“Nella penombra scrutai mia moglie avvicinarsi a noi apprestandosi a ricevere nuovamente il cazzo dell’uomo nella vorace e provata fica…”
Giunti in prossimità della camera matrimoniale, ci adagiammo sul confortevole
letto e dopo aver bendato Roberta, la posizionammo a quattro zampe ignara di quello che le sarebbe accaduto e per qualche istante a bordo letto, ci limitammo solo alla visione delle sue intriganti fattezze, le spalle i fianchi, le cosce tornite i piedini lisci ed affusolati , le abbondanti tette a penzoloni,dato la posizione, la sua folta ed intrigante peluria ed infine in bella mostra le ciliegine sulla torta, i sui due buchetti, il culo e la fichetta , due veri capolavori della natura, pronti per essere trafitti dalle rigide verghe scalpitanti. Non ci prolungammo oltre ed uno alla volta a turno abusammo del suo sedere preparandolo con una crema lubrificante. Con intervalli regolari approfittavamo dello stretto pertugio che oramai, per la ripetuta penetrazione aveva completamente perso la sua elasticità rimanendo quasi costantemente dilatato. Vederla completamente aperta, accondiscendente ad ogni nostro desiderio, ci stimolava ancor di più accrescendo la voglia di possederla ripetutamente. Soffermandomi nella visione di Carlo intento ad affondare il membro tra le sue chiappe, mi venne l’idea di soddisfarla ulteriormente offrendole nello stesso tempo un altro cazzo da succhiare. Non feci in tempo ad avvicinarmi che subito fui risucchiato come da un mulinello ; in un battibaleno il mio sesso fu inghiottito tra le sue fameliche fauci che in preda agli spasmi della sodomizzazione corrente, non disdegnò a spompinarmelo a dovere facendoselo approdare nelle tonsille. Carlo desideroso più che mai di riassaporare la fica della ex amante, con uno scatto felino ,glielo lo fece scivolare tutto dentro,facendola sobbalzare di lussuria . Roberta sempre bendata ,ignara di chi fosse davanti e chi dietro, ne approfittava per masturbarsi accrescendo il piacere godendosi contemporaneamente i deu cazzi, ,attendendo il momento fatidico in cui avrebbe fatto il pieno di sborra; non era ancora giunto il momento , il bello doveva ancora venire, la nostra idea originaria era quella di farle assaporare sempre bendata una doppia penetrazione anale/vaginale, punta di diamante dei sogni più esagerati di ogni donna. Dopo essere uscito dalla sua bocca mi distesi sul letto supino ed attesi che Carlo dopo essere uscito dalla sua fica, me la posizionasse sopra a cavalcioni aiutandola a farsi penetrare . Entrai in lei ed in un battibaleno e all’istante , sentii colare sul bacino un caldo liquido che mi inondò tutto. Stringendola a me percepii i suoi seni amalgamarsi al mio petto villoso ed iniziai a spingere il cazzo nel suo corpo con lievi movimenti mandandola in estasi. All’oscuro con chi stesse scopando ansimando ad alta voce supplicò l’altro maschio di prenderla nel culo già provato e quindi pronto e desideroso nuovamente di essere stimolato.Repentino Carlo posizionandosi dietro ancorandosi ai seni della femmina lo rimise dentro e con colpi decisi continuò a sodomizzarla. Percepii tra le strette pareti lo stantuffo del mio amico in perfetta sintonia con il mio .Concluse le piacevoli danze , svuotati completamente i coglioni, dopo averla totalmente riempita, ci sdraiammo sul letto contemplandola, mentre accasciata di lato la nostra superba amante ci regalava nuovamente la visione paradisiaca delle tonde chiappe e della soave fichetta entrambe imbrattate e colanti di fluida e calda sborra. Nei giorni che seguirono non aprimmo bocca dell’accaduto , facendo quasi finta che nulla fosse successo. Silenzio rotto solo qualche mia timida allusione che immancabilmente veniva stroncata sul nascere dallo sguardo contrariato e risentito della mia consorte. Alcune cose si fanno senza problemi ma guai a parlarne si ha il timore di divenire immediatamente delle poco di buono agli occhi dei propri cari .Tutto si ripresentò, quando Carlo ci contattò, anzi per la precisione contattò Roberta annunciandole la sua impazienza di riaverla tra le braccia, (complimentandosi per la sua disinvoltura nell’appagare sessualmente due maschi e di quanto lo avesse fatto bene) e non ultimo per coinvolgere nei nostri giochi amorosi la moglie Anna ,già messa al corrente dell’accaduto e smaniosa di partecipare attivamente. Venni a conoscenza da Roberta che la moglie di Carlo altri non era che una sua intima amica d’infanzia con la quale aveva condiviso gioie e dolori , persa di vista nel corso del tempo . Cercando tra le sue cose tenute gelosamente, Roberta mi mostrò delle foto da ragazze scattate in una delle tante vacanze assieme in qualche località marina. Entrambe in toplex con due tette da sballo , sfoggiavano due superbi corpicini. Incrociai le dita sperando che il tempo fosse stato clemente e l’avesse ben conservata. Roberta ormai in vena di confidenze, mi confessò di aver avuto una storia seppur molto breve anche con Anna; si erano amate appassionatamente in un campeggio sotto la stessa tenda nello stesso sacco a pelo durante una vacanza in un isoletta della Grecia Non era durata molto, però era stata molto intensità, intervallata solo da alcuni sporadici episodi con ragazzi del luogo , limitandosi solo a pippe e pompini nulla di più , forse qualche spagnola essendo all’epoca entrame vergini . Ironia della sorte la storia si era conclusa con l’arrivo di un caro amico di Anna ,proprio Carlo che avendo fatto colpo su Roberta fin da subito,aveva incrinato la loro relazione saffica . I due ragazzi ,avevano iniziato la loro storia flirtando senza problemi ,includendo in un primo momento pure Anna , un bel triangolo con due femmine assatanate che si dividevano l’unico cazzo a disposizione, sempre non oltrepassando i vari limiti. Tornati in Italia si erano fidanzati andando a vivere,assieme, troncando definitivamente il rapporto con Anna, in una casa presa in affitto nei pressi di Piazza Navona di proprietà di un loro caro amico e proprio in quella casa aveva perso la sua verginità abbattendo quel muro che ormai le stava alquanto stretto. La relazione amorosa,era durata con alti e bassi diverso tempo, si era però fatalmente esaurita con un tragico e dolorosissimo evento; l’interruzione spontanea di una gravidanza oltretutto desiderata , per fortuna senza conseguenze alcune per la mamma, questo mesto episodio aveva raffreddato i loro sentimenti irrevocabilmente ed i due dopo essersi separati ,non si erano più sentiti . Giorni dopo,giunse finalmente l’invito di Carlo per una cenetta a casa loro. Avrei visto la sconosciuta della quale sapevo vita morte e miracoli ma ne ignoravo le fantomatiche fattezze . Mi divertiva gustarmi tra le righe l’espressione di Roberta, al fianco dell’attuale marito, tra i suoi due amanti di gioventù. Dentro di me ridacchiavo pensando altresì alle facce dei nostri figli se solo avessero appreso i trascorsi alquanto burrascosi e focosi della loro adorata e casta mammina. Appena vidi Anna, rimasi folgorato il suo aspetto quasi immutato, tale e quale alla vecchia foto , aveva mantenuto come Roberta un bel corpicino sinuoso e slanciato, forse qualche rughetta d’espressione, qualche capello bianco, le tette abbondanti forse le erano leggermente calate, cosa si evidenziava chiaramente dal suo abbigliamento casual un vestitino attillato in maglina con sotto forse solo gli slip che lasciava chiaramente intravedere tutte le sue bellezze. Anna ebbe da subito una evidente attrazione nei miei confronti e non fece assolutamente nulla per nasconderla; sfacciatamente mi riempiva di complimenti e di attenzioni, alcune volte mettendomi in forte imbarazzo. Durante la cena più volte sentii più volte il suo piedino nudo cercare un contatto con il mio corpo. Nulla da obbiettare , in fin dei conti eravamo quattro adulti consenzienti, riuniti in una stanza solo con il preciso intento di approfondire sessualmente una conoscenza, o almeno fare un tentativo. in quel preciso istante capii che era arrivato il momento opportuno di approfittare entrambi di un aiutino consigliatomi dal mio medico, una pillola che avrebbe prolungato la nostra erezione evitandoci grame figure.Finita la cena grazie ad un piacevole sottofondo musicale che ci aveva fino ad allora deliziati, Anna e Roberta si alzarono diciamo, per ballare, stringendosi l’una all’altra, ci propinarono una sorta di spettacolino mozzafiato sfoggiando tutte la loro sensualità in una danza carica di voluttà.Impietriti sul divano, spettatori di cotanta bellezza, assistevamo in silenzio alle sinuose movenze delle due femmine che lentamente sfregandosi l’una contro ,l’altra si alleggerivano degli indumenti ormai superflui gratificandoci con i loro atteggiamenti trasgressivi.Il bello fu che non si limitarono ad uno spogliarello : vuoi un ritorno di fiamma o un modo per meravigliarci, le due si cimentarono in uno straordinario scambio di effusioni a dire poco da mozzafiato , iniziando a palparsi e baciarsi teneramente. Pur essendo al corrente dei loro trascorsi saffici , non potei fare a meno che rimanere basito di fronte ad una simile carica di erotismo. Era la prima volta che assistevo ad una prestazione saffica di Roberta, e cosa sbalorditiva , mi garbava eccitandomi allo stesso tempo. Lo spettacolo improvvisato continuò sotto i nostri occhi evolvendosi in un sostanzioso 69 ricco di pathos. Sotto i nostri occhi guardinghi le due donne si leccavano le carnose fiche pelose , provocandosi sensazioni gradevoli accompagnate da lunghi e smaniosi sospiri ad alta voce. A distanza di anni si erano ritrovate ed incuranti di tutto e di tutti si erano amate spassionatamente come facevano da ragazze.La piacevole parentesi si concluse purtroppo con il reciproco raggiungimento dell’orgasmo. Appagate ma non sazie, le femmine si alzarono offrendoci le loro attenzioni.Dopo averci denudati si prodigarono nuovamente prediligendo giochetti orali , però questa volta orientandoli sui nostri cazzi. Vidi Robeta accogliere tra le sue fauci il cazzo gonfio completamente scappellato di Carlo ; nella stessa maniera stavo ricevendo il medesimo servizio; Anna dopo aver sputato sulla rosea scappella spalancando la bocca, lo aveva preso tutto inghiottendolo voracemente fino ai testicoli . Con ritmo serrato le due femmine roteando il capo si sfidavano in una sorta di gioco finalizzato alla sommità del piacere. Già provati dalla precedente performance, sotto il massiccio attacco non riuscimmo a trattenerci oltre e le venimmo quasi contemporaneamente in gola. Diligentemente le due deglutirono tutta la sborra non perdendone neppure un goccia e non contente si concessero un bacio appassionato nel quale si scambiarono i fluidi eccedenti. La serata aveva appagato almeno per il momento le nostre aspettative ; ora non rimaneva che passare a giochetti più impegnativi . Decidemmo all’unanimità di fare scambio totale però in camere diverse; tale idea fu suggerita da Anna per coronare alcune fantasie lette in rete su uno dei tanti portali per coppie
Avevo sentito parlare di questo tipo di pratica, sovente usata dagli scambisti, collegandolo a mio avviso al famoso detto ; occhio non vede cuore non duole; Situazione prediletta dal gentil sesso, imputabile all’educazione ricevuta e tramandata dal passato , la paura di essere giudicate male dal proprio marito o compagno che sia, purtroppo ancora presente ; il non essere viste potrebbe evitare situazioni d’imbarazzo permettendogli di sfogare appieno tutte le loro voglie anche le più recondite, ,forse sconosciute finanche ai loro partner. Una mia idea forse errata non so il motivo forse era un altro ad ogni modo valeva la pena provare per rendersene conto.Dopo avermi preso per mano Anna mi portò nella camera
adiacente lasciando volutamente la porta socchiusa affinchè Roberta e Carlo di fronte potessero udire tutto quello che accadeva e che sarebbe accaduto nell’imminente, però al buio. Mi trovavo Supino sul letto con il cazzo nella calda ed accogliente fica di Anna e sentivo poco distante il sospiro affannato dei due amanti di fronte distinguendo nitidamente quello di mia moglie; li udivo ansimare ad alta voce, mentre davano il meglio di loro stessi. Il non vederli mi apriva la mente nell’fantasticarli e come in un film girovagavo con la fantasia concretizzando le scene e le varie posizioni , insomma, dovevo dare atto che talvolta non assistere può divenire molto più eccitante, basta solo stimolare la fantasia ed immaginare .
La cruda realtà era che nella camera vicina un estraneo si stava svagando , protetto dalla penombra ,con mia moglie facendole assaporare il cazzo in tutte le sue varianti. Per non essere da meno in preda ad una sorta di gelosia, anche io mi stavo dilettando con la mia amante entrando ed uscendo dai suoi stretti pertugi. Eravamo presi a scopare quando d’un tratto i due vicini entrarono in silenzio nella stanza. Nella penombra scrutai mia moglie avvicinarsi a noi apprestandosi a ricevere nuovamente il cazzo dell’uomo nella vorace e provata fica. Lo vidi entrare prepotentemente in lei per concedersi una penetrazione incalzante e ricca di eros. Non avevo mai visto Roberta godere in quella maniera ne provai quasi rabbia ;In preda alla bramosia, uscii dalla fica della femmina e con violenza la costrinsi a prendermelo nella bocca facendola quasi soffocare. Conclusi i giochi ci rivestimmo e ce ne ritornammo a casa auspicandoci di ripetere il tutto al più presto.forse l’ìinizio di altri racconti chissà?
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