“Beh, dai e dai, vivendo in una frazione di campagna nel centro italia negli anni’70 per noi ragazzini l’unico diversivo era eccitarsi con i giornaletti porno…”
Beh, dai e dai, vivendo in una frazione di campagna nel centro
italia negli anni’70 per noi ragazzini l’unico diversivo era eccitarsi con i giornaletti porno dei tempi, immaginando cosa potessero essre le sensazioni che si provavano a fare ciò che nelle foto vedevamo, anche perchè gli stimoli e gli ormoni già volavano nel corpo.
Successe che già dopo aver rotto il ghiaccio con masturbazioni a vicenda e collettive, un giorno io, Sx e Adx eravamo in bicicletta, un pomeriggio, lungo la strada in terra battuta che congiungeva le nostre case. passò lentamente una 127 con a bordo una coppietta, non conoscendo la macchina e siccome andava piano i 2 cominciarono ad accellerare ed io li seguìi a distanza.
Li raggiunsi in una radura, la macchina era ferma poco più in la, li osservai da lontano, loro fissavano l’auto che ogni tanto da ferma ondeggiava, poi dopo un 20 minuti ripartì e se ne andò.
Beh tornarono verso di me e mi dissero; – andiamo un po’nella macchia che ti raccontiamo – loro già sapevano della mia predisposizione a soddisfare i desideri per la mia bisessualità che sentivo in me e cominciarono a raccontare:
“sai, abbiam visto tutto!” disse Sx, ed Ax aggiunse “dovevi vedere che cazzo grosso, lui sborrava e lei ciucciava, lo ha fatto 2 volte, come nei giornalini”.
io mi sentivo già bollire…
Sx disse: “A me è venuto duro e grosso, vuoi vedere?” ed io tergiversando chiesi se eravamo al sicuro, ma Ax aggiunse: “Qui conosciamo il posto, è sicuro. ce lo ho duro anche io guarda” e tirò fuori il suo cazzo; era rosso sulla cappella, non lunghissimo ma largo, aveva 14 anni, ma una cappella rossa e porosa, umida di voglia, Sx senza dire parola mi accorsi che già lo aveva fuori, lui invece lo aveva lungo ed incurvato all’insù, l’uccello perfetto, da foto, nonostante i suoi appena 15 anni di età.
Io ai tempi ero nella norma ma vedendo i loro tirai fuori il mio e cominciai una lenta sega, guardando i loro, e facendomi raccontare, attendendo la domanda che sopraggiunse: “Oh ce li lecchi un po’” disse Ax, ed io che ormai avevo il batticuore con un fil di voce dissi – si,dai va bene, ma non lo dite a nessuno -.
Sx disse: “stai tranquillo dai,che siam amici”; si avvicinarono,ed io mi inginocchiai mentre loro sedevano rilassati, impugnai i 2 cazzi e mi sentì esplodere di piacere interno, cominciai prima a leccare la cappella di Ax come un gelato,salata,umida,con un forte odore che si ha a quell’età,mi eccitava sempre più, poi presi in bocca il cazzo di Sx… che godimento, lo sentivo irrigidirsi velocemente sempre più,poi come nei giornaletti per imitarli, li volli vicinissimi per leccare antrambe le cappelle insieme, mi stavo davvero infradiciando la mia nel mentre, Sx mi disse: “va che sborro” ciucciai finchè sentì salire il liquido e mi spostai facendogli una sega che lo fece ansimare di piacere, nel mentre pompai il cazzone di Ax, che mi disse la stessa cosa, ed anche in quel caso, mi tirai via all’ultimo… ma a quell’età il recupero è brevissimo; mi chiesero di ricominciare, li annusai e siccome Ax era molto forte dissi – prima ciuccio Sx.
lui spiritosamente disse: “ah ah il mio è più buono”; a quella frase non capìi più nulla, li presi entrambi in bocca, non so come, e mentre stavano venendo menandomelo sborrai anche io come un adulto.
Che pomeriggio favoloso…
Mi piacerebbe ripetere situazioni tanto emozionanti, scrivetemi a [email protected]
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