“Quando l’ascensore si aprii comparve una bellissima coppia…”
Il sole era da poco tramontato, di lui rimaneva solo un alone
rossastro laddove fino a poco prima esso risplendeva. Io e mia moglie ci guardammo con occhi spaventati ma anche molto incuriositi. Il calare del sole ci indicava che loro da li a poco sarebbero giunti. Probabilmente entrambi, spinti da nostri timori, avremmo fermato le lancette del orologio sperando che essi non giungessero. Ma era altresì vero, che la curiosità di vedere mia moglie tra le braccia di un altro, sospirando il piacere che questi le procurava ed io, che morbosamente accarezzavo il corpo di una sconosciuta ci aveva convinto di organizzare l’incontro con una coppia conosciuti qui su A69. Avevamo preparato tutto alla perfezione. Io mi ero occupato di apparecchiare nell’ampio balcone che si affacciava sulla cucina. Del fresco prosecco ci avrebbe favorito la conoscenza e soprattutto speravo ci avrebbe tolto ogni freno inibitore… Per rendere l’ambiente più sensuale e intimo il tavolo era illuminato da tre candele. Elisa mia moglie, si era occupata del menù della cena che avrebbe preceduto, il motivo del nostro trasgressivo incontro. Anche il nostro aspetto era stato curato nei minimi dettagli. Entrambi avevamo pensato di eliminare ogni singolo pelo dalle nostre parti intime, cosa di per sé che effettuiamo già abitualmente. Dato il caldo della serata io mi ero vestito con dei bermuda blue una camicia bianca di lino. Appositamente avevo lasciato sbottonati gli ultimo bottoni in modo da mostrare il mio petto glabro e tonico. Elisa indossava un leggero e sensuale vestitino a tema floreale con eleganti sandali dal tacco vertiginoso. Un filo di trucco in viso con l’eccezione di un rossetto rosso sulle sue morbide labbra. Anche le unghie di mani e piedi aveva smaltato accuratamente di rosso. Durante la sua vestizione le avevo consigliato di non indossare l’intimo, ma lei mi aveva risposto che da sempre l’aveva eccitata il farsele togliere da mani altrui… Finito il trucco e parrucco mi apparve in tutta la sua bellezza e sinceramente l’immaginarmela abbracciata, mentre baciava un altro mi procurava un fastidioso dispiacere ma anche un piacevolissimo brivido di piacere. Perché facevamo questo incontro? Cosa ci aveva portato a cercare il piacere corporeo tramite una coppia scambista di sconosciuti? Non saprei dirvi il vero motivo, forse per immettere nuova linfa ad un matrimonio che lentamente andava spegnendosi, o forse perché era in realtà il passo successivo alla nostra richiesta di esibizionismo. Si, perché già da parecchio avevamo preso gusto ad amoreggiare in luoghi pubblici. Dapprima lontani da occhi indiscreti, in vie o parcheggi isolati e particolarmente bui. Poi sempre più frequentati, fino a che ultimamente non copulavamo se non avevamo più di uno spettatore… L’extasi lo raggiungemmo una sera, quando mentre io montavo con foga alla pecorina mia moglie, uno spettatore forse più audace e intraprendente, si avvicinò e prima con molta delicatezza ed educazione iniziò a toccare i seni di Elisa. Poi sempre con più audacia si sbottonò la patta e porse, il suo membro perfettamente eretto, alla mia mogliettina. Questa senza esitazione lo prese avidamente in bocca iniziando un lussiorioso pompino. Alla vista dell’uccello dello sconosciuto sapientemente custodito dalle labbra di Elisa, ebbi dapprima una normale reazione di gelosia seguita ben presto, da una piacevolissima sensazione trasgressiva. Quella sera io e mia moglie godemmo intensamente sia nel parco, che successivamente a casa ripensando all’accaduto. Fu allora che decidemmo di provare a scoprire i nostri limiti trasgressivi con una coppia scambista. La ricerca fu rapida, in quanto ben presto iniziammo a messaggiare con una coppia avente la nostra età ossia sopra i quaranta. Questi, avevano già avute altre avventure ma non troppe, non volevamo una coppia troppo navigata, che ci facesse sentire a disagio dalle loro già tante esperienze. Ci accordammo, li invitammo a casa nostra ed ora li stavamo un po’ imbarazzati aspettando…
Il campanello suonò, Elisa si alzò e strizzandomi l’occhiolino mi disse” gli ospiti sono arrivati cominciamo la serata e vediamo come finisce” e mi sorrise dandomi fiducia e coraggio. Risposi al citofono, diedi loro le indicazioni e li aspettai dinanzi alla porta. Quando l’ascensore si aprii comparve una bellissima coppia. Lui era un bell’uomo sulla quarantina, alto, magro, con un fisico da sportivo, capelli neri leggermente brizzolati, lineamenti del viso regolari e uno splendido sorriso che gli illuminava il viso. Lei era castana, occhi neri e penetranti, il volto regolare e le labbra carnose con un provocante rossetto rosso acceso, media altezza, non esattamente magra ma con curve sinuose e sensuali. Il seno particolarmente generoso aveva da subito attratto i miei sguardi, per altro da lei cercati, in quanto aveva un vestito con un abbondante scollatura. Aveva gambe ben tornite ed erano slanciate da una calzatura con tacco 12. Li feci accomodare e al loro ingresso, notai la bellezza del suo generoso ma assolutamente non abbondante lato B. Lei mi piaceva molto e non feci nulla per nasconderglielo. Elisa li accolse facendoli accomodare in salotto e servendo loro un fresco aperitivo con alcuni spuntini che visti l”ora finirono ben presto. Le due signore iniziarono a dialogare amabilmente come fossero state amiche da sempre. Io e Fabio, così si chiamava lui, dapprima in silenzio ci guardammo con curiosità, poi osservammo con ammirazione le reciproche mogli, pregustandoci il piacevole dopocena. Infine iniziammo a colloquiare amichevolmente. La cena sul balcone si svolse allegramente, e tra un portata e un brindisi potemmo capire come e quanta affinità di coppia ci fosse. Terminato di mangiare proposi al nostri ospiti di spostarci nuovamente in salotto per servire loro il caffè e il dopo. Soprattutto noi maschi ci dedicammo alla degustazione della mia ampia cantina di grappe e liquori. Le due signore, sentitesi trascurate, si assentarono con la scusa del dolce. Il loro rientro in salotto, fu accolto da noi maschietti, con piacevole sorpresa in quanto loro, vuoi pera nostra mancanza di attenzioni nei loro confronti, oppure semplicemente per la smania di arrivare al momento più sensuale della serata, si presentarono a noi senza indossare i loro eleganti vestiti. Elisa reggeva un cabaret di paste unicamente vestita dei suoi sandali gioiello e di un ridottissimo slip. Era bellissima e molto attraente. Anna, questo il nome della Lei, si presentò in maniera molto provocante, completamente nuda, indossando sole le sue calzature dalla zeppa vertiginosa. Aveva una fisicità meno snella ed elegante di mia moglie, ma sicuramente, molto più provocante e con curve generose, che tanto attiravano noi uomini.
Posammo immediatamente i nostri bicchieri e ci gettammo nelle braccia delle nostre mogli. Mentre Elisa mi sbottonava la camicia, denudando il mio petto, io la baciai intensamente in bocca e accarezzavo la sua pelle vellutata. Mi girai ad osservare i nostri ospiti mentre lei mi accarezzava voluttuosamente il torace e mi baciava sul collo. Anna aveva spogliato il marito e ora lo baciava con passione, mentre con eleganza e sensualità impugnava il suo membro. Fabio ricambiava le attenzioni ricevute, accarezzando delicatamente la sua preziosa fessura, fino ad infilare morbidamente un dito. Elisa nel frattempo aveva finito di denudarmi, rendendo visibile a tutti una mia già abbondante erezione. Mi chinai per sfilarle le mutandine, quando la mia dolce metà, mi bloccò sussurrandomi che quel gesto le piaceva che a farlo, fosse colui che l’avrebbe posseduta e stasera non sarei stato io. A queste parole, mi salí una vampata di gelosia, mi sentivo accecato dalla rabbia a pensarla abbracciata ad un altro. Come non bastasse, Elisa si staccò da me, si avvicinò ai nostri nuovi amici, parlò con Anna e ridacchiando tra loro, si scambiarono i partner. Anna si diresse verso me stringendo e mostrando i suo generoso seno, che per tutta la sera avevo ammirato e riempito di complimenti. Affondai la mia testa nelle sue abbondanti mammelle, baciando e leccando avidamente. Mentre mi accingevo a succhiare i suoi grandi e pronunciati capezzoli, il mio sguardo cadde nuovamente su mia moglie. Dapprima ella era teneramente abbracciata a Fabio, stavano limonando con ardore, intrecciando le rispettive lingue. Lui, come una piovra, la toccava in tutte le sue parti più intime. Nuovamente sentii la gelosia, salirmi come una scossa lungo la schiena, e accecarmi di ira. Immaginate la mia rabbia, quando Elisa si inginocchiò tra le sue gambe, prese il suo cazzo in maestosa erezione e teneramente iniziò a prendersi cura di lui, accarezzandolo, baciandolo, leccandolo. Avrei voluto gridare BASTA!!! ed interrompere questo stupido gioco. Lei non solo non interruppe ma prima, si girò strizzandomi l’occhio, poi si voltò nuovamente verso lui e sorridendo iniziò un sensuale pompino. Rabbia e tradimento erano le sensazioni che provavo, ma mi accorsi che vedere lui, trasalito dal piacere che lei le procurava, mi trasmetteva una grande eccitazione. Più lei si impegnava a farlo godere, più io mi eccitavo. Quando vidi, di il cazzo di Fabio scomparire nella bocca di Elisa, mi resi conto che mai avevo avuto un erezione simile. Mi sentivo l’uccello duro come il marmo. Ero talmente preso da questa sensazione di gelosia-piacere, che non mi accorsi neppure che Anna, si era anch’essa inginocchiata, per accogliere il mio cazzo durissimo nella sua bocca. Fui destato e riportato alla realtà, quando questa, afferrandomi per le natiche con la mano destra, si spinse fino alla sua totale scomparsa il mio vigoroso uccello e con il medio dell’altra mano mi penetrò il mio vergine lato B. Rimasi choccato ma anche piacevolmente sorpreso da quanto piacere potesse darmi il suo dito nel mio ano. Nessuna prima di allora né mia moglie né le altre avventure avute da me prima, aveva giocato con il mio sedere. Svanite le attenzioni e la gelosia nei confronti di Elisa, mi dedicai solamente a godere e donare piacere alla bellissima Anna. Quante attenzioni rivetti dalla sua caldissima bocca e quante volte dovetti letteralmente staccarmi da lei per non venire così in fretta. Decisi quindi che sarebbe stata la mia di bocca a giocare con la sua intimità. La feci sedere su divano, le aprii le gambe e mi tuffai nella sua dolcissima fessura. Profumava intensamente di voglia ed era completamente glabra. Delicatamente con la punta della lingua leccavo e baciavo il suo interno coscia avvicinandomi lentamente. Volevo farle salire l’eccitazione prima di dedicarmi completamente alla sua patatina, ma Anna ormai in preda all’eros, mi afferrò per i capelli e mi spinse lì, sul oggetto del desiderio di noi maschietti. Iniziai a leccare per lungo le grandi labbra. Risalii leccandogli le labbra esterne e mi soffermai a succhiarle il clitoride, lei mosse il bacino e mi afferrò nuovamente per i capelli attirandomi a se. Insinuai la lingua tra le labbra interne, carnose, le esplorai poi scesi ancora un poco e cercai di penetrarla per quanto possibile con la lingua. Succhiai e leccai avidamente sentendola ansimare, poi tornai a dedicarmi al suo turgido clitoride. Lo solleticai con la punta, lo succhiai, lo liberai , ci giocai. Lei mi invitò a non smettere. La accontentai.Mentre mi inebriavo dei suoi umori, infilai un dito là dove poco prima la mia lingua scivolava avanti e indietro, poi ne infilai un altro e la scopai così, con le dita, mentre continuavo a leccarle la sua intimità più nascosta… Il gioco durò così per qualche minuto finché Anna non raggiunse il suo orgasmo emettendo dapprima un sospiro di piacere seguito da un liberatorio SSSIIII!!!!!. Continua…
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