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Considerando i risultati ottenuti, abbiamo ritenuto opportuno valutare che per noi, ”Il ristorante è sempre aperto !” Grazie Expo che ci hai dato…”
“Celebrando … EXPO 2015 !” – SECONDA PARTE –
Riprendendo il discorso, proprio là da dove lo avevo interrotto, il gioco al quale avevamo dato inizio, e che stavamo vivendo, era proprio la degna celebrazione della manifestazione di EXPO 2015, dove, a nostro modo, ne interpretavamo ‘letteralmente’… “il suo spirito naturalista e il suo senso alternativo”… di consumismo alimentare.
Quando si dice che l’interpretazione delle cose è ‘soggettiva’… eheheheh…..!
Ma veniamo al resto della serata. Eravamo rimasti al punto esatto, dove io ed Enrico, ce ne stavamo distesi sul tavolo della cucina, dove la mia lei e Marcella avevano dato inizio… ‘alla cena’…, che si stavano ‘divorando’ da sopra i nostri corpi nudi. Gli spaghetti al sugo di pomodoro, cosparsi lungo tutto il fondo schiena , fin dentro all’insenatura delle nostre chiappe, venivano risucchiati dalle loro abili e fameliche bocche, rilasciandone sulla nostra pelle, il solo calore ancora residuo della loro cottura.
Sentivo con piacere Marcella che si gustava quella pietanza, commentandone la sua bontà, mentre la mia lei, con dolcezza mi allargava le gambe e con la sua lingua, mi ripuliva da ogni traccia di sugo presente. Quella lingua, che sfiorava dolcemente il mio ‘foro’, portava il mio uccello, sempre moooolto sensibile ad ogni forma di contatto, ad inturgidirsi ogni volta che essa lo sfiorava.
Un sorso di vinello per ‘sciacquarsi’ un po’ la bocca, quel solito Nero d’Avola che avevamo aperto in precedenza, e che tra l’altro, cominciava a scarseggiare in quella bottiglia, per poi riprendere a banchettare su di noi, con una nuova razione di pasta. Doveva essere proprio buona allora, per concedersene anche il bis !!!! Momenti di piacere assoluto si miscelavano con attimi di spensierata allegria, in un mix degno del miglior David Morales (n.d.r. Per chi non lo conoscesse, trattasi di un famoso Deejay, produttore, remixer degli ultimi anni).
L’atmosfera era piacevole, e sessualmente eravamo ormai pronti ad affrontare ogni cosa che il nostro piacere ci avrebbe portati a fare. La mia lei, si mise in bocca qualche filo di spaghetto, invitando Marcella a prenderne le estremità penzolanti, mentre parte del sugo ricadeva sul mio corpo, e se lo mangiarono contemporaneamente con passione (come in una scena del vecchio film di cartoni animati di Walt Disney ‘Lilly il vababondo’), fino a giungere al contatto, delle loro bocche, lasciandosi poi andare, in un caldo bacio saffico, che noi maschietti, proprio sotto di loro, apprezzammo veramente veramente tanto. (e credo che la cosa si possa manifestare in qualsiasi uomo e che ne accende notevolmente il desiderio del proprio eros !)
Una visione che immaginavo da tempo e che finalmente si stava materializzando; ero al settimo cielo ! La mia donna si stava baciando ‘veramente e con passione’ con un’altra donna e io, li con lei a viverne quel momento. Il mio stato d’animo del momento ?? Un vortice di emozioni che si susseguivano in modo vertiginoso… eccitazione, passione, curiosità, amore, lussuria…. una dopo l’altra, una insieme all’altra.
Dopo questo, finalmente fu il nostro turno di banchettare e le invitammo a rendersi disponibili per fare ciò. Loro accettarono di buon grado e si stesero supine sul tavolo, cominciando anche noi finalmente …. la nostra cena.
Effettivamente gli spaghetti, ancora un po’ tiepidini, erano proprio buoni. Ne apprezzammo il loro gusto ma, sopratutto, il piacere di gustarli con quel ‘retrogusto’ della loro pelle, che li rendeva eccezionali. Sempre più su di giri tutti quanti, cominciammo ad ‘approfondire’ la ricerca del piacere, e chiedendo alle ‘bimbe’ di girarsi sulla schiena, mostrandoci in bella vista, le loro tope ancora al gusto di pomodoro e molto molto umide dei loro umori; le cominciammo a leccare, pulendole per bene con le nostre lingue e cominciando una ‘luuuunga’ pratica orale che portò presto la mia lei ad essere la prima a raggiungere il proprio orgasmo.
I nostri tabù venivano a cadere uno dopo l’altro, sopratutto quello della mia lei completamente coinvolta in questo gioco dove l’ho sempre voluta e desiderata partecipe, tanto da arrivare ad acconsentire Marcella a succhiarmi abilmente l’uccello e poi permettermi di poter fare la stessa cosa, nella topa di Marcella (io ADORO leccare !!!), portandola poi a raggiungerne il suo piacere. Tutto questo, mentre Enrico si scambiava baci ora con Marcella, ora con la mia lei. C’era un’intesa tra tutti che rendeva facile e piacevole lo svolgimento della serata e la naturalezza con la quale si susseguivano le cose ne era la conferma.
Facemmo poi una pausa. Mentre le bimbe si accesero una sigaretta, io mi preoccupai di aprire un’altra bottiglia di vinello, visto che molto di quel ‘nettare d’uva’ si era cosparso su tutti i nostri corpi, prima di essere ultimato.
Il menù prevedeva anche del roast-beef con insalata, e ripetendoci nelle disposizioni precedenti, mettendoci prima noi maschietti sul tavolo e dopo le nostre bimbe, ricominciammo il nostro ‘rito del gusto’, tutto in modo molto naturalista ed ecologico, nel pieno rispetto ‘dell’ambientazione decantata dalla manifestazione dell’Expo !’ 🙂
Con molta cura, le nostre bimbe, arrotolarono le teneri e rosee fettine di carne, ai nostri uccelli, come una specie di … ‘involtini di carne … ripieni di carne’ …, cospargendoli poi di insalata. Nella loro ‘eretta portata’, le nostre fanciulle furono facilmente agevolate nel consumare quei ‘succulenti spiedini’, che da li a breve, si sarebbero ritrovati dentro di loro, saziandone così il loro grande ‘appetito sessuale’.
Io ed Enrico cominciammo a prenderle con la foga necessaria, ognuno la propria compagna, con l’intento preciso di non voler esagerare nel proporsi in qualcosa che al momento ancora non eravamo pronti a condividere (quello dello scambio completo!) ma tanti piccoli tabù cominciavano sempre di più a sgretolarsi, rendendo sempre più forte la nostra complicità.
La naturalezza con la quale si svolgeva tutto questo, ne facilitava la riuscita. Il clima disteso e sereno non ci creava nessun imbarazzo nel giocare con disinvoltura tutti quanti insieme. E pensare che questa situazione, fu molte volte argomento di discussione con la mia lei nel volerla prendere in considerazione, proprio per l’eventuale disagio che avremmo potuto vivere e provare noi stessi. Invece, fummo totalmente smentiti, proprio per come stavamo affrontando e vivendo la situazione stessa, e questo grazie alla complicità totale creatasi con Enrico e Marcella che hanno reso possibile che tutto ciò accadesse.
Il desiderio e la passione ormai era sovrana in ognuno di noi. La mia lei e Marcella ormai si lasciavano andare sempre di più in intriganti e passionali effusioni che erano un piacere, tanto che al momento della frutta, la mia lei volle essere la prima a volerla ‘consumare’, e sbucciando con cura una bella banana (rigorosamente Ciquita, con tanto di bollino blu ) la mise nella topa di Marcella, gustandosela poi completamente.
Non potevo credere ai miei occhi ! Quell’immagine di lei alle prese con quella banana nella topa di Marcella, mi diede nuovamente una carica, tanto da desiderarla nuovamente. Aspettai che finisse di gustarsi la banana da quella calda ed invitante topa di Marcella, che la presi e la feci appoggiare con i gomiti sul tavolo, mentre davanti a lei, Marcella ancora stesa sul tavolo con le gambe aperte era già pronta per ricevere anche la ‘banana’ di Enrico, anch’essa già pronta per l’uso. Mentre affondavo colpi decisi dentro di lei, iniziarono una serie di baci con Marcella e con Enrico (ma di più con lei…eheheheh…!) che contribuirono a rendere il tutto molto più eccitante e coinvolgente, quasi una sorta di ciliegina sulla torta, condividendone tutti insieme… un ennesimo amplesso totale !
Ormai eravamo… ‘alla frutta’ veramente! Spossati, ma radiosamente felici di quanto avevamo vissuto, ci concedemmo finalmente la possibilità di gustarci un buon caffè, in un clima totalmente appagato e soddisfatto. I nostri sguardi erano lo specchio di quello che avevamo appena vissuto: scintillanti, gioiosi, accompagnati da grossi sorrisi, che non potevano nascondere nessun dubbio di quanto e di come avevamo vissuto questa nostra esperienza.
L’unico rammarico? Solo quello di non aver avuto la possibilità di consumare “IL DOLCE”! 🙂
Erano ormai le due e mezza (avevamo iniziato che erano le nove e mezza circa !) e francamente, cominciava ad affiorare anche un po’ di stanchezza. Ma visto il risultato della serata, il problema non sussiste: solo rimandato a data da destinarsi. 😉
Considerando i risultati ottenuti, abbiamo ritenuto opportuno valutare che per noi,”Il ristorante è sempre aperto !” Grazie Expo che ci hai dato l’opportunità di vivere tutto questo !
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