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Un’amicizia profonda. Parte prima – Le foto

“Ma William non si dà per vinto e insiste iniziando un tiramolla con Alessandra
– “Dai, dai Sandra, non fare la cattiva, lasciaci vedere cosa hai sotto”, …”

Un’amicizia profonda. 1. Le foto

Un’amicizia vera, profonda, si evolve
spesso in un’estensione affettiva somigliante molto all’amore, sentimento con cui condivide slanci, atteggiamenti, stimoli e risposte. E’ il caso di William e Liliana, nostri amici di lunga data con cui abbiamo per anni compiuto escursioni nelle prealpi prossime alla città, campeggiato al mare, scambiati pranzi e cene a casa nostra e loro, mangiato il gelato passeggiando sul lungomare. Un’amicizia come tante, insomma, come tutti ritengo possano annoverare, un’amicizia che è cresciuta nel tempo trasformandosi in affetto.
Il passo che ha cambiato quest’amicizia in qualcosa di più stretto, di più intimo, ha preso l’avvio proprio durante uno di questi incontri conviviali. Alessandra e chi scrive (io sono Alex e Alessandra – Sandra per gli amici – è la mia bella e desiderabile consorte, la nostra presentazione si trova nel racconto “Iniziò tutto con una gita in barca”) una sera d’estate avevamo invitato William e Liliana, amici più o meno nostri coetanei che frequentavamo da molti anni, a cenare da noi. William, poco sopra la quarantina, funzionario di una grossa multinazionale, alto un metro e ottantacinque e peso in proporzione, carattere serafico e cordiale (non l’ho mai visto adirato), quanto di meglio si possa trovare in un amico. Liliana piccolina di statura, da poco oltre la trentina, capelli neri, un corpicino ben tornito, culetto sodo e tette di una terza misura che sicuramente non avevano bisogno di un reggipetto, proprio simile ad una Barbie.
* * *
William e Liliana arrivano da noi all’imbrunire, anche per non patire troppo il caldo considerato che abitiamo all’ultimo piano di un condominio e che a casa non abbiamo il condizionatore. Come di consueto ci abbracciamo scambiandoci il bacio di benvenuto, castamente sulle guance io e Liliana, più impertinentemente William che il bacio lo dà ad Alessandra sulla bocca, cercando un passaggio – che però non trova – con la lingua. William ed io ci accomodiamo in salotto ove chiacchieriamo un po’ in attesa che la cena sia pronta, mentre in cucina Alessandra e Liliana spignattano e spettegolano. Quindi tutti a tavola ove il pasto viene abbondantemente condito da parole in libertà: parliamo un po’ di tutto, di mare, di montagna, di lavoro e – naturalmente – anche un pochino di sesso.
Terminato il desinare gli ospiti si accomodano sul divano in salotto con Alessandra in mezzo, mentre io faccio gli onori di casa preparando il caffè. Questa sera Alessandra indossa un vestitino senza maniche, chiaro e serrato sul davanti con uno zip che va dal petto sino alle ginocchia; sotto niente reggipetto – a casa d’estate non lo porta mai e fuori ben di rado, nonostante abbia le tette di una quinta/sesta misura abbondante – e, malgrado il caldo, un collant, color carne, molto opaco che fascia bene le gambe e il culetto nascondendo però opportunamente la fighetta.
Fra una chiacchiera e l’altra William, attratto dalla vista della piccola porzione di seno che si intravvede dall’apertura dell’abito in corrispondenza delle ascelle, si rivolge ad Alessandra con fare innocente:
– “Ma Sandra, cosa porti sotto questo vestitino provocante?” accompagnando le parole con un tentativo di aprire lo zip, bloccato da Alessandra dopo la discesa di una decina di centimetri, sufficienti però a far intravvedere buona parte del petto.
– “Stai fermo con le mani, impertinente” replica Alessandra richiudendo lo zip, mentre Liliana sorride divertita. Ma William non si dà per vinto e insiste iniziando un tiramolla con Alessandra
– “Dai, dai Sandra, non fare la cattiva, lasciaci vedere cosa hai sotto”, dice continuando a tirare lo zip mentre Liliana dal canto suo gli dà man forte:
– “Non essere timida Sandra, vediamo cosa nascondi”.
– “Ma siete fissati tutti e due, non avete visto mai un paio di tette?” fa la mia consorte, forse non del tutto convinta.
Il tiramolla dura una decina di minuti, con William che tenta di aprire la chiusura lampo e Alessandra che la rimette a posto; poi alfine quest’ultima cede e lascia fare
– “Uffa, sei proprio impossibile, finirai per rompermi la chiusura lampo”.
La mano di William, finalmente libera, fa scendere lo zip sino all’ombelico, il vestitino si apre e le tette prorompono in tutta la loro possanza: sono sì una quinta misura, ma sono sode e toniche come quelle di una ventenne.
– “Ebbene sei soddisfatto adesso?” dice arrossendo Alessandra rivolta a William, mentre Liliana se la ride. William risponde che le cose belle non dovrebbero essere nascoste e, dopo aver constatato la tonicità delle tettone accarezzandole ben bene, lascia i capezzoli che ora appaiono sull’areola ben eretti, e con la mano entra nel vestito scivolando dall’ombelico verso l’inguine, in direzione fighetta. Viene subito bloccato da Alessandra che gli sposta la mano; lui ritenta, lei lo scosta nuovamente e la disputa si ripete varie volte ma alla fine vince William che riesce a scendere. Il collant però forma una barriera invalicabile e la mano slitta sulla pancia sino al monte di Venere ove, giunta all’attaccatura delle gambe, si ferma: ora William si è accorto che la sua mano non era scivolata sulla pelle ma sul collant.
– “Sandra sei proprio cattiva, ero sicuro fossi nuda anche lì sotto, dalla mancanza di segni sul vestito avevo pensato che non portassi le mutandine”.
– “Però, che occhio che hai. E’ vero, io d’estate le mutandine a casa non le porto mai, lo sa Alex e se ne è pure accorto qualcuno degli amici che viene a trovarci. Invece oggi ho messo i collant, che non lasciano segni e che per questo motivo uso spesso al posto delle mutandine quando esco. Prima che voi arrivaste sono stata giù in bottega a fare due compere per la cena e dopo non ho avuto il tempo di cambiarmi. Quando si dice il caso: così sono serviti a fermare la tua mano malandrina. Ma ora basta” conclude Alessandra “hai visto e toccato abbastanza, ora fai il bravo e rimetti le mani a posto” e si richiude la lampo del vestito risistemando al loro posto le tette. William da persona ben educata accetta, anche se controvoglia; la sua sbirciatina l’ha avuta, la palpatina l’ha data (anche se la passerina l’ha accarezzata soltanto sopra il collant) e deve ritenersi appagato.
La serata prosegue con la proiezione delle diapositive delle vacanze; ora siamo stretti sul divano a tre posti, ma essendo noi in quattro devo tenere Liliana abbracciata mentre William, grande e grosso com’è, ha fatto sedere Alessandra sulle sue ginocchia. Verso la fine del caricatore la maliziosa Liliana si rivolge alla sua amica con un sorriso che è tutto un programma:
– “Sandra, l’altro giorno mi avevi detto che Alex ti aveva fatto un paio di diapositive nuda, ce le fai vedere?”
Le diapositive sono più di un paio e Alessandra non sa che fare, è combattuta fra il proposito di chiudere la serata senza spingersi oltre e il desiderio di non dispiacere agli amici. E’ vero che dieci minuti prima aveva esibito le sue tettone e subito una palpatina alle stesse e alla ciccina, ma questo faceva parte di un gioco, non crede sia opportuno mostrare qualcosa di più. Il fatto poi di essere seduta sulle gambe di William, strusciando il sedere sul suo inguine, e con le mani dell’amico che non stanno mai ferme stringendo tette e basso ventre, non l’aiuta certo a decidere serenamente:
– “Liliana non potevi tenere la bocca chiusa? Non mi pare il caso di mostrare le foto, e poi avete già visto abbastanza”.
William invece appena sente parlare di foto di Alessandra nuda si associa entusiasta alla richiesta della consorte:
– “Dai, Sandra, se è vero che Alex te le ha fatte, faccele vedere queste foto, cosa sarà poi mai, non mi dirai che le hai fatte per poi nasconderle”.
Le foto sinora non le ha ancora viste nessuno (a parte il fotografo che le aveva sviluppate e che poi si era dimostrato con noi prodigo di consigli su come migliorare la tecnica di ripresa), per cui un po’ di ritrosia è comprensibile. Dal canto mio non ho problemi, anzi, l’idea di partecipare la bellezza di Alessandra a quei due amici mi provoca una strana eccitazione, un’eccitazione non da cuckold ma dovuta alla gioia di poter spartire, di condividere qualcosa di bello – un concerto, un tramonto, una bella foto… – con persone cui vuoi bene.
Tanto fanno e tanto insistono sia William che Liliana che alla fine Alessandra, dopo avermi guardato ed ottenuto un cenno d’assenso, cede. Così, un po’ rossa in viso, cambia caricatore e proietta le foto scattate qualche tempo prima: sono foto molto semplici, Alessandra nuda davanti allo specchio, sul letto, ripresa in casa da un paio di angolature particolari. Niente di pornografico o eccessivo. Sono dei nudi innocenti in cui tette, culetto e patatina appaiono il tutta la loro naturale bellezza.
Non erano immagini volgari, ma sono bastate ad accendere gli occhi di William:
– “Sandra sei bellissima, grazie. Grazie a tutti e due per la magnifica serata e per la fiducia che ci avete dimostrato proiettando queste ultime foto. Se siete d’accordo il prossimo fine settimana venite da noi: potrete dormire nella camera degli ospiti e passare così un paio di giorni lontano dalla confusione della città”.
Per Alessandra va bene, per me pure: siamo già stati varie volte a pranzo o a cena a casa loro e l’idea di non dover rientrare dopo aver cenato ci piace per cui accettiamo volentieri l’invito.
– “Grazie per l’offerta” rispondo io per tutti e due “Saremo volentieri da voi sabato prossimo, anche per la notte, se non questo non vi arreca troppo disturbo. Quanto alla fiducia per le foto cui accennavi, nessun problema, non ci è pesato di poterti far apprezzare le bellezze di Sandra; sei un caro amico, e non c’è soddisfazione maggiore del poter avere in comune le cose belle con un amico che pensiamo possa capirle e meritarle”.
Parlando ho lasciato che sia il cuore e non il cervello a dirigere il discorso, per cui mi rendo conto di aver forse implicitamente detto qualcosa di più di quanto intendevo: gli occhi brillanti ed il sorriso complice e malizioso di William me lo fanno subito capire:
– “Benissimo, allora vi aspettiamo sabato mattina, mi raccomando…”.
Ma non me le rimangio. William e Liliana sono veri, carissimi, amici, con loro abbiamo passato tanti giorni lieti, trascorso ora una bellissima serata iniziando un rapporto di intimità da cui ci sentiamo arricchiti e che potrebbe essere approfondito nel futuro.
Ormai è tardi – presto è già domani – e pertanto chiudiamo l’incontro. Dopo esserci scambiati un caloroso abbraccio e bacio, Liliana e William si affrettano a tornare a casa ove quest’ultimo scoperà la sua Liliana con una foga inusitata (ma questo Liliana lo avrebbe raccontato ad Alessandra qualche giorno dopo). Dal canto nostro andiamo subito nella camera da letto dove, mentre io mi spoglio, finalmente Alessandra si leva il vestito birichino protagonista di parte della serata, sfilandosi poi il collant che presenta tracce di umido all’altezza della passerina.
– “Cara Sandra vedo che sei bagnata, è stata una serata un po’ eccitante, neh?” le dico mettendole un ditino nella fica.
– “Un po’ eccitante dici? William mi ha spogliata, palpato le tette, non è riuscito ad entrare nella patata soltanto grazie al collant, abbiamo proiettato le mie foto nuda, sono stata seduta su di lui sentendo il suo cazzo che spingeva sul mio culo e vuoi che non sia eccitata? Mentre le guardavamo lui continuava a palparmi e – stretti come eravamo – ho avuto netta l’impressione che avesse il cazzo duro. Non solo, ma alla fine della serata, quando ci siamo salutati, il bacio me lo ha dato con la lingua in bocca mentre sentivo sulla pancia la sua erezione”.
– “William è il solito birbante: ha tentato sempre di baciarti con la lingua in bocca e questa volta pare ci sia riuscito. Se lui aveva l’uccello duro, tirava anche a me. Anzi, come ben vedi, mi tira ancora”. Alessandra sorride e mi attira a sé:
– “Vieni, facciamo all’amore, pensando a quello che potremmo fare con loro due: ho avuto l’impressione che anche tu te la intendevi con Liliana”.
Annuisco, mentre cominciamo ad accarezzarci. William e Liliana sono due amici sinceri e penso che fare sesso con loro potrà solo consolidare la nostra amicizia ed aumentare il sentimento di affetto che proviamo per loro.

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