“Sentii subito un fischio e mi girai…”
Beh inutile negarlo..ero uscita per cercare compagnia..pero’ non avrei fatto nulla di
nuovo, se non andare in uno dei soliti posti per un po’ di carsex. Avrei aspettato il primo amichetto deciso e poi mi sarei appartata con lui per succhiarlo tutto e magari farmi scopare per bene. Pero chissa’, forse a causa delle ultime delusioni, con tutti quei singoli inconcludenti, che girano e girano e girano..non so perche’ ma e’ raro trovare un bel ragazzo che senza una parola si apre i pantaloni e te lo fa succhiare.
Comunque mi preparai come al solito, perizoma sexy e calze a rete, coperti da un abitino sexy e ai piedi un bel paio di tacchi 12. Ero figa davvero, ma soprattutto vogliosa, Nel mio intimo sapevo pero’ di volere altro, di andare fuori per divertirmi senza perdere troppo tempo.
Cosi presi l’autostrada, ma al momento di uscire per recarmi al solito posticino infrattato, decisi di tirare dritto.
E sia, pensai. Vado a Milano, e’ una citta’ piena di tutto cio che mi serve. Conoscevo un locale alla periferia sud e parcheggiai circa a 200 mt dall’entrata.
La sicurezza di prima stava gia’ scemando ed era comprensibile, non essendo mai entrata en femme in un locale pubblico. Cercai di prendere coraggio dicendomi che il locale sarebbe stato pieno di trav come me, magari anche per loro sarebbe stata la prima volta.
Quindi inizia a guardarmi il trucco e decisi di darmi una piccola aggiustatina. Un po’ di rossetto in piu’ che male poteva fare in fondo.
Quindi controllai che tutto fosse in ordine e decisi di scendere dalla macchina. Appena la chiusi, un auto parcheggio’ a 10 metri da me. Feci finta di niente e mi avviai. Sentii subito un fischio e mi girai..un sorriso mi usci’ naturale quando vidi quel ragazzo di colore vestito cosi bene. Mi disse di avvicinarmi alla sua macchina e cosi feci, giusto per togliermi di mezzo dalla strada. Mi fece i soliti complimenti e chiaccherammo un paio di minuti. Gli spiegai che stavo finalmente per entrare nel locale dopo tante titubanze e mi disse che anche lui voleva andarci.. divento’ quindi il mio cavaliere. A dire il vero entrai abbastanza decisa ma confusa, l’ansia mi stave risalendo e a dire il vero non ho ricordi chiari di quei minuti.
Appena entrati ci sedemmo in un angolo su di un divanetto. Il locale non era molto pieno e mi tranquillizai.
Mi mise una mano sulla coscia e mi accarezzo’ la gamba per un paio di minuti. Lo sfregamento dell’autoreggente sulla coscia e’ una cosa che mi ha sempre fatto impazzire..forse lui avrebbe aspettato ancora un po’, bevendo e conversando, prima di propormi qualcosa…ma ormai io ero tranquilla e lui, con quel movimento mi stava facendo eccitare. Gli sussurai di andare in bagno o meglio ancora nello spazio buio dove succedono le cose piu’ porche e lui sembro’ quasi divertito da tanta fretta. Lo tirai leggermente e mano nella mano andammo nel prive’, dove gia alcuni maialini si stavano dando da fare.
Mi sedetti ed accavallai le gambe e a quel punto lui ricomincio’ ad accarezzarmele, ma questa volta con piu’ enfasi, schiacciandomi le cosce una contro l’altra. Poi inizio a baciarmi il collo e leccarmi sotto l’orecchio. Infine la sua lingua calda si infilo’ nella mia bocca e mi bacio’ appassionatamente per un minuto circa. Ormai i corpi si chiamavano, mi prese le natiche e le strinse forte, mi apri’ le cosce e lecco’ le mie mutandine. Senza dire una parola si sbottono’ i pantaloni e tiro’ fuori il suo cazzo semi eccitato e me lo sbatte’ in bocca.
Lo succhiai voracemente, a volte gli leccavo la cappella e le palle, presa da un eccitamento devastante. Quel cazzo nero era lungo almeno 25 cm e quando mi giro’ di schiena per un attimo ebbi timore che mi avrebbe sventrato il culo. Invece lo inseri’ molto delicatamente e piano piano …piano piano..sprofondo’ dentro di me. Si muoveva in maniera sublime, con un movimento di bacino degno di un film porno. Il cazzo entrava e usciva, saliva e scendeva, era fuso con il mio culetto in un’unica entita’. Mi ha fottuto per almeno una trentina di minuti, ma credo che a me siano sembrati due secondi..beh d’altronde passa veloce il tempo quando ci si diverte. Arrivarono anche altri clienti del locale, interessati alla performance. Qualcuno mi infilo’ anche il suo uccello in bocca. Naturalmente succhiai avidamente qualsiasi cosa in quei momenti, tanta era la voglia di essere sottomessa. La cosa piu’ bella fu quando sentii un calore improvviso nel mio culetto e capii che mi stave riempiendo di sborra. Urlo’ di piacere quel mandingo mentre mi riempiva il buchetto con il suo latte caldo..mamma che porca che sono. Nel giro di pochi minuti bevvi tantissima sborra, ormai eravamo il centro del mondo nel locale. Ogni cazzo veniva a farsi svuotare tra le mie labbra..
Ancora ora mi eccito al pensiero di quel cazzone che mi sbatte. Quando tutto fini’, andai in bagno a cercare di mettermi in ordine. Provai a rifarmi il trucco ed a sistemarmi come meglio potevo. Stavo per uscire quando la porta si apri’ verso di me. Ancora lui. Vorra’ salutarmi pensai. Invece no..mi spinse contro la parete e inizio’ ad alzarmi la gonna, la sua mano mi prese il culo e ci gioco’ come se fosse di gomma. Non gli importava nulla..voleva dominarmi. Mi prese per le braccia e mi fece entrare nel piccolo spazio della toilette. Mi giro’ e mi infilo’ un ditto nel culo e inizio’ a spingere avanti e indietro. Vedevo che quella situazione da dominatore lo eccitava e a dire il vero, essere presa con la forza eccitava tantissimo anche me. Mi tiro’ via le mutandine e quella bestia dura si infilo’ nel mio culetto, dritta come un pezzo di ferro. Mi ha scopato come una troia senza dire mezza parola. Il suo cazzo si mosse sempre piu’ violentemente, fino a che lo sentii gemere e nuovamente provai l’ebrezza di quel calore interno..tutta quella sborra calda stava riempendo il mio culetto per la seconda volta. Usci’ e se ne ando’, lasciandomi li distrutta e felice, con tutto quel liquido caldo che lentamente scendeva dal mio buchetto.
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