cerco di tirarmi sott’acqua, poi mi prese le braccia bloccandomele
con le sue stando dietro di me.
D “La smetti di fare la verginella ingenuotta tenendoti questo costume?”
Io “che stronzi che siete, non avete proprio rispetto per noi donne,
pensate solo che siamo buchi da riempire”
Con una mano mi scostò il costume e mi risenti dopo poco quell’enormità
infilarsi nella mia vagina e mi sentii posseduta nell’animo.
Riprende Valeria
– Rocco mi stava a fare il culo come un dannato ma sentivo
che anche Danilo e Martina stavano facendo qualcosa
poi mi sono sentita leccare la passerina pensando a Danilo
che invece era dietro Martina che la martellava, così mi bloccai
e quella zozza leccava dal mio clito fin giù alle palle di Rocco.
Dopo un po’ di Sali e scendi di quella lingua le ho spruzzato in faccia tutto il mio piacere,
poi me lo sono sfilato dal culo e cosa fa la troia lo prende in bocca a Rocco.
Fica – bocca, bocca – fica per un po’ fino a che Danilo non viene a scopare me
perché la troia stava cavalcando Rocco.
Sembrava che stessimo girando un film porno, uno forte però.
Danilo era geloso della passera di Martina,
le andò dietro e lo mise dentro insieme a quello di Rocco, io non ci potevo credere,
ero allucinata e solo le grida di Marti mi fecero rinsavire.
Le stavano squartando la dica, da non credere, quei due cazzi enormi
insieme nello stesso buco.
Danilo era proprio infoiato tanto da sfilarlo e piantarlo in un colpo solo ne culo.
Le grida ora erano confuse, era un prolungato no mischiato un grido di dolore.
Le lacrime oramai scendevano a fiumi nell’acqua.
Comunque caro mio abbiamo scopato proprio tanto.
Un paio di ore di riposo, con noi ragazze a rinfrescarci l’intimità a mare
che poi ci risiamo messi a scopare ancora tanto che il buchetto anale vergine
della tua Martina ora era una voragine e i due stalloni non si sono fatti mancare
nemmeno di entrarci assieme.
Per questo caro mio abituati ad una Martina tanto troia quanto sfondata.
Anzi, fossi in te comprerei degli accessori per soddisfarla perché
col tuo uccello non sentirà più nulla.
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