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Che figa che è la tua fidanzata 2.0

“Vedevo la mia fidanzata in videochiamata che spompinava Luca e quest’ultimo che aveva iniziato l’opera di sverginamento anale con le dita…”

“Ciao, vieni… vieni, entra pure… ti stavo aspettando!”. Giulia, chiedendo permesso, entrò
in casa guardandosi attorno, poi, avvicinandosi, mi salutò dandomi due baci sulle guance e si inoltrò verso il soggiorno.
“Carinissimo qui” disse. “Oh, grazie! E’ molto piccola ma alla fine ci si sta bene” risposi orgoglioso della mia piccola ma molto accogliente casetta. “Dammi pure il cappottino che vado ad appendertelo”. Giulia se lo sfilò e me lo diede: rimasi un attimo a guardarla e le dissi “Caspita come sei elegante!” Indossava un top molto aderente che le lasciava le spalle e le braccia nude, braccia bellissime, sottili e tornite dall’intensa attività sportiva che faceva e pantaloni bianchi che facevano risaltare le gambe lunghe e il piccolo sedere sodo. Ai piedi plateau e tacco 12. “Grazie, sei molto gentile…“. Ci guardammo per un istante imbarazzati, poi mi voltai e andai in camera a riporre il cappottino.
Quando tornai, la trovai a curiosare tra le mie librerie “Leggi tantissimo…” ”Ma, sì, in realtà sono tutte letture abbastanza facili, le letture che si fanno prima di andare a dormire”
“Beh, anch’io; l’unico momento che ho per leggere effettivamente è prima di addormentarmi”
“Anch’io…”.
Rimanemmo per qualche minuto in silenzio, imbarazzati, effettivamente la situazione era molto particolare. “Scusa, sono un cafone: siediti pure sul divano… ti posso offrire qualcosa da bere?” ”No grazie” fece lei sedendosi sul divano e accavallando le gambe
“Sono un po’ nervosetta, meglio che non beva nulla…” ”eh ti capisco, anch’io non sono molto tranquillo”. Guardò davanti a sé… “E’ quello lì il computer collegato alla rete?” “Sì, l’ho messo davanti al divano così siamo più comodi…”.
Portai comunque una bottiglia di vino, qualche bibita fresca e degli stuzzichini che avevo preparato. Mi accomodai sulla poltrona di fianco al divano, Giulia mi guardava ma non parlava
“Senti, il lavoro come va?” le chiesi, tanto per fare un po’ di conversazione. ”Massì, dai, tutto a posto… tra alti e bassi; sono ancora troppo giovane per provare disgusto del lavoro”. Sorridemmo tutti e due “Il tuo invece?” ”Dai, non mi lamento nemmeno io, alla fine è un lavoro che mi piace anche se ci sono un sacco di cose che potrebbero andare meglio; l’ambiente è bello e alla fine ci sto bene”. Era chiaro che la conversazione languiva ma il mio imbarazzo derivante dal silenzio cresceva, così provai con un altro argomento “E le tue gare?” “Le mie gare? Ma insomma, quest’anno mi sono allenata poco e ho potuto farne poche… Non sono molto in forma ultimamente…” ”Ma no, dai, che dici? Io ti trovo bene…“ ”Sììì??” “Beh, direi di sì” “Ti ringrazio ma l’anno scorso era un po’ più in forma”. Sarà…
Passammo altri minuti in silenzio. Poi lei chiese “Quanto manca?”. Guardai l’orologio dello stereo… “Ci siamo quasi, 5 minuti…”. Mi alzai e accesi il computer; lei seguiva ogni mio movimento, quasi a curare che facessi tutto bene. Si sentì la classica musichetta del computer che si accende, mi girai verso di lei e mi sorrise. Caricato il sistema opertivo feci partire il programma: SKYPE.
Giulia era tesa. “Ci sono? Sono in linea?” chiese. “Aspetta, si sta collegando. Ecco sì, ci sono…“. Feci partire la videochiamata; qualche secondo e risposero. Si aprì il video e sullo schermo apparve Marta seduta su un divano. La mia fidanzata. “Ciao!” e salutò con la manina… Al suo fianco sedeva Luca. Il fidanzato di Giulia. E fece ciao con la manina…
Andai a sedermi al fianco di Giulia. “Come va là? Tutto bene?” “Sì, qui si sta da dio…” rispose Luca e allungò un braccio intorno a Marta stringendosela a sé. “Vedo una bella bottiglia di vino lì da voi” ”In realtà è ancora chiusa perché la tua fidanzata non ne ha voluto assaggiare nemmeno un goccio”. E dicendo così, allungai anche io un braccio sulle spalle nude di Giulia e la strinsi a me. Giulia a sua volta, appoggiò una mano sulla mia coscia e mi diede una bacio sulla guancia “Marta” fece rivolta allo schermo “Il tuo fidanzato è molto ospitale, si sta bene qui” “Anche il tuo. Mi ha accolto con un manicaretto niente male!”
La videochiamata proseguì così per qualche minuto. Poi Luca cambiò repentinamente discorso
“Sentite, perché non diamo inizio alle danze? Sia mai che Skype si blocca…” ”Sì sì” esclamò Marta… “Cominiciamo noi…”. Sentivo il cuore di Giulia battere fortissimo e il suo respiro farsi emozionato; anch’io effettivamente non ero da meno. Sentivo la sua pelle nuda sotto il mio braccio e la sua mano fredda di agitazione sulla mia coscia. “Ve bene, allora iniziamo noi…” disse Luca.
Marta si alzò dal divano e si mise in una posizione tale che dava le spalle alla videocamera del computer. Iniziò ad ondeggare il suo corpo in modo sinuoso: noi dietro virtuali, Luca davanti vero. Cominciò a spogliarsi piano piano: prima si sbottonò la camicia, sempre guardando Luca… non se la tolse però. Sentivo il respiro di Giulia sempre più profondo e non staccava gli occhi dallo schermo. La sua mano cominiciò a strusciare lungo la mia coscia… intanto io mi stavo eccitando, l’uccello mi stava crescendo nei pantaloni. Giulia se ne accorse e allungò l’ampiezza della strusciatura arrivando fin in mezzo alle mie gambe. Me lo massaggiò un po’, poi si avvicinò al mio orecchio e sussurrò “Che figa che è la tua fidanzata…“ dicendo così mi strinse l’uccello, poi, come se niente fosse, si rimise a guardare lo schermo.
Intanto Marta si stava sfilando la gonna; si piegava a novanta badando bene di tenere le gambe aperte… rimase in quella posizione per qualche secondo perché fosse sicura che vedessimo bene il suo buco del culo attraverso il filo del perizoma… poi guardò verso la webcam, fece una linguaccia e tornò a guardare Luca. Attraverso le gambe io e Giulia potemmo vedere che aveva allungato le mani sulla cintura di Luca e gliela stava slacciando. Nel giro di qualche secondo comparve un uccello enorme e duro… Giulia emise un gemito e cominiciò a sfregarmi l’uccello sempre più forte. Io ero eccitato e pietrificato per quello che stava succedendo… Marta prese l’uccello di Luca con foga e forza, la vidi segarlo quasi con violenza: Luca emise un gemito di dolore “Stai zittto” disse Marta “Mi fai male…” ”T’ho detto di stare zitto…” gli stava spaccando il cazzo
“Toccami invece di parlare…”. Luca cominiciò ad allungare le mani sulla schiena di Marta che nel frattempo gli si era messa a pecora tra le sue gambe. “Allargami le chiappe che di là ci sono due che vogliono vedere il mio buco” Luca si allungò fino al sedere e le allargò le chiappe. Nitidamente vedemmo il buco del culo vergine della mia fidanzata in diretta, in videochiamata. Intanto Marta continuava la sua opera di spaccamento di cazzo che Luca sembrava cominciare ad apprezzare.
A quella scena, Giulia cominiciò ad ansimare…
“Che bello quel cazzone… la tua fidanzata… è una puttana fighissima… lo merita tutto quel cazzone… in bocca e su per il culo… spero che glielo sfondi quel meraviglioso culetto vergine”. Dicendo così sbottonò i miei pantaloni e si intrufolò con la faccia tra le mie gambe. Sentìì il mio cazzo sparire tutto nella sua bocca… sentìì le sue mani che strappavano via i pantaloni dal mio corpo. E ancora la sua bocca che avidamente si mangiava il mio cazzo, le mie palle e il mio buco del culo… sentivo.
E vedevo. Vedevo la mia fidanzata in videochiamata che spompinava Luca e quest’ultimo che aveva iniziato l’opera di sverginamento anale con le dita. Era già arrivato a tre…
Cominciai a spogliare Giulia togliendole i pantaloni bianchi: rimase anche lei in perizoma
“Ti piace il mio culetto muscoloso?” mi chiese risollevandosi per un istante dal mio uccello. Feci segno di sì “Ti piace più il mio o quello di quella puttanella della tua fidanzata?”. guardai un istante il computer, vidi Marta a pecora sul divano, perizoma calato sulle ginocchia e dietro Luca che le leccava il buco del culo aprendoglielo il più possibile. Avevo il cazzo talemente duro che mi faceva quasi male “Tutti e due” dissi “Risposta sbagliata” fece Giulia mordendomi la cappella.
Dolore, eccitamento, tanto dolore, tanto eccitamento. “Che cazzo fai?” Mentre dicevo così, sentii un gemito provenire dall’etere… un gemito fort. Luca aveva affondato il suo cazzone nel culo di Marta, tutto, e la stava pompando con forza tale che Marta sbatteva contro la spalliera del divano. Il culo della mia fidanzata non era più vergine, anzi, non era proprio più niente… tutto questo on line 2.0.
Alla vista di quella scena, presi Giulia per i capelli e la spinsi con forza ad impalarsi in bocca sul mio cazzo…le scopai le tonsille, con la stessa forza ed intesità che il suo fidanzato stava utilizzando per sfondare il culo alla mia fidanzata. Giulia mi guardava da sotto impassibile; più mi guardava con quei suoi grandi occhi verdi, più io spingevo il mio cazzo nelle sue tonsille. Intanto Luca passava il suo uccellone dal culo sfondato di Marta alla bocca… dieci colpi nel culo e dieci in bocca.
Sentii che stavo venendo, mi liberai di Giulia e decisi che era giunto il turno anche del suo culo. Sentii Marta venire, forte, come solo io la facevo venire. Luca si allontanò per un istante dal suo culo che rimase sventrato… qualche secondo e ne usciì un litro di sborra. “Dovrai portarla da qualche parte a ricostruirle il culo, a quella puttanella della tua fidanzata” mi disse Giulia “ Non voglio che ci vada da sola, quindi spaccami il culo” Marta era caduta dal divano ma nonostante questo aveva ancora la forza per ripulire l’uccello di Luca.
Ero al limite.
Dovevo fare qualcosa di grosso. Quel culetto meritavo uno sverginamento memorabile. Decisi in un istante… Sollevai Giulia con forza e la spogliai completamemte nuda; il suo corpo atletico era splendido… Le feci indossare le scarpe e andai di là in camera recuperare il suo cappottino ”Cosa fai? E il mio culo?” mentre tornavo vidi nella webcam che Marta stava leccando quell’uccello molle con delicatezza. Con i tacchi Giulia era quasi più alta di me
“Voglio che mi sfondi il culo…” “Ah sì? Vuoi che ti sfondi il culo? Luca? Sei ancora vivo? Guarda bene cosa succede adesso…”. Feci mettere Giulia a pecora sulla poltrona avvicinandola alla webcam. Intanto Luca, un po’ perché Marta proseguiva a spompinarlo, un po’ per la visione della propria fidanzata prossima alla deflorazione anale, aveva ripreso vigore e accompgnava la testa della mia fidanzata su e giù per il suo uccellone. “Sfondamelo, come lui ha sfondato il culo di quella figa della tua fidanzata…” Cominciai a leccarle il buco del culo, la sua eccitazione era tale che gocce di umore le scivolavano giù lungo le cosce tornite. Luca guardava e godeva 2 volte. La mia lingua affondava sempre di più nel culo rilassatto della sua fidanzata… Finchè mi alzai e gli ficcai nel culo il mio cazzo: Giulia urlò, tanto che anche Marta smise di spompinare Luca… cercavo di affondarle il cazzo nel culo il più in fondo possibile; a ogni colpo lei gemeva e si piegava sempre di più finchè cadde sul pavimento. Il mio cazzo scivolò fuori… le presi al volo la testa e le sborrai in bocca. Sentii Luca dire “Non ci credo, non ci credo… non si è mai fatta sborrare nemmeno addosso… nemmeno sul culo…” Giulia mi guadava mente le affondavo l’uccello in bocca “Non la deglutire… tienila in bocca… tienila in bocca…”. Dopo poco la sollevai da terra con delicatezza e l’aiutai a mettersi in piedi… Quando fummo uno di fronte all’altro, le accarezzai un fianco scendendo fin giù al sedere. Entrai tra le natiche: il buco del culo era bollente e aperto… “Sì, ora tu e quella figa della mia fidanzata potete andare insieme a farvi ricostruire il culo” Lei fece per parlare
“Zitta, non dire niente e non deglutire…”. Le feci indossare il cappottino mentre mi guardava con occhi interrogtivi “No, solo il cappottino e le scarpe, i tuoi vestiti rimangono qui con me… Ora esci, vai a casa del tuo fidanzato e porta questa sborra alla mia fidanzata. Io aspetterò di verderti comparire sullo schermo del computer”.

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Scambio di Coppia

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