“Chiaramente le due ne avevano parlato nelle loro discussioni e per correttezza mi avevano informato dei loro pruriti nel bassoventre…”
A fatica riuscii dividere le due femmine sempre più infoiate e
serrate l’una all’altra, per trovarmi un posticino ed usufruire delle loro lusinghe . Trovai la giusta collocazione, mettendomi al centro ed abbracciandole teneramente, iniziai a palpare le abbondanti e gonfie poppe giocarellando con i loro turgidi capezzoli smaniosi di essere stimolati a dovere . Elisabetta vogliosa di assaporare il cazzo, chinandosi me lo aveva preso dolcemente tra le calde fauci, accogliendolo integralmente nel profondo della gola . Roberta per non essere da meno, desiderosa dio dare il meglio di se, si era indirizzata spedita verso i coglioni e sguainando la lingua si era prodigata nel deliziarmi , non trascurando di infilarmi due dita nella cavità anale, creandomi un lieve sussulto . Ero veramente appagato, conteso tra le due fameliche femmine, potenzialmente zoccole ,che prive di qualsiasi pudore, si dilettavano diligentemente a svolgere al meglio la propria mansione, donandomi momenti indimenticabili di spassionata lussuria. Mentre una me lo succhiava soavemente ,l’altra oltre stimolarmi i testicoli, si dedicava senza tregua ad un portentoso massaggio prostatico.
Sull’orlo di sborrare,per effetto del massaggio anale . unito al resto , a fatica riuscii trattenermi . Mio spassionato intento era di scoparmele una alla volta ed assaporare le loro fichette, belle carnose , alternandomi senza sosta tra di loro . Dopo averle stese sul letto una sopra l’altra, mi soffermai nella contemplazione del fantastico spettacolo che mi veniva offerto dalle due femmine : le loro fiche sovrapposte, semichiuse, imploravano di essere penetrate iniziando all’unisono a far fuoriuscire tutte le loro secrezioni vaginali , inzuppando inevitabilmente il candido lenzuolo. Tosto mi gettai tra le loro cosce abbeverandomi dei caldi liquidi che fuoriuscivano sempre più copiosi dalle loro meravigliose e villose vagine Presi Roberta per prima, che al momento della penetrazione urlò di goduria e di dolore . La cavalcai affondando il cazzo con violenza ,giungendo quasi ad introdurre i coglioni. Lei presa come da un raptus ansimando ad alta voce ed imprecando di scoparla e sborrarle dentro. Elisabetta da sotto si preparava ad accogliere il cazzo, aspettando pazientemente il suo turno, che non tardò ad arrivare. Uscito con in membro fradicio degli umori di mia moglie per evitare di farlo raffreddare lo rimisi immediatamente nella fica ansimante dell’ altra donna . Entrai senza fatica accolto da un gridolino lussurioso di piacere. Mentre la scopavo con trasporto, Roberta vogliosa più che mai, dopo essersi spostata dalla sua posizione originaria, aveva offerto la fica ancora sgocciolante alle libidinose attenzioni dell’amica, la quale si era buttata a capofitto a leccarla , mentre in contemporanea, veniva chiavata energicamente dal mio membro . Scopavo Elisabetta ma baciavo e palpavo mia moglie, proprio di fronte a me desiderosa di attenzioni fisiche da parte mia, mentre si dimenava, godendo appieno per la sublime stimolazione che si stava godendo dalla voluttuosa lingua della sua amante, che inesorabilmente stava portando a termine il suo intento , facendole raggiungere le vette più alte della goduria, regalandole un intenso e completo orgasmo . Roberta sborrò nel preciso istante in cui mi scaricai i coglioni nella fica di Elisabetta. Appagato e sazio estrassi il cazzo e repentina la mia consorte me lo prese in bocca per detergerlo aspirando tutta la sborra colante intrisa di caldi umori vaginali. Subito fu emulata da Elisabetta che partendo dai coglioni lentamente giunse al glande, unendo la sua lingua con quella di Roberta ed assieme me lo lustrarono a puntino. Ci eravamo divertiti come prima esperienza non era andata male , al contrario il tutto era avvenuto con il massimo della spontaneità. Rivestiti data la tarda ora ce ne tornammo a casa nostra. La sera stessa nel letto con Roberta commentammo l’accaduto e presi dalla foga ,desiderosi l0’uno dell’altra iniziammo a toccarci intimamente; palpandole la fica la sentivo tutta bagnata e desiderosa più che mai di ricevere un bel cazzo dentro. Le proposi di farla scopare da uno sconosciuto, farle assaporare un cazzo diverso dal mio e forse anche più grosso, che l’avrebbe presa davanti e dietro sotto i miei occhi. Solo all’idea la troia esultò e più eccitata che mai dopo aver spalancato le cosce mi implorò di possederla, invocando ad alta voce di scoparla . Entrai senza alcun problema sprofondando nella sua fica al pari di un fiume in piena addentrandomi totalmente dentro di lei. Preso dalla passione e dal comportamento alquanto lascivo della mia mogliettina, non ci volle molto a riempirla di sborra. Finalmente ci addormentammo ,però durante al notte fui destato da un languido ansimare: era lei che ancora non del tutto appagata si stava masturbando, certa di non essere sentita. A quel punto inebriato dalla inconsueta situazione spostai le lenzuola ed a capofitto mi gettai tra le sue cosce dedicandomi anima e cuore leccarle la fica. Venne immediatamente Stringendomi la testa con le gambe e tirando a se le lenzuola. Finalmente soddisfatta si addormentò . L’indomani di buon ora ci levammo e lei come prima cosa telefonò ad Elisabetta per ringraziarla della ottima cena e della particolare ospitalità. Ero felicissimo che le due donne avessero instaurato un buon rapporto di amicizia oltre che di sesso, capitava sempre più spesso che uscissero assieme per compere stringendo una solida amicizia . Nel corso del tempo consolidammo il nostro rapporto a tre arricchendolo sempre di nuove iniziative . Elisabetta , totalmente immedesimata in questa storia , un bel giorno ci propose di allargare la compagnia reclutando un suo vecchio spasimante Eugenio ,rifattosi vivo da poco su di un social e desideroso di portarsela nuovamente a letto. La sua richiesta, fu avallata dal fatto che lei al contrario di Roberta , non aveva mai provato una doppia penetrazione, ne aveva tanto sentito parlare dalle sue amiche, ma a lei non era mai accaduto di realizzarla. Guardando Roberta negli occhi vidi una luce nuova nel suo sguardo ed al volo intuii che era giunto il momento di far riassaporare alla mia consorte il piacere di prendere due cazzi contemporaneamente, dato la sua innata disinvoltura nel deliziarli entrambi. Chiaramente le due ne avevano parlato nelle loro discussioni e per correttezza mi avevano informato dei loro pruriti nel bassoventre.
Nel salotto di casa nostra programmammo l’incontro con lo sconosciuto individuo , esortando Elisabetta ad invitarlo a cena da noi. Nei giorni che seguirono, Le due zoccole non stavano più nella pelle, oramai non pensavano ad altro che essere inculate e scopate a turno da due maschi vogliosi ed esigenti, finalizzati solo a soddisfarle fino in fondo. Finalmente , giunse la fatidica serata, Roberta si era tutta agghindata indossando della lingerie estremamente sexy . Alle nove in punto Elisabetta ed Eugenio suonarono alla porta, mandai la padrona di casa ad aprire. Dato l’orario ci sedemmo a tavola e lentamente iniziammo ad assaggiare le varie portate . Eugenio sembrava un tantino piccato dell’incontro , avrebbe preferito incontrare da sola Elisabetta ed al più presto portarsela aletto. Non sapeva cosa lo attendeva ed a quale esperienza trasgressiva si stava per addentrare. Finita la cena per rompere il ghiaccio decidemmo di fare uno dei tanti giochino che di solito servono per giungere al sodo azzerando qualsivoglia tabù. Il classico dei classici il gioco della bottiglia: inizialmente mettendo in palio gli abiti: esauriti gli indumenti, tutti e quattro nudi optammo per delle penitenze , alquanto castigate che con il passare del tempo divennero sempre più spregiudicate . Eugenio desideroso in un primo momento di scoparsi Elisabetta, dopo aver apprezzato lo statuario corpo di Roberta , senza esitare si buttò sulla mia consorte , riempiendola di tenere carezze sulle tette e languidi baci sulla bocca. Alquanto eccitato dallo spettacolino intrigante che mi si stava offrendo , per non essere da meno feci inginocchiare Elisabetta e tosto, afferrando il cazzo duro con la mano , abusai della sua bocca facendomi deliziare da un portentoso bocchino. Di lì a poco pure la mia consorte si inginocchio e spalancando le fauci si fece invadere dal prestante membro dello sconosciuto. Desideroso della bocca di mia moglie , proposi il primo scambio ; subito le femmine si scambiarono di posto continuando silenziose a succhiare i cazzi. Stanca di attendere oltre Elisabetta si candidò per prima per una bella doppia penetrazione offendo a me il culo ed al suo amico la fica. Senza replicare ci mettemmo nella posizione più consona ed assieme iniziammo a darci da far Il segreto di una buona sodomizzazione è far uscire l’aria dallo stomaco liberandolo da qualsiasi fastidio : così dopo aver fatto fuoriuscire l’aria superflua affondai il membro tra le strette pareti anali sprofondando nelle sue viscere. Evitammo di sborrarle dentro dato che dovevamo soddisfare nello stesso modo Roberta. Sopraggiunto il suo turno ebbe lo stesso trattamento ; continuammo fino a tarda notte poi dolcemente ci addormentammo tutti assieme
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