“Da quando navigo in internet ho avuto l’occasione di confidare questa mia passione a molte persone, ma raramente ho avuto da loro le risposte che speravo…”
Adoro indossarli sul mio corpo nudo, adoro vederli indossare dalle ragazze, adoro
sentire la morbidezza sulle mie gambe e toccare quelle delle ragazze che li indossano.
Da quando navigo in internet ho avuto l’occasione di confidare questa mia passione a molte persone, ma raramente ho avuto da loro le risposte che speravo…
Chattando con una persona (che chiamerò Claudio), mi sembrava di aver trovato finalmente chi poteva aiutarmi a realizzare il sogno.
Eravamo della stessa città (Venezia), lui dimostrava di essere molto convinto ed eccitato all’idea di fare di me la sua donna per qualche ora.
Io avevo messo in chiaro subito alcune cose: non ci sarebbe stato sesso completo, volevo che il gioco fosse incentrato sul fatto che io indossassi collant e soprattutto volevo che lui fosse realmente eccitato dall’idea.
Dentro di me avevo molta paura perchè per la prima volta mi sarei mostrato a qualcuno in questa nuova veste. Al tempo stesso ero veramente eccitato dal fatto che finalmente quello che aveva “visto” solo il mio specchio sarebbe stato l’oggetto dell’eccitazione di una persona vera!
Ci ritrovammo a casa sua. Io arrivai vestito con un maglione, una meglietta, i jeans e le scarpe. In una sacca tenevo la mia collezione di collant (allora una decina di paia). Avevo il cuore a mille. Lui mi chiese se mi sarebbe piaciuto di più se avessimo provato a fare un gioco in cui lui dava gli ordini e io dovevo eseguirli.
Già ero spaventato di mio, figuratevi dopo questa proposta! Ma non riuscii a dirgli di no. Dissi solo: “Se vuoi… va bene…”
Cerco di essere il più fedele possibile perchè voglio raccontarvi esattamente cosa è successo. “Spogliati nudo”, mi ordinò e io, lentamente, ma con decisione, ubbidii.
Mi ritrovai in pochi istanti completamente nudo, imbarazzatissimo, in una casa che non conoscevo, di fronte ad uno sconosciuto che mi osservava minuziosamente. Mi fece girare, mi guardò per bene. Ho avuto l’impressione che lui godesse nel vedere l’imbarazzo (e la vergogna) nei miei occhi.
Poi mi disse di appoggiare tutti i collant che avevo sul tappeto, perchè voleva scegliere quali farmi indossare. Io eseguii il suo comando e disposi i collant in ordine sul tappeto.
“Voglio che indossi due paia, uno sopra l’altro. Prima quelli color carne e sopra quel paio nero in microfibra”
Aveva azzeccato i miei desideri. Il paio di collant color carne, leggerissimi, erano i miei preferiti al contatto con la pelle, perchè erano molto morbidi e aderenti.
Li indossai. Per la prima volta una persona mi stava guardando mentre io avevo addosso dei collant!
Poi passai a quelli in microfibra neri. Mi piacevano perchè essendo abbastanza opachi nascondono bene i peli delle gambe e le rendono molto femminili.
A questo punto lui aprì una borsa e tolse un vestitino da donna nero, elasticizzato, con le maniche lunghe.
Mi disse che dovevo indossarlo. Io, anche questa volta, ubbidii e dopo pochi istanti mi trovai questo abito, corto appena sopra il ginocchio.
Mi disse di voltarmi e di guardarmi allo specchio.
Ero veramente carina!
Se qualcuno avesse fatto una foto, tagliando la testa, nessuno si sarebbe accorto del fatto che la persona ritratta era un maschietto e non una ragazza.
Ho sempre avuto le gambe sottili e, fasciate da quei collant neri, apparivano molto femminili!
A questo punto la mia eccitazione era ai massimi livelli e non riuscii a trattenermi più.
Sentii che i miei collant si erano bagnati all’altezza dell’inguine.
Sperai che il mio “padroncino” non se ne accorgesse perchè non ero sicura che gli avrebbe fatto piacere. Però iniziai a sentire che un rigagnolo caldo stava scendendomi lungo le calze e che presto sarebbe sbucato dalla gonnellina.
Infatti dopo pochi secondi Claudio si accorse che sui miei collant neri era apparsa un po’ di crema bianca.
Non si arrabbiò per niente! Mi fece inginocchiare davanti a lui e disse:
“Adesso che ti sei divertita tu, voglio farlo anche io”.
Indossò un preservativo rosso e mi invitò ad assaggiare il suo palo, che era durissimo e grosso. Era ovviamente la prima volta che lo facevo e quindi esitai un poco: lui mi prese dolcemente la nuca e lo spinse dentro alla mia bocca.
Aveva messo un preservativo al gusto di fragola!
Fu una dolce scoperta. Feci il mio dovere e dopo qualche minuto sentii che la gomma del preservativo si gonfiava del frutto del suo orgasmo.
Mi spogliai in fretta, molto imbarazzata, del vestitino e delle calze e mi rivestii da maschietto. Claudio mi disse che voleva conservare i miei collant.
Da quel giorno non ci siamo rivisti più, ma a me, ogni tanto la notte, tornano in mente quei momenti e sale il desiderio di riprovare ancora quelle splendide sensazioni.
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