“Il suo profumo chiaramente eccessivo mi trapassa le narici fino al cervello…”
……….Ora c’è un altra foto di lei a cavalcioni :le mani puntate
sul suo petto peloso mentre la mano di lui non occupata a fare foto….un momento le mani di lui sono entrambi sul seno di Rossella,giocano con i capezzoli…ma che cazz…
Non finisco nemmeno di dirlo che la prossima foto mi spiega tutto: la visuale dall’alto, due cazzi e Rossella che li stringe mostrando alla camera la sua lingua vogliosa.
Nonostante abbia solo le mutande addosso, sono talmente accaldato da prendere fuoco. Sarà questo cazzo di riscaldamento centralizzato,sarà la rabbia che sta montando, ma il mio volto è diventato oramai paonazzo.
Rossella non solo mi tradisce, ma lo fa con due uomini. Puttana. Non riesco a pensare ad altro. Più avanzo con le foto più mi sembra di sprofondare. Le loro mani ovunque sul corpo della mia Rossella. La mia? Ora non più, o perlomeno è diventata la nostra. L’ultima foto è il suo viso ricoperto dal seme dei due uomini, gli occhi socchiusi, goduriosi, la bocca appena aperta con la lingua che cerca ti tirar dentro quel liquido biancastro che le ricopre le labbra carnose.
Basta è una tortura. Mi alzo mi dirigo in salotto e dalla credenza tiro fuori una bottiglia di greygoose che continua a regalarmi un mio cliente a Natale. Da quanto non bevo? Da troppo, ma stasera è il momento giusto x ricominciare. Stravaccato sul divano osservo il pc ancora illuminato. Tiro giù il primo bicchiere. Da quanto va avanti sta storia? Forse è per questo che nell’ultimo periodo il sesso tra noi era fantastico. Lei era più sciolta,disinvolta. Le sveltine che fino a qualche tempo prima erano un taboo, sono diventate la norma. E i pompini….l’ingoio….tutte quelle mie piccole conquiste….non erano x me. Puttana. Dove ho sbagliato? Tiro giù il secondo bicchiere. Mi alzo incerto, la vodka fa già il suo effetto. Torno al pc, scovo altre due cartelle, sono un po’ più datate. Infatti le sue espressioni sono più incerte, meno sfacciate. Eppure non provo altro che schifo. Come ha potuto. Chissà quante palle mi ha raccontato.
Eccola li stesa sul divano mentre si fa scattare foto da uno sconosciuto. Il suo volto trasfigurato,gli occhi socchiusi, la sua mano che fruga vogliosa tra le gambe. I suoi seni con il cazzo duro che affonda per la più classica delle spagnole. Mi guardò perplessa la prima volta che le chiesi di farmene una.
Le due cartelle risalgo ad anno fa. Sono le ultime che trovo. Tra di esse le nostre cose, i nostri momenti… che squallore. Ad un certo punto però non riesco a capire se sono più arrabbiato per le corna o per il fatto che lei è stata la prima a farla. In un attimo di sincerità mi rendo conto di quante volte ho fantasticato, o sono andato vicino a tradirla e poi mi ero tirato indietro.
Mi sento uno stupido. Tiro giù il terzo bicchiere. Nell’ultima cartella ci sono foto del trio. Alcune davvero eccitanti, lei in preda ad un amplesso mentre veniva presa da dietro, le mani a strizzarle i mammelloni. Altra foto un 69 appena accennato, lei che inarca la schiena, segno che la lingua di lui sta facendo bene il suo lavoro. Altra foto e c’è il cambio. Adesso è l’altro a stantuffarla a gambe aperte, lei si regge appena sul divano.
Brucerò tutto il mobilio. Mentre avanzo tra quelle immagini, la mia mano scivola tra le mutande,e quasi inaspettatamente mi ritrovo ad afferrare il mio cazzo duro. Il sangue che prima sostava tutto sul mio volto, in parte si è diretto verso i corpi cavernosi del mio uccello, riempiendoli quasi eccessivamente. Ho un’erezione quasi dolorosa, intensa. Sfilo le mutande, ma nn traggo alcun beneficio. Il glande violaceo luccica,lubrificato da un liquido vischioso. Lo stringo forte e comincio a menarmelo. Lo sto afferrando come un vecchio joystick, la mia sega è furiosa,di impeto. Puttana perché mi hai fatto questo, perché ….mentre continuo ad osservare le foto di lei presa in ogni modo e in ogni luogo della casa. Quella casa che non è più nostra.
Quel gesto folle dura poco, il tempo che i fiotti densi e bianchi raggiungono il parquet, mentre spasmi di piacere mi fanno piegare quasi in due. È in quello momento che mi sento solo. Quell’effimero piacere lascia il posta ad un vuoto incredibile. Come un automa mi dirigo in cucina,strappo due fogli assorbenti e ritorno in salotto per pulire il parquet. L’odore acre di sborra mi procura un paio di conati che riesco a tenere a freno. Devo chiamarla, voglio farla una merda. Mi ha rovinato, mi ha rovinato la vita. Anzi no chiamo i suoi e gli dico che figlia troia si ritrovano. Eppure non ci riesco, guardo il display,il suo numero la sua foto e non muovo un dito. Nella mia testa una sola domanda: perché. Mi accascio sul divano,e nel vano tentativo di dare una risposta a tutti i miei interrogativi, i miei dubbi, lentamente si insinua un’unica grande verità . A me non serve una risposta, a me serve altro….Vendetta.
Un tonfo sordo mi costringe ad aprire gli occhi, il braccio destro ha perso sensibilità sotto il peso del mio corpo. Devo essermi addormentato sul divano, nudo come un verme. Il cellulare per terra, i fogli assorbenti appallottolati sul tavolinetto. In lontananza, scorgo le lucine del pc ancora accese, ma per fortuna lo schermo è andato in stand-by e mi risparmia un brusco risveglio. Con gli occhi ancora socchiusi studio la situazione, mi sento un estraneo, catapultato lì da un’altra galassia. Nuovi rumori mi mettono in allarme ma continuo a non muovermi;c’è qualcuno in casa. Se sono venuti a rubare possono anche ammazzarmi. Passata la deriva pessimistica mi ricordo che il sabato viene Francesca, la Franci come la chiama Ross…ehm la troia. Che ore saranno,vorrei prendere il cell ma non ci riesco. Vorrei solo godermi la mia sontuosa erezione mattutina e poi fare colazi…. Un momento io sono nudo e la Franci gira per casa. Panico. Dovrei alzarmi, coprirmi, chiedere scusa e paonazzo di vergogna chiudermi nella mia stanza e poi sentirmi le lamentele di Rossella per la brutta figura….dovrei.
Invece me ne resterò qui, facendo finta di dormire. Voglio vedere proprio cosa succede.
Francesca è la figlia della nostra domestica Matilde, che circa due mesi fa si è rotta il femore. Per non perdere il lavoro ci manda la figlia il lunedì, il mercoledi e il sabato mattina a pulire casa e a stirare. La madre non le ha mai fatto grande pubblicità ,anzi. Non perdeva modo di lamentarsi di lei, di quanto la faceva penare. Aveva lasciato la scuola a sedici anni per cominciare un corso da estetista. Lasciato pure quello. Si lamentava del suo stile di vita dissoluto, le sue storie con nullafacenti o,ancora più grave dal suo punto di vista, con uomini sposati. Ora è stata costretta a chiedere il suo aiuto.
Chiaramente i risultati sono disastrosi. Francesca è spocchiosa,svogliata perennemente incazzata. Durante la settimana lavora nel centro abbronzante del suo attuale ragazzo, che dista circa 200m dal palazzo.
La troia, nonostante la sua eccessiva gelosia, ha ceduto visto che non l’hai mai considerata un pericolo. Con piena ragione.
La Franci è volgare, sguaiata, 365gg l’anno scura come il mogano. Unghie laccate ogni settimana in maniera sempre più oscena. Sabato scorso le aveva zebrate.
Capelli tinti nero corvino,occhi neri intensi che nonostante i suoi ventidue anni,danno l’impressione di aver visto molto di più. Labbra carnose, sempre ricoperte da rossetto in tinta con il trucco pesante ed eccessivo. Piercing sulla lingua, un brillantino tra incisivo e canini,alcuni tatuaggi, almeno quelli visibili.
Indossa vestiti di almeno una taglia più piccola,soprattutto i top in licra che spesso lasciano intravedere i super push-up maculati che usa per strizzare la sua seconda scarsa. Un giorno mi disse:dottò se avessi i soldi mi farei almeno una quarta, e con gesti goffi cercava di mostrarmi il futuro risultato spremendo il suo povero seno.
Leggins improponibili le fasciano le gambe affusolate, e rivestono alla perfezione l’unica cosa bella che possiede questa ragazza: il culo. Marmoreo,sodo ed alto come uno zainetto. Lasciava poco spazio all’immaginazione ogni volta che si chinava,proponendo sempre una novità dal punto di vista dell’intimo. Tanga,perizoma culotte di tutti i tipi, sabato scorso invece sembrava quasi nn avesse nulla.
La sento armeggiare in cucina,da quanto è qui?nonostante il divano mi nasconde gran parte della visuale, utilizzo il riflesso dello schermo della tv per studiare i suoi movimenti. Ma nulla, se ne sta in cucina. Chissà se quando è entrata mi ha visto qui, steso sul divano;se ha visto il mio cazzo duro, se … Ma che diavolo mi prende, che sto dicendo. Francesca è ridicola,posso avere di meglio devo stare calmo e….
Vendetta…vendetta…vendetta…
In questo momento Franci diventa l’oggetto dei miei desideri,la rivalsa nei confronti di quella stronza. Non ci sarà un domani, non ci sarà un poi per vendicarmi.
Ora. Qui.
Ma come?
Continuo a restare fermo sul fianco, apro un po di più gli occhi cercando di mettere a fuoco l’orologio sulla scrivania. Le 10:15, sta qui da più di un’ora. La testa mi pulsa forte, la vodka mi ha devastato. Finalmente sento dei passi, socchiudo gli occhi e mi concentro sul riflesso. Lei passa nella mia visuale dando uno sguardo furtivo in stanza per poi sparire lungo il corridoio. Adesso sta lavorando nella stanza da letto.
Non gli frega nulla,sto perdendo tempo;nemmeno questa tamarra mi fila,meglio che…
Di nuovo dei passi, stavolta più lenti, quasi accorti. Dallo schermo vedo il suo viso fare capolino dal corridoio. Oggi i capelli nero corvino sono raccolti in una coda di cavallo. Indossa in suo solito top a bretelline e dei leggins stile militare. Guarda furtiva, curiosa. Sempre molto lentamente si spinge più avanti. Adesso la posso vedere meglio. Sta guardando proprio verso il divano, ma da lì continua a non vedermi. Così vedo alzarsi sulle punte nel tentativo di scorgere chissà cosa. Forse vuole vedere se dormo.
Ma nemmeno così risolve niente, così la vedo avanzare sempre quatta quatta, sta venendo verso di me,forse mi ha scoperto. Serro gli occhi e resto vigile. Posso avvertire la sua presenza vicino al divano. Il suo profumo chiaramente eccessivo mi trapassa le narici fino al cervello. Dalla scricchiolare delle ginocchia, capisco che si sta chinando.Sento il suo respiro, i suoi occhi che Mi fissano, mi studiano.Cosa vorrà fare?si è accorta che fingo?si prende gioco di me?
Si rialza e sempre lentamente si allontana, forse voleva controllare se stessi ancora dormendo. Con discrezione riapro gli occhi. Studio la stanza. Non c’è più,sarà tornata di là , ma non percepisco nemmeno un rumore. Il mio cazzo continua a pulsare:altro che erezione mattutina, tutta questa situazione mi sta eccitando. Chissà che reazione ha avuto vedendomi così,se il suo sguardo si è soffermato solo sul viso o se…
Poi all’improvviso riappare silenziosa, sguardo furtivo e curioso.
Ma stavolta nella mano sinistra ha un bicchiere vuoto e nella destra la bottiglia di greygoose.
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