“Ed eccoci giunti finalmente a conoscere il terzo ed ultimo partner di questa 24 ore di sesso sfrenato e senza inibizioni…”
Ed eccoci giunti finalmente a conoscere il terzo ed ultimo partner di
questa 24 ore di sesso sfrenato e senza inibizioni.
Non riporterò né il nome né l’iniziale poiché non mi è stato dato modo di conoscerlo. L’incontro è stato deciso in pochi scambi epistolari attraverso le rispettive email ed abbiamo concordato di vederci a casa sua nel primissimo pomeriggio. Per chi non lo sapesse la pausa pranzo è l’occasione più ghiotta per commettere adulteri.
Mi presento al portone ed invio un messaggio per farmi aprire. Mentre salgo le scale mi domando tra me e me se avrà davvero l’aspetto che ho visto nelle foto. In una sua precedente email mi aveva comunicato che avrebbe indossato un cappuccio per celare la sua identità. Spaventarmi? Figuriamoci! A me piacciono le novità e sono molto attratto dal mondo BDSM, in cui ogni tanto ricado, che di robe veramente strane ne ho viste, che non ci si crede.
Dal pianerottolo vedo aprirsi una porta e senti una vocina che mi invita ad entrare. Nella penombra riesco solamente a distinguere un paio di autoreggenti velate indosso ad una figura alta, per via dei tacchi a spillo. Lei mi saluta e mi fa strada verso la sua camera da letto. Il lato B non è niente male, perciò esclamo: “Ullalá!”
Quasi sorpresa mi chiede: “Non ti piace?” La mia risposta è impacciata e confusa. Ero stato anni prima con una vera trans, con tanto di seno e vedere quel bel culetto montato su un corpo maschile mi ha fatto un certo effetto, ma non mi sono tirato indietro e l’ho seguita in camera.
Mi sarei aspettato di venire spogliato, come di solito fa una donna di fronte ad un uomo che desidera, ma poi mi sono ricordato che quello era solo sesso, senza sentimento, così mi sono denudato da solo.
Anche la camera era avvolta dalla penombra e anche se, dopo aver tolto gli occhiali, non riuscivo a distinguere bene i colori, ho allungato le mie mani su quel mandolino che era in attesa di essere suonato. Le mie dita assaporavano le sue curve strizzando entrambe le natiche e il mio dito medio, passando sullo string a contatto dell’ano, tentava di insinuarsi nel suo forellino debitamente depilato.
Lei si è girata ed ha preso in bocca il mio cazzo, avvolgendolo con la lingua e sfregando il viso contro al mio pube, anch’esso depilato. Aumentando il ritmo della scopata in gola, sentendo che si avvicinava già l’orgasmo, l’ho tirato fuori ed ho indossato un preservativo aromatizzato che era stato preparato apposta per me. Il preservativo me lo fa, come penso alla maggior parte di noi maschietti, ammosciare.
Così dopo un paio di tentativi di incularla, andati a vuoto, me lo sono sfilato ed ho ricominciato a farmelo succhiare. Mentre percepivo con la cappella la profondità della sua gola, le assestavo delle sculacciate vibranti che risuonavano nell’aria e che lei sembrava gradire molto. Intanto con la mano libera, spalmata di LUBRIFICANTE ero riuscito ad inserirle un ditino nel culo che potevo sentire contrarsi ad ogni mio buffetto.
Dopo qualche minuto che andavamo avanti così ho provato ad indossare un altro profilattico, stavolta portato da me, per cercare di farle il culo, ma ahimè, sarà stata la scopata del mattino con mia moglie, o cosa, che dopo un altro paio di tentativi, mi ritrovavo ancora con il cazzo moscio fuori dalla sua entrata secondaria.
La vergogna e l’imbarazzo che ho provato non si possono descrivere e dentro di me ho pensato che forse a 50 anni suonati, anche se ci sentiamo leoni, non siamo altro che dei coglioni!
La pensate come me? No? Aspetto fiducioso i vostri commenti.
P.s. al mio partner mascherato che dovesse leggere questo racconto dico solo che se vuole ci sarà una prossima occasione.
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