“Era da alcuni mesi che ci confessavamo a vicenda le nostre fantasie durante il sesso…”
Era da alcuni mesi che ci confessavamo a vicenda le nostre fantasie
durante il sesso.
Un desiderio che avevamo in comune era quello di provare a fare sesso insieme ad altre persone,in particolare una cosa a tre.
Il pensiero di vedere Eleonora sedurre o essere sedotta da un altro uomo scatenava in me una scarica di adrenalina e un’eccitazione insolita e a quanto pare faceva andare su di giri anche lei.
Un giorno ci siamo detti di voler mettere in atto la cosa ma non trovavamo mai l’occasione,ne un volontario,nelle nostre fantasie sembrava facile ma la realtá ci faceva scoraggiare un po.
La fantasia diventava sempre piú ossessionante nelle nostre menti, sempre piú frequente, tanto da esplodere entrambi in copiosi orgasmi ogni volta che ci raccontavamo situazioni immaginarie all’orecchio.
Qualche settimana fa un mio amico che non vedevo da un paio di anni si fa vivo per le ferie, ci si saluta si beve qualcosa assieme e poi torniamo a casa.
Salta fuori il discorso della cosa a tre o dello scambio di coppia quando lei mi dice che si sarebbe scopata volentieri Francesco, il mio amico, da quella frase nella mia mente si è accesa la cinepresa di un cinema a luci rosse, la mia risposta fu “che ne dici di provare?”.
Ovviamente i dubbi e i timori che il nostro segreto venisse raccontato ad altre persone ci fece esitare ma la voglia era troppa.
Tante domande si accendevano nella mente di lei “ma gli piaceró?” “E se non gli va?” “Come vuoi dirglielo?” Ma per ogni domanda che mi faceva vedevo la sua voglia crescere nei suoi occhi, che lasciano trasparire parole,pensieri,intenzioni ed emozioni come due schermi.
“Non preoccuparti,lascia fare a me” fu la mia risposta.
Passano i giorni e il mio cervello non riesce a lavorare su altro, aspetto solo che si presenti un occasione adatta.
Qualche giorno dopo, la proposta di altri amici di andare a ballare sembra proprio la situazione propizia, decidiamo di andare in una localitá sulla spiaggia e per farlo il gruppo si divide tra le varie auto.
Chiedo al mio amico di portare me e lei e cosi accade.
Partiamo,si inizia a scherzare a chiaccherare ma lei sui sedili posteriori è silenziosa e visibilmente imbarazzata,mentre lui alla guida non sospetta lontanamente le nostre intenzioni,tuttavia noto che il vestito che indossa la mia lei è di suo gradimento, corto,nero e scollato,se lei lo abbassava per coprire il bordo del sedere scopriva il seno,troppo perchè lui non lo notasse.
Raggiungiamo il resto del gruppo,qualche drink,qualche risata e si va a ballare, si inizia con i cocktail, quindi inevitabilmente i freni inibitori spariscono, lei è sempre meno preoccupata del suo vestito dispettoso e muove quelle forme in maniera ipnotica ma il mio amico sembra annoiarsi,forse a causa del fatto che evita di bere perchè dovrá guidare.
Dopo un altro po di tempo richiedo alla mia lei se è ancora sicura di volerlo,e mi rsiponde con un sorriso abbagliante e uno sguardo perverso “si che lo voglio” e mi chiede ancora come vorrei dirglielo.
“Tu stai qui balla e divertiti intanto gli chiedo di accompagnarmi fuori per due passi”, prima di uscire mi avvicino a lui e gli dico all’orecchio di dovergli raccontare una cosa se non avesse detto nulla a nessuno, in modo da renderlo cosí curioso da farmi seguire sicuramente fuori dal locale.
Incuriosito come un bambino mi accompagna all’esterno,si gira a guardare una ragazza che passa dritta senza badare a noi,commenta e poi mi chiede cosa avessi da dirgli, lo tengo in suspance dicendogli che devo andare in bagno, quando esco é li ad aspettare.
“Bene!” Dissi “allontaniamoci dalla gente che parliamo” raggiungiamo uno spiazzo isolato, mi guardo intorno e gli chiedo se gli piace lei soffermandomi sul fargli notare come quel vestitino le mettesse in risalto il seno e il sedere.
Esita un po e come direbbe qualsiasi amico non troppo sfacciato “eh si cavolo se è carina”.
” Allora veniamo a noi” esclamai, “te lo richiedo,se ti racconto una cosa tu mi giuri che non ne parli ad anima viva? È una cosa molto delicata e la sapresti solo tu,quindi se sento qualcosa in giro saprò chi l’ha detta” “te lo prometto non ho intenzione di dire nulla ” replicò lui.
“Va bene, senti te lo dico in modo schietto,le piaci,ti va di scoparci?” Un espressione di panico e stupore si accese nei suoi occhi, “aspetta,di chi parli?” Mi domandò.
“Dai hai capito,parlo di Ele,te la vorresti scopare? Lei ha detto che ti scoperebbe volentieri e vorremmo fare una cosa a tre, per te va bene? ” L’espressione rimane la stessa,un gatto che vede i fari e si paralizza, passano i secondi e appena gli si chiude la mandibola mi risponde con un sospiro seguito da parole spezzate da balbettii ” sii cioè sicuro? A te non da fastidio? Cavolo a me piace molto ma non so,sei sicuro?”
” Se te ne ho parlato è perchè ne sono sicuro,da tempo fantastichiamo su questa cosa e l’altro giorno mi ha detto che ti vorrebbe scopare,quindi decidi,per ora lo considero un si,rientriamo dai,ah non fare nulla davanti agli altri” torniamo dentro,lei sempre piu euforica balla sorride e si muove portando alla bocca la cannuccia e noto che non è lo stesso cocktail di prima, mi avvicino a lei accennandole un pollice in su,il suo viso si illumina, sorride e mi dice “ti amo” mentre si avvicina per baciarmi sulle labbra.
La serata inizia a farsi tarda cosi avvisiamo gli sltri e andiamo via,noi 3 nessuno di loro 2 dice nulla,parliamo di piu e del meno,sono distanti.
Vedendo quegli atteggiamenti capisco che devo essere io il diavoletto sulla loro spalla.
“Dai guarda hai il culo di fuori” tirai giu il vestito e mostrando cosi un altro po di seno “cazzo scusa,troppo” e tirai in su cosi da rimetterlo in ordine.
Uno sguardo fugace colse quella scena ma ancora con timore,lei si tolse le scarpe con le zeppe e camminò a piedi nudi fino alla macchina, dicendo che le gambe la stavano uccidendo ” dai facciamo cosi siediti tu davanti cosi sei piu comoda” e il viaggio iniziò,lei brilla,con le cosce scoperte affianco a lui e io in mezzo dietro di loro a osservare con attenzione ogni movimento dei due.
Ancora nulla,piu ghiaccio che al polo, “va bene” penso tra me e me “adesso vi faccio vedere io”.
“Sentite ma ci fermiamo da me per un ultimo bicchiere?” Mi rispondono con un consenso un po pallido,forse per l’ora tarda ma anche per imbarazzo, mando un messaggio a lei ” mettigli una mano sulla coscia”, “non so se riesco,vorrei ma non ce la faccio” si morde le labbra lo guarda,muove le dita in direzione della sua coscia ma ritrae la mano prima di raggiungerla,allora mi avvicino all’orecchio di lui da dietro il poggiatesta, “toccale la coscia” abbassa lo sguardo e vede le gambe socchiuse che ondeggiano, esita pure lui,deglutisce e non fa nulla,io insisto “mettile la mano sulla coscia daii,lei vuole”.
I secondi scorrono lentissimi,lui sorride mentre lei si morde quelle labbra.
Penso “daii fallo” e proprio in quell’istante lui le poggia una mano su una gamba dopo un cambio di marcia, lei sussulta visibilmente e sonoramente,
l’atmosfera é piu elettrica di una tempesta.
“Ti è piaciuta la serata” chiede Francesco a Ele, e lei con le labbra ancora tra i annuisce, ci scambiamo altri messaggi nei quali la sprono a toccarlo, e finalmente anche lei prende coraggio,esitando raggiunge la sua gamba con la mano, la mia erezione è inarrestabile.
Sono teso come una corda di Stradivari,il cuore batte dento le orecchie,oltre la tachicardia sento anche la punta delle dita pulsare,la bocca asciutta come un sasso nel deserto.
” Oh finalmente Ele” le dico “non fare la timida,coraggio” e poi mi avvicino a lui dicendogli di toccarla tra le gambe,ma ancora non osa ” quindi Fra, ti piace? Dai senti le sue cosce come sono lisce,e poi visto che tette,vuoi toccarle? ” Lei prende la mano di francesco con entrambe le sue e la strofina sul suo petto,poi se la rimette tra le gambe,finalmente vedo che lei,riavvicina la mano alla sua gamba,lentamente ma stavolta punta proprio al suo uccello.
Eh si,dopo aver dato uno sguardo lei stava massaggiando il suo cazzo ormai gonfio e pulsante da sopra i pantaloni
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